Autore Topic: Due Alp 200 per due "low driver"  (Letto 10896 volte)

Offline bibo

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Due Alp 200 per due "low driver"
« il: 03 Giugno 2015, 18:16:24 »
Ieri a ora di pranzo, grazie all'iniziativa  io e Sabrina abbiamo "finalmente" provato la Alp 200.

Io ero curioso da anni di provare il mezzo e capire dove stava la verità, tra ci la giudica una moto da pressare da un rottamatore e chi la reputa la moto adatta anche per la gare di Marc Marquez.

Per Sabrina lo scopo era leggermente diverso. Un po' era per allargarle il panorama di esperienza sulla possibile "biodiversità delle motociclette, ma soprattutto per valutare la Alp 200 come possibile mezzo da affiancare alla DRZ400 "lowride" che guida adesso.

Il giro è consistito di un percorso di poco meno di due ore, partito da Prestine si sale fino in cima quasi al Crocedomini in strade prima sterrate, poi sterrate + cemento, poi la faccenda si fa sassosa e ciottolosa smossa tipica delle strade di malga in terreno prealpino camuno, con tracce scavate dall'acqua e dalle poche 4x4 che ci passano e grandissima prevalenza di sassi smossi. Salita praticamente continua senza un attimo di pianoro e fatta tutta di un fiato. Il tutto condito da ciclisti in MTB assolutamente non in grado di avere una traiettoria èprevedibile o anche solo logica, da evitare con un po' di fortuna.

Pausa in cima al Crocedomini, 500 metri di asfalto e si comincia la "picchiata" del ritorno, su un terreno meno omogeneo, in cui qualche tratto pianeggiante c'era ma anche qualche punto un po' più "rotto del solito".

Le mie impressioni:

Motore.

Il motore ha una cosa che nel 4t mi piace molto: quando chiudo il gas presente un freno motore percepibile.
Peccato che si abbia la stessa sensazione aprendo il gas!
Con il tempo mi sono abituato alla scarsa cavalleria del 200, nel senso che il motore ai bassi spinge poco, poi si sale di regime ai medi non cambia nulla, fino a trionfare agli alti dove di nuovo è tutto uguale.
E' un difetto? Forse no, semplicemente io sono abituato a cubature maggiori e a motori di carattere (Transalp escluso) e sulla prima mi ha spiazzato questa assoluta assenza di carattere. Me lo avevano descritto come "motore da trattorino" ma non è nemmeno quello, no fa il "pum pum" ed è regolarissimo anche ai regimi più bassi.
Probabilmente (immagino) per via di un volano ben dimensionato.
Una volta "fatta l'abitudine" ognuno la gestisce come vuole. La mancanza di qualsiasi punto di eccellenza nella curva di erogazione porta a sfruttare il motore secondo la propria indole.

Sabrina tipicamente saliva con una marcia in meno della mia facendo girare il motore più alto. Questo le dava più sicurezza all'uscita dei tornati pietrosi stretti in salita, punto critico con la sua pesante DRZ400, perchè la dava un motore un po' più pronto a salire di giri. Questo le dava più fiducia per quello che con il Drz è la sua paura, il motore che fa "ciuf" o "scava" quando apre abbinato all'impossibilità di mettere giù i piedi. E' anche vero che Sabrina tende a far girare alto anche il motore del DRZ400.

Io invece, dopo aver deliberatamente quasi fatto morire il motore usando due marce in più del necessario, ho capito che ci si può fidare dell'erogazione della "potenza" del motore ai bassissimi regimi. E' scarsa ma c'è, c'è sempre ed è prevedibile. Mi piacerebbe dire anche è modulabile, ma non è vero, dalla terza  compresa in su c'è ben poco da modulare, ci si attacca con poca veemenza al gas (che tanto spalancare è inutile) e si aspetta che il motore faccia il suo dovere salendo con calma di giri 8sempre che salga) e portandoci su.
Come ho scritto, ho provato a "affogarlo ai bassissimi regimi". Non dico che il motore non sarebbe morto se avessi insistito. Ma era comunque regolarissimo  sono convinto che quand'anche avesse ceduto si sarebbe spento "con un sospiro" e non con il classico sobbalzo e "ciuff". Il motore si è sorbito la salita da Prestine 610 slm a quasi 1900 slm del passo Crocedomini senza accusare cali percepibili.
OK, 1900 metri non son tanti, ma ho provato certe moto "scarburate di serie" (per non far nomi, i primi Transalp 650) che poco sotto i 2000 davano già percepibili segni di decadimento prestazionale.

Ho trovato il cambio un po' "impreciso", con una corsa troppo lunga e in qualche frangente reticente alla scalata, con qualche impuntamento. Strano, per essere un motore Suzuki. Forse era ancora da rodare un po (la moto sembrava nuova anche se ha se dovrebbe essere un modello 2013). C'è da dire che sono abituato al cambio LC4 vecchio, perfetto, qualsia altro cambio mi pare peggio (anche quello più moderno del 690)
Anche se non ci sono vuoti eccessivi tra una marcia e l'altra, son convinto che un cambio a 6 marce sarebbe di giovamento, più che altro per avere una "primina" senza sacrificare la velocità di crociera.

Telaio
Ho ritrovato "in piccolo" la stessa sensazione che ho avuto con la Alp 4.0 della mia ex-moglie: retrotreno "enduristico-dual" e forcella abbastanza verticale e di impostazione più trialistica. Quella che rimane tendenzialmente "enduristica-dual" è anche la distribuzione dei pesi, l'agilità dell'anteriore è determinata secondo me dalla forcella sensibilmente verticale e non da una distribuzione dei pesi spostata sul posteriore.

Forcella: non ci siamo proprio. Con il mio peso (figuriamoci con quello di Sabrina) la forcella non si muove proprio, non sfrutta nemmeno lontanamente la corsa ed è frenatissima. Qualsiasi asperità si sente tutta sui polsi, anche la vernice delle strisce pedonali. Questo, assieme alla sensazione di sterzo leggero mi portava non fidarmi dell'anteriore con la paura che scartasse sulle pietre. Invece non ha mai scartato, probabilmente perché, come scrivevo prima, di peso sul davanti ce ne è.

Mono. E' peggio della forcella. Lavora poco, non capisco se è sfrenato o no (secondo me è anche lui troppo frenato in compressione), quello che è certo che scarta e salta anche e soprattutto in salita. Spesso il posteriore ha scartato di lato su una pietra invece che assorbirla in salita, sia in rettilineo che sui tornati a pietre smosse. Non è successo nulla perchè al motore con la sua inerzia e scarsa cavalleria non passa certo per la testa di salire di giri e mettersi a scavare, ma se c'è trazione è per "merito" del motore, non certo del mono posteriore. Insomma, è "secco" e duro anche lui, anche se credo più smorzato in estensione. Il tutto, ovviamente, per il mio peso di 65+ kg.
A fine salita, dopo circa 45..50 minuti, mi facevano male le mani. Considerando che vengo da giorni INTERI di moto in offroad  con il 690in cui arrivavo stanco, ma senza mal di mani... non è una bella cosa.

Freni. Li ho trovati poco potenti e un pochino spugnosi, ma poi ho provato la Alp affidata a Sabrina e i suoi frenavano meglio. HAnno retto a una sollecitazione lunga, non hanno accusato fading.

Posizione di guida.
Da seduto è giusto accettabile per me, ginocchia angolate parecchio ma gestibili e ampiamente sopportabili probabilmente anche alla lunga (ma sono stato seduto solo sui pochissimi tratti asfaltati). In piedi il manubrio era troppo arretrato e vicino al corpo, l'avrei voluto un po' più avanti e un centimetro o due più alto. Non si riesce a fare forza per la rotazione del manubrio "spingendo" con i pettorali. So che si possono spostare indietro le pedane, ma a qual punto credo che cambierebbe percepibilmente la distribuzione dei pesi. Forse dei piccoli riser e una rotazione del manubrio in avanti mi renderebbe più confortevole la guida da in piedi.
Le sinergie tra Beta e KTM si vedono a livello della sella, il fornitore dell'imbottitura deve essere lo stesso e deve essere sempre lo stesso che fornisce l'asfalto alle autostrade tedesche.
E' insospettabilmente dura vista la forma un po' "cicciolosa", ma mi è sembrata accettabile e di quella durezza che paga in positivo quando si sta tante ore in sella.
Invece chi ha progetto le pedane del passeggero deve avere interessi economici nelle cure ortopediche. Il supporto delle pedane ha uno spigolo vivo che NON PUO' FARE A MENO di intercettare il tendine del vostro tallone se muovete il piede all'indietro qualsiasi sia il motivo. Se invece degli stivali avete delle scarpe sportive sono dolori se non peggio. Demenziale al limite del criminale. Provare (anche da fermo) per credere.


Sabrina.
A Sabrina la moto è piaciuta. Tutti i difetti, le sospensioni secche e dure e la potenza scarsa passano in secondo piano abbondantemente compensate dal toccare per terra con entrambi i piedi meglio che con la sua DRZ400 modificata e l'agilità determinata dall'impostazione telaistica e dai circa 30 e passa kg in meno. E il motore "half dead" ha fatto la sua parte nel annichilire la sua "bestia nera": il tornante strettissimo con ciottolato smosso in salita. Come difetto principale ha riportato la presenza di vibrazioni. Per lei sarebbe OK su tutta la linea, tant'è che al secondo quarto di vino a pranzo l'ha "buttata li" chiedendomi se secondo me con quella moto avremmo potuto fare il viaggio tipo Anatolia Orientale che abbiamo fatto l'anno scorso. Visto che per un motivo o per l'altro in Anatolia non abbiamo mai tenuto velocità superiori ai 90 km/h la velocità di crociera sembrerebbe sufficiente, i due punti dolenti sono "bagagliabilità" e autonomia.
Per la Alp non mi risulta esistano dei VERI telaietti portaborse a cui agganciare le borse morbide, solo un supporto dal lato sx per una borsa morbida "da ufficio". La triangolatura posteriore mi sembra sufficientemente robusta per reggere il tutto. Secondo me una borsa tipo la GiantLoop Coyote ci va benissimo, ma son 30 litri in confronto ai 55 che usava lei l'anno scorso. L'autonomia rimane il punto dolente, e portarsi dietro taniche o soluzioni d'emergenza nei bagagli diminuisce ancor di più la capacità di carico. Ci vorrebbe un serbatoio maggiorato (almeno 4 litri in più) per essere tranquilli, ma non mi risulta ne esistano. E comunque le ho detto chiaro che con una moto così il deserto come l'Algeria di due anni fa con la Alp se lo scorda.
Di fatto però a Sabrina si è aperto un mondo. Aveva già "assaggiato" cosa vuol dire una moto (molto) leggera grazie alla Scorpa prestatale da Kermit (sempre sia lodato) per il corso, ma era una moto con assetto e posizione di guida totalmente diverso e motore brusco.
La Alp 200 non è leggera come un trial, ma ha un assetto di guida "da dual" a cui è abituata, peso nettamente inferiore e agilità maggiore rispetto alle sue due moto (l'attuale e la precedente). Era una moto diversa dalla sua ma l'ha messa subito a suo agio, non c'era nessuna delle caratteristiche della moto (peso, sterzo, altezza da sella, potenza) che la potessero mettere in crisi. Parliamoci chiaro, Sabrina è una testarda e se decide di fare una cosa la fa, a costo di sputare l'anima. Ma un conto è doversi impegnare e avere comunque dei timori, un altro è fare tutto con sicurezza e senza il minimo dubbio. Da parte mia ho seguito Sabrina e non l'ho mia vista in crisi o che dovesse recuperare una situazione critica, nemmeno quando la ruota posteriore scartava sui sassi smossi nei tornantini in salita.

Riflessioni sulla prova.
La prova parte dall'Hotel Oasi Verde di Pristine. Cè stato un qui-pro-quo con la persona della reception dell'albergo e la prova è iniziata 20 minuti più tardi rispetto al previsto. Purtroppo c'è sempre la reception di mezzo a filtrare le comunicazioni con chi poi fa da guida e mette a disposizione le moto, quandi il processo per mettersi d'accordo su data e ora è abbastanza lento, farebbero meglio a "cortocircuitare" tra cliente ed esecutore.
La guida era un ragazzo locale, supergiovane. Mi ha dato subito del "tu" e quindi ha guadagnato 100 punti già di partenza :) La Alp che avrebbe dovuto essere a sua disposizione era in manutenzione proprio in quel momento e quindi ci ha guidato stando davanti con il suo beta 450 da enduro (vecchia serie, motore KTM). E' tutto l'opposto dello stereotipo del "valligiano/montagnino chiuso", simpatico, con molta voglia di comunicare e confrontarsi. Promosso a pieni voti.

Il giro dovrebbe durare due ore. In realtà è durato meno per via del nostro ritmo, o meglio, per via del fatto che abbiamo fatto solo una pausa veloce in cima al passo. Il giro comunque è quello e con una o due pause in più le due ore ci stanno tutte.

Le due Alp 200 affidateci sono gemelle, una bianca e una rossa, decisamente nuove e ben tenute, numeri di targa consecutivi. Quando durante la pausa ho fatto presente alla guida che sentivo le sospensioni dure e frenate mi ha raccontato che le moto sono praticamente di serie a parte gli specchietti, e che le tengono così senza cambiare nulla perché di solito le affittano al loro turista tipo che al 95% è tedesco e sta attorno al quintale. La moto di fatto sembrava veramente di serie, c'era ancora tutto, frecce, aria secondaria nello scarico, porta targa originale (sembra abbastanza robusto) etc.

A metà prova io e Sabrina ci siamo scambiati le moto. La sua era leggermente più brillante di motore (di un inezia), leggermente più morbida (secondo me per una differente pressione gomme) e il suo freno anteriore era più potente me meno preciso, nel senso che in discesa tra una frenata e l'altra avevo l'impressione che il punto "di attacco" della corsa della leva per iniziare a frenare variasse un po'.


Riflessione sulla moto.
Ho soddisfatto la mia curiosità, ma così com'è la moto raggiunge giusto la sufficienza, quantomeno per uno del mio peso.

Da fare subito a costo bassissimo:
1) mettere un gas rapido. Se si guida in piedi non c'è modo di riuscire ad aprire non dico tutto, me nemmeno quasi tutto, perchè non basta la capacità di piega del polso,
2) Eliminare le pedane+porta pedane del passeggero.

Da fare subito complicandosi la vita.
Ammorbidire tutto il reparto sospensioni. A quanto letto in giro la "seconda serie" della Alp non ha boccole di precarico forcella. ne consegue che non ce modo di diminuirne il precarico. Io passerei subito a un olio meno denso, proverei a togliere molto precarico al mono posteriore e vedere cosa succede, cambiando eventualmente le forcelle a livello di sfilamento per riequilibrare l'assetto se questo diventasse troppo seduto. Subito dopo proverei con delle molle aftermarket, ammesso che ce ne siano più morbide, o fatte su misura. Ma mentre con l'olio forcella si può giocare, forse il mono rimane comunque un po troppo frenato idraulicamente, soprattutto in estensione, se si monta una molla più morbida.

Infine non sarebbe male avere un pochino di birra in più al motore. Poca, non tanta, l'ideale sarebbe avere un 250 di cilindrata con le stesse caratteristiche. So che esiste una scarico X-Racing che, con opportuna ricarburazione, aiuta un po'. ma in quel casa credo che si possa dare addio alla silenziosità della moto (molto buona) e i consumi peggiorerebbero diminuendo l'autonomia già abbastanza risicata.
L'ideale sarebbe avere un kit 230 o qualcosa di simile come hanno altri 200 giapponesi, ma non credo esista.

La comprerei?
Nuova? Non credo. Nuova si trova a 4300 euro in strada. La moto è azzeccata come formula, ma povera di realizzazione con sospensioni non regolabili a cui bisogna mettere mano e potenza appena sufficiente. Ora.... lo so che sono diverse come impostazione filosofica, ma se non avessi il problema dell'altezza mi chiederei veramente se vale la pena prendere una Alp 200 nuova quando oramai quasi con gli stessi soldi ci si porta a casa una Freeride 350 usata che è più moderna, realizzata con qualità maggiore, iniezione elettronica, sospensioni regolabili, ricambi disponibili in 3 gg, sospensioni conosciute (nel bene e nel male) dai preparatori di sospensioni di mezzo mondo, e che pesa anche qualche kg meno.

Usata? prima di provarla avevo dei dubbi perché non l'avevo provata.
Adesso ho dei dubbi proprio perché l'ho provata.
Per Sabrina sarebbe un "si" incondizionato perché non ha esperienza per giudicare le sospensioni e perché, soprattutto, le risolve tanti problemi (altezza+peso) per cui è disposta a soffrire su altri fronti. Ma per quel che mi riguarda sono ancora nei dubbi. La Alp 200 ultima serie si trova attorno ai 2800 euro. Poi bisogna mettere mano alle sospensioni e li si aprono parecchie zone d'ombra:
1) Non mi risulta ci siano preparatori esperti in quelle sospensioni
2) Non mi risulta ci siano molle aftermarket per quelle sospensioni
3) Mentre l'olio nelle forcelle lo posso cambiare con uno meno denso, il mono non credo sia revisionabile, o comunque non facilemente.
4) Forse si possono far fare delle molle apposta. Qualcuno qua sul forum aveva indicato i riferimenti di una azienda, se non erro toscana, che fa molle su misura. MA nessuno mi garantisce che si possano fare nella misura/caratteristica necessaria.

Ma soprattutto, anche se fossero costruibili molle su misura a e fosse revisionabile il mono, bisognerebbe andare a tentativi.

Credo di avervi detto tutto, metto qualche foto per far vedere che non mi sono inventato tutto  sm442 e il link a dove si può noleggiare la Alp. Qualsiasi suggerimento, commento, link ad sospensioni e miglioramenti aftermarket è benvenuto. Conoscete un forum specializzato o dove ci sia cultura "sana" sulla Alp 200, anche estero eventualmente?

Ciao!

Bibo

www.hoteloasiverde.it/sport-hotel/escursioni-moto-alp





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Offline Titto

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #1 il: 03 Giugno 2015, 18:50:09 »
"Mi chiederei veramente se vale la pena prendere una Alp 200 nuova quando oramai quasi con gli stessi soldi ci si porta a casa una Freeride 350 usata che è più moderna, realizzata con qualità maggiore, iniezione elettronica, sospensioni regolabili, ricambi disponibili in 3 gg, sospensioni conosciute (nel bene e nel male) dai preparatori di sospensioni di mezzo mondo, e che pesa anche qualche kg meno".
Con la vecchia Alp, che aveva una sella comoda, mia moglie è stata in Grecia con la figlia di 9 anni dietro (e l'altra in grembo). Prova con la Freeride ad andare in Anatolia, cambi l'olio due volte prima di Istambul e il pistone al ritorno...
Fabrizio "Titto" Brizi
Suzuki Dr 650 se '96

Offline bibo

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #2 il: 03 Giugno 2015, 19:43:41 »
Con la vecchia Alp, che aveva una sella comoda, mia moglie è stata in Grecia con la figlia di 9 anni dietro (e l'altra in grembo). Prova con la Freeride ad andare in Anatolia, cambi l'olio due volte prima di Istambul e il pistone al ritorno...

Con la vecchia Alp 200? Bello! E sostiene la mia teoria, che se non fosse per l'autonomia con un 200 e molta calma si può viaggiare (così come fa tutta l'asia). Ma i bagagli chi li portava?

Per il resto, credo che gli intervalli "a ore" per il 350 "spompo" sia il solito "terrororismo" KTM.
Anche il KTM 520 EXC aveva intervalli teorici di manutenzione "a ore". Ciò però non ha impedito al mio "socio di viaggi" Sandro di fare assieme a me sia un raid in madagascar che un Thailandia-Laos-Cambogia-Thailandia che io ho fatto con il 640 Adv, senza nemmeno cambiare l'olio.
E sul 350 della freeride ci va un 1.2 kg di olio, mica pochi per un motore "spompo", considerando che nel motore 690, con intervalli a 10.000 km, ci vanno 1.9 litri.
Insomma, con altri compromessi ma un viaggio passabile senza cambiare olio tra andata e ritorno forse si può fare. E tutto ciò senza considerare che nessuna delle due è comprata di chi vuole viaggiare.
Io continuerei ad avere dubbi, su quale comprare, se fossi di statura normale.

Ciao!

Bibo
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Offline Michel

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #3 il: 03 Giugno 2015, 22:23:09 »
Cavolo Bibo, ho letto a bocca aperta la tua prova... Ho però idea che su questo forum sia stata una fatica sprecata  :omo:
Speriamo che almeno possa esser utile per chi cerca info sull' Alpetta perché la tua disamina è attenta ed obiettiva.
Ho avuto un po' di occasioni per provare la 200 perché se l' è presa un amico che la usa come muletto da lavoro.
Mi ritrovo con quello che hai scritto, secondo me hai centrato l' essenza di questa moto. Io purtroppo non sono della tua taglia per cui ci devo star su a modo mio, cioè un po' in piedi, ma mi sta stretta, e un po' seduto ( e idem...)
Però mi ha stupito positivamente in varie occasioni. Ad esempio l' ho provata in un sentiero non banale: per intendersi con il trial ovviamente sali, ma a tratti devi metter qualche piede o zampettare perché ci sono ostacoli ed è molto ripido. Oh, l' alp sputava l'anima ma saliva e non si spegneva! Tirava su, come un argano, senza stile o emozioni, ma se lo scopo era quello di salire, efficace. In un altra occasione ho fatto un giro di circa 160 km con passeggero; un misto di asfalto, sterrata e sentiero. A parte che mi è bastato un pieno ( credo faccia più di 30 con un litro ) mi ha stupito nuovamente questo suo andare pacioso e tranquillo, con il motore che sembra morire eppure va avanti lo stesso (tra me e il passeggero penso ci siano stati quasi150 kg). Non digerisce i ritmi elevati e davanti sembra priva di forcella. Ultimamente pensavo di prenderne una usata e far lavorare la forcella; mi prenderanno tutti per il culo, ma ha un suo perché.
Ho avuto il primo modello, ma l' ultimo secondo me è più indovinato.
Se dovessi confrontarla con la mia vecchia 250 devo dire che non sono nemmeno lontane parenti: hanno solo il nome in comune.

Offline beppext

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #4 il: 03 Giugno 2015, 22:29:13 »
Cavolo Bibo, ho letto a bocca aperta la tua prova... Ho però idea che su questo forum sia stata una fatica sprecata  :omo:
............

In che senso?

Offline Michel

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #5 il: 03 Giugno 2015, 23:05:33 »
Perché alcuni hanno una forma di daltonismo che consente la sola visione della tonalità arancione e altri vengono colti da una forma urticarioide diffusa quando sentono il vocabolo "alp" curabile solo sussurrando la lettera "kappa"... Ma con dolcezza...

Offline franz58

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #6 il: 04 Giugno 2015, 04:56:16 »
Anche a me piacciono le KTM, ma sto per prendere un Beta Tecno del '98 per riprovare a fare qualche sentiero un po' più impegnativo.
La domanda è:  ............sono malato anch'io  ?
Transalp XLV650 2003
Suzuki DR 350 SE 1999
Beta alp 200 2000

Offline Enzo

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #7 il: 04 Giugno 2015, 06:00:58 »
A mio parere  report come quello di Bibo sono interessanti e per niente sprecati sul nostro forum , infatti sono riuscito a farmi una idea delle caratteristiche di questa moto , cosa che non ero riuscito leggendo le prove sui giornali. Sul fatto che qualcuno veda solo arancio sono d' accordo con te ma mi sembra che sia una passione "sfrenata" circoscritta a pochi frequentatori del forum e d'altronde ognuno e libero di esprimere la propria opinione e gusti in fatto di moto, no ?  :OK:
Suzuki V-Strom 650 " solo asfalto"
Vertigo Nitro " la bomba"
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Offline gianga

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #8 il: 04 Giugno 2015, 07:20:58 »
Sono contento che a Sabrina sia piaciuta (ne ero certo!), se la convivenza con le sospensioni è difficile la porterei ad un sospensionista serio (non il primo che capita) e risolvi.
Poi alzerei e avanzerei il manubrio (veramente troppo arretrato e basso...) e arretrerei le pedane. Queste sono le due cose che farei immediatamente. Il motore "mezzo morto" e regolare è il plus di questa moto che aiuta in molte situazioni!

Offline Michel

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #9 il: 04 Giugno 2015, 07:38:17 »
Anche a me piacciono le KTM, ma sto per prendere un Beta Tecno del '98 per riprovare a fare qualche sentiero un po' più impegnativo.
La domanda è:  ............sono malato anch'io  ?

Non credo Franz, se non senti i sintomi descritti...  :arar: E poi il Techno non è una Alp, ha sempre DNA racing

A mio parere  report come quello di Bibo sono interessanti e per niente sprecati sul nostro forum , infatti sono riuscito a farmi una idea delle caratteristiche di questa moto , cosa che non ero riuscito leggendo le prove sui giornali. Sul fatto che qualcuno veda solo arancio sono d' accordo con te ma mi sembra che sia una passione "sfrenata" circoscritta a pochi frequentatori del forum e d'altronde ognuno e libero di esprimere la propria opinione e gusti in fatto di moto, no ?  :OK:

Le mie sono poco più che battute, senza nessuna pretesa... tanto per ridere  sm470  Cmq, se riesco a trovarla vi posto una vecchia discussione, e poi vediamo cosa dici  :hehe:

@ Bibo : varda qua! Ci sono tante cavolate e tante cose buone... non dimenticatevi che siamo nati là  :arar:

http://motoalpinismo.forumup.it/

http://motoalpinismo.forumup.it/about8571-0.html  (questo non è male...)



Offline Michel

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #10 il: 04 Giugno 2015, 08:06:00 »
Eccola qua...

http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=5916.0

Ma l'abbiamo scritta noi???  :57:

E adesso basta: MI AVETE ROTTO!!! Vado in concessionario e mi ordino una Alp e una EXC 450! Così vi dò una prova che non ho pregiudizi  sm443

 sm453
« Ultima modifica: 04 Giugno 2015, 08:09:04 da Michel »

Offline Sauro

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #11 il: 04 Giugno 2015, 09:15:37 »
....grandi Bibo e Sabrina, finalmente siete riusciti a favi il giro guidato con le alp, io l'ho fatto l'anno scorso e mi è anche piaciuto, condivido in pieno la tua analisi sulle Alp 200, credo che lavorandoci un pochino sopra si riuscirebbe a migliorare non poco senza stravolgere la filosofia di base.

Per esempio vedere se, cambiando anche le piastre, fosse possibile innestare delle forcelle da trial ?
intendo forcelle di qualche anno fa tipo quelle delle techno o giù di lì. ......secondo me è  fattibile e il costo non troppo elevato cercando qualche moto rottamata. ...e quelle forcelle sono regolabili in compressione  e estensione quindi permettono un bel range di utilizzo.

Offline bibo

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #12 il: 04 Giugno 2015, 09:45:51 »
Per esempio vedere se, cambiando anche le piastre, fosse possibile innestare delle forcelle da trial ?
intendo forcelle di qualche anno fa tipo quelle delle techno o giù di lì. ......secondo me è  fattibile e il costo non troppo elevato cercando qualche moto rottamata. ...e quelle forcelle sono regolabili in compressione  e estensione quindi permettono un bel range di utilizzo.

Mmmm ... questa potrebbe essere una buona idea!

Ho visto "ravanando" nel post indicato da Michel che esiste un Ohlins per la Alp 200!  Però costa 650 euro!

Ciao!

Bibo
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Offline Michel

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #13 il: 04 Giugno 2015, 10:08:59 »
So che la paioli del tecno, quella col trattamento oro dello stelo è stata montata sulla beta alp 250 con buoni risultati: è intercambiabile perché sono entrambe da 38 mm.Idem per l' alp 200 ( sempre paioli da 38)
Però:

-non è facile trovare quella forcella della techno (la sto cercando da un po' per la mia alp)
-se anche la trovi ci devi lavorare su parecchio perché nasce come forca da trial pronto gara; e basta solo che pensi alla differenza di peso e utilizzo tra alp e techno  :SAD:
-oppure ti prendi una techno vecchia, ma anche qua a conti fatti non so quanto convenga.

E c'è poi da tenere in conto e verificare se perno e mozzo della ruota anteriore siano intercambiabili tra alp e techno; altrimenti i costi salgono.
Bibo, prova a contattare il ragazzo del post che ti ho indicato; io l'ho fatto... Fra parentesi credo che la sua sia la migliore modifica di alp che ho mai trovato in internet.
Se poi scopri qualcosa di nuovo fammi sapere che la cosa mi interessa, anche indirettamente per la mia

Offline gabrielematt

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Re: Due Alp 200 per due "low driver"
« Risposta #14 il: 04 Giugno 2015, 10:13:33 »
Ciao Bibo ottima prova della Alp.. Concordo con chi ti ha detto che il modello vecchio è DECISAMENTE più comodo, io ho il vecchio (comprata quest'anno con 1700 km a 2000 euri)ed un mio amico il nuovo.. nei giri lunghi ce li scambiamo x dare sollievo alle sue chiappe!!  :hee20hee20hee:
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