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Post - bibo

316
Stradali / Re: Le moto che nessuno vuole piu'
« il: 05 Maggio 2018, 18:19:16 »
Sempre "dalla soffitta", le uniche e poche foto che ho delle mie Vor.

La prima era una 492 enduro con sovrastrutture della 503, rivisitata SM, presa usata "già così".












La seconda, meravigliosa VOR che ho avuto successivamente alla 492  è stata la VOR 530 SM-E. Pentitissimo di averla venduta, ma allora le disponibilità economiche erano inferiori e quando mi hanno spifferato che la Vor stava per andare a carte e quarantotto non potevo permettermi di tenere una "moto-feticcio" e la vendetti per prendere il "pullmino", la KTM 690 Supermoto, la "Papera" che ho avuto fino a un paio di anni fa.

Della mia VOR 530 ho trovato solo questa foto in cui della moto si vede ben poco. Era il 2006, e come vedete, il tempo passa per tutti  sm442



Ciao!

Bibo



317
Stradali / Re: Le moto che nessuno vuole piu'
« il: 05 Maggio 2018, 18:00:44 »
Bella testimonianza fotografica!  :OK:
Chissà perchè il serbatoio in alluminio.

Era un prototipo, probabilmente il serbatoio era stato fatto a mano per alloggiare la pompa elettrica dell'iniezione che si vede nella seconda foto.

Ciao!

Bibo

318
Stradali / Re: Le moto che nessuno vuole piu'
« il: 05 Maggio 2018, 17:45:05 »
Sono andato a scartabellare nella "soffitta" dei miei server, e ho ritrovato le foto che avevo fatto alla GasGas Supermotard prototipo a iniezione, anno 2003, al gran premio mondiale di Spa Francorchamps in Belgio. Gran bel periodo quello per la Supermotard, al pieno del suo sviluppo, tutti presentavano qualcosa.







Ciao!

Bibo



319
Stradali / Re: Le moto che nessuno vuole piu'
« il: 04 Maggio 2018, 18:07:00 »
Secondo me, occorre distinguere la vera moto da supermotard da gara che e' di stretta derivazione cross, cambiano, ovviamente, ruote cerchi, freni e sospensioni, in gara si utilizzano prevalentemente gomme slick della larghezza permessa dalle dimensioni interne del forcellone, il freno anteriore e' di derivazione da moto sportiva, su alcune realizzazioni si vedevano anche due dischi anteriori, sospensioni a minor escursione rispetto ai modelli da cross/enduro con tarature rigide da moto sportiva. Per quanto riguarda le motard stradali, c'e' un evidente richiamo estetico alle moto da gara, tipo la Ktm 690 Smc oppure la Husqvarna 701, ma aumentano i pesi, l'interasse, l'abitabilita' del pilota ed e', addirittura, previsto l'utilizzo con il passeggero.

Il fatto che adesso non omologhino più i 450 stradali SM è una scelta di mercato. Rimane che la filosofia di prendere una moto da fuoristrada, diminuire la corsa, irrigidire le sopensioni e mettere delle ruote da 17 stradali, ovvero la genesi della Supermotard, è ancora perfettamente rispettata dalla Husqvarna 701 e lo era anche dalla 690 SMC. A meno che non mi veniate a raccontare cher la 690 Enduro e la 701 Enduro sono moto da strada. L'omologazione del passeggero è una trovata di marketing, e sta più scomodo  sukka 690 SMC e sulla 701 SM che su SM considerate più "pure" degli anni passati, come la KTM 660 SMC. E non è neanche vero che la moto da corsa erano di stretta derivazione cross, si sono visti mischioni di telai e motori di tutti i generi, con i telai spesso ampiamente modificati a livello di quote, in particolare quelle del cannotto di sterzo, o allungamenti del forcellone.

Inoltre NON è vero che si mettevano le gomme che potevano starci nel forcellone, spesso venivano realizzati forcelloni ad-hoc per ospitare gomme più grosse rispetto a quelle permesse dal forcellone originale. In questo senso il vincolo maggiore era la linea catena, vincolo che a volte veniva "aggirato" con "campanature allegre".
All'anteriore non c'era questo problema perchè si usavano piastre ad hoc, con offset e a volte  avancorsa regolabili.

Il doppio disco fu esplorato da parecchi team, soprattutto quelle che puntavano sull'agilità. L'idea teorica era quella di avere minore effetto giroscopico.

Se non ricordo male (sono passati tanti anni e potrei sbagliarmi) uno dei primi ad adottare il doppio disco anterire nella SM fu Max Verderosa.

Ma anche soluzioni furono provate in anteprima nella SM. Ad esempio, se non ricordo male, GasGas faceva correre un suo modello 4T con iniezione elettronica già nel 2003.

Ciao!

Bibo

320
Drive in / Re: Krka Discovery + Krka Enduro 2018
« il: 04 Maggio 2018, 17:35:12 »
Bello, anche l'hard per il poco che si vede. Conosco un po' i posti ma non ci sono ma stato in fuoristrada. Penso che con brutto tempo sarebbero stati cavoli.

Infatti sulla mappa riassuntiva che l'organizzazione ti da all'inizio della manifestazione e che fa di riferimento al briefing serale, ogni tratto "hard" è classificato in base sua difficoltà in caso di tempo asciutto (E,M,H) e in caso di pioggia (E,M,H,+). Qualcuno rimenva uguale, qualcuno, se non ricordo male, passava da "Easy" a "+" !

Ciao!

Bibo

321
Drive in / Re: Krka Discovery + Krka Enduro 2018
« il: 04 Maggio 2018, 17:30:44 »
spettacolare! non fosse per la competizione, mi piacerebbe un sacco farlo!

Kermit, come ho scritto, puoi tranquillamente saltare di due o tre tratti cronometrati al giorno e farla tutta in maniera non competitiva. Che è esattamente quello che faccio io.

Ciao!

Bibo

322
Drive in / Re: Krka Discovery + Krka Enduro 2018
« il: 03 Maggio 2018, 08:52:49 »
la FR si è comportata bene come telaistio e sospensioni, e mi rimane il fastidio dell on-off e del fatto che il motore ai bassi è troppo brusco e "strattona le braccia". In pratica, in salita quando devi chiudere e riaprire per "pennellare" gli ostacoli più grossi, ha un effetto on off fastidioso. In discesa ancora peggio, quando magari dai il colpetto di gas per riprendere velocità e galleggiamento sul sasso smosso. tant'è che spesso preferivo tirare la frizione e lasciare scorrere che dare il gas. Forse sono stato abituato troppo ben in questo senso dal motore superdolce della mia Scorpa

La prova hard, in contemporanea al secondo giorno di Discovery,  è stata fatta per chi voleva soffrire, e hanno sofferto. Solo che poi ne hanno inserito una parte "di soppiatto" in una delle deviazioni "hard" del primo giorno dell'Enduro Raid, classficandole "media". In effetti non c'erano le roccione in cui la mot vien tirata su a mano.... ma tutto il resto si.

Il GPS lo devi portare tu. L'organizzazione pubblica sul sito la lista dei GPS approvati, praticamente quasi tutti i Garmin "seri" recenti. Quando vai a ritirare il kit di iscrizione lasci il tuo GPS all'organizzazione. Alla sera al primo briefing ti viene  restituito con caricate le tracce dei giri a cui sei iscritto, nel mio caso le due tracce Discovery e tutte le tracce per le due giornate di Enduro Raid.
Per il discovery è obbligatorio avere il GPS perchè il percorso non è segnalato. Per l'Enduro Race potresti anche non avere il GPS perchè il percorso è segnalato da fettucce. Però lo consiglio caldamente perchè se salti una fettuccia o magari questa viene fatta sparire senza gps te ne accorgi dopo km. E ancora, se ti viene il dubbio di essere su un percorso sbagliato (e magari non lo sei)  e torni indietro, rischi che ti arrivi un altro endurista di fronte e non è bello.

Il Discovery (facoltativo) è martedì e mercoledi. La manifestazione clou , l'Enduro Race, è il venerdi e il sabato. Quindi sta a te decidere se arrivare il lunedì pomeriggio come faccio io e stare li 5 giorni (di cui 4 in moto) oppure arrivare solo il giovedì e fare i due giorni di Enduro Race. Poi di solito si riparte verso casa la domenica mattina, anche se c'è chi ha molta strada da fare e per essere al lavoro il lunedì mattina riparte già il sabato sera e si fa la notte in viaggio. Tipicamente sono tedeschi che sono li con la moglie che guida il "semi camper" o la macchina con il carrello, perchè non è il caso di mettersi a guidare di notte subito dopo due giorni così. La base logistica è l'Hotel Zora, un grosso complesso turistico da alti numeri che occupa tutta la penisola da nord di Primosten. Molti vengono con la famiglia e si paizzano li la settimana, moglie e figli stanno al mare e i mariti in giro in moto a mangiare sassi. L'offerta base dell'Hotel è la mezza pensione che collima perfettamente con le esigenze del partecipante.

All'hotel c'è un assistenza tecnica convenzionata, è un rivenditore KTM austriaco che si porta dietro un po' di ricambi per le KTM. Diciamo che i ricambi per le EXC li avresti trovati, non so se avesse anche materiale peculiare della FR (leve etc.).
Inoltre c'era un "truck" della X-Grip che ti vendeva le mousse e le gomme che potevi prenotare in anticipo. Onestissimo anche il costo di montaggio, gli portavi la moto, e con 12 euro te la ridava con la mousse montata.

Visto le pietre assolutamente obbligatorie le mousse e consiglio almeno 2 litri di camelback perchè se il meteo è buono fa caldo. Tradizionalmente almeno un giorno dei due è sotto la pioggia, ma quando ho partecipato io (anche al motorally negli anni passati) abbiamo sempre preso sole, anche al discovery. Sarò fortunato io.  :333:

Autonomia teorica necessaria 120 km (discovery) e 90 km (enduro)

Ciao!

Bibo

323
Drive in / Krka Discovery + Krka Enduro 2018
« il: 02 Maggio 2018, 22:52:04 »
Ecco un riassuntino della mia "gita" in Croazia di quest'anno.

La manifestazione organizzata dal "dakariano" Marco Borsi, giunta all'ottava edizione, è suddivisa in realtà in due parti.

Il Krka Discovery, che si svolge il martedì e mercoledì "riutilizzando" parte dei percorsi del Krka Rally dell'anno prima, apre le danze. Nasce come modo di tenere occupati gli ospiti che arrivano e si fanno una settimana al mare, evitando che scorrazzioan "ad minchiam" in giro per le campagne circostanti, ma nel tempo ha preso semnpre amggiore dignità e di fatto l'unica differenza rispetto al "Enduro Raid" è che si fa solo con il GPS e non ci sono speciali coronometrate.

Dopo il giovedì di riposo c'è il "Krka Enduro Raid race-no race" , il clou della manifestazione, che si svolge il venerdì e il sabato. Normalmente la "gara-non gara" si svolge sia il venerdì che il sabato, con sezioni cronometrate e "pista" in spiaggia alla sera come special stage finale.

Abbiamo iniziato il martedì con un meraviglioso giro sull'isola di Brac, quasi 140 km la maggior parte offroad. La navigazione al Discovery è solo con GPS e su Brac c'erano tracce separate per bicilindrici/quad e mono leggeri. Partenza alle 6.15 da Primosten che fa da base logistica, raggruppamento 60 km dopo all'imbarco traghetti di Split alle 7:30 per poi prendere il traghetto alle 9:00. Sbarco alle 10 e partenza del giro sull'isola con ristoro "in spiaggia" (da cui la foto che ho già pubblicato).
ripartenza dopo il ristor (che era circa a metà percorso) e per i più veloci  a fare la traccia traghetto delle 15:30 per rientrare su Split e fare ritorno con i soliti 60 km alla struttura di Primosten, altrimenti per quelli che se la son presa comoda, traghetto alle 18 (questi sono arrivati in albergo alle 20).

Il mercoledì traccia unica con tagli obbligatori per i bicilindrici, e in parallelo una gara "hard enduro" denominata EnduroXCS. Hard sul serio,  visto che erano ammesse anche le moto da trial. Tempo di percorrenza della special di circa 30 minuti, da ripetersi due volte.  Io ovviamente "col cavolo" che sono andato a infilarmi nell'EnduroXCS (ma tanto l'ho pagato lo stesso due giorni dopo) e mi sono fatto la traccia del giorno.

Dopo il giorno di pausa parte il Krka Enduro vero e proprio. Ogni anno l'asticella si alza , comnciano ad esserci team ufficiali e "squadroni di marca" (Husqvarne e Sherco). I partenti quest'anno sono stati più di 500 e si partiva a gruppi di 4/5 ogni minuto da primosten.

Il tracciato è segnato da fettucce (gialle il primo giorno, rosse il secondo)  ma viene fornita anche la traccia GPS (consigliatissimo).
Quest'anno la traccia standard e quella che contiene i pezzi hard avevano forse il 50% in comune, ma rimane sempre il principio che puoi scegliere se fare i tratti hard (classificati in easy, medium e hard) oppure "dribblarli" facendo la traccia standard. Una delle mie brillanti idee è stata quella di infilarmi in una traccia "hard", in teoria di livello "medium", subito dopo pranzo... per poi scoprire che era una classica bastardata dell'organizzazione. Infatti dopo 200 metri comincio a vedere le fettuccie blu che segnavano il percorso dell' EnduroXCS "da trialisti" di due giorni prima, ma oramai ero in ballo e dovevo ballare. A Marco Borsi sono fischiate le orecchie, e non solo "in briazolo" da parte mia , ma in varie lingue da parte di tanti altri. All'arrivo in albergo prova speciale lungo la spiaggia che contorna la penisola, facoltativa.

Il secondo giorno di Krka Enduro Raid è risultato anche lui molto bello e un pochino meno impegnativo, con immancabile arrivo in quota panoramica. Anche il secondo giorno la speciale in spiaggia chiudeva la giornata, LA speciale in spaiggiafiniva direttamente nel "Sardina Beach Party" di fine manifestazione, dove sono state effettuate anche le premiazioni.

Tutto bellissimo, tutto perfettamente organizzato, tutte le tracce sono risutate perfette e quando c'erano delle "grinze" veniva segnalata la cosa al briefing della sera prima.
Grande soddisfazione e se qualcuno ha voglia di percorsi sassosi, dal ciottolone smosso al sasso piantato, al Krka Discovery+ Enduro raid si toglie la voglia per un po'.
Peccato per la scarsità numerica degli italiani, la maggior parte è gente che ama soffrire  zzz : tedeschi e austriaci, ma c'è gente da tutta europa.

Qui sotto tre video, il Krka Enduro Raid "race-no race" vero e proprio, su due giorni, il video dell'EnduroXCS (la gara "hard") e il video del bellissimo (panoramicamente e motociclisticamente) primo giorno del Discovery sull'isola di Brac.

Così, per ingolosirvi un po', chissà mai che l'anno prossimo non sia più da solo  :tim:

Krka Enduro

https://youtu.be/bDqiVH8zdXw



Krka EnduroXCS

https://youtu.be/pfrq69f3TrM


Krka Discovery Day 1 - Brac Island

https://youtu.be/K1oyrqvwv5Y


Ciao!

Bibo

324
Drive in / Re: Se solo riuscissi...
« il: 30 Aprile 2018, 15:01:41 »
Forse gli la FR 350 aveva ancora più effetto on-off e magari per lui la FR 250 F è un miglioramento.

Comunque si, magari un contatto sarebbe comodo, così capisco se per essere così contento ha fatto qualche modifica.

Ciao!

Bibo

325
Stradali / Re: Le moto che nessuno vuole piu'
« il: 30 Aprile 2018, 11:03:44 »
I titoli mondiali conquistati dalla "ex casa svedese"sono stati "conquistati" a Varese,progettati a Varese,prodotti a Varese con
squadra e piloti diretti da Varese.Il reparto corse Cagiva venne dirottato sulla Huski per lanciarne il marchio.
Le moto attuali sono ancora ,per buona parte,Varesine--a parte il colore.
Se non fosse stato per Castiglioni,della gloriosa "casa svedese"si conoscerebbero solo le motoseghe (delle quali sono tra i primi al mondo).

Ai tempi d'oro (inizi anni 2000) ero "realizzatore/gestore tecnico" di "supermoto.net". Per questo motivo ho seguito "on site" parecchie tappe del mondiale negli anni della gestione Luongo, sia in Italia (Moza, pergusa oltre alla classiche locationo) sia all'estero in Francia e in Belgio.
Mi ricordo la gestione del team da parte di Marcellino Bivio di cross2R che era anche fornitore ruote di Husqy e con cui avevamo un buon rapporto.  Ha raccontato un sacco di "insider" sulla gestione Husqvarna e come venne vissuta e cosa causò il passaggio a BMW. Un modello teutonico tedesco calato su un modo di fare azienda alla "volemmose bene" e "una mano lava l'altra". Un disastro che ebbe ripercussioni anche sull'attività quotidiana del team mondiale SM.

Ciao!

Bibo

326
Stradali / Re: Le moto che nessuno vuole piu'
« il: 30 Aprile 2018, 10:50:00 »
diciamo che, dal punto di vista dei titoli Mondiali conquistati dalla ex casa svedese, e' piu' giusto mantenere il marchio Husqvarna su una moto da supermotard, anche se la 701 e' una stradale a tutti gli effetti.

Non son per niente d'accordo. La Duke è una stradale a tutto gli effetti. La nostra ex 690 Sm era una stradale a tutti gli effetti. Entrambe progettate in origine con ciclistiche da strada (e relative quote).
Ma questa mantiene la filosofia della SM: derivata da un modello realmente offroad. Perchè adesso non mi verrai a dire che la Husqvarna 701  Enduro è una stradale vero?

Ciao!

Bibo


327
E semplicemente una Mash rimarchata. Che fa meno ribrezzo di tante altre, se non fosse per quell'osceno pedale del freno posteriore.

Ciao!

Bibo

328
Drive in / Re: Se solo riuscissi...
« il: 30 Aprile 2018, 10:40:54 »
Ieri ho conosciuto uno che ha Fr 250 4t e diceva che la cosa più bella di questa moto e' la dolcezza della risposta e la totale assenza di effetto on/off :tim:

Io casi sono vari:

1) Sono ipersensibile e non capisco un cavolo di moto io
2) E un grezzone da gas sempre spalancato lui
3) Sta per mettere la moto in vendita.
4) Stiamo parlando  di moto diverse
5) La moto di uno dei due è difettosa (magari la mia). Ma siccome non sono il primo che si lamenta di questa cosa....

Scherzi a parte, già se se la vedi come "endurella" è quasi  inaccettabile. Ha più effetto on off la FR250F della mia K690 in mappa akra standad. E il mio 690 in mappa akra-soft è infinitamente più dolce nell marce basse. Non è che scendo da uno scooter monomarcia, ho dei riferimenti "di un certo tipo".

Ciao!

Bibo




329
Drive in / Re: Se solo riuscissi...
« il: 28 Aprile 2018, 16:36:41 »
ottimo dai, terro' a mente questo particolare e la prossima volta acquisto anche io xgrip almeno sono a posto

Per totale trasparenza, io ho very very last minute scritto a chi faceva assistenza qui al Krka  e in copia a X-Grip. X-Grip si è presentata al paddock con "camion"+trailer contenenti una catasta di pneumatici e di mousse.
Ho ritirato la mousse EH-1 lunedì sera e me l'ha data con tutto il kit (ti danno guanti, pennello e vasetto di grasso) ma me l'ha data senza la scatola, gia sballata, probabilmete per farmi un favore visto che mi aveva già visto con il pneumatico in mano. Quindi al 99% era una EH-1, ma l'etichetta de correttezza devo dirti che non l'ho vista.

Ad oggi, dopo circa 750 km, Il pneumatico mostra la stessa tonicità di quando l'ho montata, mentre la gomma anteriore con la classica Michelin mi da la sensazione di essere più "pesante", ma probabilmente è l'effetto del pneumatico che si sta consumando.

Se guardi la tebella che ho linkato, puoi vedere che la EH-1 viene montata anche su cerchi da 19, probabilmente è un "compromesso" tra 110-19, 120-18 e 140-18.

Ciao!

Bibo

330
Il mondo dell'elettrico / Re: Provata la Thok
« il: 26 Aprile 2018, 20:52:17 »

Per un motociclista non è così immediato adattarsi all e-bike (io almeno ci ho messo parecchio) per cui consiglierei come approccio un mezzo meno reattivo scegliendo fra le molte opportunità del mercato, tanto il prezzo è abbastanza allineato (per le full montate dignitosamente) ed i motori vanno tutti bene (Brose e Shimano per una assistenza più naturale da ciclista, Bosch e Yamaha per una assistenza mediamente corposa).

Ciao Aldo.

Sono troppo vecchio per prendere una bici "facile", arrivarne ai limiti, sbattermi per venderla perdendoci un sacco per poi magari prenderne una più performante in qualche frangente. Oppure scoprire che la prima che ho preso proprio non va bene per quello che voglio fare e aver buttato via dei soldi
E non voglio fare come Kermit, che ora che arivano le bici che costano poco e puoi cambiare a cuor leggero il CAI avrà fatto vietare tutti i sentieri a tutti tranne a chi è loro tesserato, e comunque obbligo di transito in pantofole sulle radici e con le pattine sui sentieri.

Quindi, provo a rimodulare la domanda.

La e-bici mi serve per:
1) Allenarmi fisicamente senza annoiarmi. Nel senso che a parità di sforzo vedo più cose e faccio più strada. Farei comunque il più possibile fuori dall'asfalto e anche totalmente offroad, nel senso anche fuori dai sentieri (in pianura tipo nei boschetti/parchi) .

2) Esplorare le colline brianzole e le prealpi come sterrate e soprattutto sentieri, partendo da casa se l'autonomia basta e ci metto un tempo ragionevole, ma compresa l'opzione di arrivare in furgone alla base delle colline.
E' l'alternativa legale all'esplorare con la Scorpa (o con la Freeride) che faccio ora, o con una eventulae "trial long range" che mi piacerebbe prendere (ma questa è un altra storia). Di fatto non vado a cercarmi guai in discese impestate (tanto saranno loro che trovano me) ne ho intenzione di scapicollarmi in downhill veloci. E' una e-bike che deve estendere il range spazio-tempo di una esplorazione che dovrei fare a piedi (troppo tempo-poco spazio) o in moto (rischio di infilarsi in posti antipatici da cui è difficile uscire con una moto, rischio multe). D fatto, mi piacerebbe trovare nuovi pecorsi e verificare se sono fattibili in moto, è quello per ora il mio target finale, quindi non alzerò l'asticella delle difficolatà oltre un certo livello.

Detto questo chiedevo se andasse bene una Thok, modello che mi attira, adoperata in maniera avveduta come sopra. Oppure, se non va bene, a quale GENERE di e-mtb mi devo rivolgere e quale modello. Oramai ci sono più generi di e-MTB che correnti all'interno della sinistra italiana, e hanno denominazioni per me incomprensibili (i deneri delle e-mtb, non le correnti della sinistra italian).
Tra all-mountain, enduro, gravity, downhill, gravel etc. etc. non riesco a raccapezzarmi.

Ciao!

Bibo