Autore Topic: Sensazioni  (Letto 4948 volte)

Offline alex

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Sensazioni
« il: 20 Novembre 2014, 19:48:01 »
Rapidamente scarto l'idea di fermarmi a prendere il caffè in pasticceria subito su per la Feltrina. Mi attendono oltre 200 km per arrivare al meeting point.
Ora il caffè ci sta, poi la consultazione della cartina, la sigaretta e si riparte. Risalgo la valle del Piave, tra paesaggi bellissimi, fino a Busche, dove un dolcissimo sole fa capolino da destra. Continuando a guidare mi partono i pensieri, molto spesso mi capita di voler fermare il mondo e la vita per poter congelare in un determinato istante momenti, atmosfere, odori, ricordi gioie e felicità che altrimenti so che un attimo dopo voleranno via come una foglia secca spazzata dal vento.
Voleranno via e rimarranno solo i ricordi. Alcuni bellissimi, altri dolorosissimi. Ma ricordi.Ma miei.
55 anni... 55 anni di ricordi: pochi?!? molti?!?!?... boh!!! So solo che, se rallento il ritmo della mia vita e mi volto ad osservare, vedo un flusso interminabile d'immagini che mi fanno da ombra e tra queste scorgo fra le tante voi, un gruppo di amici, un gruppo di compagni di viaggio che mi hanno donato momenti belli, brutti, incazzature e delusioni, comunque sia un gruppo di Amici che nei momenti brutti erano li pronti a consolarmi e sostenermi. L'Amicizia è molto importante, ed è per questo che va rispettata e usata nel migliore dei modi, a volte non è facile, in qualche occasione ti fa anche soffrire, se qualcuno la chiede o se qualche persona ne ha bisogno, doniamogliela, ma mai per avere qualcosa in cambio, altrimenti non avrebbe valore, se vieni ricambiato sarai felice di aver trovato un amico, se invece il contrario saremo orgogliosi per aver aiutato una persona in difficoltà.

Mi rendo conto che continua a piacermi fotografare tutto, alberi, paesaggi, persone. E finalmente mi rendo conto il perché. Voglio fermare, ingabbiare gli istanti migliori della vita, "il tempo esiste e a volte va fermato". La macchina del tempo, ci accompagna nel presente, ci ricorda il passato. Il futuro no, quello ce lo creiamo noi con le scelte.
Sensazione strana, sensazione di "sospeso" e tutto intorno a me corre. Provo a capire ma nulla, è un dialetto a me incomprensibile. L'aria è fresca, c'è vento, un vento che avvolge. Avvolge la mia corazza che mi isola dal mondo, mi entra dentro. Forse è l'unica cosa che riesco a sentire e che mi fa pensare. A verdi distese, verdi prati. Prati mossi come un grande oceano dove correre, sdraiarsi, sognare, guardare il cielo, le nuvole, gli uccelli che volano liberi spensierati.

Mi desto dai pensieri ed il sole è già alto, la voglia di fuggire è tanta, mollare tutto, stracciare i canoni giornalieri, canoni in cui non mi riconosco, in cui non mi riconoscerò mai, mi viene voglia di gridare che la vita è un'altra, che i problemi sono altri, che le cose importanti sono altre, l'amore, la natura che ci circonda, le passioni, il volo, le sensazioni, i profumi.

Già so che non sentirebbero, sono sordi, sono ciechi, sono in uno stadio terminale, sono morti nell'anima, nel cuore... nella testa... sono vuoti... solo dei gusci vuoti che si rincorrono a vicenda senza mai raggiungersi... senza mai trovarsi... sono soli... sono freddi... è come se un potentissimo virus ci portasse via la consapevolezza del nostro essere, la spensieratezza... la spensieratezza che si ha da bambini... un virus che ci aggredisce nell'età adulta e contro il quale non si conosce una cura, o più subdolo, che non ci fa venire voglia di trovare la cura... un virus che ci trasforma e che ci rende immateriali...

Ma perché??? Perché mi ha risparmiato? Perché penso? Perché ragiono? Perché mi accorgo di questo dramma? Non era forse meglio essere come gli altri e non rendersi conto di nulla??? Si, no, non so rispondere, non ho voglio di cercare risposta. Quello che ora so è che vivo, ascolto, osservo, provo emozioni. Riesco a sentire l'aria fresca che mi accarezza il viso, ha un sapore particolare che conosco, lo conosco ma mi sfugge. Mi ricorda attimi belli, non troppo lontani e torno a volare, a volare con la mente, con lo spirito, con l'anima, e sono di nuovo lontano, lontano da tutto ciò che detesto e che non capisco, lontano dalla vita frenetica che è a meno di un centimetro da me. Me ne disinteresso e volo libero, leggero, solo con me stesso ma felice, solo con la natura che è sveglia, è sempre li anche se non sempre la vediamo ed ecco che, ad un tratto, si fa sentire prepotentemente con il vento.

Solo come sempre.

Sono le 19.40, parcheggio sotto il portico di casa, ed e' subito sera.
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Offline beppext

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Re: Sensazioni
« Risposta #1 il: 20 Novembre 2014, 20:43:57 »
....finisce con le stesse straordinarie parole di Quasimodo....e alla fine il messaggio e' lo stesso, varia solo il numero di battute.
Uno dei piaceri immensi della lettura e' quando ci si riconosce nelle parole di un autore.... :OK:

Offline Lamberto

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Re: Sensazioni
« Risposta #2 il: 20 Novembre 2014, 22:02:20 »
Grazie Alex, leggerti è sempre un piacere e non finirei mai farlo.
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Offline alex

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Re: Sensazioni
« Risposta #3 il: 20 Novembre 2014, 22:11:21 »
Tu istighi a delinquere!  :hee20hee20hee:

 Non ditemi che per natura l'uomo non è fatto per volare.
Non sembrava fatto nemmeno per andare sulle acque, poi ha inventato le navi.

Sono passati 110 anni dal volo del "flyer".

Ma volare adesso è solo modesta routine ?
Il normale viaggiatore non è tenuto a sapere quanto l'aereo sia stato capace di vincere l'aria grazie alla sua adattabilità all'ambiente e alla capacità di evolvere molto più dei troppo semplici palloni che entusiasmavano scatenando le fantasie.
"Oggi si vola" era il cartello dei "barnstormer", quei piloti che avevano investito la liquidazione in un aereo e portavano a spasso per i cieli i contadini...
Oggi si vola, e la gente col naso rivolto all'insù godeva nel vedere le capriole del volo acrobatico (un brivido a buon mercato per chi assiste al sicuro da terra).

Si dice che spesso la scienza ci tolga l'anima, forse. Ma l'aereo solleva il corpo e lo fa perchè, come ogni macchina riuscita, è pensiero incarnato, intelligenza pratica.

A me volare piace perché è l'applicazione scientifica sui nostri limiti, è arte, ingegnosità, tecnica di realizzazione, capacità di controllare il congegno, poi - da non sottovalutare - conquista di nuovi modi di vedere il cielo e la terra. Esperienza di libertà, l'aprirsi di un nuovo spazio e l'acquisizione di un diverso senso del tempo. Ancora una volta libertà e conoscenza vanno insieme.

Come quando nel 1970 mi ritrovai imbragato su uno strapiombo, a 25 chilometri dall'aeroporto, dopo essermi legato stretto al niente, pensai di essere pronto per volare.
A dodici anni, sul tetto del condominio, un lenzuolo fissato con delle corde alle braccia e alla cintura, mi accingevo a saltare, quando, per la prima volta in vita mia, mi trovai faccia a faccia col buonsenso. Slegai le corde, ridiscesi la scaletta, rimisi le lenzuola nello stenditoio e non raccontai mai a nessuno quant'ero stato vicino alla stupidità.

Questa volta comunque, non si trattava dei quattro metri sul cortile: ce ne erano 800, di metri, con abeti lungo il pendio e rocce sul fondo: affilati denti di pietra nelle mascelle delle Prealpi, che aspettavano famelici una porzione di pazzo.

- E' così dunque che si sente un suicida? - mi domandai. - Che ne è del buonsenso aeronautico? Finora sono stato un pilota, non un matto... -

Tre passi; corro forte, corro come se volessi morire, proprio adesso, oltre il ciglio. Il gigantesco straccio dietro di me, un niente di nylon, senza alcuna struttura, con i colori di un prisma, invece di trascinarsi spiegazzato nel burrone, scoppia deflagrando alto nell'aria, un parasole incurvato ad arcobaleno, un sogno tra me e la pazzia.
Invece di morire, volo. "Aaaaa-haaaay", urlo alla montagna, ai denti, al cielo. Le rocce ascoltano.

Apparecchi simili a soffioni di cardo, i parapendio sono enormemente semplici, tanto che si impara a pilotarli in un giorno. Fin'ora, ovunque abbia volato e con qualsiasi cosa abbia volato, l'andare in moto e volare col parapendio sono quanto di più vicino alla calamita che mi spinse prima sul tetto del garage, e poi a pilotare aeroplani: il parapendio è la cosa più prossima al volare senza ali, se escludiamo un'esperienza extracorporea o il volare giù per burroni cadendo con la moto.

Niente rumore, niente fumo, niente aeroporti, niente danni al pianeta, non lascia niente scendendo, tranne una larga, lenta pennellata nell'aria, colore a scelta.
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Offline Valchisun

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Re: Sensazioni
« Risposta #4 il: 21 Novembre 2014, 00:56:02 »
A me piace la gente che fa' ricerca, che guarda avanti come i pionieri del volo, pensate che cosa puo' significare mandare una sonda su una cometa, un satellite nelle profondita' dello spazio, un uomo sulla Luna, oppure cercare di sconfiggere un virus, quello che c'e' dietro e' pazzesco, quasi inumano, quelli che si occupano di andare avanti sono i nuovi Magellano, i nuovi Colombo, delle vedette del genere umano mandate in avanscoperta, mi piacciono le innovazioni tecnologiche perche' li' dentro ci vedo lo sforzo dei nuovi pionieri, la nuova frontiera, la nuova corsa al Ovest.
Non c'entra niente, ma mi collego al fatto che l'uomo non e' fatto per volare.

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Offline Titto

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Re: Sensazioni
« Risposta #5 il: 21 Novembre 2014, 09:17:07 »
 smbrv
Ho volato ultraleggero per qualche anno, capisco quel che dici. Per me è sempre una magia, come il topo dei denti.
Fabrizio "Titto" Brizi
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Offline tomm4

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Re: Sensazioni
« Risposta #6 il: 21 Novembre 2014, 13:57:10 »
 adoremus

Online vin-lap

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Re: Sensazioni
« Risposta #7 il: 21 Novembre 2014, 17:38:03 »
 :OK:
moto varie.....

Offline kermit

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Re: Sensazioni
« Risposta #8 il: 22 Novembre 2014, 00:27:11 »
mi piacerebbe aver letto di più, e leggere di più anche ora, per poter essere in grado di esprimere con le parole chiare, significative e profonde le sensazioni che provo. forse sono nato nella generazione sbagliata, con il bum (anzi il bim bum bam) della fininvest e dell'idiozia, quando guardare al tv era di moda, era normale ridere coi programmi e le commedie... forse solo la moto, e lo sport, mi hanno aiutato a crescere senza impegni, senza legami finti, ma solo con i compagni, la squadra o il vento, il freddo, l'asfalto fin "sulle" ossa...
ora che forse si arriva a un grosso bivio, mi sento anch'io sul bordo del burrone, e purtroppo non mi è dato sapere se il parapendio sulle spalle c'è oppure no... ma forse a volte... bisogna prendere coraggio e sperare che ci sia un bel tappeto elastico, giù in fondo... avere il coraggio di osare è l'altra attitudine che ti porta lontano, la scienza ti aiuta, e spesso devi studiarla a fondo, ma senza un po' di sana follia, non si va lontano...
chi diceva "stay hungry, stay foolish" aveva comunque una scienza dietro... ma la portata con se oltre il limite che tante persone non hanno osato varcare...
ed è un bello slogan... anche se poi va interpretato... perchè con la mia panza...
 smrij

grazie alex... è proprio per questi tuoi racconti e queste tue sensazioni, che ho voluto conoscerti di persona...
poi mi sono accorto che sarebbe stato meglio evitare!!!
 sm453 sm453 sm453
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

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EM escape

Offline alex

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Re: Sensazioni
« Risposta #9 il: 22 Novembre 2014, 10:44:26 »
Per iniziare a leggere non c'è mai un "troppo tardi". E comunque se hai qualcosa dentro lo esprimi anche a gesti, anche con pittogrammi sulla parete di una grotta.  :OK:
Le incognite ci sono e ci saranno per chiunque. Basta ricordarsi che il coraggio non è follia, ma solo impulso creativo che ti strappa dalla zona in cui ti senti tranquillo al sicuro e ti scaraventa a costruire qualcosa di nuovo, di entusiasmante per te e per chi ti è caro. E non occorre scienza, occorre cuore.
L’instabilità è la caratteristica di base di un aeroplano acrobatico. La stabilità serve invece a quegli aerei che devono solo trasportare persone o merci da un punto all’altro.

"Non mi scoraggio, perché ogni tentativo che scarto è un passo avanti.”
—     Thomas A. Edison


Quanto al rammarico per avermi conosciuto, figurati che ce l'ho anch'io e non posso nemmeno salutarmi e tornarmene a casetta  sm444
« Ultima modifica: 22 Novembre 2014, 11:16:59 da alex »
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Offline Joker

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Re: Sensazioni
« Risposta #10 il: 22 Novembre 2014, 11:21:42 »
Consiglio una personalita' bibolare, il dr.Jackill si trovava abbastanza bene, anche io ogni tanto non ne disdegno.
« Ultima modifica: 22 Novembre 2014, 12:30:53 da Joker »

Offline alex

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Re: Sensazioni
« Risposta #11 il: 22 Novembre 2014, 12:01:06 »
Non ho capito  sm443
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Offline Joker

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Re: Sensazioni
« Risposta #12 il: 22 Novembre 2014, 12:31:46 »
Visto che non puoi nemmeno salutarti.... sm443

Offline beppext

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Re: Sensazioni
« Risposta #13 il: 22 Novembre 2014, 13:08:04 »
Consiglio una personalita' bibolare, il dr.Jackill si trovava abbastanza bene, anche io ogni tanto non ne disdegno.

ma la personalita' bibolare e' quella di bibo ?....... :57:

Offline Joker

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Re: Sensazioni
« Risposta #14 il: 22 Novembre 2014, 13:53:34 »
Dottor Kermit e mr. Bibo...