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Topics - Valchisun

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Nuove tecnologie / E' un diesel
« il: 02 Febbraio 2014, 13:48:08 »

2132
KTM / Ktm 690 Enduro R 2014
« il: 02 Febbraio 2014, 13:25:27 »
Vista ieri dal concessionario, la nuova Ktm 690 R da on-off m.y. 2014:




personalmente la trova esteticamente un po' "triste" di grafiche, saranno i cerchi neri, troppo nero per i miei gusti.... :SAD: sm17

trovo gia' piu' aggressiva la linea e le colorazione della sorella Smc 690 da motard, almeno ha le piastre del cannotto Cnc:






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Stradali / Record di vendite Honda
« il: 01 Febbraio 2014, 23:54:27 »
Cifre pazzesche per la Honda, 17 milioni di moto vendute nel 2013:


http://www.motociclismo.it/honda-record-di-vendite-mondiali-nel-2013-moto-57628


 sm419 sm409

2134
Moto d'epoca / Quell'irripetibile Xt 500 tuttofare
« il: 01 Febbraio 2014, 23:03:35 »
Giorgio Rivola, da MotoSprint n° 4, 2014:

Nel 1976 ricevetti una telefonata dal mio caporedattore che mi chiedeva di recarmi a Bologna per provare e fotografare una nuova Yamaha 500 monocilindrica a 4 tempi.
"Vedi un po' tu - mi disse - se vale la pena di darle un certo risalto o no".
Il mio collega nutriva evidentemente un po' di scetticismo su questa scelta della Yamaha, ed era ben comprensibile, visto che dal 1969, ossia da quando la Honda aveva presentato al Salone di Milano la Cb 750 Four, l'idea di acquistare una mono 4T di cilindrata medio-alta (allora) sfiorava al massimo qualche raro nostalgico di tendenze masochiste. Mi recai dunque a San Lazzaro di Savena, localita' "Palazzetti", sede della Italjet che per prima aveva ottenuto la licenza di importazione delle motociclette Yamaha. Leopoldo Tartarini, ex corridore di ottima levatura e autore di un giro del mondo nel 1957 in sella a una Ducati 175, era il titolare della Italjet, azienda da lui stesso fondata, e io lo conoscevo personalmente da dieci anni, da quando cioe' avevo acquistato direttamente nello stabilimento di San Lazzaro la prima Italjet-Triumph Grifon 650 prodotta. Non mi fu quindi difficile ottenere da Tartarini il permesso di effettuare  una brevissima prova della nuova moto, la Xt 500, nell'area esterna privata della fabbrica , visto che l'omologazione in Italia non era stata ancora completata.
Il mio ospite era in realta' un po' titubante perche' temeva che potessi farmi male mettendo in moto il motore, ovviamente ancora privo di avviamento elettrico, e mi diede qualche consiglio sul tema, avvertendomi che i mono di quella cubatura erano in genere piuttosto recalcitranti e non di rado la gamba "avviatrice" del motociclista ne subiva le antipatiche conseguenze.
Io pero' potevo vantare anni e anni di esperienza accumulata nell'avviamento a pedale o a spinta; piu' volte mi era capitato di dover mettere in moto le Moto Guzzi Falcone e Astore 500 (relativamente facile), le Gilera Saturno 500 (piu' difficile), e le Ducati 250-350-450 Scrambler (facile o difficilissimo a seconda dell'umore del motore...).
Cosi', dopo un paio di tentativi indispensabili per affinare la tecnica in relazione alle particolari esigenze di quel mono, non ebbi difficolta' ad avviare la Yamaha 500 Xt e immediatamente constatai con meraviglia che teneva il minimo con insolita' regolarita' (a confronto degli altri motori di simili caratteristiche) e che le vibrazioni erano nettamente inferiori alle aspettative.
La buona impressione divento' ottima dopo il primo assaggio in marcia: frizione morbida, acceleratore ben dosabile, coppia sostanziosa, rapporti del cambio correttamente distanziati, rombo pieno e gradevole, anche se un po' troppo represso, maneggevolezza formidabile, frenata...cosi' e cosi'.
Con la Xt fu amore a prima vista. A me non piacciono le moto troppo specialistiche, quelle che devono essere condotte in un solo modo per dare soddisfazione. Amo invece quelle che mi lasciano scegliere, in funzione del luogo, del desiderio del momento, o dell'improvvisa ispirazione, come guidare, dove andare, come divertirmi e quanto sfogarmi. La Xt in questo senso era fatta proprio per me: pronta a tutto senza pretese.
Terminata la prova chiesi quindi a Tartarini:"Me la vende subito?"."Ero sicuro che ti sarebbe piaciuta - rispose - ma questa ci serve per l'omologazione
 e ha gia' ricevuto tante strapazzate dai miei collaudatori. Ti prometto che la prima che arriva in Italia per la vendita e' la tua".
Tornai a Faenza e andai dal mio amico Eugenio Dotti, concessionario Honda e Yamaha, che stava vivendo un momento di intensissima e assai redditizia  attivita' commerciale con le meraviglie giapponesi che esponeva nelle sue vetrine. Lo informai del mio acquisto e lui mi guardo' con un certo compatimento, poi commento': "Tu sei un vero appassionato, ma queli come te sono pochissimi. Le moto che la gente vuole comprare devono avere quattro cilindri, non uno solo. Vorra' dire che l'unico ad avere una Yamaha Xt 500 a Faenza sarai tu".
Sbagliava e se ne rese conto assai presto, quando esplose il boom della Xt 500 e delle sue successive versioni. Ne vendette una marea...
La mia arrivo' presto e Dotti mi assicuro' che era la prima arrivata in Italia. Non ho mai potuto verificare ma potrebbe anche essere.
Fino a quel momento non avevo praticato molto il fuoristrada, o meglio, mi ero avventurato su strade di ogni tipo, ma sempre con moto e pneumatici stradali, quindi i loro limiti emergevano molto presto. Il bello dell' off-road lo scoprii con la Xt, che la definizione ufficiale classificava come "enduro", ma che in realta' spaziava anche oltre, fino ad un trial "morbido", consentito da quella consistente coppia a basso regime che i due tempi enduro non conoscevano. Con quella moto e con i suoi 32 Cv sempre disponibili viaggiavo agile e veloce su strada asfaltata fin quando il mio sguardo veniva rapito da uno scorcio di panorama particolarmente affascinante. A quel punto, che ci fosse la strada sterrata, o anche solo un sentiero, oppure un prato o un campo di zolle, mi ci avventuravo comunque con la ferma intenzione di raggiungere in moto il mio obiettivo. La Xt mi assecondava quasi sempre. Quando non lo faceva era solo colpa mia che le chiedevo l'impossibile, viziato da cio' che mi permetteva normalmente di fare. Una volta mi inoltrai lungo un sentiero, largo giusto per un escursionista a piedi, che era tagliato orizzontalmente sul fianco di una collina molto ripida che scendeva fino al fiume. Non sarei riuscito in alcun modo ad invertire la marcia in caso di bisogno, ma andai avanti convinto che prima o poi uno spiazzo l'avrei trovato. Invece trovai un robusto e invalicabile sbarramento che delimitiava un pascolo.
Ero molto lontato da qualsiasi casa, i telefonini non esistevano ancora. Che fare? Vidi sul fiume un pescatore, lo chiamai e il sant'uomo si arrampico' fino a me, poi, insieme, riuscimmo, a rischio di farla precipitare in basso, a voltare la moto. Grazie.
Nel fuoristrada quasi trialistico- quello che piu' mi divertiva -  l'unico vero problema della Xt, che superava anche duri ostacoli grazie alla possibilita' di affrontarli a velocita' ridottissima guidando in piedi, era l'antipatica abitudine di spegnersi con uno "schioff" nel momento piu' delicato dell'operazione. Un rifiuto del carburatore, e ti trovavi bloccato spesso in equlibrio molto precario. No problem: se riuscivi ad evitare una caduta (ed il peso di soli 130 Kg della moto, unito alla sella stretta e alla magrezza della struttura ti dava una grossa mano in questo senso), rimettevi in moto e ricominciavi daccapo. Ma se stavi avanzando lungo costa senza sentiero, con una bella pendenza sulla sinistra e la montagna a destra dove c'era la leva della messa in moto, allora erano guai seri: non c'era spazio per azionare la leva di avviamento e si offrivano solo due alternative: o andare avanti spingendo la moto se questo era materialmente possibile, fino a trovare un punto piu' largo, oppure affrontare il terreno scosceso lanciandosi verso il basso e sperando di riuscire a controllare la moto.
Tenni la Xt per alcuni anni con la massima soddisfazione, poi, sempre scegliendo una moto polivalente pero' piu' prestante e piu' adatta al turismo in coppia, passai a una Bmw R 80 Gs. Ma la versatilita' e l'agilita'della Xt non la ritrovai mai piu'.

Lo spaccato dell Xt 500 mette in evidenza il grosso mono a quattro tempi e le scelte tecniche. Nel 1976 appariva controcorrente:






Una vita lunga ben tredici anni:


Yamaha Xt 500-C del 1976, priva dei soffietti alla forcella:





versione F del 1979 con paramotore piu' ampio:





Il ciclo della Xt 500 si chiude nell'89 con la Anniversary, che celebra la fine della produzione:



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Enduro stradali / Ma la 1190?
« il: 31 Gennaio 2014, 22:17:04 »
In questi mesi di attesa pre-parto, che manco un elefante, mi era di nuovo venuta in mente la 1190 Adventure:




girala pure di tre quarti ma uno quella non la sposa per la bellezza, i lati positivi, oltre all'elettronica ipersofisticata, controllo di stabilita' Bosch compreso, avrebbe dalla sua una dotazione di pneumatici a prova di freddo, sporco e brecciolino e che ti durano 7.000 km. invece di 4.000, una minima attitudine al fuoristrada, nel senso che che si va' al Tunnel du Parpaillon con quella lo puoi fare, i difetti sono le dimensioni a dir poco ipocondriache ( :57: ) e l'altezza sella inopportuna....  :tris: :57: Tra l'altra sono in pronta consegna e non devi pregare in una congiunzione astrale favorevole per riuscire ad averla.... sm409

Che ne dite, cambio il mio Dash?

2136
Moto d'epoca / Maga sul Tigi
« il: 30 Gennaio 2014, 21:58:15 »
Che tempi:




 adoremus adoremus adoremus

2137
Stradali / Nuova Bmw R 1200 Rt
« il: 30 Gennaio 2014, 20:45:21 »

2138
Drive in / Catheram F1 2014
« il: 30 Gennaio 2014, 20:34:05 »
Presentata la Catheram Ct 05, l'unica F1 con l'aspirapolvere.....




mai vista una F1 piu' urrenda...... sm415 sm415 sm415

ci sono anche i posti per mettere i vuoti dell'acqua minerale sugli alettoni.... :57:

2139
Fotografia / Power pork's
« il: 30 Gennaio 2014, 14:02:01 »
Sono arrivate le valigie e il bauletto per la Smc 690 di Motaldo della Power Pork's:





appena si ferma si organizza.... :singing: :sbav:

2140
Enduro stradali / Ho sognato che guidavo un Giesse!
« il: 30 Gennaio 2014, 13:32:24 »
Sara' il fatto di mangiare l'insalata alla sera, ma l'altra notte ho veramente sognato che ero in giro sui passi di montagna alla guida di una Bmw R 1200 Gs, mi ricordo soltanto che il problema piu' grande era la dimensione enorme della sella che mi impediva di mettere i piedi a terra e, di conseguenza, non potevo piu' fermarmi....
Mi sono svegliato tutto sudato ed ero ancora sopra al Giesse..... sm91 sm91 sm91


http://www.moto.it/news/andrea-buzzoni-ogni-anno-5-nuove-moto-da-bmw.html


siamo veramente circondati dai Giesse, fatevi un giro sui passi alpini appena sara' possibile e ne avrete la conferma, 25.000 Giesse m.y. 2013 prodotti non sono pochi, complimenti alla Bmw, senza ironia! :OK:

2141
Moto strane, catorci, ratamaglia & cancelli / Una nuda per Kermit!
« il: 29 Gennaio 2014, 21:39:23 »
Non so' se posso entrare nella sua sezione, faro' attenzione a non prendermi il tetano con qualche canciello........  :57: Volevo consigliare a Kermit una moto ignuda:



http://www.moto.it/news/mercato-dellusato-naked-sotto-i-4-500-euro-quale-mi-compro.html


 :OK:

2142
Moto GP/SBK ecc. / Hideo Kanaya, un talento zittito
« il: 29 Gennaio 2014, 21:35:07 »
Un campione sacrificato, Hideo Kanaya:

http://www.moto.it/sport/nico-cereghini-hideo-kanaya-talento-zittito.html





Ciao Hideo.


2143
Nuove tecnologie / Maurizio Cheli , il Toni Bou dei cieli
« il: 27 Gennaio 2014, 21:25:07 »
 L'altro giorno, sopra all'aeroporto di Levaldigi (Cn), c'era un Eurofighter Typhoon completamente nero in fase di collaudo:



guardate come lo tira su' e come lo tira giu' il capo pilota collaudatore nonche' astronauta Maurizio Cheli:


http://youtu.be/dKk12DNJM9w


credo che manovre del genere siano al limite delle leggi della fisica....



 sm416 smbrv smbrv smbrv

2144
Fotografia / Ora di tirarla fuori
« il: 26 Gennaio 2014, 15:27:49 »
Visto la giornata quasi primaverile, viene gia' voglia di tirare fuori la moto "seria".....





 :OK:

2145
Fotografia / Lady Sanz
« il: 26 Gennaio 2014, 15:15:19 »
Ci da' del gran gas questa:





 smbrv smbrv smbrv