Siamo in due...

Sono anni che giro l'inverno nei dintorni di Villa Carcina. Con gente ("guide") del posto. Si evitano sentieri che la gente usa di più. Quando incrociamo la gente, ci fermiamo, spegniamo la moto, spesso e volentieri ci mettiamo a far 2 chiacchiere. Stesso discorso quando giro nei dintorni di Schio.  Non tutti siamo uguali (per fortuna). "In una cassetta di mele, una marcia c'è sempre. E con il tempo rovina tutta la cassetta..."

Già visto, già visto. Però gli occhi della signorina non si dimenticano...

In garage ho "parcheggiato (me l'ho ha chiesto un amico)" un motore di non sò che Capriolo era. Bicilindrico, cilindri contrapposti ("boxer"), sezionato (come quelli che si vedevano nelle scuole guide di qualche tempo fa) e "funzionante" (doveva evere un piccolo motore elettrico,che non ha, per farlo girare lentamente e vedere il funzionamento dei vari componenti) a "mano". Il tutto montato su un piedistallo da esposizione. Ne dovrebbero aver fatti pochi di quei Caprioli bicilindrici. Uno l'ho visto esposto al museo Caproni a Trento.

Sembra "chiuso" in un vano/carrozzeria. Dal carburatore è più vecchio di me.

Se non la smonti tutta (la forcella), non "esce" tutto l'olio. Ti conviene, perciò, usare il metodo del "livello". A dire il vero, lo si usa anche da tutta vuota (sempre la forc).

L'hanno pitturato apposta...