Autore Topic: Honda CBR 1100 xx Blackbird  (Letto 3693 volte)

Offline beppext

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Honda CBR 1100 xx Blackbird
« il: 02 Agosto 2014, 17:26:06 »
Oggi ero a pranzo con un gruppo di gente eterogeneo tra cui un motoclista di lungo corso appassionato di moto sportive, un genere che a me non ha mai attirato. Però dopo una piacevole chiaccherata nella quale ci siamo scambiati le rispettive esperienze sulle due ruote si è offerto di farmi provare la sua semi-vecchietta



Suonerà strano a vecchi scafati come voi.... sm442 , ma questa era la mia prima esperienza con un quattro cilindri di grossa cilindrata.
Penso che questa in particolare sia forse una tra le più 'adatte' per uno con poca esperienza di carenate:
erogazione dolcissima, motore equilibrato, freni assolutamente progressivi. Insomma la classica filosofia Honda (la potenza c'è ma non ti viene sbattuta in faccia tutta e subito).
La definizione che il tipo ha dato della Honda in generale concorda con quanto letto molte volte anche su questo forum:
una moto per tutti. Una moto che non ti dà quel brivido che ha provato con i bicilindrici (soprattutto quelli italiani che rimangono nel suo cuore) ma che ha imparato ad apprezzare ugualmente per altre doti. L'affidabilità in primis ovviamente.
La moto che lo ha divertito di più invece è stata questa....ma lo ha lasciato a piedi spesso :V:


Offline Valchisun

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Re: Honda CBR 1100 xx Blackbird
« Risposta #1 il: 02 Agosto 2014, 20:38:26 »
Quel tuo amico e' stato uno dei rari possessori di Laverda, che furono "chimera" e "canto del cigno" contemporaneamente, cioe' del tentativo di rinascita del marchio Laverda, avvenuto nel 1993, dove una cordata di imprenditori veneti cerco' di dare nuova vita al marchio ed alle moto Laverda, spostando la sede da Breganze ad un capannone di Zane', puntando, all'inizio, soltanto sui mercati esteri, dove esisteva ancora un consistente bacino di appassionati delle moto venete, nel 1997 le moto vendute all'estero furono 1.500, il discreto successo di vendite fece prendere la decisione di aprire le vendite anche sul mercato italiano con la Ghost, dotata di motore bicilindrico frontemarcia con la distribuzione a quattro valvole raffreddato ad aria di 668 cm. cubici:



e la Strike di 750 cc., con telaio in alluminio scatolato:



a queste si aggiungevano realizzazioni ancora piu' curate ed "esclusive" come la Ghost Legend:




la piu' bella e sportiva di tutta la gamma delle "nuove" Laverda fu' proprio la Formula, che partecipo' anche a qualche gara di campionato Superstock in Inghilterra con il Team Alto Performance Racing.
Laverda Sf 750 Formula:



Nonostante la componentistica di alto livello : freni Brembo, cerchi forgiati Marchesini, sospensioni Paioli, le nuove moto venete non riuscirono  piu' a fare breccia nel cuore degli appassionati, portando ad una nuova chiusura della produzione, schiacciata da quella nipponica e da quella sempre piu' emergente della Ducati.
Acquisita nel 2000 dall'Aprilia, e' stata travolta dalle difficolta' finanziare di quest' ultima. Attualmente, come tutto il gruppo Aprilia che comprende anche il marchio Moto Guzzi, e' di proprieta' della Piaggio.
Nel 2000 e' stata presentata la Lynx 650:



una naked con il telaio misto tubi a traliccio in acciaio e piastre in alluminio (telaio ripreso e sviluppato successivamente per l'Aprilia Shiver 750), con motore di derivazione Suzuki Sv 650. Purtroppo questo modello non entro' mai in produzione, ma puo' essere considerato il progenitore dell'Aprilia Shiver 750.
Al Motorshow 2002 venne presentata il prototipo della SFC 1000 ( dotata del motore bicilindrico a V dell' Aprilia Rsv):



per poi essere presentata in versione definitiva al Salone di Milano nel settembre 2003:







Era pronta per entrare in produzione in una prestigiosa serie limitata di 549 veicoli (come la prima serie SFC) e successivamente in una seconda serie piu' economica, ma poi il Gruppo Aprilia (Moto Guzzi e Aprilia) venne ceduto alla Piaggio che ne blocco' la messa in produzione. Negli ultimi anni la Laverda commercializzo' una serie di scooter e di quad di importazione. Fine bruttissima ed indecorosa per un marchio che ha fatto la storia del Motociclismo italiano.
« Ultima modifica: 02 Agosto 2014, 20:45:49 da Valchisun »

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Offline Enzo

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Re: Honda CBR 1100 xx Blackbird
« Risposta #2 il: 02 Agosto 2014, 21:03:54 »
Sergio, a volte mi fai paura, ma quante ne sai ? :PDT_Armataz_01_37:
.
Suzuki V-Strom 650 " solo asfalto"
Vertigo Nitro " la bomba"
Suzuki DR 650 SE " La Milf".

Offline Valchisun

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Re: Honda CBR 1100 xx Blackbird
« Risposta #3 il: 02 Agosto 2014, 21:08:32 »
E' perche' fuori piove, c'e' la stufa accesa, i vetri appannati, la copertina di lana sulle gambe, il gatto in grembo, il gufo sulla spalla, si vive di ricordi, oramai..... :tris:

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Offline alex

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Re: Honda CBR 1100 xx Blackbird
« Risposta #4 il: 02 Agosto 2014, 21:50:43 »
E poi google è sempre lì  :bins:
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Offline beppext

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Re: Honda CBR 1100 xx Blackbird
« Risposta #5 il: 02 Agosto 2014, 22:09:56 »
In realtà il Valchi non esiste.....è come HAL 9000....una cpu.  sm444

P.S.
è per questo che non si vede mai ai raduni..... sm472
« Ultima modifica: 02 Agosto 2014, 22:11:49 da beppext »

Offline Valchisun

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Re: Honda CBR 1100 xx Blackbird
« Risposta #6 il: 02 Agosto 2014, 22:12:14 »
Anzi un p.c.u, alla piemontese...... sm444

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Offline kermit

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Re: Honda CBR 1100 xx Blackbird
« Risposta #7 il: 03 Agosto 2014, 09:41:19 »
a essere un po' più furbi... si riciclava motori e li si faceva uscire con altri marchi....
adesso il v2 aprilia non è più su nessuna moto?

io so di quel gruppo che ai tempi la mgs01 è stata uccisa dal boss aprilia che arrivato a mandello ha detto:
"in questo gruppo le moto sportive le costruisce aprilia e basta".... è cosi anche il sciur ghezzi ha levato le tende, ma non ha potuto portare avanti in toto il progetto...
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

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Offline Valchisun

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Re: Honda CBR 1100 xx Blackbird
« Risposta #8 il: 03 Agosto 2014, 10:24:27 »
Adesso il V2 Aprilia piu' grande e' quello montato sulla Dorsoduro 1.200:



una delle sue caratteristiche e' di fare entrare nel carter motore il liquido di lubrificazione, come e' accaduto ad un mio conoscente a mille km. e non soltanto a lui..., ma tanto il liquido usciva dalla marmitta e finiva sulla ruota posteriore e nell'ambiente esterno miscelato ai fumi di scarico, essendo nuova doveva "farsi"..... :omo:

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