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Post - bibo

2116
Enduro stradali / Re: Ma qual' e' la migliore fra tutte?
« il: 01 Luglio 2014, 21:56:53 »
Una Transalp da 1500 euro e gomme intermedie, tanto va piano e non le distrugge. Quando cade in terra ti dispiace ma non ti suicidi.

 smrij

Aggiungo che sia un 600 del 96. Che non sbagli.

Certo, è una moto in cui il viaggio è "contemplazione" e non da celodurismo tipo !000 km in 8 ore di certi sedeenti motoviaggiatori, se vuoi farti ore di autostrada a 140 km/h di media non è il massimo.

Ciao!

B!bo (Transalp 87, unipro, 280.000 km)




2117
Scorpa / Re: cambio t-ride 290 senza gap
« il: 01 Luglio 2014, 21:28:06 »
Potresti rimettere il pignone originale e farti fare la corona a partire da una grezza. L'alesatura dovrebbe essere semplice, e anche i fori non dovrebbero essere troppo un casino osamdo l'originale come maschera o comunque facendo fare il lavoro da un professionista di lavorazioni meccaniche.

Qui ad esempio, in ergal
http://www.crosshop.eu/?cerca=1&q=grezza&categoriaid=&format=trovati.php&lingua=IT

Ciao!

B!bo

2118
Altre marche / Re: Jotagas da motoalpinismo?
« il: 30 Giugno 2014, 17:16:53 »
"Se fossi cane bau, se fossi gatto miao, se fosse tardi.... Ciao!" (Brunello Robertetti, "nasco poeta e vado avanti così").

Valchi, a parte i tuoi arrampicamenti con unghie saponate su specchi bagnati in una giornata di nebbia, ma ho capito bene e hai messo in vendita la moto? Dove? E' un usato-mai-usato eccezionale, un occasione imperdibile, quasi quasi.....

P.S. Io ho percorso un sentiero a 5150 metri di altezza, al campo base nord dell'Everest, e l'ho fatto con il mio KTM 640 Adventure con 29 litri di serbatoio e incidentalmente una sella. Vale come motoalpinismo o è motohimalysmo?  :sig:

Ciao!

B!bo

2119
Fotografia / Re: Torno subito
« il: 29 Giugno 2014, 17:28:29 »
Se continui con queste foto uno di questi giorni ci trovi tutti sotto casa tua e ti costringiamo a portarci in giro ! smbrv

Giusto, anche perchè io "in zona" ci sono appena stato, per una due giorni di "ampi sterrati" e qualche strappetto, la settimana scorsa in occasione del 4° Memorial Piero della Santa. Posti strepitosi e una voglia matta di ritornarci. Quando ci organizzi un weekend?

Dai dai dai... smrij

Ciao!

B!bo

2120
Altre marche / Re: Jotagas da motoalpinismo?
« il: 29 Giugno 2014, 17:22:47 »
Stiamo parlando di motociclette da motoalpinismo, le offerte del mercato sono:

 1-  Beta Alp 200

 2 - Beta Alp 4.0

 3 - Hm 200 Locusta

 3 - Gas Gas Tx 125 Randonèe

 4 - Gas Gas 250 Cami

 5 - Scorpa Ty 125 Fr

 6 - Scorpa Sr 280 Long Ride

 7 - Scorpa T-ride 290

 8 - Ktm Free Ride 250 R

 9 - Ktm Free Ride 350 F

10 - Ossa 280 Explorer

11 -  Montesa Cota 4 Rt con Kit sella serbatoio

12 - Beta Evo 300 4T con Kit sella serbatoio

13 - Beta Evo 300 con kit sella serbatoio

vado avanti?

Effettivamente c'e' una certa scarsita' di modelli di moto da motoalpinismo.....In pratica ci sono piu' modelli di quanti trial si immatricolano in sei mesi

Valchi, darti alla pedalata assitita non ti ha fatto bene , evidentemente l'ossigeno della circolazione ematica se lo sono preso tutto i muscoli.

Vediamo un po:

Beta Alp 200: progetto azzeccato ma vecchio, pesante quindi molto più del necessario, con un motore vetusto raffreddato ad aria che aiuta a contenere il peso.... oddio... contenere è una parola grossa visto che i materiali di scarsa qualità portano la bestiola nonostante tutto ben oltre il quintale... e di tanto. Cio nonostante è l'unica proposta credibile a 4t, o quantomeno l'unica che ha avuto un certo successo. ma definirla da motoalpinismo è borderline, solo togliendo la sella comincia a somigliare a una trial, l'assetto è con il peso ben distribuito, più simile ad una "endurella".

Beta Alp 4.0. Anche Bocelli a un primo sguardo capirebbe che la Alp 4.0 è un Bluff. Pesa quasi come un dominator, ha un motore affidabile ma vecchissimo contornato da un impianto elettrico da incubo. Tant'è che  chi ci è rimasto a piedi, me compreso,  è stato quasi sempre per problemi elettrici. Il discorso raffreddamento ad aria e materiali valgono anche qui, è una bestiola da 140+ kg. L'ho avuta (o meglio, ho avuto una moglie che ce l'aveva) e so quel che dico. Inoltre è una "finta bassa".

La locusta NON è una moto da motoalpinismo, assetto, posizione di guida, altezza sella, peso etc. E' un progetto interessante ma è filosoficamente una "Dual" inteso a metà ta commuting di piccolo medio raggio e l'offroad, non tra trial e motoalpinismo. La versione verde è anche inguardabile... ma li son gusti.

Gas Gas tx 125 randonnee e Scorpa TY 125 Fr son dei cadaveri con la scomodità del trial, il serbatoio da 4 litri (almeno la Alp 200 ne ha 6)  e un cadavere di motore 4t. Hanno una discreta autonomia perchè son 4t e perchè siccome non vanno , la maggior parte della strada la fanno con il pilota che le spinge e non che le guida  :sig:. Molto efficaci come monopattino grazie alla sella bassa. Dai su, siamo seri, stiamo parlando di motociclette, quelli son dei 125 4t. La GasGas Randonnee 200, che tu non hai citato, ha invece un pregio: con i suoi 86 kg mostra come in beta abbiano dormito per anni sugli allori e continuino a farlo, visto che la loro "equivalente" Alp 200 pesa 20 kg /25% in più.

Per farti venire in mente la Gas Gas 250 Cami come mezzo da motoalpinismo devi aver fatto la salita  Paraillon con le batterie scariche, in totale apnea. Pesa 120 kg (centoventi!), ha la forma, l'ergonomia e quasi la'ltezza di una moto da enduro, persino la GasGas la pone come "dual"... l'altezza della sella è dichiarata a 92 cm... devo dire altro?

Le tre moto da trial con kit... son moto da trial con kit. CHETTELODICOAFFARE?  Sono moto da trial puro, NON PROGETTATE per il segmento motoalpinismo. E' semmai il KIT ad essere un oggetto da "motoalpinismo", ma le moto sono progettate e costruite da trial. Full Stop

Le due freeride e la t-ride sono... da freeride. Tutti i tester son concordi a dire che, qualcuna più, qualcuna meno....  aiutano sul brutto. Ma tutti i tester sono anche concordi nel dire che il motoalpinismo è un altra cosa e non c'entra nulla con queste tre. E le due freeride sono anche alte (uno dei due motivi per cui non ho ancora una freeride 250 in box)


Cosa rimane fuori?

La Scorpa LongRide e la Ossa Explorer. Salvo la LongRide perchè anche se è una moto da trial a tutti gi effetti il serbatoio maggiorato è frutto di un progetto integrato e pensato bene, un un accrocchio più o meno industrializzato appicciato sopra una moto da trial coime i kit citati.

Detto questo, qual'è l'unica moto da motoalpinismo pensata in questa chiave e realizzat in quest'ottica pur derivando da una moto da trial è la Ossa Explorer. Se poi uno vuole anche prenderla nuovba mi sa che c'è solo lei, visto che non sono sicuro cher la 280 long-Ride sia ancora disponibile.

Uno forse-quasi-magari due modelli tra cui scegliere per motoalpinismo. Non mi sembra sta gran scelta.

Ciao!

B!bo

2121
Altre marche / Re: Jotagas da motoalpinismo?
« il: 29 Giugno 2014, 14:40:58 »
Le uniche moto da trial che fanno ancora un minimo di vendite sono le serie Factory, Racing o Replica che dir si voglia, mentre per il giro della vigna (motoalpinismo facile), esistono da sempre le Beta Alp, ed altre decine di motine dal prezzo "onesto",
Prezzo onesto quasi 5000 euro di listino in strada  per quattro tubi sempre uguali assemblati attorno a un motore di altri vecchio di venti anni?

Mah

il problema attuale e' l'eccesso di offerta di varianti molteplici, abbiamo talmente tanta scelta da fare schifo....Ma neanche cosi' va bene, l'unica sarebbe farsi disegnare la moto "ad Personam", ma probabilmente nemmeno  cosi' andrebbe ancora bene...."vorrei un trial, ma non proprio un trial, piu' una cosa cosi', ma  non proprio cosi', un pochino meno, ma forse..."  sm91 sm91 sm91 smban smban smban
Non lo dico io, lo dicono i concessionari...... :omo:

Non scherziamo con l'eccesso di offerta, è proprio il contrario. L'altra fesseria che le industri mettono in campo quando non vogliono investire e caricano le cose sulla schiena del cliente. "I concessionari ci dicono...", "i sondaggi ci dicono....", "le analisi di mercato ci dicono...."

Elenco delle occasioni perse con la scusa di "una moto così la vuole solo l'italia", naturalmente falsa, naturalmente  riportata uguale in tutti gli altri paesi:

La nuova honda africa twin. Han sempre detto che una moto così la volevano solo in italia. Per decinaia d'anni. Ora improvvisamente si sono svegliati e dicono che fare la nuova AT è un MUST. E faranno un cesso.
nel frattempo la BMW ringrazia con l'unica moto filosoficamente erede della AT: la GS800, venduta a un prezzo FOLLE.


La honda XR600 con avviamento elettrico. Honda non ne ha voluto sapere di lasciarla importare in italia quando in america ne vendevano a camionate (XR650L). Oggigiuorno le uniche XR600 che circolano veramente hanno quasi tutte il motore del dominator trapiantato.

La honda xr650 "ultima". Un barcone che coniugava i difetti della precedente (niente avviamento elettrico) con un peso superiore alle austriaceh progettate 10 anni prima.  Il bello è che stavolta nemmeno in USA ce ne era una con avv. el.

La KTM 690 Adventure. Mai fatta nonostante siano 5 anni che il popol la chieda a gran voce. Anche qui i vertici KTM ci prendono per il culo dicendo che è solo l'italia che chiede una moto così. Salvo il fatto che 3/4 della produzione di Dottori, Meca System e Rally Raid Product finisca oltreoceano e in USA, dove un 690 su due è trasformato con carena e serbatoio "extended".
Ovviamente qui ringraziono Dottori, Rally Raid Product, Meca System, Adventure Specalist, cosi come i produttori del KIT 700 RR, che quest0anno ne hanno già assemblate 40 nella sola Australia.

Quella che manca è proprio la scelta, aziende appaittite (adesso anche KTM) tutti dietro lo stesso schema, le sportiva 4 cilindri, le finte/fintissime enduro stradali (che son solo stradali) bicilindriche etc. etc.

Le ultime moto coraggiose nel panorama mondiale sono state, in ambiti diversi, la Ossa da trial e la KTM 950 derivata dalla dakar. Dopodiche IL NULLA, altro che troppa offerta.

Ciao!

B!bo






2122
Drive in / Re: Al caro amico Gianni
« il: 29 Giugno 2014, 14:13:06 »
...è bello avere amici che ti apprezzano!  sm441

comunque la creatura è questa:



Fatto bene prenderla di quel colore, distrae l'attenzione dal resto della moto.

Ciao!

B!bo

2123
No, non ho inventato la macchina del tempo  sm452

Forse qualcuno ha sentito parlare, l'anno scorso, della Cow in the white night. Una manifestazion on-off rivolta alle moto ciccione, tipicamente sopra i 150 kg. Si partiva la mattina e con una traccia GPS si faceva un bel giro per poi tornare al punto di partenza in piena "notte bianca" del paese, con relativi festeggiamenti.
L'anno scorso ne parlò anche la rivista Fuoristrada, e con l'occasione Ciaccia testò le "tende da moto".


Quest'anno la premiata ditta Vanni&Piso (gli organizzatori) han fatto le cose in grande, mentre l'anno scorso l'evento «Cow» era di un giorno con arrivo in notturna, quest'anno propongono una due giorni in un territorio particolarmente vocato al fuoristrada. La modalità però non cambia, gli organizzatori forniscono una traccia GPS e il motociclista la usa come "guida" per un percorso 50% offroad adatto alle moto pesantotte e 50 onroad divertente e curvoloso. Si svolgerà nel weekend tra il 27 e il 29 giugno.

Come l'anno scorso, anche quest'anno ho avuto il piacere di fare da «alfa tester» per l'evento «Cow», quest'anno chiamato Cow Adventure. Io e un mio compagno di merende abbiamo effettuato un giro test, con l'unico supporto delle tracce GPS. Lo scopo era di verificare la fattibilità, la correttezza della traccia che è pur sempre frutto di copia e incolla di varie esplorazioni, i tempi di percorrenza e, non ultimo, la godibilità del percorso completo

Io ero sul mio fido KTM 690 E, mentre il mio socio  era con la sua Africa Twin, eravamo entrambi con gomme tassellate.

Non vi tedio con ulteriori particolari, ma per chi fosse interessato vi espongo le mie considerazioni.

La prima e ultima considerazione veramente negativa è che quest'anno è obbligatoria la tessera FMI. Questo vuol dire, per chi non è iscritto, sommare ai 150 euro di iscrizione (di cui 70 da bonificare all'iscrizione via email) anche l'importo della tessera FMI (45 euro, sempre via bonifico). In loco si saldano 80 euro.
La cifra comprende l'organizzazione "etuttecose", due colazioni, una cena, due ristori e il campeggio.

Per il resto:

La formula

La formula su due giorni è azzeccata, uno si «brucia» il weekend con la famiglia, ma lo sfrutta fino in fondo.
La base è a Farini (PC), dove si campeggia il venerdì sera presso un campo sportivo attrezzato e si può eventualmente cenare a prezzo convenzionato.
Sabato si parte alla mattina sul presto,  dopo la colazione inclusa nel prezzo. Alla sera di sabato si arriva a Rapallo dove la collaborazione con i bravissimi ragazzi del MC Divisione Enduro ha dato ottimi frutti: Rapallo riserva all'evento la rinomata spiaggia di San Michele dove i partecipanti potranno campeggiare in riva al mare, fare il bagno, cazzeggiare, rifocillarsi con la cena inclusa offerta dall'organizzazione e così via.
La spiaggia verrà attrezzata per l'evento con tutte le strutture necessarie per accogliere il gruppo di campeggiatori (WC etc. etc.) e le moto per la notte staranno in una zona recintata.
La mattina di buon ora, dopo la colazione inclusa nel'iscrizione si riparte per un ritorno leggermente più breve come tempo di percorrenza, in modo da essere a Farini in tempo per poi rientrare a casa.

Il percorso
Il percorso è semplicemente bellissimo in ottica «moto ciccione».
Il sabato si inizia con una percentuale di asfalto maggiore rispetto ai tratti OFF, ma poi quasi subito la musica cambia mano a mano che si prosegue e ci si porta verso est e verso il mare. E' un crescendo di sterrati smossi in mezzo agli alberi, ampi tratti di sottobosco e un gran finale il pomeriggio/tardo pomeriggio con una serie di sterrati ampi e scorrevoli in costa alle montagne con splendidi panorami sul mare alla luce obliqua del pomeriggio inoltrato, l'unico male necessario sono i 20 km finali di costiera da Chiavari a Rapallo un po' trafficati.
La domenica è secondo me ancora meglio. Si sta più ad ovest, si sale poco dopo aver lasciato la costa guadagnando altitudine per infilare una serie di sterrati in quota dai panorami mozzafiato, per poi ritornare nel piacentino e nei boischi dopo aver fatto a ritroso piccoli tratti comuni all'andata. L'avvicinamento a Farini, se la traccia non sarà cambiata, porterà delle sorprese con qualche passaggio a mio parere leggermente più impegnativo per il "vacconista medio senza allenamento" considerando che si sarà un po' stanchi ma comunque affrontabilissimo.

La difficoltà.
Io e il mio socio siamo stati incaricati di verificare la difficoltà del percorso e di tre varianti.
Di queste, una l'abbiamo approvata, una cassata perchè di fatto non più esistente, e un altra cassata perchè prevedeva una salita su sassi smossi appoggiati su fondo argilloso umido in un punto dove per le caratteristiche del passaggio si potrebbe facilmente creare il classico "tappo" al primo bicilidricista inesperto che si pianta.

Se, e dico SE non piove nei giorni precedenti è tutto fattibile con bicilindriche. Bisogna stare attenti a seguire bene la traccia, perche sbagliando e beccando il bivio errato si rischia di finire in discese dove poi è faticoso tornare indietro.
Se invece piove nei giorni precedenti ho caldamente consigliato all'organizzazione di «segare» un pezzo che, se pur bello, presenta una zona con un fango assurdo. Per intenderci, aveva piovuto (e poco) due giorni prima, ma il fango era talmente bastardo che  il mio socio con la AT è riuscito lo stesso a piantarsi fino a mozzi e paracoppa nel fango... badate bene... IN DISCESA!
Comunque le tassellate sono necessarie. Se con terreno asciutto i più esperti possono pensare di fare il percorso senza eccessivi patemi con gomme stradali, tutti gli altri e in caso di umido devono obbligatoriamente a mio avviso montare delle tassellate.
Ho visto che saranno previste delle varianti per monocilindrici leggeri. Per come la vedo io è divertente già così anche per un monocilindrico non racing (K 690, XT, XR, Dominator etc.) e comunque le varianti per mono non le ho provate.


Tempo di percorrenza.
Tanto ben di dio comporta una cosa: tempo. Attualmente il percorso dell'andata è di 240 km, quello del ritorno di poco meno di 200. Aspettatevi di passare in sella 8 ore all'andata e tra le sei e le sette ore al ritorno. In questo tempo includo soste pipi/sigaretta, gli inevitabili errori ma NON includo rifornimento, ristori e pranzo, con cui facilmente si possono aggiungere un paio d'ore. Appare quindi chiaro come sia meglio partire presto ed evitare di cazzeggiare troppo. Altrimenti basta un disguido o una foratura per farvi arrivare all'imbrunire. Da Farini a Rapallo via asfalto sono un centinaio di km, meno della metà della traccia del sabato, fate un po' i conti di quanto è arzigogolato il giro.
Non è da prendere sottogamba, meglio portarsi da bere, nelle parti finali dei due giorni non si sarà esattamente freschissimi e bisogna cercare di essere lucidi, specie, a mio parere, alla fine del secondo giorno.


Rifornimenti.
Quando abbiamo testato le tracce non avevamo ancora dei punti di rifornimento ufficiali e quindi siamo andati a cercarci benzina a metà percorso all'andata, a Bedonia. Al ritorno il rifornimento fatto domenica a Chiavari è stato sufficiente sia per la mia K690 che consuma pochissimo sia per la AT del mio socio che consuma molto di più.
Il consiglio è di fare ovviamente benzina a Farini venerdì sera o sabato mattina,  e  alla domenica, se partite presto, fare benzina a uno dei tre distributori automatici che si trovano in rapida sequenza a Chiavari. Non so dove l'organizzazione indicherà dei punti di rifornimento lungo la strada. Sbagliare e fare quakche km in più è un attimo ed è normale, tenetene presente per il calcolo dell'autonomia.


Campeggio. Ho visto la spiaggia dove sarà organizzato il campeggio. Pur essendo una delle spiagge più rinomate di Rapallo è pur sempre una spiaggia ligure: piccola e sassosa. Lasciare a casa il materassino per stare leggeri con i bagagli secondo me non è una buona idea, ameno che non siate dei fachiri.

Qualsiasi altro dubbio sono a vostra disposizione, qui intanto per chi è su  Facebook un po' di foto fatte dal mio socio  che vi danno un idea. Attenzione però, ci sono alcune foto di tratti antipatici che riguardano tratti che non farete, tipo quelle tra la 6 e la 11  (tratto cassato).

http://tinyurl.com/pswogg5

Sempre per chi è su FB la pagina con locandina, istruzioni e  anticipazioni  è: https://www.facebook.com/pages/Cow-Adventure/219140748269403


Ciao!

B!bo

2124
Accessori e attrezzature / Re: Navigazione gps nel trial
« il: 17 Giugno 2014, 20:18:54 »
Entro ora nella discussione, anche io sarei orientato su un garmin 62, non riesco a capire se ha la funzione trackback, qualcuno può aiutarmi?
grazie
Tutti i Garmin che ho avuto avevano la funzione trackback. Chiaramente prima devi aver abilitato il tracklog, ovvero la funzione che registra a cadenza definita dove sei stato.
E nella remotissima ipotesi che non abbia direttamente il trackback, , basta salvare la traccia registrata fino a quel momento e poi dire al GPS di "navigare" quella traccia.
Piuttosto stai lontano dal modello 62 che ha avuto un sacco di problemi, infatti è in vendita la serie 64. Ti consiglio 60csx usato o un 64 nuovo.

Infine, non stare ad ascoltare quelli che dicono che basta un cellulare e un programma con mappe per aver un GPS "vero". E' come dire che basta prendere una Mountain Bike e metterci il motore di una motosega per avere una moto da trial  sm470
I GPS son cose serie, nelle situazioni peggiori servo per salvarci la pelle. Per essere utili in moto DEVONO essere montati sul manubrio o in zona, in tasca o nello zaino non servono a nulla se non rivedere a casa dove sei stato. Devono essere usabili in movimento, devono reggere le intemperie, devono regger gli urti e gli strapazzi, devono essere usabili con i guanti, l'uso delle funzioni deve diventare il più possibile un riflesso automatico (motivo per cui preferisco i GPS con i tasti rispetto ai touch screen).
P.S. Ho 8 gps e 4 dispositivi android, qualche esperienza ce l'ho.

Ciao!

B!bo


2125
Notizie e curiosità / Re: Sessantallora
« il: 04 Giugno 2014, 14:43:51 »
Sono le tipiche leggi e proposte che vanno di moda in questo periodo... fatte da persone che la montagna sanno cos'è solo nei fine settimana e col bel tempo. Che vogliono l'orso libero! E intanto si mangia le MIE pecore...

Le "tue" pecore, bada bene,  stanno sul SUO (dell'Orso) territorio.

Ciao!

B!bo



2126
Officina / Re: Regolazione stacco frizione
« il: 04 Giugno 2014, 14:22:17 »
nel mio caso non è ne una preferenza ne un abitudine, ma una necessità, compreso quella di usare leve corte.
Ho le mani piccolissime e se lascio lo satcco troppo immediato devo "lavorare" con la punta di indice e medio e "aggrapparmi" alla manopola con il pollice semiaperto.

D'altro canto se lascio il gioco giusto per lavorare correttamente con le dita senza spostare il palmo dalla manopola spesso capita che la frizione faccia poca corsa prima di sbattere sulle nocche di mignolo e anulalre.

Per cui uso leve corte. che riesco a portare a contatto con la manopola perche nopn sbattono su mugnolo e anulare, facendo staccare bene la frizione.

Ciao!

B!bo

2127
In moto / Re: Sulla strada piu' alta del mondo, video
« il: 04 Giugno 2014, 14:16:53 »
Eh, ma per portare la propria moto lì servono o un sacco di sghei o tanto tempo (o una buona combinazione di entrambi). E poi mi hanno detto che la mia Transalp ha bisogno dell'ossigeno a quelle quote, ma siccome la bombola serve a me... affitto la RE!

Titto, fai benissimo e non è detto che anche io non faccia uguale nell'immediato prossimo perche mi piacerebbe tornarci con la fidanzata (motivo per cui potrei provare a scroccarti un po di info :sig: ).
Quello che criticavo è tutta sta enfasi attorno a quello che a tutti gli effetti è un viaggio di una scolaresca, belli in fila e bene educati e assistiti, filmata e spacciata come una cosa vagamente epica e avventurosa.

Ciao!

B!bo

2128
In moto / Re: Sulla strada piu' alta del mondo, video
« il: 04 Giugno 2014, 09:06:16 »
Bellissimo:

https://www.facebook.com/photo.php?v=645222665559471

 :OK:

Mah, come ha gia scritto Alex, il giro con la RE a noleggio comincia a diventare "mainstream", senza nulla togliere alla cosa. Ma questa è proprio la formula meno "indiana" e meno "avventurosa" .... moto a noleggio (e fina a qui OK) , poi gita in gruppone, meccanico con furgone e moto di scorta, e il tipo forse aveva anche qualcuno che gli faceva alcune delle riprese.

I posti son comunque bellissimi, la gente un po "contaminata occidentalmente" ma splendida.... e fare il passo più alto del mondo  con la propria moto è impagabile  sm442

Se poi al ritorno becchi anche la neve.... che te lo dico a fare?  :sig:

Ciao!

B!bo (son già passati 8 anni... :tim:)




2129
Grazie per la bellissima serata "ragazzi" (definizione certificata).
Ottima compagnia, bel posto, buone birre, cibo sfizioso e "calibrabile" sulla fame di tutti.
Il giro finale di bicchierini di liquore a base di birra mi ha permesso di sfidare l'acquazzone fino a casa senza indossare tuta antiacqua, per solidarietà con Kermit. :sig:
L'unico neo, alla fine il locale era molto rumoroso e si faceva fatica un po' a parlare, ma è lo scotto da pagare quando un locale si riempie di donne  sm442

Ciao!

B!bo

2130
Altre marche / Re: Alp BMW
« il: 30 Maggio 2014, 11:51:21 »
Scusate, ma che senso ha parlare di estetica del nuovo modello? Quella è la foto di uno dei peggiori (e meritati) flop BMW, la XCountry 650, motore Kymco su licenza Rotax, insomma, il solito scaldabagno degli ultimo 25 anni almeno.

Ciao!

B!bo