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Topics - alex

1921
Filmati e foto / TTR
« il: 05 Novembre 2010, 17:17:26 »
Chi compra Endurista la conosce già, chi frequenta i forum delle vecchie mono jappe pure... ma io la ripropongo perchè a me pare bellissimo che uno, dotato di passione e manualità, possa farsi la moto su misura nel caso che ciò che desidera non esista.

A qualcuno potrà sembrare uno snaturare una vecchia gloria, a qualcun altro piacerà apprezzando il dove porta il divertirsi a lavorare sulla propria moto.
Il commento più facile che viene in mente è che con quel he ha speso si comprava una moto nuova, e non sapendo dove mettere le mani lo direi anch'io, ma vuoi mettere la soddisfazione di avere un pezzo unico, fatto da te esattemente sulla base di quel che vuoi? Voi che ne pensate?





1922
Drive in / Mondo Enduro
« il: 03 Novembre 2010, 19:50:17 »
No, non è l'ennesima rivista di settore.
Ho ripescato nella memoria un film, che non ho mai visto perchè allora ordinabile in VHS (ora anche in DVD) che parla solo di una cosa: un manipolo di fulminati che si sciroppa 44.000 miglia attraverso il Mondo su delle DR350.
Insomma, per me più epico del partecipare a 100 erzberg, 500 Romaniacs, un milione di cavalcate.  :clap:

http://www.youtube.com/watch?v=beEXfEdpDrk

1923
Nuove tecnologie / GET Power !!
« il: 03 Novembre 2010, 19:22:36 »
GET è tra le primarie aziende settore elettronica civile applicato al mondo delle competizioni in Italia. E’ nata nel 2004 dalla intuizione di due imprenditori veneti e dal 2007 fa parte della grande famiglia ATHENA SpA. Per info sulle ECU vedere qui: http://www.athena-spa.com/ecu/ecu.pdf

La GET ha presentato il nuovo sistema di controllo motore GET GPA, destinato al mondo del fuoristrada motociclistico.

Si tratta di un upgrade della centralina GET GP1 EVO, utilizzata in competizione dalle principali squadre ufficiali del Motocross e del Supermoto.
GPA sta per "Get Power Assistance", un sistema di controllo motore che gestisce in modo dinamico e automatico la potenza alla ruota, adattandosi automaticamente alla guida del pilota, garantendo una migliore gestione della potenza in traiettoria con conseguente sicurezza e facilità di guida in tutte le condizioni di terreno.
L'acquirente della centralina GET GP1 EVO con GPA disporrà di due mappe, una con controllo attivato e l'altra con controllo disattivato. Il cliente potrà così personalizzare il livello d'intervento del sistema GPA.

estratto da http://www.motorzone.it/

Il controllo Trazione è arrivato alla portata di tutti. Prepariamoci a vedere tanti "domenicali estremi"  :34:

1924
Officina / Lavare la Moto
« il: 31 Ottobre 2010, 11:26:36 »
Claudio ha dato un spunto di quelli che possono innescare (piacevoli) discussioni infinite: la cura della moto dopo una uscita, sia essa polverosa o fangosa.

L'idea sarebbe di raccogliere qui, brevemente, la procedura che adottiamo per vedere che differenze, preferenze, suggerimenti, magari errori possono venire fuori.

Il lavaggio della Moto secondo Alex:
Rituale da effettuarsi, con piacere, a conclusione del giro. Sono possibili varianti del tipo "il giorno dopo" sempre che, come oggi, non diluvi.  smban
Inizio col bagnare la moto con getto morbido, insistendo nei punti di accumulo e dove le temperature possono aver "cotto" il fango.
Una volta ammorbidito il tutto, passo di idropulitrice a distanza compresa tra il mezzo metro ed il metro, a seconda della parte che stiamo trattando. Sono perplesso sui discorsi che il getto potente possa rovinare i cortechi ed i cuscinetti, ma se lo dicono in tanti una precauzione in più non guasta.
Con la lancia cercoo di arrivare nei punti più difficili (perchè quel bastardaccio di sporco è proprio lì che va a ficcarsi) come il leveraggio del mono, il paramotore, gli attacchi posteriori del motore, gli archi inferiori dei parafanghi, specie tra stelo e piastre di sterzo.
Dopodichè, quando mi ritengo soddisfatto, spruzzo una buona dose di ChanteClaire in modo uniforme, e una seconda passata nei punti bastardi di cui sopra, nei pressi del pignone, sulla catena e in prossimità degli infulcraggi delle leve cambio e freno posteriore.
Infine risciacquo accuratissimo, lascio sgocciolare, altra passata facendo attenzione al colore dell'acqua nei punti più nascosti, e via di panno morbido per l'asciugatura. Questa è la parte che mi rompe di più, ma ancor più mi secca vedere il calcare a chiazzette o le colature dopo aver fatto l'operazione successiva, e cioè:
spruzzata di lucidacruscotti sulle plastiche e sulla sella, WD40 invece su mozzi, leve, collettori e connettori vari.
Quando la moto è bella pronta, faccio un giretto breve attorno casa (che palle mettere il casco per così poco) rimetto la bella sul cavalletto e via di ingrassaggio catena. Non elimino l'eccesso subito, ma prima della uscita successiva.
A me pare di far bene...
Unica nota: non tappo mai lo scarico. sarebbe davvero il caso?

1925
Report su uscite nel nord Italia / Basta poco
« il: 30 Ottobre 2010, 17:45:34 »
Per la verità non è un report. Io i report me li faccio "dentro" e non ho voglia di interrompere la magia dell'andare per fare delle foto, lo sapete che sono un animale...  ;D
Però stavolta ho pensato che una foto almeno la dovevo fare.
E dirvi che basta poco, un nonnulla, per fare di un sabato qualsiasi un gran bel sabato.
A volte è sufficiente una strada come questa, in un pomeriggio di autunno incalzante, quasi dietro casa.



Una volta di più, la vera meta del viaggio è il viaggio stesso. Anche se è un viaggio di due ore.  ;)

1926
http://eshop.motogarbuglia.it/store/index.php/cPath/165_169_277?osCsid=227179e9b0fe9cd22d89821664e99885

se non è questo il momento per comprare unamoto.... certo che così si ammazza il mercato dell'usato....

E anche Rivara non è che scherzi, specie col nuovo degli anni precedenti  :o

http://dealer.moto.it/motriv/

1927
Officina / Manuali scaricabili (discussioni unite)
« il: 26 Ottobre 2010, 18:11:53 »
http://www.carlsalter.com/motorcycle-manuals.asp

è una pagina dalla quale sono scaricabili in pdf un sacco di manuali d'uso e manutenzione, ma anche manuali d'officina e listati di parti di ricambio.
Non c'è tantissimo in mezzo alla miriade di testi per moto stradali, ma almeno ci sono molti manuali BetaMotor (compreso quello dell'ALP 4.0) quasi tutti quelli dei GS BMW, delle GG TXT di varie annate, qualche Husqvarna, molti KTM, quello per la carburazione dei Mikuni, delle Yamaha WR...

1928
Officina / Sostituire le grafiche
« il: 26 Ottobre 2010, 17:41:44 »
Ricordo ancora con angoscia quando era il momento di attaccare alla moto un adesivo di dimensioni superiori a quelle di un francobollo.
Per quanto mi riguarda, sempre lo stesso risultato: bolle sotto la superficie e ovviamente un angolo più alto dell'altro.  sm41

Da allora, a scanso di equivoci, prima di fare le cose ho guardato, immagazzinato e poi ho agito  sm97
Gli interventi estetici sul DRZ, visto che comunque bella non lo sarebbe mai stata, sono stati drastici: eliminazione di tutte le grafiche  ;D

Ma ora che sto per rifare il vestitino alla RXV vorrei confrontare il metodo che ho imparato con i vostri:
la prima cosa da fare è togliere le grafiche vecchie. Io uso un phon da parrucchiere per scaldare l'adesivo vecchio e la colla sottostante.
Quando il tutto è sufficientemente morbido, rimuovo l'adesivo (3 secondi) e la colla residua (3 ore  smban) con lo xilene o, se non ne trovo, con dell'acetone per unghie.
La tecnica è di mantenere molle la colla raggrumandola su un punto fino ad ottenere una pagnottella rivoltante, poi lasciarla un po' asiugare in modo che acquisti una consistenza tale da poter essere rimossa dalla plastica senza lasciare troppi residui.
Segue lavaggio con acqua e sapone (sempre lo ChanteClaire) risciacquo e quindi asciugatura.

Ora si tratta di mettere le grafiche nuove.
Se vi siete ricordati (ossia se non siete come me) prima di rimuovere le vecchie grafiche avrete segnato con dei puntini/trattini a matita gli estremi della superficie di contatto.
Se siete come me dovrete invece fare afidamento sulla vostra creatività e ad una discreta dose di culo. Per cui fissate gli adesivi con del nastro da carrozziere senza togliere la pellicola protettiva, posizionateli come sembrano star meglio, e fate le fatidiche tacchette con la matita.

A questo punto, io passo sulla superficie da "ristilizzare" una piccolissima quantità di una blanda miscela di acqua e sapone, come ho imparato da un paziente carrozziere, tolgo la protezione all'adesivo e lo stendo sulla superficie facendolo delicatamente scivolare fino a posizionarlo tra i punti segnati a matita, con la speranza che la saponatina non li abbia cancellati   :(

Si riprende in mano il phon e, a temperatura più mite di prima, si scalda la grafica e la si accarezza finchè non scompaiono tutte le bolle e le eventuali grinze, aiutando anche l'asciugatura del velo saponoso dato in precedenza.
Conviene farlo in un luogo non troppo freddo, quindi non venite in garage da me in inverno, ad esempio!  ;D
Il risultato magari non sarà professionale, ma dovrebbe essere soddisfacente.
Se poi conoscete tecniche più semplici, veloci, migliori... beh, che aspettate a dircele?

1929
Accessori e attrezzature / Modificare carrello TATS
« il: 26 Ottobre 2010, 17:15:40 »
Con un carrello portamoto qui in Italia si può trasportare unicamente ... moto  ;D
Quindi sono da considerarsi fuorilegge quei gavoni che spesso vediamo aggiunti per metterci stivali, attrezzi, cinghie ecc. e lo stesso vale per i portataniche, nel caso ci si voglia mettere la scorta di benza evitando gli aerosol durante il trasferimento. In sostanza, non ci si può trasportare nulla e bisogna lasciarlo come mamma l'ha fatto all'origine.
Premessa che prelude alla mia domanda:

- per muovermi tranquilamente posso pianalare almeno in parte lo spazio che c'è tra le guide zincate?

Mi basterebbe fissare dei pannellini di materiale leggero (alucobond, alucore o similari, ma anche un più banale mandorlato da 2/3mm va bene) in modo da potermi muovere attorno alle moto invece di zompare come una capra tibetana.

Poi c'è la domanda numero 2  ;D

Potrei aggiungere posteriormente degli stabilizzatori, per caricare/scaricare la moto anche quando non è agganciata all'auto?
Immagino sia anche questione delle famigerate "sagome" anche qui...  :( ma magari montando li all'interno dello chassis ....

1930
mi è venuto in mente questo discorso perchè ieri, parlando con degli amici bergamaschi, hanno lamentato la sempre maggior presenza del Lombardus Sboronensis.  :o
esemplare faunistico che mi giunge nuovo e che, comunque, mi ha spinto a creare, vedendo quel che "gira" dalle mie parti, una prima distinzione in 2 categorie di base:

Qui in Veneto la categoria dello Sparaballosus (che probabilmente era un ramo debole dell'evoluzione che in Lombardia ha portato al più resistente Sboronensis) è in estinzione. Attualmente coi tasselli sulle gomme esistono solo due categorie, entrambe aduse a spostarsi in branco, anche se con finalità del tutto differenti.:
1 - Smanettonis ferox (una miriade, e si riproducono a iosa grazie all'età prolifica), dispongono di polmoni considerevoli ed al posto del polso destro hanno un interruttore gewiss, per cui vanno a palla di cannone su sterro, mula, petraia, sugli alberi (i più bravi mangiano al volo albicocche e mele selvatiche) nei torrenti (non guadano, sfiorano le increspature) e li ferma solo il limitatore. Per loro, qualsiasi fondo equivale all'asfalto.
2 - Attempatus tremulans (che si nutre unicamente di pallosissimi ricordi di quando era giovane, di quando era sempre di traverso.... ecc...) ora di traverso ci si mette solo per fare un peto, la gioventù è annegata miseramente, e quel che rimane dopo qualche ora di mula è un feroce mal di schiena.  Rigorosamente dotati di passo stabile, solitamente al limite della curva di coppia (però il limite inferiore) soffre la impostazione delle ciclistiche moderne per cui nei tornantini lenti è frequente trovarli sotto la moto anzichè sopra.
Praticamente, io!  ;D
Però sono il primo a mollare il manubrio e a fiondarmi sulle posate

1931
Racconti & aneddoti / Il vero motociclista
« il: 24 Ottobre 2010, 20:35:29 »
Il motociclista esperto è abituato sin dall'infanzia a mettere mano personalmente alla propria moto per qualsiasi intervento, dal rifornimento di carburante alla sostituzione dell'albero motore.
Da quando smanettava con il suo ciclomotore 50cc all'età di 12 anni, nessuno oltre a lui ha mai potuto provare a mettere mano al suo destriero.
Questa specie è purtroppo in via di estinzione, ed ora cercheremo di capire perchè.
Nel tempo non solo le sue capacità di guida, che sono innegabili, ma anche le capacità di meccanico si sono affinate allo stesso ritmo in cui i residui carboniosi e vari lubrificanti hanno finito per saturare abiti e pelle.
Solitamente il motociclista esperto non è mai a bordo di una moto nuova o tantomeno un ultimo modello. Lui infatti sa perfettamente che con poca spesa si trovano occasionissime ogni volta che c'è la presentazione del nuovo modello di qualsiasi casa grazie ai tanti motociclisti da giornaletto, inoltre le nuove moto non sono adatte al fai da te, troppa elettronica e troppe diavolerie strane...
La sua tipica moto è un modello collaudato ed affidabile a cui ha personalmente apportato le necessarie modifiche per ovviare ai difetti di progettazione di quegli incapaci di ingegneri che bivaccano sfaccendati nelle sedi delle varie case costruttrici.
Arriva sempre però l'inevitabile momento in cui la vecchia affidabile moto, ahimè, finisce la sua gloriosa carriera, ed è questo il momento cruciale della vita del motociclista esperto: il cambio della moto!
Non appena il motociclista esperto ha puntato il modello dei propri sogni si apposta presso un concessionario ed attende fiducioso. Prima o poi sicuramente qualcuno ne lascierà in permuta un esemplare, e lui la comprerà in condizioni smaglianti spendendo metà del valore del nuovo.
Dopo 12 anni, passati a guidare la sua moto precedente, si è ormai assuefatto a tutti i difetti della propria moto, che lui chiamava "carattere", e non trovandoli più si trova inizialmente spaesato. Invece di adattare il proprio stile al nuovo modello preferisce tentare di trasferire il carattere della sua vecchia moto su quella nuova.
Arrivato a casa posteggia la moto nel box e la fissa pensieroso (il motociclista esperto ha sempre un box in cui seviziare la propria moto in tutta tranquillità, le ricerche immobiliari di un motociclista esperto spesso sono del tenore "cercasi box privato minimo 45 mq, annesso appartamento qualsiasi taglio"). Subito per prima cosa comincia a pensare che la guida con i semimanubri nel misto stretto non è redditizia, che le carene appesantiscono troppo il mezzo, la frenata ha poco mordente e come ripresa e accelerazione si può fare di meglio, sotto è proprio morta. Inoltre il reparto sospensioni può sicuramente essere migliorato. Dal più vicino ricambista compra subito:
# manubrio da cross
# piastra superiore in ergal ricavata dal pieno
# pignone con un dente in meno
# corona con due denti in più
# catena (la trasmissione o si cambia tutto o niente!)
# kit completo molle-pompanti-olio
# ammortizzatore di sterzo
# pastiglie brembo racing grigie
# kit completo di tubi in treccia con giunti in ergal

Torna a casa felice pronto per trasformare l'elegante supersportiva in una cattivissima streetfighter.
L'ora di cena è ormai vicina ma il motociclista esperto dall'alto della sua esperienza sa di poter smontare la carenatura completa in tempo per il risotto e si accinge coraggiosamente all'opera. In 12 minuti infatti plexiglas, cupolino e fianchi sono già a terra, ma solo dopo 5 ore di bestemmioni apocalittici che provocano vistose crepe sui muri delle chiese entro 2 km di distanza, finalmente il motociclista esperto realizza che quella vitarella bastarda che regge il puntale sul telaio è proprio bloccata e ormai spanata irrimediabilmente.
La cena ormai ghiacciata se l'è magiata il cane e tutti i componenti della famiglia sono ormai a dormire da un pezzo, a parte il cane che, lo stomaco appesantito, non riesce a prendere sonno e non lo riconoscerà tentando di morderlo quando rincasa.
Il giorno successivo, anzi, ormai lo stesso, decide che il puntale in fondo può rimanere, anzi può essere perfino un miglioramento. Appena rientrato a casa dal lavoro passa subito a smontare i semimanubri e piastra per installare il manubrio largo da cross e la piastra in ergal. Per questo ha ripescato dal fondo del garage i riser del suo vecchio Fantic Caballero, ma quando ormai i semimanubri sono smontati si accorge che quei riser sono troppo larghi per la piastra che ha preso.
La ricerca dei riser intanto lo ha tenuto occupato per alcune ore rovistando in giganteschi scatoloni pieni di oggetti vari la cui natura appare incomprensibile ai più (spesso anche a lui, ma non lo ammetterà mai). Anche stanotte dormirà non più di 5 ore e a stomaco vuoto, il cane stavolta sta russando felice e satollo (lui) dopo aver nuovamente spazzolato la cena fredda avanzata; se non altro stasera si dovrà pensare solo ai morsi della fame e non a quelli del cane.
La sera seguente torna dal ricambista e ordina i riser adatti. Rientrato nel box si trova di fronte alla moto priva di carena, cupolino, piastra di sterzo superiore. In attesa del manubrio mette la moto sul cavalletto anteriore e procede a smontare le forche per fare la modifica molle-pompanti, roba da un'ora o poco più.
Tutto sembra procedere per il meglio fin quando la moto inizia a cadere dal cavalletto sbilanciata dalle manovre di rimozione degli steli.
Lui si butta per afferrarla ma è costretto a lasciare la presa sugli steli, la moto si adagia lentamente addosso a lui mentre le forche si sfilano da sole cadendo a terra e graffiando sia steli che fodero.
Stavolta i bestemmioni arrivano a intaccare edifici sacri poco oltre i 5 Km.
La fase successiva consiste nell'acquisto di un avantreno completo, dal momento che gli steli bozzati e graffiati ormai sono inutilizzabili, e il kit molle-pompanti-olio verrà rivenduto ad un asta su e-bay per un terzo del suo valore iniziale dopo soli 4 giorni dall'acquisto.
Le varie fasi successive tengono impegnato il motociclista esperto per circa 3 mesi sui 4 giorni inizialmente preventivati, ma alla fine il bolide è pronto non senza aver costretto però il nostro eroe all'acquisto di altri 4500 euro di attrezzature e ricambi. Il povero cane intanto è morto a causa del colesterolo.
Al termine la supersportiva è diventata un oggetto misterioso.
Al posto del cupolino un parastrumenti da scooter con plexiglas doppia curvatura, due fari sovrapposti di una Skoda Octavia al posto delle luci originali, telaio a vista come del resto tutti i cablaggi e le tubazioni, forche racing da 50 mm rosso bordeaux con fodero dorato che fanno a cazzotti con la colorazione della moto, puntale originale perchè proprio quella bastarda di vite non ne vuole sapere, portatarga e frecce minimaliste molto apprezzate dalle forze dell'ordine, coprisella monoposto in vtr ancora da verniciare, niente pedane passeggero che aggiungono solo peso (350 grammi), portatarga in alluminio "leggermente" rialzato (cioè visibile unicamente da meteosat).
Il cambio di corona e pignone garantiranno alla moto prestazioni da brivido in accelerazione e il nuovo scarico 2 cv in più, ma da 12800 a 13100 giri.
Siamo ormai a metà giugno quando finalmente tutto è pronto per provare le modifiche. Il cambio di avantreno ha modificato drasticamente l'avancorsa della moto, che ora è diventata stabilissima sul dritto ma non curva nemmeno sotto tortura. Il mono posteriore originale, ora in confronto all'anteriore racing è un budino e rimbalza come un pallone sulle minime asperità.
Appena ingranata la prima, aprendo normalmente, grazie alla nuova trasmissione, la moto si alza a candela, e anche in seconda e in terza. In compenso la velocità di punta si è ridotta così tanto che anche una sedicenne sul Leonardo 125 riesce a tenergli dietro agevolmente fino alla prima curva, curva in cui il tachimetro indica 130 ma grazie alla modifica a corona e pignone la velocità reale è circa 75 km/h.
Mentre si produce in una staccata degna della San Donato riducendo la velocità a 80 Km/h (indicati, non reali), in perfetto stile e con movenze elegantissime, il Leonardo lo passa all'esterno senza scomporsi.
Perplesso ma non domo, dopo 12 tentativi riesce a partire al semaforo senza ribaltare la moto, continua il suo giro prefissato e rientra in serata convinto che ancora c'è qualcosetta di marginale da mettere a posto. Ordina un mono racing che sia adatto alle nuove prestazioni garantite dal granitico anteriore, pinze radiali e nuovi piedini predisposti per il loro montaggio.
Nonostante i tubi in treccia la frenata è ancora un po' spugnosa, decide quindi di procedere con uno spurgo. Smonta una pinza e sblocca la molletta, che ne approfitta per schizzare via e cadere nel tombino di fronte alla saracinesca del box. Visto che tanto le doveva cambiare e arriveranno tra un paio di giorni smonta entrambe le pinze e decide di aspettare per rimontare quelle nuove. La moto con cui dopo 3 mesi ha fatto finalmente 50 km è nuovamente dissezionata ed inutilizzabile.
Le pinze dei freni arrivano ovviamente in ritardo, il montaggio provoca l'abbattimento anche di un paio di campanili del paese confinante ma dopo soltanto un altro mese la moto è nuovamente in assetto di marcia, anche se il mono, purtroppo, non è ancora arrivato. Finalmente per un intero week-end il nostro eroe può dedicarsi alla sua moto e percorrere tutte le strade più belle e panoramiche gustandosi le sensazioni della guida maschia e rude che solo una vera streetfighter può dare, sia pur rovinati parzialmente dal solito mono rimbalzante ancora da sostituire.
Una pattuglia della stradale lo vede arrivare ma impietosita dallo stato del mezzo lo crede appena scampato ad un incidente e non lo ferma per un controllo che avrebbe evidenziato almeno 12 parti non omologate causando l'immediato ritiro del libretto.
Al suo ritorno a casa non trova nemmeno più la moglie che è fuggita con un allevatore di cani conosciuto poco dopo la scomparsa del fedele e famelico quadrupede, che mentre lui era fuori per il week-end in moto, aspettando che la moglie preparasse le valige gli ha anche svuotato il frigorifero lasciandolo un'altra volta digiuno.
Finalmente arriva il mono, quello vecchio viene smontato e immediatamente rivenduto ad un "motociclista comune" che vuole trapiantarlo sulla sua Hornet.
Il montaggio del mono nuovo sembra semplice e tutto procede speditamente finchè nel fissare il serbatoio pressurizzato dell'olio, tirando per portarlo in posizione, il tubo improvvisamente si stacca e tutto l'olio viene schizzato a velocità ultrasoniche su 2 pareti del box, sulla moto e sul motociclista. Grondando olio per ogni dove il motociclista tenta di rialzarsi ma ovviamente scivola e cade urtando la moto che cade contro il muro provocando piccoli ma visibili danni sul serbatoio, mentre contemporaneamente si avvertono alcune scosse telluriche con epicentro in Vaticano.
Il giorno seguente, con la moto priva di sospensioni posteriori e quindi nuovamente abbandonata e inutilizzabile, porta a far ricaricare il suo mono nuovo che verrà trattenuto per circa altri 2 mesi nonostante poco virili pianti e lacrime nel vano tentativo di sveltire la pratica. Quando finalmente recupera e riesce a rimontare il resuscitato mono siamo ormai in pieno inverno.
Il motociclista esperto a questo punto simula una precaria situazione di salute che lo costringe a rinunciare alla sua adorata moto. In alcuni casi arriva anche a lesionarsi un menisco a martellate per rendere la cosa più credibile. Compra un SUV e si iscrive a quanche forum o newsgroup sul quale dispenserà ai motociclisti "niubbi" i più saggi consigli, grazie ai quali potranno anche loro, un giorno, diventare finalmente motociclisti esperti.

1932
Drive in / Quizzzzzzzzzz domenicale
« il: 23 Ottobre 2010, 13:58:20 »
Partiamo con uno facile facile... da sinistra a destra?




Chi indovina tutti e tre i personaggi passa direttamente alla fase finale:

Riconoscetene almeno 6  ;D
Io sono arrivato a 8 ed ho anche qualche dubbio....


1933
Notizie e curiosità / KTM LC4 400 MILITARY
« il: 21 Ottobre 2010, 10:20:22 »
Eggià, mica stanno fermi lì a Mattighofen.  ;D
Sto pian piano scoprendo che alcuni eserciti sono già dotati di kapponi che hanno abbandonato il color carota per vestire il grigioverde. E mi attizzano da matti.

Ad esempio, la Germania Federale:






L'esercito Finlandese



magari con esiti poco lusingheri...  :D








Qualcuno potrebbe aiutarmi nella ricerca di info in merito? E magari anche su qualche esemplare in vendita?



1934
Accessori e attrezzature / Alzamoto Fai-da-Te
« il: 21 Ottobre 2010, 09:54:50 »
Per riutilizzare un cric a bottiglia oramai in disuso causa... mancaza di oggetto da sollevare, pensavo di costruirmi qualcosa del genere in modo da poter portare con me un cavalletto senza occupare tanto spazio nel baule della macchina. (Ho dovuto "dismettere" il carro funebre che usavo per il traino e sto "ganciando l'auto residua)



Calcolando che questo è un disegnino molto schematico ma significativo, se condo voi:
- potrei usare dei tubolari di sezione differente in modo che scorrano uno dentro l'altro?
- sarebbe solido se sulla base e sulla piastra superiore prevedessi un innesto costituito da "monconi di maschio" o il tutto ciurlerebbe in modo esagerato?

L'intento è quello di avere qualcosa che smontato occupi lo spazio di un mattone, cric incluso, e di assemblarlo rapidamente in loco. Sto sclerando?

1935
Sospensioni / Aumentare la scorrevolezza della forca
« il: 19 Ottobre 2010, 15:12:26 »
Ma in cosa consiste l'intervento, in quanto tale?
Solo nella sostituzione di boccole e paraoio?
A volte viene abbinato un trattamento degli steli (TIN, DLC e chi più ne ha più ne metta...)

Ma all'atto pratico, è così evidente, in off, l'utilità dell'operazione di aumentare la scorrevolezza di serie?
Il fatto che le condizioni di uso della mia forca, anche a poche ore d'esercizio dal cambio olio, a cosa è attribuibile: al fatto che adottare una Shiver 45 Factory su una moto con caratteristiche simili è stato un po' da braccino corto? Ho sbagliato/omesso qualcosa nell'operazione di sostituzione? Va già sostituito il kit interno, magari con cartucce più perfoemanti?
O semplicemente sto imparando pian piano a darci meglio?  ;D (pia speranza... :( )