Autore Topic: LA STRISCIA  (Letto 4079 volte)

Offline alex

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LA STRISCIA
« il: 04 Marzo 2016, 19:46:14 »
Avevo 13 anni. Mio padre mi fece il regalo più bello della mia vita, una Cagiva Cocis Lucky Explorer 50 cc. Pesavo 50 kg, lei 102 a secco. Toccavo a malapena con una delle due punte dei piedi. Ma già il nome la diceva lunga … Explorer.
Appena compiuti i 14 anni iniziai ad avventurarmi nei sentieri più nascosti delle colline vicine, poi iniziai ad esplorare le prime montagne. Da solo, ora non lo farei più. Ben presto si creò un piccolo giro di amici. Eravamo uniti dalla passione per i nostri garage, per i nostri motori e per quel fantastico rumore del motore che veniva rotto dal silenzio del bosco.
Acqua, sole, nubi, terra, aria, freddo, caldo, buio e luce. Ho scoperto così il ciclo delle stagioni. Ho sempre amato tutto ciò che incontravo: radici, piante, alberi, buche, animali, suoni e colori del bosco.
Ho sempre rispettato il bosco non perché me lo abbia mai imposto papà, che mi imponeva invece di non elaborare il motore ma perché ho sempre rispettato Madre Natura. Perché non c’è bisogno di raccomandare a un Endurista di avere rispetto della Natura. L’Enduro è Natura.
Ho imparato, davvero subito, che quando piove le ruote scivolano e che con l’asciutto era impossibile capire se il mio “amico di avventure” era davvero rimasto a casa o se mi aveva detto una bugia ed era uscito da solo. Con l’asciutto non si lascia la striscia. E nemmeno in discesa con il terreno leggermente umido.
Il tartufaio non va con la neve perché lascia le orme …
Oggi quei sentieri non esistono più. Sono stati divorati dal bosco e il bosco è divorato dall’edera e l’edera è infestata … da inizio marzo lì, adesso, non ci si può neanche sdraiare per terra … Una volta quei sentieri li curavamo noi, piccoli Enduristi. Erano il nostro giardino di casa, erano il nostro orgoglio.
Oggi meno giovani conoscono la striscia della ruota, che non va lasciata perché rovina il fondo e se qualcuno la lascia sbaglia.
E chi critica chi sbaglia fa bene.
Purtroppo alcuni giovani, anziché imparare a stare nel bosco si ritrovano persi e soli dentro il caos e a volte il malsano delirio dell’affollatissima metropolitana e si perdono, anonimi nella confusione, in altre tipologie di strisce e da lì è difficile venire fuori … non bastano le funi tirate per uscire da una cavedagna …
Portiamo i ragazzi nel bosco, mettiamoli sulle due ruote, a scoppio o su motore elettrico non importa, ma portiamoli a fare Enduro.
C’è una società cattiva che li vuole persi in altre strisce, portiamoli con noi nei sentieri. Dove tira aria pulita. Dove sù per il naso ti entra l’odore di Madre Natura.
Non ci sarà bisogno di insegnargli a non lasciare la striscia.
A me non l’ha mai insegnato nessuno.
Enduro. Una scia di pulizia dietro di noi.

Manuel Mariano - CER Bologna tramite https://www.facebook.com/Enduroterapia-573026619378100/
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