Autore Topic: Il superamento del tronco, lesson one  (Letto 4284 volte)

Offline Valchisun

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Il superamento del tronco, lesson one
« il: 07 Aprile 2015, 23:25:34 »
Facile, no?

https://www.facebook.com/video.php?v=948623851835950&set=vb.222350147796661&type=1

il tronco deve essere almeno ad un metro d'altezza, se nno' non c'e' gusto... :57:

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Offline MATI

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #1 il: 08 Aprile 2015, 07:42:26 »
Facile, no?

https://www.facebook.com/video.php?v=948623851835950&set=vb.222350147796661&type=1

il tronco deve essere almeno ad un metro d'altezza, se nno' non c'e' gusto... :57:

VALCHI francamente a me gli ex trialisti falliti che non hanno mai vinto un c...o che fanno i fenomeni con l'enduro non mi dicono niente, l'ENDURO è altra cosa infatti Jarvis non corre nel mondiale ma gli hanno cucito a misura sua e prima di Blazusiak (altro che nel trial era sotto al gradino del podio) delle gare su misura ed un campionato ad hoc solo per vendere più moto a utenti sempre più confusi, se non sono capace col trial di fare quelle cose li sicuramente non le faccio con una moto più cattiva e che peso 30 kg di più, vorrei vedere se Raga e Bou andassero a fare le gare che ora Jarvis stravince..............forse si ridimensionerebbe un po tutto sto fenomeno, poi che siano dei grandissimi piloti e campioni tutti non si discute, ma lo fanno anche per lavoro non per diletto una volta al mese quando siamo fortunati come noi.

Offline Guidolavespa

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #2 il: 08 Aprile 2015, 08:31:36 »
spettacolo... non riuscirò mai... un po' perché non sono capace e un po' perché ho paura...
ma quanto mi piacerebbe...
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Offline alex

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #3 il: 08 Aprile 2015, 08:46:00 »
VALCHI francamente a me gli ex trialisti falliti che non hanno mai vinto un c...o che fanno i fenomeni con l'enduro non mi dicono niente, l'ENDURO è altra cosa infatti Jarvis non corre nel mondiale ma gli hanno cucito a misura sua e prima di Blazusiak (altro che nel trial era sotto al gradino del podio) delle gare su misura ed un campionato ad hoc solo per vendere più moto a utenti sempre più confusi, se non sono capace col trial di fare quelle cose li sicuramente non le faccio con una moto più cattiva e che peso 30 kg di più, vorrei vedere se Raga e Bou andassero a fare le gare che ora Jarvis stravince..............forse si ridimensionerebbe un po tutto sto fenomeno, poi che siano dei grandissimi piloti e campioni tutti non si discute, ma lo fanno anche per lavoro non per diletto una volta al mese quando siamo fortunati come noi.

Concordo in pieno con la prima parte dell'analisi.
Della seconda parte nun me ne po fregà de meno...al circo ci andavo da ragazzino e manco mi piaceva  sm442
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Offline aldo canale

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #4 il: 08 Aprile 2015, 08:54:51 »
Facile, no?

il tronco deve essere almeno ad un metro d'altezza, se nno' non c'e' gusto... :57:

VALCHI francamente a me gli ex trialisti falliti che non hanno mai vinto un c...o che fanno i fenomeni con l'enduro non mi dicono niente, l'ENDURO è altra cosa infatti Jarvis non corre nel mondiale ma gli hanno cucito a misura sua e prima di Blazusiak (altro che nel trial era sotto al gradino del podio) delle gare su misura ed un campionato ad hoc solo per vendere più moto a utenti sempre più confusi, se non sono capace col trial di fare quelle cose li sicuramente non le faccio con una moto più cattiva e che peso 30 kg di più, vorrei vedere se Raga e Bou andassero a fare le gare che ora Jarvis stravince..............forse si ridimensionerebbe un po tutto sto fenomeno, poi che siano dei grandissimi piloti e campioni tutti non si discute, ma lo fanno anche per lavoro non per diletto una volta al mese quando siamo fortunati come noi.

MATI, non condivido il tuo giudizio, sono un ex paracarro trialista ho una motina da enduro e vado a spasso quando posso a volte anche con dei trialisti, forse perchè la mia età non mi permette più di usare un esasperato trial moderno che non snaturerei con serbatoi e selle posticci.
Non condivido nemmeno la direzione in cui stanno andando le gare di enduro che sono sempre più delle gare dedicate ai crossisti in fettucciato e senza trasferimento..... la stessa cosa che è successa per il trial che nel tempo ha perso il trasferimento, gli ostacoli sono diventati insormontabili per i più e si sono persi tutti gli utenti ed i giovani ed adesso si sta cercando di tornare indietro.
Sicuramente l'Enduro estremo è un altra cosa dall' enduro e dal trial, ma forse in questo momento sta diventando la sintesi fra le 2 discipline, come era in origine si faceva trial e cross con moto derivate dalle stradali......le moto da trial sono state vietate nelle gare di estremo ma in ogni caso dove hanno partecipato non hanno mai vinto....anche all' En'duo, classica francese poco conosciuta ma molto dura.
In ogni caso qualcosa sta cambiando infatti il mercato ha indicato la necessità di mezzi che si pongano in posizione mediana fra le 2   
specialità, che sono stati regolarmente prodotti e venduti, e poi non tutti dobbiamo essere capaci a fare quelle cose lì io ad esempio quando salgo una "trapunera" (montagnola di terra accumulata dalla talpa nei prati facendo le gallerie) mi sento un pilota estremo e sono felice.....stai sereno.
Ciao Aldo.

Offline Bikerider

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #5 il: 08 Aprile 2015, 08:55:50 »
Facile, no?

https://www.facebook.com/video.php?v=948623851835950&set=vb.222350147796661&type=1

il tronco deve essere almeno ad un metro d'altezza, se nno' non c'e' gusto... :57:

VALCHI francamente a me gli ex trialisti falliti che non hanno mai vinto un c...o che fanno i fenomeni con l'enduro non mi dicono niente, l'ENDURO è altra cosa infatti Jarvis non corre nel mondiale ma gli hanno cucito a misura sua e prima di Blazusiak (altro che nel trial era sotto al gradino del podio) delle gare su misura ed un campionato ad hoc solo per vendere più moto a utenti sempre più confusi, se non sono capace col trial di fare quelle cose li sicuramente non le faccio con una moto più cattiva e che peso 30 kg di più, vorrei vedere se Raga e Bou andassero a fare le gare che ora Jarvis stravince..............forse si ridimensionerebbe un po tutto sto fenomeno, poi che siano dei grandissimi piloti e campioni tutti non si discute, ma lo fanno anche per lavoro non per diletto una volta al mese quando siamo fortunati come noi.

Posso anche condividere, ma che importa?

Non si sta parlando di gare né di chi ce l'ha più lungo (direi Bou, comunque) in un post così si apprezza la bellezza del gesto. Punto.

Se poi vogliamo aprire il discorso a gare e campionati (ma non mi pare fosse l'intento) pare che gli estimatori dell'hard enduro ci siano, in termini di partecipanti e spettatori.
Se una cosa non va, muore da se. Anche se le case la spingono. Di esempi in giro ce n'è a bizzeffe.

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kappa

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #6 il: 08 Aprile 2015, 09:26:31 »

Posso anche condividere, ma che importa?

Non si sta parlando di gare né di chi ce l'ha più lungo (direi Bou, comunque) in un post così si apprezza la bellezza del gesto. Punto.

Se poi vogliamo aprire il discorso a gare e campionati (ma non mi pare fosse l'intento) pare che gli estimatori dell'hard enduro ci siano, in termini di partecipanti e spettatori.
Se una cosa non va, muore da se. Anche se le case la spingono. Di esempi in giro ce n'è a bizzeffe.

Concordo assolutamente  :OK:

Personalmente non condivido tutta questa popolarità per l'enduro estremo, ma giustamente
ci sono tantissimi che lo apprezzano rispetto ad altre discipline del fuoristrada considerate più puriste. Probabilmente ha preso il posto del "vecchio" trial, quello che si era diffuso in molte parti del nostro paese e faceva vendere tante moto.

Offline Daviz

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #7 il: 08 Aprile 2015, 10:16:34 »
E' per dirti.. "guarda come è facile da guidare la nostra moto!"  :hehe:


Mi vengono in mente anche i video delle KTM da millemilacc che fanno fuoristrada impestato  sm17


Che poi magari...per mettere insieme 2 minuti di video hanno girato per un pomeriggio tenendo solo le parti migliori  :omo:
La mia moto è differente...

Offline vin-lap

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #8 il: 08 Aprile 2015, 10:44:48 »
E' per dirti.. "guarda come è facile da guidare la nostra moto!"  :hehe:


Mi vengono in mente anche i video delle KTM da millemilacc che fanno fuoristrada impestato  sm17


Che poi magari...per mettere insieme 2 minuti di video hanno girato per un pomeriggio tenendo solo le parti migliori  :omo:
le parti migliori dei video e delle 4-5 moto distrutte....
moto varie.....

Offline Bikerider

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #9 il: 08 Aprile 2015, 12:14:02 »
Se in moto ci vai, i tuoi limiti li conosci bene..  :57:

Resta la bellezza del gesto, che puoi applaudire, ammirare se vuoi, altrimenti ignorare se preferisci.

Per me l'intervento di Guidolavespa sintetizza perfettamente. So che non sono in grado, ma che bello vederlo fare e sapere che si può fare.
Perchè è anche con lo spirito di emulazione che si creano i movimenti e i campioni, certo non vale per me, ma per i giovani ha un senso.

« Ultima modifica: 08 Aprile 2015, 12:30:46 da Bikerider »
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Offline MATI

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #10 il: 08 Aprile 2015, 15:13:02 »
sarà sicuramente come dite voi ma io ultimamente e parlo di questi ultimi 10 anni sia nell'enduro che ho praticato sino all'italiano che nel cross praticato allo stesso livello però in età molto più giovani (anni 90) mi sono accorto che ci sono molti più incidenti e molti più ricoveri gravi questo perché se le moto sono notevolmente migliorate  e le piste sono diventate più tecniche i piloti della domenica sono sempre gli stessi, una componente di colpa secondo me c'è anche in questi video dove uno "gasato" mille cerca di emulare certe gesta e poi si fa male, io fino al 2005 non ho mai avuto grossi infortuni dal 2010 in poi è stata un ecatombe fino ad arrivare al punto che quest'anno smetto perché a forza di voler fare quello che fanno i piloti veri ho esagerato e non avendo più il fisico quasi ci rimetto i reni.........
non volevo dire che l'uno o l'altro sono meglio ne che il video non è bello anzi vedere la sintesi della tecnica della moto applicata è sempre un bel vedere, purtroppo però tutti questi video non fanno altro che "pomparci" un po troppo e non riconosciamo più i nostri limiti (e qui parlo per me) detto questo resta il gesto meraviglioso e di una tecnica sopraffina

Offline Guidolavespa

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #11 il: 08 Aprile 2015, 15:53:44 »
al di là dei gusti...
noi pratichiamo un enduro tecnico, anche estremo (nei nostri limiti chiaramente) e devo dire che è molto meno pericoloso dell'enduro "vero" se un enduro vero esiste.
infatti andiamo sempre piano, ci si può far male lo stesso, anche da fermo se cado male posso lussarmi una spalla o rompermi un osso ma si rischia comunque molto meno.
le due volte che mi sono fatto male da pronto soccorso è stato perchè andavo forte, più forte di quanto le mie capacità consentissero.
quello che dice mati posso condividerlo pensando al motocross o peggio al freestyle dove si salta tanto e si fanno velocità pazzesche.
l'enduro più tecnico invece è fatto di superamento di ostacoli duri si ma in seconda, spesso in prima.
cadi, rompi una leva ma ti rialzi, tiri su la moto e riparti.
è vero che i vari walker superano gli stessi ostacoli a velocità doppia ma l'endurista della domenica ci prova quasi da fermo...
chi pratica enduro classico spesso gira a velocità elevate e non ama pietroni, tronchi o radici. questo forse fa sì che tecnicamente sia meno preparato è così si fa male più facilmente.
parlando di gusti invece, non amo il super enduro dove si gira indoor tra tronchi, salti e pietroni perdendosi il bello della girata nei boschi ma amo vedere le acrobazie in gare come hezberg o romaniacs, un pò come amo vedere i trialisti più bravi.
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Offline Bikerider

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #12 il: 08 Aprile 2015, 16:00:32 »
Ho una visione un po' diversa, anche se concordo sul fatto che adesso praticare il Motocross è più difficile (delle altre discipline non ho esperienza datata).
Principalmente non penso che i piloti della domenica siano sempre gli stessi.

Premesso che anche quando correvo io (anni '80 principalmente) ci si faceva male, quello che ho visto negli anni successivi è stata una specializzazione dello sport, passato da disciplina di molti (gare prima di tutto) a sport per pochi. Questo per molti motivi: decadenza della moda, aumento dei costi, diminuzione delle piste..
Tutto questo ha portato ad allontanarsi una gran quantità di partecipanti, riducendo principalmente i praticanti a chi aveva i mezzi, sia economici che tecnici, ovvero chi poteva competere a buon livello.

Da lì si è innescato un circolo vizioso, le piste sono diventate più difficili perchè il livello dei piloti si è alzato e viceversa e chi non era più all'altezza si è allontanato dalla disciplina.

Penso che sia successo anche nel trial a quel che vedo.

In generale un po' tutto il mondo è più esasperato, compreso il nostro motociclistico. Sta nelle cose.
Quello che secondo me manca nel nostro sport è che i tentativi per portare su un percorso i non (o poco) agonisti, non sono abbastanza efficaci.
In questo sicuramente la mancanza di strutture o percorsi (leggi pratica osteggiata) per praticare le nostre discipline ci danneggia non poco, ma a mia opinione si potrebbe (dovrebbe) fare molto di più per la massa dei praticanti che si vogliono divertire senza dover competere a livelli impegnativi.

In questo sì che vorrei vedere l'impegno delle case, coltivando e facilitando gli appassionati di oggi e di domani, cosa che sarebbe di loro interesse.
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Offline bibo

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #13 il: 08 Aprile 2015, 16:41:21 »
chi pratica enduro classico spesso gira a velocità elevate e non ama pietroni, tronchi o radici.

Allora io sono una mosca bianca, non amo tronchi, radici e pietroni, e non mi piace andare ad andature esagerate.

O forse non "faccio enduro".  sm442

Ciao!

Bibo
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Offline alex

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Re: Il superamento del tronco, lesson one
« Risposta #14 il: 08 Aprile 2015, 16:55:56 »
mi sono accorto che ci sono molti più incidenti e molti più ricoveri gravi questo perché se le moto sono notevolmente migliorate  e le piste sono diventate più tecniche i piloti della domenica sono sempre gli stessi, una componente di colpa secondo me c'è anche in questi video dove uno "gasato" mille cerca di emulare certe gesta e poi si fa male,

Ti quoto tutto ma riporto solo questo pezzo, perchè proprio l'altro giorno guardabo una foto e facevo una riflessione simile.
Tu perchè correvi? Per passione,ne son sicuro. Tanti o pochi, ti gestivi i mezzi e le possibilità per fare il campionato, con le debite limitazioni di prudenza conserbativa, trattandosi di cross. Curavi il mezzo e te stesso in funzione dello scopo.
Non voglio fare distinguo, ma "noi" ci si faceva male spesso per sfiga, per evento esterno, polvere, contatto...
la foto di cuii parlavo è questa:


Oggi, i gestori degli impianti devono far vedere agli utenti che la pista è un biliardo. E' una pista da cross quella? Questo mi sono chiesto. E poi mi sono immaginato il ragazzotto che arriva con le cuffie dell'iPod, tre fighette al seguito, occhio da tosto scarica la moto e dopo una settimana di spritz e palestra parte a cannone su quella tavola perfetta. In mente l'ultimo GP e il duello Cairoli-Desalle visto in stream sul Pad. Noi a stento leggevamo Motocross al cesso, per un mese a rigirar pagine fino al successivo. Di cross vedevamo quello che avevamo attorno, la nostra realtà. Più al massimo l'evento principale del quale eravamo gara di contorno.
Meno montature, piste che non consigliavano bombe garibaldine, niente effetti speciali, moto che erano quelle che si aveva, mica si spendevano decine di migliaia di euro, a quei tempi.. e per finire meno gessi e meno fiori. Eravamo tantissimi, si, qualcuno è andato a correre nei cieli, ma solo uno l'ho visto andarsene in pista. Come dici, le piste facevano la selezione. Io a Pietramurata per esempio dopo la prima volta non mi ci han visto più. tanto non avevo classifiche da difendere.
Le piste sono costrette alla omologazione federale. nient'altro. Se hai la tessera puoi girare. Per conto tuo, al massimo col motoclub, sempre cani sciolti, nessuno investe più nei ragazzini, fguriamoci in quelli da mezza classifica. Poi se ti ammazzi sono caxxi tuoi. Ma non vale solo per i ragazzini, vorrei ricordare che in Europa i lutti recenti vengono da veteran che non mollavano il gas neanche con la panza, l'asma e l'artrosi. Eroici a modo loro, ma son sempre lutti.
L'individualismo. Ora c'è anche quello. Noi mica si aveva scuole federali, giusto? neanche adesso ci sono, ma una volta si faceva capannello, ci si prestava la chiave per la candela e anche la benza veniva spesso divisa con chi rimaneva senza. E si parlava tanto, "io la prendo così", "no guarda, se stai più basso di linea esci più veloce", cose così, ma imparavi da quelli più bravi, senza ragazzine intorno e senza cuffiette si cresceva assieme.
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