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Topics - alex

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Comunicazioni / Per conto di un amico
« il: 04 Marzo 2012, 18:57:52 »

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Motore / Controllo di trazione
« il: 03 Marzo 2012, 15:16:45 »
Ragionando in modo semplice sui valori offerti da pilota (io) e moto (la Bastarda) la cosa di cui prendere atto innanzitutto è l'enorme divario prestazionale.  sm403
c'è una forbice enorme e nel mezzo tutta la mia incapacità di gestirla fisicamente.
Tant'è che ho pure pensato di metterla a lustro in garage aspettando che diventi un pezzo da collezione, e intanto godermi il tramonto con mezzi più consoni. Ma per bastarda che possa essere, non se lo merita. Inoltre mi piace a dismisura, è bilanciatissima, ha un assieme sospensioni-telaio che mi manda in giuggiole e a quel motore proprio non saprei rinunciare. E poi è rara, unica e per niente banale.
Ma cos'è che mi ammazza in breve tempo, della bastarda? E' il suo cercarsi regimi di coppia cattivi in ogni condizione. Anche appeso su una rampa a scalini, lei (che non la vede) tende a salire progressiva ma inesorabile, e a un certo punto il mio fisico rabberciato non riesce più a contenerla. Uno sforzo costante di polso e dosaggi da farmacista, col rischio sempre in agguato che un sasso mi faccia partire il braccio ed ecco fatta la frittata: o ti spara via come un Mustang, oppure si pianta. L'alternativa sarebbe lasciarla andare, meglio ancora se in modo controllato. Ma come detto posso controllare solo di polso destro, e a volte neanche basta. lei va su di giri e inizia lo spinning. Se non rampa è peggio, perchè si butta nei toboga di pietre come se davanti avesse un piattone africano e la mutanda farcita è una certezza.  smban
Forse può aiutare l'elettronica?

Una soluzione, per ora pare unica, la offre GRIPone, ad esempio. GRIPONE MX è composto da due apparati: la centralina e due sensori di velocità. Questi sensori monitorizzano continuamente le condizioni di marcia della moto. In condizioni normali la centralina non interviene in alcun modo sul veicolo. Quando viene rilevato un pattinamento superiore alla norma, la centralina provvede a ridurre la potenza del motore fino a che la motricità del veicolo non viene ripristinata ai valori ottimali. Le moto da offroad percorrono molti fondi diversi incontrando sempre differenti condizionei di tenuta (sabbia, duro, polvere, ecc.). GRIPONE MX grazie alle sue regolazioni garantisce sempre una regolazione ottimale. In poche parole, a livello teorico, potrei concentrarmi sulla guida senza dedicare il 60% dell'attenzione e delle energie per controllare la moto.
Immagino le preplessità: chi va per boschi ama la sicurezza data dal consueto. Io stesso sono scettico, ma allo stesso tempo non mi precludo a priori una possibilità che (1) mi permetterebbe di continuare ad uscire con la bastarda e (2) mi farebbe risparmiare almeno 6500-7000 neuri per un'altra moto. E coi tempi che corrono scusate se è poco...

Unico neo: non pare esserci, tra le applicazioni disponibili, quella per la Bastarda (ci sono le solite Yamaha, Honda, KTM....) ma a me hanno insegnato da piccolo che per avere una cosa non bisogna aspettare, bisogna muovere il cu*o e innanzitutto chiedere  sm442 e appena ho un attimo di respiro lo farò.
Nel frattempo qualcuno ha notizie in merito?

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Notizie e curiosità / Ehi, questa non è arancione!
« il: 02 Marzo 2012, 19:49:50 »


Ma quando fite che le Honda non si rompono mai a cosa vi riferite? Alla pedivella di avviamento?  sm444

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Consigli per iniziare / L'importanza dello Stretching
« il: 01 Marzo 2012, 08:46:50 »
Con l'aiuto (inconsapevole, per via del rubacchiamento da web) del Dottor Boldrini, insisto sulla importanza dello stretching, dal momento che se possiamo (colpevolmente) rinunciare a una attività fisica di mantenimento, è fondaentale avere i muscoli almeno riportati ad una elasticità minima, prima di inforcare il manubrio e serrare con le ginocchia il serbatoio (per chi ce l'ha  sm444)

Tutti i muscoli coinvolti nell'andare in moto, con ciò intendendo quelli interessati dalla postura, sia seduta che sulle pedane, agiscono sulla postura stessa e possono concorrere nel determinare sovraccarichi in particolare della schiena e del collo. Molti di essi agiscono infatti come “tiranti” obbligando altri distretti muscolari ad un superlavoro per compensare lo squilibrio di forze.

Ecco quindi che alcuni semplici esercizi di allungamento muscolare ci potranno aiutare a ripristinare una normale flessibilità muscolare e con essa ridurre il carico di lavoro articolare. Non consideriamo tuttavia gli esercizi di allungamento muscolare come la panacea, poiché anche se migliorano l’escursione articolare e fanno sentire meglio non necessariamente aiutano a prevenire gli infortuni o a risolvere delle patologie. Per stare in forma e resistere al meglio alle sollecitazioni della moto è altrettanto importante avere un buon tono muscolare, che si ottiene allenandosi con esercizi di rinforzo dei muscoli degli arti inferiori, superiori e del tronco-addome.
Ma qui limitiamoci, come detto, allo stretching.

Innanzitutto è bene sapere che lo stretching per determinare un buon allungamento muscolare deve essere fatto staticamente (cioè mantenendo la posizione di allungamento per intenderci “senza molleggiare”) e per un tempo maggiore di 6 secondi, meglio se fra 20 e 30 secondi per ogni ripetizione dell’esercizio. Questo perché la fisiologia ci insegna che se allunghiamo un muscolo nei primi secondi otteniamo una reazione di contrazione riflessa del muscolo stesso per azione di alcuni particolari recettori posti all’interno del muscolo (i fusi neuromuscolari). Ma se la posizione viene mantenuta più a lungo intervengono altri riflessi da recettori posizionati nei tendini (recettori di Golgi) che favoriscono il rilasciamento del muscolo stesso, permettendone l’allungamento. In realtà alcune tecniche di stretching dinamico e di sfruttamento del meccanismo di contrazione-rilasciamento muscolare vengono comunemente utilizzate dai fisioterapisti nei programmi di riabilitazione, ma non ne parleremo per evitare di confonderci le idee.

Quindi fate gli esercizi di stretching raggiungendo la posizione suggerita con gradualità, avvertendo tensione ma non dolore, mantenendo la posizione per 20-30 secondi e ripetendo l’esercizio per almeno 5-6 volte per ogni distretto muscolare. Questo richiederà qualche minuto ma vi accorgerete ben presto dell’efficacia dell’esercizio e dopo 10 minuti di esercizi vi sentirete più sciolti e liberi nei movimenti. Dopo essere stati in sella a lungo ricordiamoci quindi di fare un po’ di allungamento. Ecco alcuni esercizi di stretching utili per il motociclista, sia esso da ... montagna o da pianura, fa lo stesso.






Il bello dello stretching è che gli esercizi possono essere fatti tranquillamente ovunque ci si trovi, anche in ufficio!


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Altro / Pedane maggiorate X-FUN
« il: 29 Febbraio 2012, 18:48:49 »
Ho voglia di farmi un regalino, qualcuno le ha mai provate?



Pedane in Ergal Maggiorate Alonizzate  sm17 Nero con caratteristiche di Leggerezza, Grande Grip e Alta Resistenza Meccanica.  Larghezza: 570 mm    Peso: 263 g (la coppia)

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Altro / Acerbis X Brake
« il: 29 Febbraio 2012, 08:57:47 »
Nuovo paradisco, posizionabile sia anteriormente che al posteriore. Si estende a proteggere anche la pinza.



Si inserisce in modo centrico eliminando la boccola mozzo.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=T8Yzgv3qZGo

Ma secondo voi un paradisco ha senso, e nel caso in che condizione di utilizzo? Io riesco solo a immaginarlo utile in gara su campi da cross.  sm17

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Altro / Portatarga e...portatarghino. All in ONE
« il: 29 Febbraio 2012, 08:42:17 »
La ONE propone una soluzione singolare: doppio portatarga inox, che permette di avere il targhno per i giri domenicali e per l'allenamento, e di montare la targa il giorno della gara.
Italianata.


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Notizie e curiosità / Enduro nel Nordest: sempre più difficile?
« il: 24 Febbraio 2012, 17:48:16 »
da questo documento federale di fine anno
La Commissione Normative Fuoristrada si è riunita a Genova per affrontare tutte le problematiche legate alla circolazione fuoristrada. A livello locale sono numerose le iniziative pro-enduro

La Commissione Normative Fuoristrada (CNF) si è riunita a Genova, al termine del primo anno di vita, incontrando i propri Referenti regionali per una relazione sulla attività svolta.
La Commissione, nata per affrontare tutte le problematiche legate alla circolazione fuoristrada, si occupa dei problemi più spinosi e strategici per la pratica del fuoristrada.

Il Presidente della CNF, Marco Marcellino, ha evidenziato come sia assolutamente prioritario far conoscere direttamente ai Moto Club il compito della Commissione ed i nominativi dei componenti con i quali affrontare insieme, fin dal loro sorgere, i più svariati problemi legati ai temi della circolazione fuoristrada e ai rapporti con le Autorità competenti.
Tutti temi affrontati sono comunque riportati nel sito internet federale, www.federmoto.it, nella sezione “Commissione Normative Fuoristrada” (vi si accede dalla home page effettiva del sito, cliccando in basso nell’immagine di apertura. Poi bottone “Chi Siamo” e poi sezione “Commissione Normative Fuoristrada”).

La CNF si è occupata negli ultimi mesi della normativa nazionale del Codice della Strada, della regolamentazione della circolazione su strade a fondo naturale, della situazione legislativa, anche attraverso una serie di incontri e confronti con chi rappresenta “il dissenso” verso le due ruote, negli ultimi tempi molto aggiornato rispetto alle vecchie strategie di contrasto.
“Le criticità sulle normative di tutela ambientale sono molteplici, a partire dall’inventario dei percorsi escursionistici tramite mappatura GPS, spesso commesso con veri e propri abusi ”

 

Le criticità sulle normative di tutela ambientale sono molteplici, a partire dall’inventario dei percorsi escursionistici tramite mappatura GPS, spesso commesso con veri e propri abusi difficilmente contestabili alle organizzazioni escursionistiche.
D’altra parte, il proliferare di agenti e guardie volontarie, ed i loro comportamenti spesso vessatori, impongono un vademecum per difendere i diritti del fuoristradista.

Allo stesso tempo, la FMI crede sia indispensabile un “filo diretto” con i Moto Club, affinché questi siano compiutamente informati, ad esempio anche riguardo le direttive Habitat sui Siti di Interesse Comunitario (SIC), le Zone a Protezione Speciale (ZPS) e le Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
Casi come quello piemontese, ove la collaborazione tra politici, Comitato Regionale e Commissione Fuoristrada ha funzionato, devono essere un esempio concreto per tutte le realtà locali. Una cooperazione che va tenuta sempre aggiornata, perché gli eventi improvvisi e straordinari sono ormai sono all’ordine del giorno, come ad esempio la raccolta firme contro la circolazione motoristica.

Risulta ad esempio importante seguire e supportare scelte come quelle del Moto Club Gardone Val Trompia, che ha indetto nel Bresciano una riunione tra Club per dialogare a 360° su tutti i problemi della circolazione fuoristrada, ipotizzando una serie di azioni collettive, una indignazione attiva e non un semplice mugugno .
Quanto mai importante risulta quindi anche l’opera del Referente regionale del Veneto Toni Mori, che ha presentato un progetto denominato “Impatto Zero”, atto alla salvaguardia dell’ambiente ed alla compensazione delle proprie attività sportive.
Casi come quelli veneto e friulano, ove è attivo un recente strumento legislativo che persegue non solo il fine agonistico ma anche quello ricreativo-turistico, devono trascinare le altre realtà territoriali, che subiscono passivamente divieti ed abusi, ad attivarsi a lavorare sodo.

Situazioni come quella di Castiglion Fiorentino, dove i motociclisti partecipanti ad una manifestazione sono stati “repressi” con forza, indignano, ma sollecitano anche una fiera opposizione, nuova voglia di agire all’interno della legalità.

Il problema del targhino. Come risolverlo?
Ultimo in ordine di tempo, ma certo non per importanza, è il problema del cosiddetto “targhino”, che oggi affligge i fuoristradisti, da nord a sud. Un problema di non facile soluzione, per cui andrebbe cambiata una legge nazionale, il Codice della Strada. Anche se la Commissione Fuoristrada sta già lavorando con Ancma, l’Associazione dei Costruttori, per provare a trovare una soluzione alternativa.
La costituzione della CNF indica la precisa volontà della FMI di affrontare questo importante problema e di essere vicina alle difficoltà dei Moto Club in questo campo, di aggiornarli sulle varie problematiche, comunicando tempestivamente le diverse iniziative per la causa comune.
Ma la FMI, tramite la Commissione, ha anche l’inderogabile esigenza di ricevere informazioni tempestive sulle difficoltà e sui vari problemi.
Il 2012 sarà un anno ricco di lavoro, sono programmati incontri territoriali con le Associazioni ed i Comitati Regionali.


estrapolo questa parte:
Quanto mai importante risulta quindi anche l’opera del Referente regionale del Veneto Toni Mori, che ha presentato un progetto denominato “Impatto Zero”, atto alla salvaguardia dell’ambiente ed alla compensazione delle proprie attività sportive.
Casi come quelli veneto e friulano, ove è attivo un recente strumento legislativo che persegue non solo il fine agonistico ma anche quello ricreativo-turistico, devono trascinare le altre realtà territoriali, che subiscono passivamente divieti ed abusi, ad attivarsi a lavorare sodo.


La situazione sarà anche recente, ma di fatto è vecchia di almeno dieci anni  :73:
Qualcuno sa dove reperire questo progetto di Toni Mori (tra l'altro mio compaesano ma scomparso non so dove)?
E' possibile identificare il "recente strumento legislativo che persegue....il fine ricreativo-turistico"?
I motori di ricerca stavolta han fato cilecca...  sm91

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Beta / Beta RR Enduro 2012 Factory MY 2012
« il: 24 Febbraio 2012, 17:38:57 »


Sono in arrivo le Beta RR Enduro Factory MY 2012, versioni Factory 2012 delle Beta Enduro RR4T: 350, 400, 450 e 498cc.
Si tratta di esemplari in edizione limitata, repliche delle moto con cui Marko Tarkkala, Oscar Balletti e gli altri piloti del Beta Factory Team affronteranno tutte le tappe del Campionato del Mondo Enduro oltre alle principali gare Nazionali e Internazionali.

Parti prelevate dal catalogo aftermarket, pezzi speciali ed inediti e una speciale messa a punto effettuata in collaborazione con i piloti, rappresentano la dotazione standard.
La RR4T Factory 2012 sarà disponibile in numero limitato, a partire dalla fine del mese di Febbraio, presso la rete di concessionari ufficiali Beta con un unico prezzo valido per tutte le cilindrate: 9.950 euro   sm443 Iva compresa (RR Enduro MY 2012 350/400/450/498 Factory).
A seguire l’elenco completo dei dettagli tecnici.


MOTORE
- Impianto di scarico full titanium by Arrow, aggiornato nella struttura e nella geometria, garantisce un risparmio di peso di circa 800 gr. Consente inoltre di aumentare le performance su tutto l’arco di utilizzo con sensibili benefici in termini di prontezza e linearità di erogazione. Il nuovo scarico inoltre rispetta la normativa fonometrica FIM/2Metremax.
- Guarnizione base cilindro più sottile. Un piccolo particolare con un effetto tangibile: consente di aumentare il rapporto di compressione e si traduce in un incremento di coppia/potenza e in una maggiore reattività di risposta (solo su 400 e 450 cc.)
- Centralina con doppia mappatura con interruttore al manubrio, per passare da una mappatura soft ad una hard. Una assicura una risposta del motore più morbida su terreni viscidi; l’altra, più aggressiva, ti consente di ottenere la massima prestazione sui terreni asciutti.
- Frizione modificata per consentire uno stacco più aggressivo e una migliore precisione nelle cambiate
- Tappo filtro olio, Tappo olio motore e Tappi motore a vite anodizzati rossi per un look racing e per risparmiare anche qualche grammo.

CICLISTICA
- Forcella Marzocchi Shiver Ø 48 mm con cartuccia chiusa. Rappresenta il migliore compromesso fra rigidità e peso e si è dimostrata particolarmente stabile in termini di prestazioni anche nelle condizioni di lavoro più gravose. Consente una guida più precisa ed una maggior controllo soprattutto nella guida estrema. Inoltre le nuovissime piastre in alluminio fresate CNC consentono molteplici possibilità di regolazione della posizione manubrio e l’ottimale regolazione dell’offset per adattarsi ai diversi stili di guida.
- Ammortizzatore posteriore con taratura dedicata, molla K 5,4 e serbatoio di espansione maggiorato per offrire un miglior controllo della parte idraulica, maggior raffreddamento e quindi stabilità di prestazioni.
- Nuovo telaio rinforzato nei punti di maggior sollecitazione e alleggerito dove consentito, per avere una maggior robustezza e nel contempo una riduzione di peso di circa 900 grammi.
- Nuova strumentazione, più leggera, con un display più grande, migliore luminosità e più facilmente leggibile. Inoltre le spie di luci e frecce sono integrate, per una miglior ergonomia della zona del manubrio.
- Paramani con supporto in alluminio. Grande protezione dagli urti dei rami nella guida estrema e nei passaggi stretti, il tutto unito ad un eccellente robustezza.
- Pedane in alluminio ricavate dal pieno. Garantiscono leggerezza, robustezza e grip elevato.
- Sella con copertina antiscivolo decorata. Si integra con la grafica della moto factory ed assicura al contempo un maggiore grip e una guida più efficace. La pratica tasca permette inoltre di conservare il tagliando del controllo orario.
- Supporti manubrio con sistema PHDS. Dotati di elastometri, permettono di assorbire meglio le vibrazioni e garantiscono miglior confort e precisione di guida.
- Piastra motore in kevlar-carbonio: più leggera della versione di serie, grazie al nuovo disegno, ripara dagli urti nelle zone più esposte e protegge dall’accumulo di fango.
- Protezioni telaio in carbonio. Sviluppate per integrarsi con lo stile RR4T, sono leggere, d’impatto e proteggono il telaio dall’usura.
- Impianto elettrico alleggerito e semplificato: un must nell’utilizzo racing.
- Dischi freno wave, sia all’anteriore (Ø 260 mm) che al posteriore (Ø 240 mm): maggiore affidabilità, migliore stabilità di performance e potenza di frenata più elevata.
- Perno speciale per estrazione rapida ruota anteriore.
- Corona Stealth. Robustezza unita a leggerezza. Un anima in alluminio anodizzato rosso unita a una corona in acciaio per una maggiore affidabilità e durata.
- Nuovo andamento del tubo frizione, per un miglior layout e una migliore ergonomia della zona intorno al manubrio.
- Camere d’aria speciali, alleggerite, per una riduzione ulteriore delle masse.
- Nipples in alluminio anodizzato rosso: un tocco estetico di grande raffinatezza.
- Forcellone posteriore nero, per un look ancora più aggressivo.
- Tappo serbatoio in alluminio anodizzato rosso. Leggero, ricavato dal pieno e di sicuro impatto.
- Coperchi pompa freno e frizione in alluminio anodizzato rosso.
- Kit grafiche ufficiali. Gli stessi adesivi delle moto gara, sponsor inclusi, per una replica fedele delle moto usate dai piloti ufficiali Beta Factory Team.


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Notizie e curiosità / Nuove riflessioni dagli ultimi dati di mercato
« il: 24 Febbraio 2012, 08:35:11 »
Fonte: ANCMA http://www.ancma.it/normative-14/gennaio-con-luci-e-ombre-per-le-2-ruote-a-motore

Dati contrastanti per le immatricolazioni di gennaio (veicoli maggiori di 50 cc) con gli scooter che confermano i volumi del 2011, con 8.006 pezzi venduti, pari al -0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; mentre le moto con 4.166 unità mostrano un consistente calo del -22,9%. Complessivamente l’immatricolato con 12.172 veicoli segna un -9,3%. Questo periodo vale in media sul totale anno circa il 5%.

L’analisi per cilindrata evidenzia un deciso recupero degli scooter di 125cc con 2.369 veicoli e un +9,3% che oggi si rivelano uno dei segmenti più importanti. Analoga la crescita dei 150-200cc con 1.920 pezzi +9,2%. In calo i 250cc con 539 veicoli -34,2%, ma anche i 300-500cc scendono con 2.386 unità -25%. Impennata dei maxiscooter oltre 500cc, con 792 vendite rispetto alle 91 dell’anno scorso, un incremento di 8 volte superiore, risultato di un nuovo modello di successo che ha aumentato la cilindrata.
Per le moto lo scenario di gennaio è deludente, dopo un anno di continui progressi subiscono una battuta d’arresto quelle superiori ai 1000cc: 1.102 pezzi pari ad un -30,9%. Seguono come volumi le moto tra 800 e 1000cc con 977 unità, e un -21,5% rispetto al 2010. Le medie cilindrate tra 650 e 750cc con 627 moto -20,8%, le 600cc con solo 224 vendite -42,1%. Ancora le 300-500cc con 522 pezzi -19,7%, le 250cc con 227 -11,3% e le 125cc con 6.628 -13,3%. Solo le 125cc sono in crescita con 461 moto e un +2,4%.
L’andamento dei segmenti, in ordine di importanza, presenta sempre dati negativi: in discesa le enduro stradali con 1.343 pezzi -25,1%, le naked con 1.050 unità -24,3, le sportive con 446 moto -27,5%; le moto da turismo mostrano una tenuta maggiore con 409 immatricolazioni e un -8,3%, mentre in linea con il mercato sono le supermotard con 329 moto e un -19,6%.
In totale nel primo mese dell’anno sono state vendute 15.193 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -10,6% rispetto al gennaio dell’anno scorso.

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Ciclistica / SPOSTATO: finalmente trial!
« il: 23 Febbraio 2012, 13:47:56 »