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Topics - Lamberto

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Filosofia motoalpinistica / Te la do io la dual!!!
« il: 29 Luglio 2012, 22:53:18 »
Discorsi sentiti più volte:

- voglio partire da casa con la moto, basta carrello!

- maaaa la dual è meglio 400 o 600 oppure 1000?

- ma quali sono le gomme migliori? Pirelli o Michelin?

- ma le sospensione le facciamo fare da Poletti o Andreani?

- ma poi sono meglio le europee o le giapponesi?

- ma non sarà pesante per quel percorso?

- e poi se piove?

Ma io dico, la voglia di andare in moto? Quella non si compra, si ha!  :hee20hee20hee:


Questo è uno che ne ha tanta!!!



Ieri mattina nonostante il tempo fosse brutto e il percorso lungo ed in alcuni tratti poco adatto ad uno scooter il buon Gino ci aspettava al bar per poi percorrere insieme il tratto di ascensione al Parpaillon.

Gino per me è un mito!









E oggi s'è fatto la mulatrial di Pragelato!

Vai Ginooooooooooooo!!!!

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Ieri pomeriggio io e Zio Giò nulla tenenti, senza famiglia e in cerca di affetto giravamo garruli per i boschi quando ad un certo punto il mio compagno con fare da monello
mi dice "andiamo a fare un giro nel campo di motocross?" ovviamente da impenitente rispondo "daiiiii!"
Arrivati sul posto vediamo un pilota che aveva appena terminato una sessione di allenamento e il campo era vuoto, chiediamo al guardiano se ci permette di fare un giro e....
via dentro il campo a fare i pistola, ovviamente piano perchè con le nostre sospensioni a prendere male una woops c'è da farsi del male.
Poi facciamo due ripide e lunghe discese piene di buche alcune profonde dove entra la ruota per intero....rallentiamo sennò si capotta!
Le salite a manetta sono una goduria però in cima si chiude il gas altrimenti.....si vola.







Dopo un giro ne abbiamo già abbastanza e puntiamo sui bordi











Finito di fare gli stupidotti via nuovamente per boschi finchè Giò passa un piccolo rio e mi dice "fermati che ti faccio la foto".
Il rio è un canale di scolo maleodorante in modo pazzesco, il colore bianco-grigio lascia pensare a cosa potrebbe esserci dentro.

Bene, c'è una rampetta con in mezzo un bel sasso, mi imposto, parto e, abituato alla Evo che mi porta su in qualsiasi marcia, non mi sono stupidamente reso conto che ero in quinta!!!  :73:



Passo a razzo il bancale e come tocco il sasso "ciuff"....attimo di terrore (avete presente il Wilecoyote quando correndo si accorge di essere nel vuoto con sotto il baratro?) e
conseguente perdita di equilibro, la moto si adagia su un fianco ed io volo letteralmente in 20 centimetri d'acqua merdosamente puzzolente, mi bagno tutto, ho gli stivali pieni...ma cavolo come è possibile in un secondo e con così poca acqua bagnarsi come essere in piscina.

Mi rialzo



Poi fosse solo acqua.....fango? Macchè m..........tanta!

La pedana è piena  sm415





Minchiazza ora mi verrano tutti i mali del mondo penso, sono uno stronzo in formato gigante.......via via andiamo che voglio uscire da questi vestiti!!!!!  :arar:

Ritorno a 180 km/h anche se vibrava un pò la ruota davanti dopo i 150.... sm444 sm444

Arrivo a casa e il buon Giò tira fuori l'idropulitrice e mi passa tutto come fossi un indemoniato da esorcizzare  sm472

mentre mi spoglio passa la moto e poi .....e poi.......l'apoteosi  :mm: Giò mi passa tutto con il Chante Claire!!

Anche lui ormai posseduto va avanti a spruzzare la moto......insomma una scena dantesca.......e poi di nuovo si avventa nuovamente su di me l'uomo dell'idropulitrice mi ripassa, e   mi battezza, mancava solo il segno della croce :hee20hee20hee:

Esausto molla il mefitico arnese e ne prendo possesso e oramai in preda all'orgasmo pulitore mi ripasso tutto



Ometto altre foto per la pubblica decenza, qui abbiamo già esagerato.

Rido ancora come un piccio pensando alla scena!

Grande Zio Giò, uomo dall'immensa pazienza  sm440

Saluti

Shitman

 :93:


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Report su uscite nel nord Italia / Sui laghi del nord
« il: 09 Luglio 2012, 23:55:21 »


Venerdì nonostante il tempo non fosse dalla nostra sono uscito con Zio Giò ed un suo vecchio amico, trialista duro e puro che
gareggia da oltre trent'anni ed oggi è un protagonista delle gare Marathon.
Quanto è bello vedere guidare chi è preparato fisicamente e dotato delle giuste tecniche!! sm419



La pioggia aveva reso alcune pietre molto viscide per fortuna che gran parte del tracciato era su pietra granitica e porosa quindi
il grip era ottimo.







Il percorso nonostante la nebbia ogni tanto ci concedeva degli scorci magnifici immagino
cosa doveva essere con il sole ed i colori vivi!!





















Poi ci troviamo in mezzo alla nebbia in una atmosfera irreale, ho pensato a Rerechan....lui
avrebbe visto le fate   sm470











Incontri bucolici





Qualche passaggio ostico..













Uno stupendo arcobaleno segnala la fine della pioggia e del giro!

Un grande grazie a Gianni per averci ospitato ed aiutato nel percorrere questo bel giro.

Alla prossima!

Foto mie e di Zio Giò

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Scorpa / Video di presentazione della T-Ride 290 2T 2012
« il: 09 Luglio 2012, 12:41:05 »
Ecco il link al video promozionale della T-Ride

http://vimeo.com/45279298

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Drive in / Europei di calcio
« il: 29 Giugno 2012, 10:21:41 »
Non sono un appassionato di calcio e seguo giusto gli europei e i mondiali però devo dire che le ultime due partite dell'Italia mi hanno dato delle belle emozioni,
e, a prescindere dal risultato della finale, il gioco più bello l'ha mostrato la squadra di Prandelli.

 smbrv

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Oggi grazie alla ospitalità e collaborazione del motoclub Valli del Canavese abbiamo vissuto un bellissimo raduno, al ristorante eravamo in 61 e diversi dopo il giro erano rientrati a casa.
Quindi un successo in termini di partecipazione e soprattutto una bella giornata tra amici!!
Il percorso divertente e non pericoloso ha offerto oltre allo spettacolo della natura alcuni passaggi pepati e per i bravi anche varianti hard, il bel tempo non caldo ci ha permesso di godere al 100% il percorso.
Arrivo presto e comincio a girare nella frazione di Nero (Alpette) invasa pacificamente dai motoalpinisti, mentre arrivano i mezzi noto una Scorpa 250 2T del 2001 uguale identica ad una che
avevo avuto, è la moto del presidente del motoclub Valli del Canavese, il grande e vulcanico Vanni.




Ripasso dopo pochi minuti e.................
.
.
.
.
.



insomma una banda di amici burloni  sm444 sm444 sm444 sm444 sm444 sm444 sm444


gira gira trovo tutti gli amici




Oggi la scena è per la Ossa del Valchisun



è tra noi l'indimenticabile campione italiano Giovanni Tosco che nonostante i suoi 70 anni si è fatto anche gli hard......quando c'è il manico!!



una chicca





..ancora altri amici



Ivo e Madmax



Il grande Ginaccio, dice di avere 73 anni ma in termini di resistenza e vitalità da la paga a tanti 50 enni



intanto Valchisun da spettacolo, oggi ha svolto il ruolo di depliant umano della Ossa, a dire che è entusiasta è dire poco










I fratelli Ossa  sm413







Si parteeeeeeeeeeeee













Giovanni Tosco mentre scende dalla zona hard  sm419

















mucche e motoalpinisti un bel binomio  sm442







Il buon Marco si rinfresca il piede duramente battuto contro una radice






















e dopo tanta fatica finalmente al ristorante!



Ancora un grazie a tutti e alla prossima!!!

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Dopo i lusinghieri pareri degli amici del forum alla proposta di creare l'associazione ho elaborato un programma per darle vita (vedi sotto).
L'ossatura della associazione sarà il nostro sito che si arricchirà di nuove ed apposite sezioni accessibili in base ai criteri indicati nel prospetto, le informazioni a disposizione per chi
vorrà attivarsi per chiedere aree e percorsi autorizzati saranno fornite da Motoclub che da anni lavorano alacremente e con successo in questo senso.
Tutto questo quindi per agevolare al massimo a chi vuole cimentarsi in questo difficile ma realizzabile obbiettivo, di primaria importanza saranno i Motoclub, le associazioni che localmente vorranno proporsi per la gestione del territorio.
Fondamentale per far vivere e crescere l'associazione sarà la collaborazione di tutti, sono ben accette le proposte di aiuto alla gestione ed infine un contributo economico che riteniamo sarà meno del costo dell'iscrizione ad una mulatrial.
Ora prima di fare l'ultimo passo che è la fondazione dell'associazione desidero sottoporre a tutti voi il progetto, attendo le vostre riflessioni e domande poi se saremo un numero congruo partiamo.
Per chi desidera aderire come socio o proporsi come parte attiva scriva a :    associazione@motoalpinismo.it
















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Quest'anno, grazie alla disponibilità del Motoclub Valli del Canavese, disputeremo il raduno dedicato alle moto da trial nelle zone della Transculinaria, stupenda mulatrial  organizzata da questo operoso Motoclub.
Il percorso prevede parte dei sentieri della mulatrial dello scorso anno e parte della Transculinaria che verrà disputata nel 2012.
I particolari verranno comunicati nei prossimi giorni, per ora possiamo dirvi che la partenza è prevista per le 10.00, avrà una durata di orientativa di poco più di 4 ore, partire con il pieno e due litri nello zaino.
Essendo un raduno tra amici e non una mulatrial non è prevista la tracciatura del percorso ed eventuali ristori, ambulanze ecc.ecc..
Si parte tutti insieme e così si prosegue.
Per i piloti più in gamba sono previsti varianti hard, comunque anche il percorso standard richiede una certa pratica quindi è sconsigliato a chi utilizza la moto da trial da poco tempo
Per motivi organizzativi preghiamo inserirsi nella lista sotto inidicata.
Un grande grazie al presidente Vanni, a Marco ed a tutti gli amici del Valli del Canavese. sm440


 :eicma:


01 - Lamberto
02 -

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Drive in / Le chicche della Officina Pierobon
« il: 10 Giugno 2012, 09:29:51 »
Ieri pomeriggio sono stato da Ilario (Claudio) per fare un lavoro al mio furgone e così mi sono messo a fare un giro per la sua attrezzatissima officina che opera da oltre 60 anni
nella meccanica di precisione e vedo una macchina a controllo numerico che stava lavorando una piastra forcella di una moto:





Marco, figlio di Claudio, mi spiega con entusiasmo il lavoro di preparazione che ci sta dietro alla programmazione della macchina, è incredibile vedere che da un parallelepipedo di alluminio
nell'arco di 3 ore e mezzo vengano fuori queste realizzazioni:











Si tratta di prodotti destinati ai prototipi di una delle più famose case di motociclette.

Complimenti!!!!!!!!!

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Drive in / Valchisun in sala parto!
« il: 31 Maggio 2012, 19:27:39 »
Ho appena sentito il Valchisun nazionale, è in sala parto, gli si sono appena rotte le acque e pare che la pargola sia in posizione podalica e sembra verde :hee20hee20hee:

Auguri alla prossima nascitura e al puerpero sm444 sm444

Vai Sergio tienici aggiornati!

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Cantù 29/05/2012

S.P.I.N. Motorcycles

Invita tutti per il primo test della nuova Scorpa T Ride 290 2T

La manifestazione si terrà sabato 2 giugno dalle ore 10:30 alle ora 17:30 presso il campo trial di Cantù
in corso Europa adiacente alla piattaforma ecologica.
Verrà allestito un fettucciato inoltre ci sarà la possibilità di testare la Scorpa SR 280 2012.
Vi aspettiamo numerosi.

press@scorpa.it

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Scorpa / Prova della Scorpa T-Ride 290 2T 2012
« il: 28 Maggio 2012, 00:38:27 »


Concludiamo la prova delle moto da motoalpinismo in versione 2012 testando la Scorpa T-Ride 290 2T, abbiamo l’onore di essere i primi a testare questa interessante proposta arrivata ieri dalle linee di produzione quindi ancora da rodare.
L’amicizia e la disponibilità di Chicco Molteni, importatore Scorpa, ci ha permesso di utilizzare la moto per lungo tempo facendogli fare percorsi di tutti tipi, dal sottobosco, al torrentello ad una pipeline prima di sassi poi con un fangone in salita che ha messo a dura prova l’aderenza del mezzo.
La T-Ride utilizzata era dotata di frecce, pedane passeggero ecc. e, anche se apparentemente sembra la precedente versione motorizzata con il 4T Yamaha, è stata completamente rivista come meglio descriveremo in seguito.
Della precedente versione una cosa la eredita: l’azzeccata posizione di guida sia in piedi che da seduti, per le mie esigenze alzerei di poco meno di 1 cm il manubrio. In piedi si ha il perfetto controllo della moto con una posizione molto simile a quella della moto da trial, da seduti grazie alla sella comoda è possibile effettuare trasferimenti in modo decente.
Come dicevo, la posizione di guida è corretta ed arretrando si sentono un poco le pedane del passeggero però  svitando un paio di bulloncini si smontano, tolte queste la moto non ha una sporgenza, davanti perché ha un piccolo radiatore come le trial e dietro perché la marmitta è posizionata sotto la sella.
Comunque l’imbottitura e la dimensione della sella permettono di portare dignitosamente un passeggero.
Partiamo dai comandi al manubrio, ben posizionati, la frizione è molto morbida e lo stacco è buono mentre il freno davanti ha bisogno di un minimo di rodaggio (mi son giocato un paio di jolly) poi funziona bene, è modulabile grazie al disco anteriore di grande diametro.
Il freno posteriore è buono ed anche in questo caso spessore e  diametro sono superiori a quelli di una moto da trial.
A livello di telaio rispetto al 4T sono state rifatte le bretelle anteriori discendenti di fissaggio al motore, ora molto più strette, infatti l’ingombro anteriore è ridotto. L’inclinazione delle forcelle ora è maggiore e l’effetto si è sentito in termini di stabilità riducendo per contro leggermente il raggio di sterzo, infine l’altra parte rifatta è il forcellone che mantiene comunque l’attacco del monoammortizzatore privo di leveraggi.
Passiamo al motore che deriva dal trial in termini di carter però per il resto è tutto diverso, su questo organo si è lavorato tanto ed il risultato è evidente, questo è un motore da free ride a cominciare dalla spaziatura dei rapporti dove la prima è corta ma non in modo esasperato con in un trial, la seconda e la terza ci si fa di tutto grazie anche all’arco di utilizzo del motore, poi quarta in buona progressione. È stato eliminato l’evidente gap tra la terza e la quarta che era presente sulle moto da trial, qui invece lo si sente in modo minore tra la quarta e la quinta, quest’ultima permette di andare a 80 km/h in modo tranquillo senza sollecitare troppo il motore. Poi in base ai tipi di percorsi che si praticano è possibile modificare con un dente in più o in meno i rapporti.
Altri elementi rifatti rispetto alle trial sono la frizione, il cilindro, la testata (squish) e poi lunghe prove sono state dedicate al volano per dare il comportamento corretto di questo motore.
Per finire la marmitta, è stata una sorpresa, è silenziosissima (al contrario del 4T) e poi come in precedenza non sporge e quindi non si corre il rischio di danneggiarla.
Mettiamo in moto il 290 cc e, come dicevo sopra, ci ha stupito la silenziosità, il motore gira regolare ed anche se sono i primi km di vita è già sufficientemente sciolto e ci fa intendere la filosofia con la quale la Scorpa ha voluto costruire questa moto, ovvero ottimi bassi, buona progressione e allungo. L’erogazione regolare e controllata è si più prestante del 4T ma viene erogata in moto da dare aderenza, è una moto facile ma non banale!
Per capirci meglio, un KTM 250 2T pur avendo una erogazione dolce quando sale di giri scarica tanti cavalli che sono sicuramente adrenalinici ma richiedono perizia soprattutto in certe situazioni, invece il motore Sherco è proprio una via di mezzo tra l’enduro e il trial. In parte mi ha ricordato, sebbene con gli opportuni distinguo, l’erogazione del motore della Free Ride KTM, ovvero ottima coppia in progressione ma mai violenta.
Comunque per chi ancora non lo sapesse i motori 2T si prestano facilmente ad essere modificati nell’erogazione e nella potenza adattandoli alle proprie esigenze.
Il percorso della prova ricalcava quello che solitamente facciamo con le moto da trial e con la T-Ride l’abbiamo fatto allo stesso modo solo che invece di usare la terza o la quarta in diverse situazioni con la T-Ride si facevano con seconda o terza.
Sia da fermi che in movimento si sente la discendenza dalle moto da trial però a differenza della Ossa Explorer che ha lo stesso telaio della trial la T-Ride ha un passo più lungo che la rende adatta anche a endurare senza comprometterne l’uso anche in un trial non esasperato.
Scendendo dalla Beta Evo, quindi abituato ad uno sterzo leggero, sento un po di differenza ma se dovessimo compararla con una Cota 4T le differenze sarebbero minime.
Questo per dire che se si fanno spesso percorsi molto accidentati i 15 kg rispetto ad una moto da trial si sentono e posso affaticare di più, ci mancherebbe, ma la cosa è contenuta.
Per rendere una idea, con la T-Ride (come anche con la Explorer ovviamente) mulatrial tipo quella di Albenga o la Transculinaria mi sentirei di farle evitando (come faccio anche adesso) i tratti hard.
I possessori della vecchia T-Ride sappiano che la 2T è una lontana parente, tutta un’altra moto perché è decisamente più leggera, il motore più potente ed anche più stabile, qualità questa che è emersa dopo aver percorso poche centinaia di metri di mulattiera, le sospensioni lavorano bene ed il telaio perimetrale da stabilità ed invita a tirare dando immediatamente confidenza.
Le sospensioni, anche se di corsa limitata, lavorano egregiamente certo con questa moto non possiamo andare a fuoco e neanche in campo da cross, la taratura sensibile molto vicina al trial non può sostenere esagerate sollecitazioni.
Chicco Molteni è un trialista di buon livello ed anche per lui la nuova T-Ride era una novità avendo solo provato in fabbrica un prototipo, gli ho chiesto di effettuare alcuni passaggi trialistici e ha dimostrato il potenziale di questa moto anzi in alcuni passaggi diceva di sentirsi anche più sicuro complice la maggior stabilità del mezzo, certamente la T-Ride come dicevo in precedenza non è fatta per il trial racing ma per del sano motoalpinismo si.
Alcuni numeri : l’altezza sella è a 85,2 cm quindi adatta un po a tutte le gambe, il serbatoio contiene 7 litri e durante la prova i consumi sono stati oltre i 16 km/lt, la gomma posteriore (MITAS) ha rispetto alle normali gomme da trial un posizionamento più marcato verso l'esterno dei tasselli questo per dare maggior tenuta in curva. La gomma è risultata buona nelle condizioni di scarsa aderenza che abbiamo trovato. Prezzo di vendita 5.990 € f.c..
L’importatore stà già lavorando ad alcune interessanti “power parts” che renderà presto disponibili.
Prossimamente pubblicheremo la scheda tecnica ed i commenti dei miei “soci” che hanno provato la moto.
I tester :
Gianni Michelon
Luca Villa
Claudio Pierobon
Lamberto Galanti

Foto di Gianni Michelon e Luca Villa









































Cominciamo a prendere le misure e intanto con Ilario (Claudio) si fanno le prime considerazioni






Si parte!





Cambio di tester, è ora di Gianni





...lo sguardo è eloquente!


Ed ora Ilario







poi Luca



Ed infine Chicco ci fa vedere come si fa































Alla fine eravamo tutti soddisfatti


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Filosofia motoalpinistica / La terza via
« il: 24 Maggio 2012, 23:42:42 »
Negli ultimi tempi mi ha fatto piacere vedere che lentamente, ma in modo irreversibile, tanti fuoristradisti, forse anche spinti dai numerosi divieti, stanno facendo un esame di
coscienza. Infatti, si sono resi conto che così non è più possibile andare avanti, oltre a lottare per chiedere nuove aree autorizzate occorre anche che le moto diventino più "civili".
In questo contesto, dal 2012 anche mamma KTM ha finalmente sdoganato una moto da Free Ride, questa casa sempre attenta ai desideri dei suoi clienti e all'andamento del marketing ha pensato
bene di entrare nel campo delle moto non da gara.
Sino ad oggi nel fuoristrada motociclistico le moto per girare o sono da enduro o sono da trial e, guarda caso, le moto da enduro e da trial che troviamo in commercio sono moto racing,
ovvero mezzi preparati per grandi prestazioni e negli ultimi anni rese sufficientemente godibili anche da un pubblico abbastanza eterogeneo, però non sono mezzi da "passeggio", il meglio lo danno
ad esempio, se si va a velocità elevata nell'enduro, oppure nel trial se si fanno evoluzioni impegnative. Tant'è che noi fruitori ne sfruttiamo ben poco del potenziale di questi mezzi.
Visto che la scelta era questa è naturale che gli utilizzatori si siano identificati in una specialità piuttosto che nell'altra.
Con uno scenario dove l'hanno sempre fatta fa padrone le moto da competizione occorreva cercare di adeguarsi il più possibile alle caratteristiche dei mezzi, però troppe volte in mulattiera enduristi della domenica li ho sentiti lamentarsi del peso, dell'altezza, della potenza della moto, però dato che le moto erano così, guai ad ammettere con i compagni di
merende che ci si sentiva un po fuori luogo, sarebbero diventati degli zimbelli o peggio tacciati di essere delle donnicciole perchè l'endurista deve essere un duro.
Quindi o si era di destra o di sinistra, giusto per fare delle analogie politiche ma......chi ha detto che la moto, magari in montagna, deve essere di tipo A piuttosto che che B.
Perchè dobbiamo identificarci per forza in questi contesti, solo perchè esistono? Il fatto che ora arriveranno altre tipologie di moto già differenti tra loro e che si pongono a
metà strada tra l'enduro e il trial, mi fa immensamente piacere.
La possibilità di poter avere una moto che non sia necessariamente da competizione ma comunque performante per i percorsi difficili permette di allargare le possibilità
di scelta ed apre le menti a nuove frontiere.
Mi rilassa pensare di dover partire per una nuova avventura sapendo di poter salire su un mezzo amichevole, ma che all'occorrenza sappia dare quelle prestazioni necessarie per
superare tratti impegnativi come anche saper di essere sufficientemente comodo e stabile per percorrere decine di km in sterrate che farebbero rabbrividire una moto da trial.
Quindi ben vengano le FreeRide, le T-Ride e la Explorer.

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Scorpa / Le foto della Scorpa T-Ride 2012
« il: 22 Maggio 2012, 12:21:58 »
Mi sono appena giunte le foto della nuova T-Ride, attualmente ce ne sono in viaggio per l'Italia una decina quindi
contiamo a brevissimo termine di realizzare una prova completa di questa interessantissima moto.






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KTM / Prova della KTM Free Ride 2012
« il: 20 Maggio 2012, 19:49:58 »
Il 2012 segna finalmente l'entrata sul mercato in modo deciso di modelli dedicati al motoalpinismo, sono tre le moto disponibili da questo mese ognuna con le sue caratteristiche, ognuna con una scuola di pensiero diversa, vediamo nel dettaglio.
Ossa Explorer, è a mio avviso la prima vera moto dedicata al motoalpinismo, derivata dalla versione trial dalla quale mutua il telaio ed il motore, quindi risulta , essere una moto agile, leggera e stabile.
Scorpa T-Ride 2 T (o X-Ride Sherco) è la moto che si inserisce nel mezzo tra le moto da motoalpinismo, ha un telaio di dimensioni poco più grandi di una trial e si presta all'enduro estremo e ad un trial non esasperato.
KTM Free Ride, moto derivata dall'enduro con un passo un po più corto e la sella leggermente più bassa delle versioni racing. Il motore di buona cubatura e opportunamente preparato la rendono un'arma letale per l'enduro estremo.

Quindi fare una comparativa con questo scenario è impossibile perchè sono moto con caratteristiche di telaio e motore sensibilmente differenti tra loro.


A Montoso (CN) il buon Motaldo, che ringrazio pubblicamente per la disponibilità, ci ha permesso di provare la sua fiammante Free Ride, una delle moto più attese del panorama delle moto fuoristrada del 2012. Il prezzo a parte le spese di messa su strada è di 7.250 €, è omologata solo per il conducente.
La moto esteticamente è bella e originale e fuori dagli schemi  estetici delle racing della casa austriaca.
Come dicevo nella introduzione la Free Ride delle moto da motoalpinismo è quella più vicino alle moto da enduro e in effetti  dimensionalmente è leggermente ridotta rispetto ad una classica enduro.
Una volta in sella mi trovo a mio agio come sempre sulle KTM, la sella è in altezza qualche cm in meno rispetto alle EXC e tocco tranquillamente con i piedi per terra però mi rendo conto che per le persone sotto il metro e settanta la moto è altina.,
Le infrastrutture non danno nessun fastidio nello spostamento avanti e indietro, bella snella ci si sente subito a proprio agio, l’unico intervento che farei è la sostituzione del manubrio con uno più largo perché quello di serie è stretto (inspiegabilmente) ed avendo un braccio di leva più sfavorevole rende i movimenti più faticosi specialmente nei tratti più impegnativi.
Una volta in movimento si  apprezza subito la frizione che ha un comando leggerissimo come le trial, i freni sono ben dimensionati e modulabili, ma il pezzo forte di questa Free Ride è il motore, semplicemente eccezionale. Ha forza, non cede mai ma la forza la esprime con morbidezza senza mettere in crisi il pilota e la ciclistica. Ho provato a risalire un tratto con sassi smossi, gradini e senza utilizzare la frizione sono salito con facilità, anche nell’apri-chiudi del gas il motore riprende senza incertezze.
La trazione è ottima anche grazie al pneumatico da trial, con un Michelin X11 le prestazioni migliorerebbero ulteriormente. Complice della buona trazione sono le sospensioni che lavorano egregiamente, anche scendendo lungo un sentiero con piccoli e medi scalini il comportamento delle unità elastiche è stato ottimo assorbendo tutto con facilità.
Certo la taratura che permette queste performances a bassa velocità poi nei tratti veloci non possono dare il supporto che solitamente troviamo nelle enduro racing ma chi compra la Free Ride non cerca questo.
Quindi un buon progetto che sin da subito mostra un insieme armonico e proporzionato delle componenti, con questa moto ci possiamo permettere di endurare tranquillamente e di affrontare “l’impestato” sapendo di avere una buona alleata anche se non siamo al 100% della forma, comunque togliamoci dalla testa che con questa moto possiamo permetterci di fare tratti trialistici, questi possono farli quei fenomeni  che si vedono nei filmati pubblicitari che saprebbero farli anche con una Tènèrè. Questo perché come dicevo inizialmente le dimensioni ci sono ed anche il peso, 100 kg, non sono pochi se dobbiamo fare un tornantino secco in salita con magari dopo anche un bel gradino da 50 cm!

Questa le mie impressioni in sintesi:




Queste quelle di Valchisun:

Dopo averla vista e sopratutto "criticata" per il malfuzionamento della frizione, ecco che finalmente Motaldo ci ha permesso di accedere alla sua Ktm 350 Free Ride, dicendoci ovviamente di pulirci i piedi prima di salire....
La frizione sembra "finalmente" a posto, staccava perfettamente, con una dolcezza di azionamento tipica delle moto da trial!
Finalmente in sella, anche la "famosa" altezza sella tanto dibattuta adesso e' risultata essere a 90 cm. dal suolo (misurati!), dopo un necessario rodaggio ed un naturale abbassamento del precarico delle sospensioni, comunque per i "cavallo basso-dotati", 90 cm. sono ancora un'altezza considerevole per toccare agevolmete con entrambi i pedi a terra!
La moto parte con un solo leggero "tocco" sul bottoncino rosso di avviamento, per fortuna non esiste nessuna procedura di resettaggio dell'iniezione, come invece accadeva su alcune moto da enduro provate in precedenza, si schiaccia il bottone e basta!
Il motore ha una silenziosita' di scarico e di meccanica ottimale,nessun ticchettio di vavole o punterie varie, l' enorme esperienza motoristica della Ktm e' "palpabile",le marce entrano perfettamente e lo stacco della frizione (per ora...) e' perfetto,la moto e' strettissima anche di larghezza sella,niente e' di intralcio nella guida, si puo' arretrare con le gambe senza niente che intralci o che dia fastidio,non si avverte nemmeno la presenza dei due piccoli silenziatori di scarico, ho inziato a guidare la Free Ride in piedi sulle pedane, come fosse una moto da trial, e devo dire che il motore ai bassi regimi spinge proprio come una Montesa Cota 4 RT, la prima cortissima permette di procedere a bassissima velocita', si puo' gestire anche il colpo di gas per risalire una pietra o uno scalino in mezzo al sentiero, per poi disporre di un discreto allungo nei tratti meno accidentati e piu' scorrevoli, ovviamente se si inizia a guidare da "enduro", i cavalli a disposizione sono soltanto 26 e non oltre 40 del Exc 350 da cui e' derivato il motore, ma sono piu' che sufficienti se si vuole fare partire il posteriore della moto e "giocare" a fare i freerider come nei video promozionali dela moto, anche se non ci si chiama Despres o Blazusiak!Motaldo ha lasciato il copertone posteriore di serie, cioe' il Dunlop da trial gara con la camera d'aria, ed ha montato sull'anteriore una Dunlop Geomax da enduro gara, in modo da avere un buon compromesso di maggiore trazione sui sentieri a base di sassi che abbiamo nelle nostre zone ed una maggiore stabilita' ed aderenza sull'avantreno con la gomma da enduro!Il manubrio di serie e' eccessivamente stretto, costringe a guidare con i gomiti troppo vicini al busto, occorre montare un manubrio tradizionale da enduro, oppure anche un manubrio da trial per chi preferisce guidare quasi sempre in piedi sulle pedane!
I limiti sono, per chi non e' alto piu' di un metro e settanta, l'altezza sella ancora eccessiva che viene "mitigata" dalla snellezza della zona centrale della moto, mentre il tiro ai bassi "esagerato" del motore aiuta nei tratti piu' impegnativi percorsi anche a bassa andatura, l'iniezione non sembra un'iniezione, nel senso che non esiste on-off nella gestione del gas, e le sospensioni,oramai rodate, sono scorrevolissime anche sulle minime, il monoammortizzatore Wp dotato del famoso Pds senza link, ha un'ottima taratura di serie, molto frenato in estensione e che contribuisce a dare una grande aderenza e motricita' sui sassi smossi e bagnati del sentiero su cui si e' svolta la prova, anche la forcella "parte" bene e contribuisce alla stabilita' della moto, nonostante un'avancorsa ed interasse molto piu' ridotti rispetto ai modelli da enduro-gara, la moto e' caricata sull'anteriore e alta di posteriore, e la cosa contribuisce a rendere sicuro e "piantato" l'avantreno della moto, ovviamente la maneggevolezza non e' quella di una trial!
Per farla breve, la Ktm Free Ride 350 e' un enduro in miniatura, una moto "amichevole" adattissima a chi vuole continuare ad endurare senza portarsi dietro pesi, altezze sella ed ingombri delle moto da enduro-gara, una moto adatta a "giocare" nei sentieri piu' scorrevoli, dove si puo' andare a cercare la sponda per curvare o l'avvallamento del terreno o la canaletta per staccare le ruote da terra, e senza farlo necessariamente ai settanta orari, diciamo che con la Free Ride si puo' continuare a giocare anche se la carta d'identita' non e' piu' d'accordo!
 
La sintesi:






































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