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Topics - alex

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Filmati e foto / I polsi tengono, pare!
« il: 14 Ottobre 2012, 11:13:45 »
Girato ieri a Maggiora.  sm412

https://www.youtube.com/watch?v=0Nzxg5vAFec

Simpatico l'affarino snodato. E che tracciato la New Maggiora! Salti e curve a volontà!!

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Drive in / Il dubbio
« il: 13 Ottobre 2012, 16:21:00 »
Si beh, il dubbio c'è...


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Filosofia motoalpinistica / Si va.
« il: 13 Ottobre 2012, 15:43:48 »
Sabato di metà ottobre. Ci sono arrivato, insieme a tutti gli altri, tra giorni di grigiore, foschie e pioggerelline.
Eppure stamattina mi sono svegliato con un sole timido ma tiepido. Ci metto un attimo: invece della programmata attività domestica, doverosa in quanto, secondo un’ottica patriarcale, sono capofamiglia, famiglia, massaia e perfino badante, tutto di me stesso, svolgo le operazioni di routine in una sequenza che ha una scansione militare di quelle da corpo scelto. Pipì, colazione, cacca, doccia, denti, barba? No, si salta, per cui mi tuffo nell’armadio dove sono ripiegati, più o meno ordinatamente, le vestimenta da moto.
Scelgo il completino Hebo, non ho voglia di essere troppo chiassoso oggi. Anche perché sopra metterò la giacca Progrip alla quale staccherò le maniche e quella, col rosso, non ha granché a vedere. Non è che per il solo fatto di andare in moto bisogna dimenticare il buongusto, vero?
Mentre mi vesto mi organizzo mentalmente il giro. E’ tardino, poi ho dato l’occhiata di ordinanza al forum, le solite quattro fesserie che potevo evitare ai poveri amici che leggono, le novità di Facebook, et voilà, sono le 11. Poco male, per le 13, 13:30 dovrei essere a casa. Scaldo il motore su asfalto, al capitello mi butto nella laterale, seguo la vallata, resisto alla tentazione di fare il guado con il sentiero che porta in quota perché è proibito, poi eccomi alla S cementata e sono pronto per il discesone malefico. Quindi vai di manetta leggera nello stretto della pista nel bosco, attraverso l’asfalto e su dall’altra parte, dove immagino già la smadonnata per quel tornante strettissimo col fondo cosparso di tegole sbriciolate, umido a trazione zero, zampettata sicura. Breve bitume, su per l’altra valle, fondo compresso ed attenzione a non arare, peccato perché si potrebbe salire a velocità da Shuttle. In cima, seguire la cresta, seconda-terza a brevi colpi di gas, tra faggi e castagni, fino alla discesa col muro a secco, dove le “bottarelle” di Arrow raddoppiano la loro consistenza e poi via di manetta nel prato che costeggia il bosco, tracce da trattore dove fino a un mese fa cresceva il mais e l’umidità soffocava. Di nuovo nel bosco e su per quei due punti fetenti dove bisogna scorrere ed evitare le buche dei ragazzini che salgono a millemila coi loro motorini anemici, seguire gli sfiati del gasdotto, fare attenzione al fondo di foglie fradice, testa di sghembi per non farsi schiaffeggiare dai rami di nocciolo. Adesso occorre recuperare il ritmo della respirazione sculettando morbidi in terza fino alla fine del bosco, proprio sul tornante asfaltato, poi giù fino al deposito comunale, e manetta piena tra i campi a raggiungere l’asfalto per il rientro.
Vedo il film della cavalcatina come fosse in real time, anche il timing è aderente alla realtà. Vestito da enduro, ma in scarpe da running e senza pettorina, trotterello giù per le scale, apro la porta del tunnel garage.
Piove. Premo il pulsante dell’A.S.M. (Automatic Smadonning Machine) e switcho l’apparato in modalità “raffica”.
Magari dura poco, intanto apro la seggiolina pieghevole, infilo gli stivali, indosso la pettorina, e ogni volta gesti ripetitivi mi richiamano alla mente un rituale, nel quale i gesti si ripetono lenti e con una enfasi ampia, che fa pensare al Toreador nella sala da vestizione, mentre porge braccia, gambe e busto all’assistente. Lui, già chiuso nel mondo in cui esistono soltanto El Toro e sé stesso, si lascia abbigliare pezzo dopo pezzo ma è già “lì”, pensieri sulla sorte, sulla morte, sulla forza dell’avversario. Lo sguardo è lontano, indifferente a quel che gli succede attorno, piccolezze che non lo riguardano.
Ho finito, è tempo di spingere la Bastarda avanti dal fondo del garage. Ha smesso? Macché! Macchissefrega
Nottolino dello starter, mezzo giro, poi tirare e rilasciare. Pulsante di contatto. Pulsante di avviamento. Ingranaggio che gira roco, pochi secondi, forse due, tre? Poi eccolo. Rattatatatattatatatattatatà. Sbraaammmm, sbraaammmmm!! Casco, guanti. Porto gli occhiali davanti al viso e con un tocco sono fissati, la gamba destra si lancia in avanti ed in alto, scavalca la sella, e tutta la procedura avvicina al momento che taglia il respiro per quella infinita frazione di secondo. Le mani cercano le manopole, due tirate alla leva della frizione, poi le dita si serrano e la leva rimane giù, eccolo, apnea, tlack. Dentro la prima. Le nocche allentano la presa, il polso destro si piega leggermente all'indietro. Non occorre andare lontano, in fondo, per l'emozione che ti regala la moto. Si va.
 

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Notizie e curiosità / Par Condicio
« il: 11 Ottobre 2012, 23:03:13 »
sarebbe auspicabile un endurista al vertice. Magari cambia qualcosa...

http://www.ladakar.com/2012/10/11/tognoli-si-candida-per-diventare-presidente-della-fmi/

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Drive in / Imperdibile, oserei dire Stratosferico!
« il: 09 Ottobre 2012, 18:27:44 »
http://www.redbullstratos.com/

Alle 19,15 di oggi, dopo alcuni rinvii causa vento, Felix Baumgartner si lancerà nel vuoto, a corpo libero, da 36mila metri per superare la velocità del suono

Per chi ha la TV: Italia 2 dalle 19 (ocio però, che conduce Meda  :arar:)

In streaming:  http://altadefinizione.hdblog.it/2012/10/09/red-bull-stratos-segui-in-diretta-il-lancio-di-felix-baumgartner-da-36-500-metri-live-streaming-dalle-14-30/

Questo è quello che succederà: http://www.youtube.com/watch?v=VCqnQq86fkY&feature=player_embedded



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Drive in / Privacy
« il: 08 Ottobre 2012, 18:52:07 »
Ma si, chi vuoi che mi veda nel deserto...



 :arar: :hehe: :arar:

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Filmati e foto / I filmati di MOTOCICLISMO all'InterMot 2012
« il: 08 Ottobre 2012, 10:41:01 »
http://www.motociclismo.it/salone-di-colonia-tutti-i-nostri-video-moto-52897

Mi sa tanto che dovrò studiarmi per bene la 1200 ADV con le ruotine da strada.... ma a quel punto torno alle 17 e chissenefrega dello sterrato una volta ogni 3 mesi  :hee20hee20hee:

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Stradali / Big Cow First-timer
« il: 07 Ottobre 2012, 17:22:59 »
Ho ricevuto la visita di alcuni amici per un giro dolomitico, si sono presentati con queste cavalcature:
- BMW R1200 GS Rally
- BMW R1200 GS ADVENTURE
- BMW R1200 GS Black
- BMW 1150 GS

In questo marasma di teste sporgenti e brilluccicose, una carotona sporca, con gomme finite e sotto tagliando.
Ci si vede alle 8:30, in realtà si parte alle 9 passate, caffè, brioche, sigarettina, pipì... insomma sono esseri umani  sm444
Scendendo dal Passo Giau (regalo ottobrino: mai e poi mai eravamo riusciti a vedere 6 file di guglie nonostante il meteo desse pioggia)  la carotona mi dà qualche pensiero unito a un po' di spago: in scalata, o anche in apertura, il posteriore scoda leggermente. Nulla di che, ma la cosa mi mette apprensione e finisco per trotterellare fino a valle, dove mi attendevano in gruppo per ripartire dopo caffè, sigaretta, pipì eccetera. però.
Però, si avvera il destino. Quello che era un accenno labile lasciato a mezzo la sera prima durante la cena, si prospetta brutalmente con cruda realtà. marko mi fa "dai, prendi la mia che facciamo il Pordoi a moto scambiate".
Ehm.. Ergh... insomma, dietro mi scoda, facciamo che la tengo ancora un po' per vedere che ha e poi vediamo. Cerco di allontanare il momento in cui dovrò poggiare le chiappe su un Giesse rally di maggio 2012.
Ma arrivati al Falzarego, la Culona si comporta in modo degno. Forse incompatibilità con l'asfalto del Giau, o magari superlavoro?
Si, perchè va detto che in mano a mucchisti esperti, la carota deve mettersi alla frusta, per tenere il ritmo e farsi rispettare. Significa che è tutto più piega, più staccata, più gas, più rapidità, più precisione. Tutto più. E sudando come un pinguino reale a Tunisi, con gli occhi talmente fissi da farmi venire i dolori alle tempie, me li studiavo, in valle, salendo al passo, in discesa:
Piegavo quasi il doppio, davo manate sulla manopola, eppure quelli sembravano in parata sul lungolago, in cerca di un parcheggio e di una gelateria.
Per farla breve, sul Falzarego io ho lasciato il kappone a marko e mi sono inerpicato sulla Chianina teutonica, assitito impietosamente nella procedura antifurto che potrebbe far impallidire l'allineamento delle piattaforme inerziali di un Bombardiere transcontinentale del XXI secolo.
Sensazione strana, mi ricorda qualcosa ma non so bene cosa, forse qualche impressione sepolta nella notte dei tempi. La pedana è un po' bassa, e la gamba si distende bene, raccolta ma senza sacrificio. Mi manda lievemente in apprensione il bilanciamento da fermo, ma il peso che avverti non ha intenzione di buttarsi improvvisamente di lato, nè di trascinarti verso fondovalle. Mah, frizione, prima. leva a manubrio morbidissima, resistente invece il pedale. manco ci faccio tanto caso: so che dovrò buttarmi giù senza perdere contatto col gruppo, nè ritardarlo. Mi si secca la lingua.
Stacco, si muove. Mi metto a centro gruppo, dò il gas che sono abituato a dare, mi ritrovo primo in un baleno. Ok, capito.
Arriva subito una sensazione: senti sempre sia l'anteriore che il posteriore. Impressione che non mi abbandonerà per 40 chilometri abbondanti, ossia fino a fondovalle dopo il Pordoi. Insomma, mi pareva che la moto mi dicesse che fa ogni singola ruota in ogni singolo momento. Inizio a sentirmi sollevato, ma adesso lì in fondo c'è una curva a sinistra e la strada spiana. Vediamo, pinzata leggera, poi più decisa, sembra un'automobile, la senti frenare tutta assieme, non trasferisce praticamente nulla e anche le braccia sforzano meno. Scalo, e sento subito che forse l'ho fatto troppo presto, o troppo velocemente... insomma come se una mano avesse preso la moto e cercasse di trattenerla da dietro. Anomalo. Ma ormai devo fare la piega, altrimenti quelli dietro mi spingono fuori nel burrone. la metto giù, lei va giù. troppo. Mi chiude anticipando la corda. Correggo, poi raddrizzo e vado dall'altra parte, a destra: piega riuscita, ma mi allarga. Sconforto. Ma ho capito perchè gli altri vanno così larghi per curvare a destra, invadendo anche l'altra corsia quando l'andatura è sostenuta. OK, memorizzato.
Quando hai capito queste due o tre cose, il Giesssssss ci pensa lui. Tu giri lo sterzo, tiri le leve, lui ti porta dopo la curva, mette la ruota dove vuoi, e solo lì.
Filoguidato.  sho
Insomma non ci ho messo che una manciata di curve, in discesa e tenendo il ritmo del gruppo: non ho imparato a guidare la Mucca, ma padroneggio le nozioni elementari.
Il Pordoi in salita è stato divertentissimo, cambia direzione col pensiero, annulla il suo peso facendolo evaporare, gas morbido e lei sale. ecco perchè nello stretto non gli stavo dietro.... allarghi la destra, scali sottocoppia. Due regole in tutto. Non occorre quasi neanche cercare la traiettoria, tanto puoi fare solo quella, come, ripeto, essere in macchina. E rimani rilassato come in macchina, manca solo il CD.
In discesa le cose cambiano di poco anche se ci sono tornanti, non si frena in curva, si scala pochissimo, con la terza fai un passo alpino intero si a a salire che a scendere, e vai anche come un treno.
Giela restituisco contento della scoperta, e la conferma che il rispetto se lo merita. Rimane ostico per i miei gusti estetici, non è adrenalinico, ma è una signora moto. Però, lo confesso, piacevolmente sorpreso mi riprendo la mia carotona difettosa tutto contento, perchè c'è da sudare su altri 5  passi, prima di sera.

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Ciclistica / Scorpion MT90 A/T per KTM ADV
« il: 04 Ottobre 2012, 19:18:13 »
E' la gommatura di primo equipèaggiamento, fatto dovuto principalmente alla disponibilità della misura da 21" che praticamente esisteva solo per tale gomma.
Una gomma che ho approcciato con diffidenza, specie perchè
a) daventi, la superficie di una 90/90 non mi dava granchè sicurezza caricando; nè in piega, dove immaginavo sempre che mollasse, nè in frenata, dove immaginavo si dovesse scomporre in modo indecente
b) dietro, per il fatto che temevo fosse duretta per poter lavorare bene, specie con quel tassello che finiva "tutt'ad un tratto" senza seguire sulla spalla. ma tanto pensavo che non avrei mai potuto usare tutto il battistrada.

A distanza di un anno, mi ritrovo adesso a fare delle considerazioni sulla gommatura della Culona, e mi ero fatto accalappiare dalla haeidenau K60-Scout che monta gianni. Il rapporto strada-off è ancora troppo elevato per saltare direttamente alla Conti KTC80, soprattutto per il fatto che le uscite stradali con gli amici sono frequenti, e quelli hanno ancora le "moto da strada".

Nel frattempo, la ADV è diventata il mio unico mezzo di locomozione (bicicletta a parte), per cui ho dovuto riconsiderare tutto il discorso fatto.
Intanto, ho visto che:
1. l'anteriore non si scompone per niente, pare addirittura dispettoso quanto rimane lì dove lo si mette, perfino a entrate, percorrrenze e frenate superiori a quel che si pensava potesse sopportare.
2. il posteriore nel breve lasso di un mese l'avevo chiuso tutto, arrivando anche, sena rendermene conto, a mettere nella curva esattamente lo spigolo vivo che tanto mi faceva paura. Ora, con 10k e passa Km sulla groppa, ha iniziato (da un po' onestamente) a scivolare in apertura di curva, e mi obliga a maggiore progressività. In off ha trazione discreta, per la cavalleria della Culona, a patto ovviamente che le condizioni siano di secco assoluto. Altrimenti...samba!

Ragazzi, io rimetto le MT90, pazienza, facciamo di necessità virtù. Nessuna gomma mi garantisce una simile percorrenza a simili prestazioni. Specie se penso che ero abituato a gomme che dopo 3000-3500 Km iniziavano a mostrare la corda sui fianchi. Questa mi si è vergognosamente spiattata in mezzo, sindrome da viaggiatore. Chi la fa l'aspetti, prima ridevo io, ora ridono gli altri guardando le mie coperture.

Chi ha esperienza di queste gomme per questa moto si ritrova con quel che ho detto, o si può aggiungere altro?
Le gommine fighe, magari, le monteremo in tempi migliori.

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Notizie e curiosità / Una vittoria che vale più di un Mondiale
« il: 03 Ottobre 2012, 09:48:06 »
http://oggitreviso.it/amputato-ai-4-arti-va-moto-50884

 adoremus  RESPECT.

Ora se inventasse qualcosa anche per mettersi il casco...  :arar:

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Drive in / Come scrivere un buon post
« il: 01 Ottobre 2012, 18:30:24 »
1. I verbi avrebbero da essere corretti.
2. Le preposizioni non sono parole da concludere una frase con.
3. E non iniziate mai una frase con una congiunzione.
4. Evitate le metafore, sono come i cavoli a merenda.
5. Inoltre, troppe precisazioni, a volte, possono, eventualmente, appesantire il discorso. Siate press'a poco precisi
6. Le indicazioni fra parentesi (per quanto rilevanti) sono (quasi sempre) inutili.
7. Attenti alle ripetizioni, le ripetizioni vanno sempre evitate.
8. Non lasciate mai le frasi in sospeso perché non.
9. Evitate sempre l'uso di termini stranieri, soprattutto nell'email, ma anche nella chat, potreste prendervi un flame nel network.
10. Cercate di essere sintetici, non usate mai più frasi del necessario, con inutili giri di parole che non aiutano la sintesi. In genere e' di solito quasi sempre superfluo, inutile.
11. Evitate le abbreviaz. incomprens.
12. Mai frasi senza verbi, o di una sola parola. Eliminatele.
13. I confronti vanno evitati come i cliché.
14. In generale, non bisogna mai generalizzare.
15. Evitate le virgole, che non, sono necessarie,
16. Usare paroloni a sproposito e' come commettere un genocidio.
17. Imparate qual'è il posto giusto in cui mettere l'apostrofo.
18. Non usate troppi punti esclamativi!!!!!!
19. "Non usate le citazioni", come diceva sempre il mio professore.
20. Evitate il turpiloquio, soprattutto se gratuito, porca puttana!
21. C'è veramente bisogno delle domande retoriche?
22. Vi avranno gia' detto centinaia di milioni di miliardi di volte di non esagerare.
23. Trattate sempre i vostri interlocutori come amici, brutti idioti.

Umberto Eco  sm441

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Racconti & aneddoti / SPOSTATO: Sso' ragazze....
« il: 01 Ottobre 2012, 15:24:28 »
Questa discussione è stata spostata in Drive in.

http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=4964.0

1498
Sabato 6 e domenica 7 faccio la chiusura ufficiale della stagione alpina su bitume. Poi se ci sarà la possibilità prolungherò...in via ufficiosa  :festa:

Il giro andrà in quota ma senza picchi estremi, visto che c'è da pararsi il  ciapet da eventuali cambi repentini del clima.
In sostanza, il piano di volo sarebbe questo http://goo.gl/maps/Qw90Y  come si vede nulla di eclatante, ma visto che finalmente vengono a trovarmi degli amici lombardi che volevano scorrazzare tra le Dolomiti, il meglio offribile in sicurezza è questo.
Se qualcuno vloesse aggregarsi, è il benvenuto.

Il bello della cosa, è che avremo una formazione composta così:

1 carotona culona  sm412
1 R80   sho
3 GS 1200   sm443
1 Tuono  :SAD:

Finalmente, avrò il modo di provare in modo serio sto benedetto muccone. Vi dirò.  :mukka: (non ci azzecca niente ma mi pareva ci stesse bene)

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Drive in / Defender 90 in vendita
« il: 29 Settembre 2012, 08:15:02 »
usato solo per andare al supermercato  :hehe:

http://www.youtube.com/watch?v=giLgVP-nUHk&feature=youtu.be

1500
Riporto la lettera pubblicata da un gruppo di appassionati locali, così com'è.
Tanto per non accettare senza neanche aprire bocca o dare uno spazio minimo. Non serve a nulla, ma che almeno la notizia giri il più possibile assieme al pensiero di chi ne è stato privato.

La lotta per la pista è conclusa. Stavolta abbiamo perso. Non abbiamo perso soltanto un pista, ma abbiamo perso un grande pezzo di storia del motocross, un teatro di scontri tra centauri a livello mondiale dove sono state ospitate gare di livello mondiale e dove hanno corso grandi campioni.
La pista da cross non è solo un posto dove passare il sabato e la domenica, ma è un luogo d'incontro di amici e famiglie, padri e figli, talvolta madri e figlie che giravano in pista divertendosi e incidendo momenti indimenticabili nelle loro vite, quanto è bello divertirsi coi propri cari? o coi propri amici, per me è un valore inestimabile.
RIcordiamo anche i commercianti, albergatori, ristoratori e meccanici locali che hanno basato per anni il loro sviluppo e la loro economia sulla pista, perchè oltre ad essere tutto questo era anche un centro economico visto che affluivano persone da paesi lontani, per non parlare delle gare di motocross dove intere squadre pernottavano e usufruivano dei servizi locali.
QUESTE PERSONE ORA SONO IN DIFFICOLTà e noi diciamo GRAZIE WWF hai eliminato lo smog da quella valle. ovviamente le fabbriche che non rispettano le leggi e buttano me**a nei fiumi e nei boschi vanno bene, ah è vero dimenticavo sono pesci troppo grossi per voi..... è più bello farsi grossi coi più piccoli.