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Topics - alex

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Drive in / Ma allora è vero....
« il: 25 Ottobre 2011, 14:19:26 »
...che quest'anno gli danno di nuovo la 450!!!  sm29


http://www.subito.it/moto-e-scooter/moto-impeccabile-padova-32419730.htm

1742
KTM / Problema avviamento ADV 990
« il: 22 Ottobre 2011, 11:09:13 »
ragass, stamattina dopo 3 settimane ho deciso di tirar fuori la carotona dal fondo del garage.
Chave, quadro, check, pulsante di avviamento. UN colpo di motorino, poi nulla.
Riprovo, stessa situazione.
Niente panico: giù il carterino paramotore destro, caricabatteria e in 2 minuti sino in ricarica.
Ricaricata velocemente (ma non ce n'era praticamente bisogno, in fondo) riprovo convinto.
Niente, stessa cosa: un colpo di motorino e poi il nulla. Silenzio. Vuoto cosmico.

Mai perdersi d'animo: sesta marcia e poi avanti e indrè, che a volte funziona, anche se non so il perchè.  sm471

Nuovo tentativo. Sempre UN solo colpo di motorino, poi amen.
La ADV è tornata in fondo al garage. Dopo esco con la Bastarda.

Ma che può essere?  sm17 sm17 Finchè l'ho usata, sempre perfetta come un orologio.  sm409

1743
http://www.motoblog.it/post/28923/amarcord-mike-hailwood-al-tt-del-65-cade-a-200-kmh-riparte-malconcio-e-trionfa-sotto-il-diluvio-con-la-mv-500



All’epoca rientrava nella “normalità” che un pilota caduto e (anche) fratturato in prova prendesse “regolarmente” il via in gara. O quando dopo un pauroso volo in corsa riusciva a riprendere la propria cavalcatura e a ributtarsi nella mischia senza … leccarsi le ferite. Chi scrive queste note ha visto piloti gareggiare, dopo incidenti con fratture (braccio, clavicola ecc.) subìti nella corsa disputata due ore prima, in un’altra cilindrata. Pazzi? No. Smisurata passione (per tutti) e impellente necessità (per molti) di portare a casa … la diaria della seconda partenza …

Amarcord fa un salto indietro, nel 1965. E’ l’anno del debutto di Giacomo Agostini con la MV Agusta nelle 350 e 500. Il centauro di Lovere guida per la prima volta in corsa la mezzo litro di Cascina Costa nell’ouverture tricolore del 19 marzo all’autodromo di Modena. Vince a mani basse, senza avversari, anche se cade all’ultimo giro. Il bello avviene la settimana dopo sul tracciato rivierasco di Riccione dove per la prima volta il numero uno della MV Mike Hailwood (già quattro volte campione del Mondo, 10.000 sterline d’ingaggio annui!) fa la “brutta” conoscenza di Mino.
E’ il primo match (finirà 42 a 30 a favore di Mike) e il nuovo poulain del Conte Agusta batte il fuoriclasse inglese. E’ l’apoteosi. Divampano le polemiche. Nasce il mito di Ago. Pochi giorni dopo inizia il mondiale e Agostini, pilota straordinario e di grande intelligenza, capisce che è meglio fare una stagione di apprendistato dietro l’illustre caposquadra. Ma nella corsa più dura e blasonata, al Tourist Trophy dell’Isola di Man, arriva l’occasione per il colpaccio.

A metà gara, in una giornata del diavolo (acqua, grandine, nevischio e nebbia), Hailwood al comando delle 500 incappa in una spettacolare caduta sui 200 all’ora. Evita miracolosamente alberi, pali e muretti e dopo una lunga strisciata sull’asfalto finisce fra il pubblico assiepato ai bordi del micidiale tracciato. Mike, disteso sull’asfalto sotto la pioggia battente, è stordito, ha la tuta a brandelli, il rosso del sangue marca il nero del cuoio. (Solo più tardi si saprà di quattro costole, un dito della mano e due dita del piede fratturati, oltre alle escoriazioni varie).

Qualcuno gli porge una boccetta di whisky, gli passano una… sigaretta accesa, tutti lo acclamano e lo incitano. La notizia che Agostini ha nel frattempo guadagnato la testa della corsa lo spinge come una molla a rimettersi in piedi e a sollevare la moto (la MV 500 4 superava i 200 kg!) per tentare di ripartire. Il motore è fumante e la moto gronda olio e benzina. Il plexiglass della carenatura è a pezzi. Quel che resta viene eliminato con un paio di pugni. A calci il pilota raddrizza il manubrio ed elimina la leva del freno posteriore, penzolante.
Sale in sella, lo spingono in discesa ma il motore recalcitra. Poi finalmente l’urlo rabbioso della “quattro”, anche se la plurifrazionata italiana “perde” un cilindro e viaggia, per i primi chilometri, a “tre”. Alla fine della corsa mancano tre giri (al Classic TT un giro corrispondeva a Km 60,270 !!!) e Mike si getta a capofitto (monogomma Dunlop, la stessa per asciutto e bagnato)) nei dislivelli del Mountain.

Una danza infernale, una mirabile pittura. Quando si dice l’arte di correre in motocicletta! Hailwood lima i muretti in mezzo ai paesi, si arrampica (fino a 750 metri di altezza) nei tornanti in salita fra il nevischio; allo Snaefell una folata gelida dei venti del nord lo ributta quasi a terra; torna a saltare sulla schiena del Ballaugh (sui 220 Kmh); poi giù al “Governor’s Bridge”; infine a 249 kmh piomba sul dritto di Douglas.

Un altro giro così ed è record sul bagnato: 166,500 kmh! (Riguardatevi il giro record di Shanghai sull’asciutto con le 800 MotoGp …). I meccanici della MV sono allibiti. Il pubblico è tutto in strada ad agitare ombrelli, fazzoletti e bandiere. Uno dopo l’altro Mike agguanta i fuggitivi. Un recupero su Agostini in testa, di quasi … 5 minuti!

E’ l’ultimo giro. Agostini è nel mirino, ancora pochi secondi ed è il sorpasso. Ma la quattro cilindri dell’italiano s’ammutolisce e l’inglese vola verso il trionfo e verso il suo quinto titolo iridato. Tagliato il traguardo, Mike sviene fra le braccia dei meccanici.

Una corsa mozzafiato, di cuore e audacia saldati con la tecnica più raffinata e l’intelligenza più viva: un esempio di straordinaria volontà, di indomito coraggio, di voglia di vincere. Questo era “Mike The bike”, il re della massima cilindrata, il fuoriclasse capace di meravigliare sempre e di vincere spesso in tutte le cilindrate, (50, 125, 250, 350, 500 GP e 750 Sbk, con motori a 2 e 4 tempi, monocilindrici, bicilindrici, tre, quattro, cinque, sei cilindri!), 9 volte campione del mondo in moto, un grande anche in auto, un vero gentleman. Forse, con Tazio Nuvolari, il più grande campione del motociclismo di tutti i tempi.

1744
Filmati e foto / The HURRICANE # 22
« il: 13 Ottobre 2011, 19:31:48 »
Chi se lo ricorda?
In questa intervista abbastanza recente, fa quello che faceva in moto: ci dà giù di brutto.
http://www.youtube.com/watch?v=lAiMM6SGHd4&feature=related

In sostanza, il MX di oggi visto da chi l'ha vissuto tra gli anni 70 ed 80. Quel che dice, in breve, si riduce a pochi concetti:
- oggi sono come quelli di Hollywood. Hanno uno stuolo di persone che si occupano di tutto. Noi correvamo da uno stato all'altro per fare una cosa soltanto: la gara.
- difficile che siano recuperabili, nel senso di "ritornare alla gara pura", troppi soldi, troppi vincoli. Si preoccupano di più del numero di fan che possono contare a loro favore, ma è il sistema che glielo impone, e a loro non interessano, non li fanno nemmeno avvicinare al truck. Stanno soo lì a decidere "io corro con quella, tu corri con questa..." un sacco di fesserie, ma stai zitto, e pensa a correre!!!
- Ryan Dungey: è bravo, anche come persona. Forse è stato costretto a fare tutto alla svelta. Quel che è sicuro è che se mio padre fosse stato un milionari, io non sarei mai stato un campione di motocross. Ryna ha provato, ha vinto ed ha detto "oppss, mi piace!". Ha potuto provare. I crossisti sono come i pugili, non sono persone civilizzate, sono combattenti. Io mi sono giocato un sacco di vittorie e mi sono spaccato un sacco di ossa per prendere rischi non necessari. Dungey è ora costretto ad essere straordinario ed a stravincere, mentre dovrebbe solo poter fare il minimo che gli serve a vincere e niente altro. Solo pensare al motocross, senza infarcirlo di scrub, flip, e schifezze del genere.
- Pastrana: fa quel che vuole, è dappertutto, matto abbastanza ma non è me. Non pensare a fare tricks, cose pazzesche ogni giorno, pensa a fare al meglio quel che devi fare. Il motocross dura 10-15 anni se sei fortunato, 2 o anche 1 se non lo sei. volendo, avrei potuto fare un sacco di soldi, prolungare nonostante tutto la mia carrriera, ma ci vuole tempo, e io non lo avevo. Vado tuttora in moto in modo "intenso" ma non ho mai sentito la necessità di "essere un altro". S ti scoppia una gomma mentre vai su o giù da una collina? Chiuso.

Un Bob hannah molto diverso, in quel che dice, da quel che ha fatto. Ma il primo matto che ha avuto il motocross. Pirma di Magoo Chandler.

1745
Drive in / Ho trovato un gran sospensionista!
« il: 12 Ottobre 2011, 23:52:41 »
Finalmente qualcuno a cui metter in mano volentieri i pripri preziosissimi affari telescopici



1746
Drive in / Che film, e che musica!
« il: 12 Ottobre 2011, 23:10:26 »

1747
Abbigliamento ed equipaggiamento / Pettorina Enduro: ardua scelta?
« il: 12 Ottobre 2011, 21:14:13 »
dai, con l'inverno metto n pensione la Dainese e la lascio per il solo utilizzo stradale. In off il paraschiena, che copre fino al coccige (una volta ci casco, la seconda no  sm471) mi batte sulla sella e mi porta le spalle in avanti, obbligandomi, da seduto, a una postura innaturale e scorretta. Inoltre le parti in plastica son fatte per urti considerevoli, e quindi surdimensionate. Il corollario è che sono gigantesche nei casi in cui occorre tutta la (residua) agilità.

Ma.

nella jungla dell'offerta quale sarà la migliore? teniamo conto che intendo solo quelle complete, ossia in pratica i giubbotti a rete con protezioni applicate, gomitiere incluse.

pensavo ottima e ben fatta quella AXO, e o è in effetti. Ma l'ultima volta l'altro Apriliato in una scivolata ha battuto il gomito, la protezione si è girata e lui è andato in giro per una settimana col braccio nero, perchè la strisciata se l'è fatta comunque con la pellaccia.  sm414

Sembra ben protettiva quella UFO con fascia addominale (che tiene dentro anche la panza, che non fa mai male)



Meglio ancora, sempre della UFO la Pro Ergo


che però parrebbe anche lei permettere alla manica di ruotare scoprendo il gomito.

Zandonà invece fa la Spartacus, che non è un giubbotto ma un assieme completo, che risulta però alquanto complesso da indossare.




1749
Drive in / Dovete andare su un'isola deserta....
« il: 12 Ottobre 2011, 17:34:40 »
ve la ricordate quella storiella insulsa con la fatidica domanda: puoi scegliere 3 cose, cosa porteresti con te?  :a012:

La variante che propongo è questa (sempre hazzata rimane  sm444):

- avete avuto un trasferimento in.................... (mettere il nome di un Paese straniero, noto paradiso motociclistico)
- la vostra ditta si offre per comprare 3 moto da usare in quel Paese (l'ho detto o no, che era na hazzata?)
Voi comprate:
- ........................... per farci ............................................
- ........................... per farci ............................................
- ........................... per farci ............................................

Intanto io ci penso su, mi sono venute troppe idee tutte assieme  sm405

1750
DOMENICA 23 OTTOBRE :
Gara di ENDURO COUNTRY 4 ore a coppie, nella zona Luna Park
Funzionerà un capannone coperto con cucine per tutta la durata dell'evento.
Valido per il Campionato FVG della specialità, sarà possibile (detta in breve) gareggiare sia per la categoria Hard Race sia per la Country.



Quasi quasi ci faccio un giretto. Basta la Licenza Sport.

1751
Drive in / Ma lo Zio....
« il: 09 Ottobre 2011, 00:06:09 »
l'abbiamo fatto arrabbiare in qualche modo, o l'abbiamo tediato a morte, che non compare più? latita dal Forum dal 25 luglio, peccato però!  :73:

1752
Filmati e foto / la voce della vecchia
« il: 07 Ottobre 2011, 22:57:27 »
è ancora la più arrapante  festa sm471 :celebrate:

http://www.youtube.com/watch?v=fuvk3FJZJ4c&feature=related

adesso si sentono solo scorreggine sfiatate  :sign0151:

1753
Filmati e foto / Come dice qualcuno: a 90 all'ora, tra gli alberi!
« il: 07 Ottobre 2011, 22:35:33 »

1754
Moto GP/SBK ecc. / L'uomo che ha salvato la Ducati
« il: 03 Ottobre 2011, 20:32:59 »
Non è quello strapagato con l'orecchino.
Non è nemmeno il texano con gli occhi da gatto.
L'ha fatto un ragazzo di 39 anni, silenzioso e che legge Schopenhauer, uno che tutti spesso davano per perdente nato.
Spalleggiato e stracoccolato direttamente da Borgo Panigale?
Macchè, ha trovato la fiducia del Team Alhtea proprio nell'anno in cui la Ducati voltava le spalle al mondo dei "poveri e vincenti"

Penseranno a lui, in via cav. Ducati 1, se venderanno qualche moto in più?






Bravo, Carlos, umile e più veloce di tutti!!!  smbrv smbrv smbrv

1755
Drive in / Ammazza se gli ha dato er gasse!!!
« il: 03 Ottobre 2011, 20:19:58 »
 :o



 sm444