Autore Topic: Ma quante erano le marche semi artigianali degli anni settanta?  (Letto 26602 volte)

Offline Valchisun

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Ne avevamo gia' parlato, ma ogni tanto e' bello riparlarne, e' opportuno, quasi doveroso far riaffiorare la memoria storica di tutte quelle marche italiane che agli inizi degli anni settanta si erano messe a costruire motociclette da fuoristrada, da motocross o da regolarita' e che, purtroppo, come meteore, ebbero una vita commerciale molto breve, costrette alla chiusura dall'avvento delle moto da cross giapponesi, queste piccole realta' semi-artigianali contribuirono a creare una folta schiera di campioni sia nel motocross che nella regolarita', molti cadetti che gareggiavano nei vari campionati regionali, arrivarono a conquistare titoli europei ed addirittura mondiali, con nel caso di Chicco Muraglia nella regolarita' su Accossato e di Michele Rinaldi per anni prima guida della Tgm!
Queste sono le marche che mi ricordo io, fate uno sforzo e cercate anche voi di ricordavene qualcuna, molte erano delle realta' talmente piccole, cioe' la ditta era poco piu' che un garage, che non superavano i confini della regione di appartenenza, comincio proprio con una piccola casa di Moncalieri:

Moto Accossato:



la toscana Ancillotti di Sambuca Val di Pesa:




la A.I.M. 50 cc. da motocross con la sella scamosciata, una leggenda:




Moto Aspes di Gallarate:




un'altra realta' piemontese, la torinese Barbiero:




la toscana Moto Gori, che faceva dei cinquantini che erano delle opere d'arte:





non dimentichiamoci delle aziende che avevano dimensioni industriali come la Fantic Motor:



oppure la S.w.m.:



Moto Villa:




Gilera El.Me.Ca.. la El.Me.Ca. era un'azienda torinese, e precisamente di Cafasse, che costruiva le pompe di benzina per i distributori, per un breve periodo la Gilera gli commissiono' l'assemblaggio delle sue moto da regolarita' 125:




la leggendaria T.g.m. di Parma, marca con cui Michele Rinaldi vinse le sue prime gare nel mondiale di cross:



Muller Zundapp:




Puch Frigerio, da importatore Puch a costruttore:





Moto C.m.k.:



la Simonini di Maranello:




la Mazzilli, la Rolls Royce delle regolarita':






moto Milani Co.Be.:



Moto Verona, in seguito M.a.e.r.:




Moto M.a.e.r.:



Due realta' ancora attuali:

Aprilia:




Tm di Pesaro:



la Kramer di Arcore:




Ca.gi.va.:



M.a.v.:



Testi:



Intramotor:



Betamotor:



Laverda Zundapp:



Guazzoni:

« Ultima modifica: 26 Luglio 2014, 21:55:44 da Valchisun »

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Offline alex

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Re: Ma quante erano le marche semi artigianali degli anni settanta?
« Risposta #1 il: 27 Luglio 2014, 12:56:03 »
Laverda Husqvarna!!   sm425

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kappa

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Re: Ma quante erano le marche semi artigianali degli anni settanta?
« Risposta #2 il: 27 Luglio 2014, 15:51:35 »
la Mazzilli, la Rolls Royce delle regolarita':

Veramente dei mezzi bellissimi  sm413
Questo cinquantino ancora me lo sogno, al mio paese l'aveva solo il figlio del "dottore"  sm470

« Ultima modifica: 27 Luglio 2014, 15:56:16 da dani »


Offline Michel

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Re: Ma quante erano le marche semi artigianali degli anni settanta?
« Risposta #4 il: 27 Luglio 2014, 21:37:13 »
Certo che molte di queste foto hanno ancora un'estetica accattivante  :OK:

Offline alex

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Re: Ma quante erano le marche semi artigianali degli anni settanta?
« Risposta #5 il: 27 Luglio 2014, 21:48:55 »
Già detta?



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Offline kermit

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Re: Ma quante erano le marche semi artigianali degli anni settanta?
« Risposta #6 il: 28 Luglio 2014, 00:32:12 »
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

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