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Topics - Lamberto

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Drive in / Scarichi aperti.....vorrei capire
« il: 31 Luglio 2011, 18:53:35 »
E' un paio di domeniche che esco con degli amici enduristi e purtroppo ci sono compagni che hanno potenti 450
con gli scarichi aperti che fanno un rumore assordante.
Questo argomento è stato già più volte affrontato (ma non mai abbastanza), ora io vorrei capire cosa spinge
queste persone a montare scarichi di questo tipo, non certo la potenza in quanto queste moto hanno cavalli in
esubero anche per dei campioni. Posso capire che possa migliorare un attimo l'erogazione ma stiamo parlando di
un dettaglio tale certo da non compromettere la validità del mezzo.
Non è meglio cercare di farsi carburare meglio la moto piuttosto che avere dei mezzi del genere?
Anche depotenziandola un pò tanto ce n'è da vendere di cavalleria.
Vorrei capire, ma nel bosco, in una pineta in luoghi così belli che stiamo percorrendo perchè dobbiamo farci sentire
a km e km di distanza? Non è meglio non lasciare traccia o perlomeno cercare di essere meno invasivi possibile?
Mi volete spiegare il perchè?
Perchè avere moto da circa 60 cv e poi rifiutarsi di fare la mulattiera A piuttosto che la B perchè troppo impegnative?
Attenzione sto parlando non di uno ma di diversi enduristi.
Vorrei fare presente che così non va bene, facciamo peggiorare in modo esponenziale la nostra situazione.
Ultima spiegazione che vorrei, ma alle nove della mattina in un paese di montagna con le vie strette, cosa
spinge il "pilota" ad impennare (ovviamente quello con lo scarico aperto) in mezzo alle case?
Grazie a chi si degna di rispondere.

Lamberto

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Comunicazioni / Orologio del forum motoalpinismo.it
« il: 22 Luglio 2011, 14:19:13 »
Finalmente abbiamo sistemato l'orologio del nostro forum.  sm409
Non erano le pile scariche o il quarzo che non oscillava giusto era semplicemente che veniva preso
un fuso orario orario diverso da quello italiano, ovvero 5 ore in meno.


438
Questo evento organizzato da Mario Alesina merita a mio avviso la partecipazione :

http://www.motoalpinismo.it/joomla/documenti/Microsoft_Word__ELECTRIC_TRIAL_CONTEST_2011.pdf

Lamberto


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Il secondo raduno del nostro forum si è svolto sui percorsi autorizzati del comprensorio di Pragelato e Sestriere.
Sedici irriducibili motoalpinisti si sono inerpicati per i divertenti sentieri del percorso che dal primo all'ultimo metro ci hanno regalato dei panorami mozzafiato complice
una bellissima giornata di sole.
Con noi c'era Diego, motociclista di lungo corso ma neofita come motoalpinista, che ha sofferto dei tratti impegnativi, però la grande collaborazione dei partecipanti gli ha
permesso di superare i momenti critici, comunque un plauso anche alla caparbietà di Diego, ora il battesimo del fuoco l'hai passato allenati per il prossimo raduno!!
Il prologo al giro è stata la cena del venerdì sera presso il ristorante del villaggio Kinka che ha svolto il giorno del raduno la funzione di campo base.
Volevo ringraziare tutti i partecipanti che si sono sobbarcati una bella trasferta ma penso e spero che la bellezza dei luoghi abbia ripagato del viaggio.

Ecco la zona dove siamo "forti"  :hee20hee20hee:
























Ecco Diego durante uno dei suoi "comizi"  sm13





































Ecco in azione il Menca, l'unico a tentare la risalita del torrente





















A la prochaine !!

Lamberto

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Drive in / Ieri sono andato da Rossi
« il: 28 Giugno 2011, 13:52:05 »
Ieri visto che ero in zona, mia mamma abita a pochi km da Tavullia, sono andato a casa Rossi perchè volevo vedere se
era in giro ma, in vista del GP del Mugello, era probabilmente fuori casa.

Questo è il suo bar



Questo l'ingresso della sua bella casa




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Arriva il tempo delle pagelle e......mai una volta che vengo promosso!!

RIMANDATO A SETTEMBRE  sm408

Allora telefono al simpatico Zio Giò per una uscita di "ripetizione" dato che anche questa estate dovrò studiare visto che sono un somaro.

Partiamo e, dato che le materie in cui vado male sono "curve" e "discese", il maestro come prima cosa disegna una zona con una serie di curve in contropendenza intorno a delle piante, le prova un paio di volte e poi mi dice "tocca a te"  :c002:
Insomma per me le curve in contropendenza sono come il latino...non mi piace studiarle comunque inizio e quando sono particolarmente  strette e in discesa mi viene il cosidetto "effetto cagotto" :73:  :57:
Comunque il paziente maestro Gianni mi spiega e devo dire che da subito ho visto dei miglioramenti. Certo, dovrei passare la mattina intorno a queste piante per migliorare ma giustamente il giro continua, abbiamo provato salite di vario genere, in aderenza percorse lentamente, di potenza, inerzia, salto della radice in salita e in discesa, insomma l'ABC del trialista.
Poi siamo entrati nel paese del bengodi, il letto di un ruscello che data la scarsità di acqua era viscido come una saponetta.
Devo dire che da sempre sono stato preso dalla voglia di motoalpinismo, quindi scoprire posti nuovi girovagando per le montagne è sempre stato per me la necessità nr. 1 quindi il discorso della tecnica di guida l'ho vissuta in modo marginale in quanto l'importante era riuscire a superare la difficoltà a prescindere dal sistema adottato.
Dato che sono un autodidatta di lungo corso ormai ho acquisito una serie di posture più o meno corrette e modificarle non è certo facile, comunque il mio principale problema è l'effetto mentale di fronte alla difficoltà.
Non so per quale motivo, forse per qualche antica caduta, ho paura delle discese molto ripide, intendiamoci, tecnicamente so come devo farle, anzi a volte quando non ho avuto modo di pensare (vedi la mulatrial Transculinaria) le ho fatte correttamente però in preda al panico.
Il bello che la discesa è tra le cose più semplici da fare nel motoalpinismo, ovviamente va visto caso per caso, però in teoria lo sforzo è minore perchè c'è la gravità che ci aiuta però se mal gestita può creare problemi.
Comunque a mio avviso dovremmo dedicare ogni tanto del tempo per allenarci a migliorare la tecnica, non tanto per emulare i campioni quanto per poter fare con maggior sicurezza i passaggi che spesso incontriamo in montagna.
Voglio ringraziare il buon Gianni che mi ha fatto passare una bella mattinata in sella alla moto :-*

...alla prossima lezione

































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KTM / Impressioni sulla 690 Enduro
« il: 21 Giugno 2011, 14:15:30 »


Con questa moto ho percorso circa 300 km, la metà in fuoristrada.
La moto mi è piaciuta sin da subito perchè ha un'ottima posizione di guida, sarà un caso ma su tutte le KTM che ho avuto mi
sono sempre trovato posizionato correttamente.
Il motore ha una buona erogazione ed è possibile modificarla agendo su una rotella posta sotto la sella.
Per l'utilizzo fuoristradistico ho impostato una mappatura normale perchè quella hard è esagerata mentre quella soft è molto
tranquilla e taglia circa un 30% della potenza.
Su quella provata c'è un silenziatore della Akrapovic che la rende più piena nella prima fase di apertura del gas ed aumenta la
potenza di circa 3 cv. è abbastanza silenziosa sino ai medi regimi però agli alti "spara" e la cosa non mi piace, d'altronde non è
possibile avere botte piena e moglie ubriaca.
La versione enduro normale (quella in prova) ha una escursione delle sospensioni ridotta rispetto al modello "R" comunque l'altezza
della sella è a livello delle altre racing della casa austriaca forse un paio di centimetri meno.
In fuoristrada la moto ovviamente data la cubatura del motore e la struttura del telaio a traliccio (piuttosto rigido) da il meglio
nei tratti più veloci dove permette buone andature, occorre fare un attimo di attenzione alle sospensioni che per il primo tratto
scorrono abbastanza bene dando un buon confort in generale però se sollecitate in modo violento murano rendendo l'avantreno
reattivo. Devo dire però che non ho fatto nessun tipo di prova nella regolazione delle forcelle. Il mono lavora molto bene.
Il motore con una mappatura media ha una buona erogazione ed ha un allungo infinito permettendo di tenere una marcia più
a lungo, non bisogna invece scendere al di sotto di un certo regime altrimenti il motore comincia a "rattellare".
L'erogazione come anche la potenza non hanno subito alterazioni anche sopra i 2000 mt questo grazie al buon lavoro della
iniezione.
La 690 è un mezzo che permette di fare anche mulattiere impegnative, il DNA di questo mezzo è enduristico senza orma di dubbio,
ovviamente richiede forza per reggere i circa 140 kg di stazza.
Sull'asfalto, grazie al telaio, la moto risulta essere precisa e stabile e le ridotte vibrazioni del propulsore permettono anche delle
trasferte di media portata, il limite lo vedo nella sella che ha un comfort da racing. Ho provato una 690 con la sella con il gel ma
risulta essere più dura della originale in quanto la KTM la costruisce in versione ribassata.
L'impianto frenante è ottimo e soprattutto l'anteriore ha una buona potenza grazie ad un disco ben dimensionato.
Penso sia, dato che la DRZ della Suzuki non è più in produzione, l'unica moto Dual sul mercato.
Per precisione di informazione anche questa versione della KTM 690 non è più in produzione da quest'anno in quanto viene venduta
solo la versione "R". Questa scelta ha lasciato abbastanza esterrefatti anche gli addetti ai lavori in quanto tra le due versioni è
quella normale la più venduta.
Come tutte le dual non può soddisfare tutti i palati, si tenga presente che a mio avviso la 690 per un 70% ha l'anima endurista e per
il rimanente è stradale quindi se volete farci viaggi di lunga portata sicuramente si dovrà intervenire sulla sella.
In ultima analisi è una buona moto e sentendo un paio di concessionari sembra abbia mostrato in questi tre anni di vita una ottima
affidabilità.

Lamberto


443
Drive in / Ernesto si sposa
« il: 06 Giugno 2011, 10:51:26 »
Il buon Ernesto, ex amministratore del sito motortrip, ha pensato bene il 25 giugno di convolare a nozze.
Gli porgo tantissimi auguri perchè è una splendida persona e spero in futuro di averlo tra noi.

Lamberto

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Comunicazioni / Un logo per motoalpinismo.it
« il: 23 Maggio 2011, 09:34:18 »
Vorrei poter dotare il nostro sito di un logo, c'è qualcuno che ci può proporre qualche idea?

Lamberto

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In moto / Transamerica enduro 2011
« il: 23 Maggio 2011, 08:59:26 »
Il simpaticissimo Polpo Neriotti autore di divertenti libri che hanno come denominatore comune il mondo delle moto fuoristrada si stà preparando per effettuare un incredibile viaggio negli Stati Uniti, viaggio che onestamente gli invidio perchè è uno dei miei sogni nel cassetto insieme alla traversata della Terra del Fuoco.
Il mitico Polpo ci terrà aggiornati quotidianamente, compatibilmente alla connessione che riuscirà ad avere, sulle vicissitudini che man mano incontrerà.
La partenza è prevista per la metà di luglio.

Per chi volesse seguire le sue gesta ed eventualmente sostenerlo questo è il link al suo blog:

http://transamericaenduro2011.blogspot.com/


Lamberto

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La location del prossimo raduno di motoalpinismo.it sarà il comprensorio di Pragelato e Sestiere, aree autorizzate alle moto da trial.
Campo base sarà la struttura ricettiva del Villaggio Kinka in grado di offrire bungalow, area camper, parcheggio carrelli ecc.
A breve vi comunicheremo il programma dell'evento.

Lamberto


Per avere una anteprima dei bellissimi posti vi giro il link ad un report della scorsa estate:

http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=239.0

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Drive in / Ebbene si, sono in travaglio.....
« il: 20 Aprile 2011, 22:51:09 »
 sm444 sm444 sm444 sm444

Come avviene periodicamente da alcuni lustri ogni tanto entro in travaglio sulla scelta della prossima....
Alex sulle sue pensate è riuscito a fare un post lungo quanto la divina commedia, in parte lo invidio per la sua ricerca ad ampio spettro,
io invece lo spettro ce l'ho strettissimo, due sono le moto in discussione:

- la prima, la moto della ragione, è la DRZ, moto che ho provato recentemente nelle nostre lande grazie al buon Gianni, in effetti è una moto general purpose, ottima,
ben fatta, equilibrata e divertente, probabilmente la soluzione ideale per utilizzarla come mezzo quotidiano e per fare percorsi tipo "via del sale"

- la seconda, la moto del cuore, è la KTM 640 Adventure, per me la vera moto totale, non so cosa abbia questa moto ma sono anni che la sogno poi non la compero
perchè vuoi che vibra come un martello pneumatico (anche se le ultime sono migliorate), vuoi che non è proprio una piuma, ma su di me ha quel certo non so che che
mi prende, ora sono tentato di togliermi la voglia

caggia fa?  sm17

70 a 30 sono per la KTM

chi ha esperienze su una o sull'altra mi dia una opinione

Ora mi faccio fare una iniezione di ossitocina così mi provoca le contrazioni  :hee20hee20hee:

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Abbigliamento ed equipaggiamento / Provato gilet militare
« il: 18 Aprile 2011, 00:31:06 »
Nella mia vita motoalpinistica ho provato molti zaini per poi trovarmi quasi sempre a portare anche il marsupio sia per avere la
borraccia a portata di mano sia per avere i "ferri", dato il loro peso, più in basso.
Ora ho acquistato un gilet in dotazione all'esercito israeliano, questo il link :

http://www.greenray.it/index.php?cPath=20&sort=2a&page=7


Certamente quando lo si indossa ci si sente un po un"mujahidin" soprattutto per la parte anteriore, comunque è un prodotto ben realizzato utilizzando materiali robusti, le imbottiture sono spesse tant'è che la parte posteriore è quasi un paraschiena.
I motivi per i quali ho comperato questo oggetto sono diversi, innanzi tutto il peso non grava solo sulle spalle oppure sul bacino, qui il peso viene equamente distribuito senza avere nessuna cinghia stretta come quando si usa il marsuprio.
Poi quello di avere tutto a portata di mano senza dover togliere nulla.
Dati i materiali impiegati per la realizzazione del gilet, a vuoto pesa oltre un kg e caricandolo a dovere sono parecchi i kg totali e soppesando il tutto la cosa lascia basiti però poi, una volta in spalla, la sensazione è che il peso sia decisamente meno.
Insieme al gilet viene dato in dotazione un Camel Bag che può portare sino a 2,5 lt.
Il numero delle tasche è sconcertante ne avanzano sicuramente di libere.
Un vantaggio non indifferente, ora che arriva il caldo, è che rispetto ad un gilet tradizionale questo copre molto meno lasciando più spazio del tronco libero per la traspirazione.

Per fare il test ho messo gli oggetti che di solito mi porto dietro:
- 1,5 lt di acqua
- macchina fotografica
- cellulare
- K-way
- bandana
- pinza mille usi con inserti
- scatola con diversi attrezzi, pinze piccole e grandi, chiave a T+ le bussole, candela,
   4 chiavi fisse, chiave candela
- fascette, elastici, fil di ferro e nastro isolante
- portafoglio e documenti moto

Un altro aspetto importante è che durante la guida le tasche non interferiscono mai con le braccia.










In questa foto si vede una delle due ampie tasche lateriali dove possono essere stivati molti oggetti, in questo caso si vede una tanica di benzina da un litro, ce ne starebbero due senza problemi.









Dopo una giornata di "lavoro" posso dire che non mi dato noie e sfregamenti strani sulla pelle.
Dato l'elevato numero di tasche si può caricare un numero impressionante di oggetti però occorre qui molta cura nella scelta degli attrezzi da portare.

Lamberto

449
Scorpa / Provata la nuova Scorpa 280 R Long Ride
« il: 17 Aprile 2011, 20:49:00 »


Abbiamo provato la nuova Scorpa 280 R Long Ride da pochi giorni commercializzata con una promozione a 6.390 € compreso anche il serbatoio da trial.
Questa moto oggi risulta essere l’unica con strutture dedicate al motoalpinismo, perché Beta e Montesa offrono una sella/serbatoio aggiuntivi ma non, come in questo caso, un unico insieme ben rastremato e poco ingombrante. Devo dire che dal vero è molto più bella che vista in fotografia, l’estetica è originale e fuori dagli schemi.
L’aspetto se pur meno racing rispetto alla concorrenza nasconde invece una moto facile ed efficace ed adatta anche alle gare con gli opportuni interventi.
Passiamo al serbatoio, questo contiene 5 lt di miscela compresa la riserva, la sella è dura ma posizionata bene in quanto è al punto giusto quando occorre magari sedersi per dare più trazione ma soprattutto è agevolato il movimento per passare dalla posizione seduta a quella in piedi.
Avevo provato a Pompeiana per una mezzora la versione trial (identica alla Long Ride) raccogliendo delle buone impressioni, questa volta ho utilizzato la Long Ride per una giornata intera su percorsi conosciuti e quindi mi è risultato più semplice fare delle comparazioni.
La Scorpa 280 R 2011 è la prima nata da quando questo marchio è diventato di proprietà della Sherco, da quest’ultima eredita il motore della versione Sherco trial del 2010.
Il motore è uno dei pezzi forti di questa moto ed interpreta perfettamente i desideri del motoalpinista perché l’erogazione è pastosa, progressiva ed ha anche un buon allungo ma non è mai scorbutica come anche l’innesto della frizione è progressivo e non on/off con invece hanno le racing.
Quindi un propulsore in grado di aiutare sensibilmente nei momenti di scarsa aderenza.
Il cambio a 5 marce ha le prime tre marce ravvicinate poi la quarta allunga decisamente e poi la quinta che permette velocità di trasferimento notevoli.
La ciclistica riprende i canoni delle ultime realizzazioni (vedi Ossa) quindi è piuttosto caricata all’avantreno ed in effetti quest’ultimo risulta essere preciso e direzionale coadiuvato da una buona forcella che assorbe bene le asperità, ho trovato invece meno performante il mono che svolge il suo lavoro in modo onesto ma nulla più.
I freni sono sufficienti l’anteriore anche se lo preferirei più potente all’opposto il posteriore è deciso ed occorre un minimo di ambientamento per evitare il bloccaggio della ruota.
La moto nella guida in piedi risulta essere molto stretta questo anche grazie al motore Sherco che ha un ingombro laterale di ben 6 cm inferiore rispetto al precedente motore Yamaha.
E’ leggera da condurre e da subito confidenza, è una moto prevedibile nelle reazioni ed offre una buona trazione in tutte le situazioni a patto di avere una posizione piuttosto arretrata come su tutte le moto oggi sul mercato comunque perdona senz’altro più gli errori rispetto a Beta e GasGas ma non siamo ai livelli di Montesa dove anche posizioni di guida con il peso sbagliato vengono “aggiustate” da un telaio e dalle sospensioni che in termini di prestazioni risultano ancor oggi essere inarrivabili.
La Scorpa è divertente da condurre ed in salita e permette di saltare o spostarsi in modo semplice e senza sforzi, in discesa non affatica grazie al peso contenuto ed all’avantreno stabile. Ho fatto il confronto facendo una lunga mulattiera in discesa e solitamente con la mia Cota 4 RT devo fare un paio di soste per scaricare la tensione dei muscoli, invece con la 280 R sono arrivato al termine senza pause o affaticamenti particolari. Quindi un ottimo mezzo per chi vuole praticare il motoalpinismo anche impegnativo, poi c’è anche la possibilità, per quando si va nel campetto di allenamento, di montare con poche viti il serbatoio da trial.

















































Il mio amico Giuliano è molto soddisfatto della Scorpa, ha apprezzato in modo particolare il motore






Lamberto

450
Report su uscite nel nord Italia / La plus belle
« il: 11 Aprile 2011, 00:58:31 »
Certamente quella di ieri è stata una delle più belle escursioni fatte da me e Gianni, non lunghissima perchè ci siamo portati in zona di partenza con il furgone evitando una ventina di km di noioso asfalto.
Comunque ci sono voluti tre litri di benzina per le nostre Montesa che non sono pochi considerando che la mulattiera partiva a 500 mt dal parcheggio.
La giornata dal clima eccellente ci ha permesso di vivere questa uscita nelle migliori condizioni, il percorso lo conoscevamo ma abbiamo affrontato la prima parte nel senso opposto di come solitamente lo percorriamo, ne è venuta fuori una uscita molto bella, un percorso che non ci ha dato mai tregua e per questo è stato impegnativo, mai pezzi molto hard a parte qualche tratto un pò esposto però l’80% del percorso è stato divertente perché è stato un susseguirsi di tornanti, tornantini e gradini.
Poi sassi smossi e roccia viscida sono stati il lite motive della giornata ma ne è valsa la pena, la mancanza di tratti per recuperare il respiro hanno “alzato la temperatura” e ci hanno suggerito per la prossima volta di partire molto presto al fine di essere in quota per la metà del mattino anche perché parecchi tratti sono esposti al sole.







Come dice il mio socio....un fiore tra i fiori   sm444 sm444














Gianni sistema al meglio un nuovo passaggio causa una piccola frana sm403












Passaggio ripido.. :-\








Sosta per riprendere fiato....le nostre facce si confondevano con il rosso delle maglie  :93:










La primavera anche in quota comincia a fare capolino


Le montagne innevate sullo sfondo segnano l'inizio della "via del sale", è ancora presto per il transito






Ossigenooooooooooo!! Ormai ci siamo...


Eccoci a 200 mt dalla sommità


Causa il repentino innalzamento della temperatura si è verificato un evento insolito per la nostra zona, il mare è ricoperto da una fitta coltre di nubi







A' la prochaine!

Lamberto

foto di Lamberto & Gianni

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