Autore Topic: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...  (Letto 8746 volte)

Offline pogopogo

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #15 il: 23 Marzo 2018, 20:29:10 »
...si, ma ci si ricorda benissimo delle cose accadute trenta o quarant'anni fa...
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Offline alex

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #16 il: 23 Marzo 2018, 20:43:32 »
E' la demenza senile, azzera la memoria breve.  sm444
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Offline ilario

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #17 il: 24 Marzo 2018, 10:02:53 »
Questa era una moto bella da vedere ma inguidabile (almeno con i parametri odierni).
La Hiro (creata a Saronno da tecnici Cagiva che la avevano creata durante una delle ricorrenti crisi della ditta madre) produceva splendidi motori ma con il "taglio"crossistico.
Malgrado i vari tentativi di di parzializzare,addolcire,smorzare ci si ritrovava sempre con un motore puntuto in alto e morto in basso,
ci fu poi il periodo del --appesantisco il volano,gli do piu' massa ed il risultato fu di avere un trattore nei bassi ma che non prendeva
i giri manco a spingerlo,si cerco' poi un compromesso e come tutti i compromessi non accontentava nessuno.
Quello era pero' un momento glorioso per l'economia ed i soldi giravano,bastava creare la novita' e c'era sempre qualcuno che abboccava.
Non che ora sia molto diverso,l'acquisto e' condizionato piu' dalla moda e dalla pubblicita' che dalla sostanza.

Offline Michel

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #18 il: 25 Marzo 2018, 06:40:35 »
Scusate l'OT, ma dietro alla moto postata da Valchi c'è un fantic 240 con uno strano silenziatore: qualcuno mi sa dire cos'è?

Offline Enzo

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #19 il: 25 Marzo 2018, 08:06:34 »
Sembra un silenziatore fatto in casa , e pure brutto.
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Offline pogopogo

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #20 il: 25 Marzo 2018, 11:32:16 »
Scusate l'OT, ma dietro alla moto postata da Valchi c'è un fantic 240 con uno strano silenziatore: qualcuno mi sa dire cos'è?

..sembra un silenziatore fatto con una gavetta in alluminio.. e sì che l'originale è poco più di un tubo, non penso sia cosi' complicato rifarlo simile...
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Offline old-cat

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #21 il: 25 Marzo 2018, 15:43:32 »
Dai ilario, raccontaci qualcosa della Hiro (sono sicuro che tu sai... :tim:), un'azienda tra le più importanti, a mio avviso, tra quelle che hanno vissuto la storia del fuoristrada di quegli anni.
Nella seconda metà degli anni settanta dopo che il nuovo (allora) Sasch 7 marce non si rivelò così valido come il vecchio 6 M, quasi tutti gli assemblatori passarono a montare i loro motori.
Chi erano, che progetti avevano, perché hanno smesso, dove sono finiti....
Dai, dai...  sm471
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Offline ilario

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #22 il: 26 Marzo 2018, 11:34:09 »
Molti rimpianti ed occasioni perdute!
Cerchero' di essere il piu' sintetico possibile ma stiamo parlando di 70 anni di moto e penso di essere tra i pochi "supestiti"in grado di
parlarne.
La provincia di Varese e' geograficamente una provincia povera,terreni alluvionali,basse colline,argille e ghiaia,molti laghetti,paludi e marcite  nei punti in piano,lago Maggiore ad ovest la ricca Milano a sud e la poverissima Svizzera a nord(solo negli ultimi 50 anni
diventata ricca con i soldi e le ditte lombarde).
Niente materie prime,niente agricoltura--l'unico sbocco era il cervello e le braccia e l'Olona--lungo le sue sponde si e' sviluppata l'industria Varesotta--otto tessiture che superavano i 10.000 dipendenti con il Bustese che ne contava 27.000.(sono tutte scomparse
negli anni settanta perché le proprietà decisero di investire altrove) e la meccanica di precisione Isotta Fraschini ,decine di marchi
motociclistici e AEREO --le prime mongolfiere a Busto Arsizio e Gallarate(chiamati ironicamente Brusabalon -bruciapalloni dai Bustocchi
perché il loro primo tentativo fini' in rogo) .
Tutto l'aereo Italiano era progettato e prodotto nel Varesotto--Siai Marchetti-Agusta-Caproni-Macchi-piu' molti altri minori.
L'industria motociclistica importante nacque nei primi anni del dopoguerra perché l'AEREO venne "cancellato"dai vincitori (che si appropriarono di studi e progetti) proibendo qualsiasi attivita'che non fosse di manutenzione dei mezzi statunitensi.
Le nostre ditte si convertirono mettendosi a produrre moto e motocarri.
Macchi Aeronautica=Aermacchi   Agusta Aeronautica=Mv Agusta  Piaggio=Vespa ecc.ecc.ecc.
Veniamo a noi!
Mio padre(motorista aeronautico) era il motorista sull'aero del conte Corrado Agusta--dopo vari anni di raid(a farsi sparare nel sedere
come ai tordi uno a pilotare e l'altro a rabberciare i buchi con il fil di ferro) si convertirono a costruire moto--mi sono visto passare
in casa la storia del motociclismo Italiano.MV.Gilera,Guzzi,Benelli,Aermacchi,Aspes ecc.ecc.ecc.
Con il ritorno della possibilita' di ritornare a lavorare per l'aereo molti marchi abbandonarono la moto(che non era ancora diventata
l'oggetto del desiderio e rimpiazzata dall'auto come strumento di lavoro).
Furono anni duri e bui rischiarati solo dalla competizione e la storia la conosciamo.
Aermacchi abbandona ed e' assorbita da Harley ,che vuole avere in Europa uno sbocco per le sue moto.
Investono parecchio ma il tutto coincide con il periodo piu' turbolento nella storia dell'industria Italiana(scioperi selvaggi come se piovesse) Harley da un ultimatum comunicando che non sono piu' disponibili ad accettare una situazione del genere e che al primo
sciopero avrebbero chiuso (vi erano allora 750 dipendenti).
Lo stesso pomeriggio erano tutti fuori (e li rimasero perché la dirigenza usci' mettendo i lucchetti ai cancelli e chiudendo definitivamente).
Ora entra in gioco Castiglioni.Claudio Castiglioni era mio amico d'infanzia perché ,nato e cresciuto a 3 km da me ,veniva a passare le
vacanze scolastiche da sua zia che era la mia vicina di casa,la vicinanza di eta' e la mancanza di alternative ci faceva passare moolto tempo assieme.
I Castiglioni sono dei piccoli imprenditori che producono fibbie e bottoni per l'industria calzaturiera (altra ex eccellenza Varesotta)
che con la crisi del settore decidono di investire nell'immobiliare a cui fa gola la proprieta' Harley(3/4 km fronte lago per 1 in profondita'
piu' tutti gli immobili).
Passano tre anni e Harley mette in vendita ,nessuno si fa avanti pensando a cifre astronomiche,Castiglioni offre due miliardi ed Harley
accetta.Pochi giorni dopo ci sono le ruspe ed i rottamai al lavoro per radere al suolo e trasformare in villette a schiera.
Chiamo Claudio e gli faccio presente che sta facendo una emerita ca**ta ,siamo i piu' vecchi fornitori della ditta e conosciamo bene
la situazione,c'erano 4 miliardi di moto gia' pronte e che andavano solo assemblate,mi comunica che gli andava bene ma che gli avrei
dovuto dare una mano perché la prime cose che sono andate distrutte erano i serbatoi ed i parafanghi(allora in lamiera)--lampo di
genio di Tamburrini che propone di produrli in plastica----i primi al mondo!
Riassunti 70 dipendenti con l'obiettivo di eliminare il magazzino e poi demolire---il primo anno si produssero 70.000 moto -80.000 il
secondo ed ordini di 110.000 il terzo,numeri che non si raggiunsero mai perché vennero rilanciati marchi come MV-Husqvarna-Ducati-
Morini--erano quasi chiuse le trattative per l'acquisto di BMW (che stava attraversando un periodo nerissimo).
Fu l'inizio della fine--si riusciva a produrre a fatica il 50% degli ordini e si lascio' lo spazio a Beggio(che era un assemblatore per Cagiva)
di sfruttare i fornitori Cagiva che faticavano ad essere pagati.
La crescita di Beggio e l'intestardirsi a fare rinascere Ducati provoco' una grossa perdita economica e di materiale umano che porto'
alla migrazione del reparto corse quasi al completo(che aveva portato alla conquista di decine di campionati mondiali e Parigi Dakar)
e permettendo ad Aprilia di conquistare il ricchissimo palmares di cui si puo' fregiare.
Qui nasce la Hiro,Battaini che era il responsabile del reparto corse Cagiva non accetto di passare al nemico e creo' con alcuni fidati tecnici a Saronno la Hiro.
Non certo degli sprovveduti,tecnicamente e progettualmente i numeri uno.
I loro motori erano mooolto prestazionali e costruiti con grande perizia--meno quella ciofeca per il trial-che e' poi lo stesso della
Cagiva e della Merlin. Non puoi utilizzare un motore Ferrari da montare su un furgoncino per i corrieri.
La loro scelta era dettata dal fatto il reparto corse in Cagiva era stato smantellato e non avevano accettato di passare al nemico
(che si era comportato non in maniera cristallina) decidendo di costruirsi un loro motore.
Quando Cagiva si riprese (solo parzialmente ed a fatica) ritornarono ad occuparsi di sviluppo Husqvarna-Cagiva-MV.
Scusatemi se mi sono dilungato troppo ma e' l'unico modo per tentare di spiegare alcuni passaggi.


Offline Enzo

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #23 il: 26 Marzo 2018, 12:11:34 »
È sempre bello sentire questi racconti da persone che li hanno vissuto da addetti ai lavori . :OK:
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Offline hermann

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #24 il: 26 Marzo 2018, 12:51:47 »
Scusate , ma  non riesco a vedere nessuna immagine postata, come mai?
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Offline il pratese

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #25 il: 26 Marzo 2018, 16:44:33 »
Grazie Ilario per aver condiviso i tuoi ricordi

Offline old-cat

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #26 il: 26 Marzo 2018, 18:30:58 »
grazie ilario, è sempre bello e interessante leggerti  :OK:
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Offline alex

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #27 il: 26 Marzo 2018, 20:07:52 »
Dilungato? Ma se io alla fine ho pensato "Già finito?"
Tu si che dovresti scrivere un libro, e sarei già in coda per prendermi una delle prime copie!
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Offline Bikerider

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #28 il: 26 Marzo 2018, 20:44:43 »
Grazie del bel racconto :OK:

Ho corso nel cross con 3 moto dotate dell' HIRO (nome che il titolare Mosconi diceva di aver dato in onore di un suo amico giapponese) una TGM e un paio di Aprilia. Di serie peccava un po' di cavalleria, purtroppo.
« Ultima modifica: 26 Marzo 2018, 20:49:56 da Bikerider »
If everything seems under control, you're just not going fast enough.

KTM 890 SMT - On
KTM 790 Adventure R - Off

Offline alex

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Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
« Risposta #29 il: 26 Marzo 2018, 21:53:32 »
Eppure tra le poche cose che ricordo bene  :73: c'è una mia prova, anno '78, di un MAER 125 che era una fucilata, niente a che vedere coi Sachs... forse paragonato alle Aprilia delle annate successive potrei seguire il tuo ragionamento, stavano attaccate ai 250 anche sui salitoni.
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