Da Motosprint uscito oggi in edicola: quasi sicuramente vedremo Tony Cairoli in sella alle nuove Husqvarna come pilota della nazionale italiana alla sei giorni di enduro di Olbia!

Verso gli inizi degli anni '80, le case giapponesi, nessuna esclusa, decisero di mettere in produzione delle moto stradali turistico/sportive dotate di sovralimentazione con turbocompressore, con l'intento di dare coppia e potenza simili o addirittura superiori, a moto dalla cilindrata pressoche' doppia, la prima fu la sontuosissima e curatissima Honda con la Cx 500 prima e Cx 650 poi:






poi fu il turno della Yamaha con la Xj 650 Turbo:




Suzuki Xn 85 Turbo:




ed infine la Kawasaki con la Gpz 750 Turbo:




purtroppo l'adozione del turbocompressore rese le moto molto impegnative da guidare in quanto la brusca entrata in funzione della sovralimentazione rendeva il motore quasi ingestibile, soprattutto in curva, ci si trovava spesso e volentieri con il posteriore della moto completamente intraversato, ovviamente la cosa snaturava completamente l'attitudine turistico/sportive di quelle moto, l'unica ad avere una minima gestibilita' dell'erogazione del motore era la Kawasaki Gpz 750 Turbo in quanto era di 750 cc., la Kawasaki, uscita per ultima sul mercato, aveva capito che occorreva aumentarne la cilindrata per avere un minimo di gestibilita' dell'erogazione della potenza, il motore della Gpz disponeva comunque di 110 Cv, che, per quei tempi, erano gia' una potenza  ragguardevole!
Comunque l'intento di dare prestazioni simili o addirittura superiori a motori di cilindrata doppia soltanto con l'adozione della sovralimentazione non ebbe fortuna, visto che per mitigare il ritardo alla risposta e la conseguente brutale erogazione del turbocompressore occorreva aumentare la cilindrata del motore, nel giro di pochi anni le moto con il turbo spaririono dai listini di tutte e quattro le case giapponesi....


Al Salone di Milano del 1981 desto' scalpore la presentazione del prototipo della Moto Morini 500 Turbo, al progetto lavoro' il "solito" Lambertini, padre di tutti bicilindrici a V della Moto Morini,  che, pare, fosse riuscito nell'intento di mitigare il problema del ritardo della risposta del turbocompressore, poi per un motivo di mancate forniture dei turbocompressori da parte di un'azienda giapponese, il progetto venne accantonato, la "solita" occasione mancata tipica di molte aziende italiane...

Questa, a mio avviso, rimane la piu' bella e la piu' essenziale di tutte le moto da motoalpinismo realizzate fino adesso, e se ci e' riuscita trent'anni fa' una ditta artigianale come la Tgm, oltretutto la TT 400 e' rimasta soltanto un prototipo senza un seguito di produzione, mi chiedo, perche' nessun'altra casa motociclistica e' mai riuscita a produrre niente di meglio, fino adesso abbiano visto non delle moto da motoalpinismo, ma soltanto delle coperte troppo corte....

Enduro da "ampi sterrati (r)"  nelle vallate dei Valdesi, dalla Val Chisone alla Val pellice e poi fino alla Val Po e ritorno senza toccare quasi mai l'asfalto:

Carabela 200 trial, casa motociclistica messicana ancora in attivita'!



la moto nella foto ha il logo Franck's, che era l'importatore statunitense della Carabela Motos,ma qui stiamo gia' andando nel soprannaturale......

Per la serie:"a' famo strana":Mecatechno Dragonfly 326 del 1986:



la Mecatechno era una piccola azienda spagnola che negli anni ottanta produceva, in piccola serie, delle moto da trial, anche il motore era home made, adottava l'alimentazione a valvola rotante:




da noi in Italia se ne vedevano piuttosto poche, salvo nelle mani di qualche pilota spagnolo  durante le gare internazionali!

Attualmente la Mecatecno produce moto da trial a propulsione elettrica per bambini:

http://mecatecno.es/modelos.html

Presentata a Barcelona nel 1985, la Gas Gas Halley 325, la prima di una lunghissima serie di moto da trial della casa di Girona:

Queste sono state le ultime moto da trial prodotte in Inghilterra, Grevees Pathfinder 175 M59 del 1971, equipaggiate dal motore Puch 175 di derivazione regolarita':