Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Topics - alex

1876
Drive in / Le mie moto lo sanno da sempre
« il: 01 Febbraio 2011, 15:09:26 »
Se mi danno appena dei problemi le porto da un dottore che conosco, uno che le sistema una volta per tutte  :57:

http://www.youtube.com/watch?v=ioISoyl4R5E

1877
Notizie e curiosità / Contropromozione
« il: 01 Febbraio 2011, 14:47:12 »
http://gazzettino.it/articolo.php?id=136572

Per l'ennesima volta i decerebrati eroi del sabato tassellato ci mettono la loro e finiscono sul giornale.  sm41
Il bello è che non si tratta di ragazzacci, ma dei soliti fessi di oltre 50 anni.  sm419
Uno cammina coi tasselli sulle uova per contribuire ad una immagine diversa, e poi una volta ogni due mesi arrivano questi eroi (naturalmente in trasferta) e sputtanano quel che ancora rimaneva da sputtanare.
Neanche da dire, il punto in cui si erano andati a cacciare è off limit. Come pensassero di attraversare un sentiero in costa, perennemente in penombra e battuto dai venti, il 30 fi gennaio a 1500 metri di quota rimane, molto probabilmente, un mistero anche per uno psichiatra di quelli bravi.

1878
Percorsi ed aree autorizzati / Giretto tranquillo in Carnia
« il: 31 Gennaio 2011, 13:28:33 »
Girovagando ho trovato un percorso semplice ma (almeno sulla carta) totalmente lecito e percorribile in modo che la Bisex possa respirare quanto quel provolone che ci sta sopra.

E' un giro che ha partenza e conclusione ad Avasinis, sopra Trasaghis. niente di che, ma potrebbe, per quel che c'è intorno, valere una scarrellata fin lì per un'oretta si e no? C'è mica qualcosina da aggiungerci, per portarlo a 3-4 ore almeno?

http://connect.garmin.com/player/44919738

1879
VERO, scritto così, maiuscolo, perchè la AfricaRace si ripropone esattamente di rivivere quello che era la PD di tanti anni fa, quella dove si dormiva tutti assieme nelle tende, ci si scambiavano le chiavi combinate nella manutenzione serale, e in cui si va assieme sul percorso originario proprio della PD.

Organizzazione perfetta, anche per la formula RAID, che nella follia domenicale di fine gennaio è quella che mi ha acceso la lampadina.
Il costo da gitarella col TO (equivalente a quanto pagheremmo per una 15 giorni in Marocco) è proprio quella della tariffa RAID, cioè quella che attraverserà Marocco, Mauritania e Senegal senza l'assillo della classifica.

http://www.africarace.com/index.php?option=com_k2&view=item&layout=item&id=107&Itemid=44&lang=en

Quanto?
1500 per la moto
5000 per il partecipante.
Comprensivo di:
    * Sporting fees for the competitor(s)
    * Medical repatriation insurance back to Europe
    * Civil responsibility insurance of the organizers.
    * Accommodation and meals on the boat and in Africa (breakfast, packed lunch, dinner), except in Dakar
    * The mandatory safety material : Irritrack,
    * The prize-giving ceremony
    * Transport of the participants to Africa by ship (Europe / Morocco), *
    * Transport for the cars to Africa and back by ship (Europe /Morocco and Senegal /Europe), *
    * For the motorbikes and quads : fuel during the special stages
    * Insurance for the vehicles in Mauritania and Senegal

NON comprensivo di:
    * Visas for the countries crossed, depending on your nationality
    * Your international racing license from the FIM or FIA, obligatory for the race only
    * Cables, antennas and brackets for the Irritrack
    * Hotels and meals in the starting city during the scrutineering and in Dakar
    * Fuel for the duration of the rally
    * For bikes and quads, the optional transportation of a trunk and two wheels (500€)
    * The return journey for the participant from Dakar

E poi lamentatevi che vi tocca girare sempre a Pompeiana...  :hee20hee20hee:

1880
Notizie e curiosità / Ciclisti, cacciatori ed enduristi....
« il: 29 Gennaio 2011, 21:34:40 »
Uno posta una buona iniziativa su un forum di biciclettari e ne viene fuori di tutto e di più...

magari a puntate ma vale la pena leggersi tutta la discussione: molte volte certi punti di vista non li conosciamo, o si finge di ignorarli.... poi altri è meglio far finta di non averli sentiti del tutto, che l'imbecille di turno c'è in tutte le categorie  sm41

http://www.bike-board.eu/community/forum/showthread.php?s=328cabc872d0a3700540600c012fef8e&t=96464

1881
Filosofia motoalpinistica / Motoalpinismo = Trail ?
« il: 29 Gennaio 2011, 10:29:45 »
Trail. Secondo Wiki questa è la parola che in inglese corrisponde al nostrano Motoalpinismo.
La pagina relativa è questa http://it.wikipedia.org/wiki/Motoalpinismo ma per comodità di lettura/discussione coipo/incollo qui di seguito quanto riportato:

Motoalpinismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Con il termine motoalpinismo (trail in inglese) si intende uno sport che è un misto tra l'enduro ed il trial. Questo sport consiste nel percorrere strade asfaltate, sterrate e magari qualche passaggio un po’ più difficile per raggiungere una determinata meta avendo superato magari dislivelli molto impegnativi.
Indice

    * 1 Caratteristiche
    * 2 La moto
    * 3 Il percorso
    * 4 Il pilota
    * 5 L'abbigliamento
    * 6 Precauzioni

Caratteristiche
La regola fondamentale del motoalpinista è il grande rispetto per la natura e l’ambiente che si va ad “invadere” per qualche ora e il rispetto delle altre persone che utilizzano il solito percorso con altri mezzi.

Il motoalpinista si deve anche fare carico, come buona regola civica, di segnalare alle autorità eventuali problemi o anomalie riscontrate durante il percorso.

La moto da motoalpinismo

La moto per il motoalpinismo deve avere delle caratteristiche specifiche prese da altre moto.

In comune con l’enduro:

    * essere targata
    * essere in regola con il codice della strada
    * avere una buona autonomia
    * avere una seduta comoda

In comune con il trial:

    * essere molto alta da terra
    * avere una discreta potenza alla ruota
    * avere una ridotta emissione sonora e dei gas di scarico
    * avere delle protezioni rinforzate per il motore e i leveraggi

Il percorso
Data la versatilità della moto, può essere molto vario; quando possibile è auspicabile usare la moto stessa per lo spostamento stradale invece che del traino su altro mezzo. È bene programmarlo in anticipo portandosi dietro cartine dettagliate e/o meglio ancora un navigatore satellitare.

Il pilota
Anche se c’è un motore che traina è bene che il pilota sia in buona forma fisica perché i percorsi fuoristrada spesso impegnano molto sia il fisico che la mente. È da evitare assolutamente l'improvvisazione: il motoalpinista deve avere buone conoscenze e pratica della guida motociclistica, fuoristradistica e del comportamento in situazioni potenzialmente pericolose anche se affrontate a piedi.

L'abbigliamento
L'abbigliamento è composto da elementi che devono avere come caratteristiche:

    * Casco: È consigliabile uno da trial che è molto leggero e con ottima visibilità che però non ha protezione per il viso per cui è bene portare gli occhiali e (se il modello lo permette) montare una mentoniera. Può andar bene anche un modello da enduro che è più protettivo ma anche più pesante e "soffocante".

    * Giubbotto: La scelta può essere per un modello già provvisto di rinforzi (spalle, gomiti, schiena) oppure per la classica pettorina da cross con un giubbotto leggero sopra.

    * Pantaloni: Quelli da cross vanno benissimo, l'importante è che sia fornito di ginocchiere.

    * Stivali: Sono consigliati quelli da trial che sono più confortevoli nel caso si dovessero fare dei piccoli trasferimenti a piedi (ricordando di ingrassarli sempre).

    * Guanti: Basta che siano ben rinforzati sulle dita e con un buon "grip" sul palmo.

Precauzioni
È norma fondamentale non avventurarsi da soli in percorsi che si allontanano molto dai centri abitati.

1882
Filmati e foto / Nico presenta Edy
« il: 28 Gennaio 2011, 10:01:03 »
http://www.youtube.com/watch?v=U3chEVB0Zx4

L'aneddoto del masso è abbastanza noto, la vittima numero uno fu Franco Picco. Orioli racconta anche di come fu difficile ripartire, perchè per fare in fretta si butto giù con tutta la moto e rimase con la gamba sotto.  :o

1883
Drive in / Virtuosismi
« il: 25 Gennaio 2011, 19:50:27 »
A me non è mai successo. Se qualcuno sa spiegarmi come si fa magari posso lavorare di....persuasione!  :hee20hee20hee:



1884
Motore / Attenzione a quel che togliamo per alleggerire la moto!
« il: 19 Gennaio 2011, 09:50:22 »
E' noto, siamo dei ragazzacci. Con gli acciacchi, la pelata bella lucida, ma anche noi se c'è a risparmiare qualche grammo ranchiamo via senza pietà e spendiamo cifre astronomiche.
salvo poi fiondarci in trattoria e sopravanzare abbondantemente quanto risparmiato in termini di peso, magari a suon di carte verdi....

Una delle vittime preferite è il circuito di decantazione/recupero dei vapori del carter.
Gli attribuiamo responsabilità catastrofali, passiamo notti insonni con l'incubo che possa imbrattarci la cassa filtro, e poi quei 20 grammi di roba, che oltretutto impicciano il lavoro sul carburatore e si sentono sul polpaccio guidando in piedi... nono, via, un paio di fascette e lo faccio sparire. 5 minuti!

Eppure, per quanto la Bibbia del passaparola definisca quell'aggeggio come inutile, non serve soltanto ad obbedire alle normative antiinquinamento.
Il "problema" esiste per qualsiasi tipo di motore, sia esso a 4, 2 tempi o perfino diesel, vale per i mono e diventa molto sensibile nei motori "plurifrazionati".
Chiaro che un monocilindrico risentirà meno delle "onde" di pressione date dagli "altri pistoni"....pechè non ci sono!  sm443
Anche i bicilindrici non ne risentono molto....ma hanno anche loro il recupero vapori in aspirazione....perchè?
Perché il basamento dell'albero di biella deve "respirare" esattamente come ne ha diritto  il cambio!
Inoltre sui benzina il potere "raffreddante" del carburante diminuisce la necessità di raffreddare il cielo dei pistoni con i getti di olio.
Infine le cosiddette "racing" lavorano con rapporti di compressione molto più elevati delle altre moto e i "trafilaggi" sui segmenti sono maggiori.
Tutti i motori hanno il recupero vapori.... viene messo senza decantatore perchè un utente "moderno" non lo vuoterebbe mai.....e quando è pieno fa molti danni!!
Ovvero se il livello olio arriva a "chiudere" il circuito il motore va in sovrapressione "sparando" i paraolio.
Oppure alla prima salita, se l'olio comincia a travasarsi in aspirazione, ci si ritrova con un bicchiere di olio in cassa filtro o in camera di scoppio....

Insomma, come e perché questo bussolotto antipatico serve? Orbene, semplificando molto:
I carter sono una camera chiusa contenente olio
L'olio si scalda e aumenta di volume (come anche nel cambio/frizione...stessa cosa ma con l'aggiunta della temperatura di esercizio molto più alta)
Aumenta quindi anche la pressione all' interno di questa camera
Quando il  pistone torna al pmi (ovvero scende) incontra una pressione in grado di "frenarlo" e si riduce così sfruttamento della combustione.
Inoltre (sempre parlando in modo estremamente semplificato)  i pistoni salendo e  scendendo creano delle "onde" di aria che si spostano da una parte all' altra  (compressioni e decompressioni) molto dannose per il funzionamento....in grado di frenare i pistoni...e "deviare"  i getti di olio da sotto ai mantelli dei pistoni, vanificandone così il potere di raffreddamento.
Inoltre un "pochino" di gas combusti trafila sempre dai segmenti...questo porterebbe ad un aumento molto elevato della pressione nel basamento....arrivando addirittura a far "sputare" i paraolio dell' albero motore.....e rimettere quelli lato frizione disolito è molto divertente!  smban

Quindi si fa in modo che l'aria si possa spostare da sotto un pistone all'altro senza subire compressioni e decompressioni, passando attraverso delle finestrature fino alla testa dove viene "aspirata" dal circuito di aspirazione.
Si cerca di mandare così in depressione il motore in modo da non incorrere negli inconvenienti sopra elencati ed aumentare la "capacità di getto" degli spruzzatori di olio dei pistoni.

In certi motori da gara si usano addirittura delle pompe di "vuoto" che "ciucciano" aria dal motore....

Ergo, se noi eliminiamo il circuito di recupero degli sfiati vapori, il nostro carter non funziona più a depressione come è stato progettato. Con un semplice tubicino "a perdere" che spenzola assieme agli altri sfiati, creiamo le premesse per  un danno consistente a lungo periodo per il nostro amato motore, eppure, che controsenso, poi ci dedichiamo con amore alla ricerca dell'olio migliore. Che è un po' come mettere un bambino in una casa di Chernobil e poi nutrirlo con alimenti rigorosamente biologici  :-[


1885
Ciclistica / Pneumatici per uso "intensivo" su Aprilia RXV
« il: 18 Gennaio 2011, 16:09:36 »
Pensando alla destinazione d'uso principale cui destino la Bisex, ossia ambienti stepposi ed aridi su cui si vengono ad allenare praticamente tutti quelli dei rally, oppure sterratoni in quota di respiro ampio e percorrenze attorno ai 3-400 Km al giorno, mi chedevo se non fosse più logico dotarla di una gommatura idonea, invece che di una solita Enduro FIM.

Il ballottaggio gira attorno a una sola marca, escludendo per esperienza non proprio esaltante sia i Karoo sia gli MT83: Michelin.
La Michelin fa, per questo uso, le Baja e le Desert.
A vederle sembrano uguali, ma le desert sono di carcassa più robusta e quindi più resistente, insomma adatte alla dakar attuale, e non ai pistoni a fondo molle che invece facevano preferire le Baja.
E questo dovrebbe significare anche che il chilometraggio ipotetico potrebbe essere superiore.
Inoltre, anche se alla Dakar appena finita non si son viste, la promessa della Michelin è per una versione Desert idonea alle 450, ossia a moto che pesano almeno 50 chili in meno rispetto ai bisonti per le quali queste gomme furono inizialmente progettate e realizzate.

 

Anche il disegno più tradizionale delle desert mi farebbe pensare a un comportamento più simile alle coperture FIM, e se ripenso a quel che ho passato sui sassi (specie di anteriore) con il DRZ e le Karoo e le MT21, questa è una caratteristica tutt'altro che trascurabile. Anche se per la verità il pattern del posteriore pare sputato quello del Karoo e dell'MT63

1886
Notizie e curiosità / FMI. Cui Prodest?
« il: 18 Gennaio 2011, 14:55:08 »
Prendo spunto dall'editoriale di MF di questo mese, a firma di Marco Marini, per confrontare alcune considerazioni e le vostre esperienze o semplicemente le vostre idee in proposito.
Nell'articolo si parla di costi. Costi lievitati a fronte di benefici ridotti, a volte addirittura dimezzati come, ad esempio, nel caso di infortunio in allenamento, per il quale nel 2011 si percepirà un indennizzo del 50% rispetto alla famosa tabella B usata come parametro di risarcimento danno.
Infastidisce, anche un non tesserato come me, poi, il fatto che se da un lato si proclama di aver ridotto i costi interni per non gravare ulteriormente sugli iscritti, dall'altro la federazione (volutamente in minuscolo)  orgogliosamente pubblicizza di aver mandato due ragazzini in USA a far pratica per 20 giorni.

Al di là di queste considerazioni, vediamo per quale motivo io dovrei tesserarmi alla federazione (sempre volutamente minuscolo).
Dunque, la FMI è una associazione nazionale il cui scopo è quello di rappresentare e curare gli interessi generali del motociclismo e del ciclomotorismo italiano. come risulta testualmente dall'articolo 3 del loro Statuto.

Per far cio, la FMI (sempre al citato art. 3
1) studia i problemi motociclistici e promuove, in relazione ad essi, la diffusione della conoscenza tecnico-motociclistica, promuove e disciplina l'attività sportiva e ogni altra manifestazione motociclistica e ciclomotoristica, esercitando i poteri sportivi che gli derivano dal Coni e dalla FIM;
2) promuove e favorisce lo sviluppo del turismo motociclistico e ciclomotoristico;
3) formula proposte e collabora con le Pubbliche Amministrazioni per l'emanazione di provvedimenti idonei a favorire lo sviluppo e la diffusione del motociclismo, per lo studio e la soluzione dei problemi relativi alla rete stradale ed alla disciplina della circolazione;
4) promuove ed attua forme di assistenza giuridica, tecnica, didattica assicurativa e ogni altra forma di assistenza utile agli interessi degli utenti dei motoveicoli ed allo sviluppo delle attività motoristiche;
5) collabora per il perseguimento delle finalità statutarie con l'industria motociclistica e con quella costruttrice di accessori;
6) cura ed assiste i proprietari di moto storiche tutelandone i diritti ed istituendo e conservando anche un apposito registro delle moto stesse;
7) promuove ed attua tutte le iniziative volte alla propaganda del valore sociale e sportivo del motociclismo ed alla diffusione dell'educazione stradale fra gli utenti.”


Bene. Mi par di vedere che i punti 1, 2 e 3 sono totalmente disattesi e, in quanto tali, assolutamente falsi nellla dichiarazione stessa. A meno che non si tratti di Competizioni, eventi ai quali pretende di presenziare come patrocinante unico, anche se i soldi li tirano fuori i Club. In realtà, mia opinione e per la quale mi assumo la eventuale responsabilità a titolo personale, la federazione (ancor più minuscolo e vieppiù volutamente) il Baraccone (maiuscolo per le dimensioni cui è assurto) è prono al potere, ne cerca la connivenza, ma non mi pare proprio che ciò sia a vantaggio dell'attività motociclistica nè tanto meno alla soluzione delle problematiche che in tale pratica si rispecchiano.
L'unica iniziativa decorosamente recente è stata quella del dibattito sulla situazione Piemontese (perchè, i Lombardi e i Veneti non vanno in moto?) che si è risolta in una dichiarazione di intenti che finora non ha avuto alcun sviluppo. In pratica con gli stessi risultati di un meeting del Komsomol. Ossia zero.

La promozione al punto 4 mi sa veramente di presa per i fondelli. A meno che non si intenda, per pratica didattica, lo sparuto e salatissimo calendario di corsi che promuove in un centro federale che per il resto dell'anno a me, ignorante, non è dato sapere perchè viene pagato. Per favore, illuminatemi. Le tracce informative sui punti citati in questo capoverso mi riportano solo a convenzioni. E io, che sono un commerciale evoluto, so come si fanno le convenzioni.

Punto 5: mi piacerebbe proprio sapere che fa. Io documentazione non ne ho trovata neanche in questo caso.

Punto 6: si, perchè c'è business. Una moto non diventa storica solo per l'età, a differenza di me. Lo sarà solo se o dice la FMI. Gratis? E delle convenzioni assicurative non vogliamo parlare?

Punto 7: mi pare un proclama di regime, di che colore non importa, sempre regime è. Già vedo Valchisun in canotta a far flessioni in mezzo al piazzale degli autobus di Pinerolo, il sabato mattina.

In definitiva, a fronte di quei 100 euro circa io, fessacchiotto di provincia con una moto in garage e tanta voglia di smanettare, che ci guadagno, in termini di vantaggi? Condizioni agevolate per assicurazioni, ingressi a manifestazioni, acquisto di merchandising sociale, e cazzarugli simili. Però riceverei la rivista (che culo) e un portachiavi. Figata!!!

C'è qualcosa che mi sfugge? In tutta sincerità vi premetto che le mie perplessità non sono ideologiche, o prevenute, ma scaturiscono unicamente da quel che leggo, vedo, sento. Ometto di considerare altro? Non è voluto. Di nuovo: illuminatemi.

1887
Aprilia / TUTTO MA PROPRIO TUTTO PER LA RXV
« il: 12 Gennaio 2011, 10:00:44 »
Una sorta di Wikipedia della RXV. Basta masticare un po' di inglese e qui si trova veramente qualsiasi cosa per manutenzione, riparazione e anche semplici info sulla Bicilindrica veneta.

http://xvasylum.wikidot.com/

1888
Aprilia / Le problematiche della RXV
« il: 11 Gennaio 2011, 23:08:30 »
Che la Bi di Noale, sia la 450 o la 550 non importa, abbia avuto dei problemi qundo era in fasce non è certo un segreto, anzi quel primo anno, il 2006, le ha cucito addosso un vestito stretto, misero e assolutamente immeritato.
In realtà è successo questo: una rivoluzione concettuale annunciata crea grande scompiglio, ed una forte attesa. Specialmente in mercati molto importanti per la casa, quali il regno Unito, gli USA, e perfino nelll'emisfero Australe.

La prima serie è stata messa in consegna con una approssimazione esagerata, per mantenere i tempi previsti ma senza risolvere le questioni ancora pendenti. Il che, in parole di tutti i giorni, significa che quando le hanno vendute non avevano ancora risolto tutti i problemi corralati al nuovo progetto.
capita spesso, anzi quasi sempre. Ma la RXV e la SXV sono talmente diverse nel concept e nella tradizione che un sasso in uno stagno ha scatenato un piccolo tsunami.

Ma comunque è bene tenere sempre presenti le problematiche che l'utenza ha riscontrato. Internet e in forum internazionali dicono molto più di quel che a mezza voce si lascia sfuggire un amico in officina. e soprattutto permette di fare la cernita tra bufale, esagerazioni, ma anche il contrario.
Per cui di seguito inizio a elencare alcuni problemi, più o meno conosciuti, che la meraviglia di Noale ha avuto nel corso della sua storia fino ad oggi.
Una situazione che (spero di no) eventualmente aggiorneremo ogniqualvolta si riscontri un evento certo e documentabile, evitando cortesemente commenti non inerenti ed off topic.

1889
Filmati e foto / Qualcuno fa tanto il figo e poi....
« il: 08 Gennaio 2011, 14:01:08 »
.. e poi altro che replica, basta un vespino !!   sm85

http://www.youtube.com/watch?v=psqaS0DJLf0&feature=player_embedded#!

1890
Ciclistica / Manutenzione Forcella Showa del DRZ 400E
« il: 08 Gennaio 2011, 13:05:19 »
Una buona guida per le operazioni basilari di manutenzione della Showa tradizionale da 47mm che equipaggia i modelli DRZ.
Trovata sul web, molto documentata e sufficientemente dettagliata.
Grazie all'autore  sm440

http://www.davidedrz.it/Tecnica/Forcelle/manutenzione_forcelle_drze.htm