Autore Topic: ecco... se avessi messo insieme alcuni particolari che potrebbero piacermi....  (Letto 2543 volte)

Offline kermit

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senza guardare l'insieme... sarebbe venuta fuori un'opera post bellica alla cubista...
https://www.subito.it/moto-e-scooter/suzuki-dr-650-brescia-326391516.htm

Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

Triumph scrambler 1200
EM escape

Offline Valchisun

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Ha soltanto una sella da fachiro, la sostanza non cambia, ma hai gia' provato a guidare una moto di trent'anni fa'? E' tutto un non, non frenano, non vanno avanti, vibrano, hanno soltanto dei difetti, evidenziati oltremisura dal passare del tempo, erano gia' dei roiti terrificanti quando erano moto nuove, figuriamoci adesso.

Ktm Super Duke 1290 R

Offline ilario

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Miiii  !!!!???

Offline Enzo

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Ha soltanto una sella da fachiro, la sostanza non cambia, ma hai gia' provato a guidare una moto di trent'anni fa'? E' tutto un non, non frenano, non vanno avanti, vibrano, hanno soltanto dei difetti, evidenziati oltremisura dal passare del tempo, erano gia' dei roiti terrificanti quando erano moto nuove, figuriamoci adesso.
Concordo, andavano bene 30 anni fa.
Suzuki V-Strom 650 " solo asfalto"
Vertigo Nitro " la bomba"
Suzuki DR 650 SE " La Milf".

Offline Lamberto

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BMW R 310 GS
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Offline gianga

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Ha soltanto una sella da fachiro, la sostanza non cambia, ma hai gia' provato a guidare una moto di trent'anni fa'? E' tutto un non, non frenano, non vanno avanti, vibrano, hanno soltanto dei difetti, evidenziati oltremisura dal passare del tempo, erano gia' dei roiti terrificanti quando erano moto nuove, figuriamoci adesso.
Eppure tra le moto di 30 anni fa troviamo le icone del motociclismo, tra quelle degli ultimi tempi non me ne viene in mente una che non sia destinata al macero...  sm414

Offline Valchisun

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Difatti hanno fatto la storia, adesso sono oneste vecchiette da passeggio, le monocilindriche di grossa cilindrata erano diventate di moda per via della Paris-Dakar, quando erano uscite le piu' moderne e leggere 400 cc. erano sparite molto in fretta dal mercato, adesso le uniche ricercate sono le Honda Dominator, per la loro robustezza da moto tuttofare, ma come tutte le giapponesi, non hanno nessun valore collezionistico, cosa che invece hanno le moto italiane, e' la legge dei grandi numeri, una Aprilia Rs 250 a due tempi del 2004, oppure una Ducati 916 valgono come delle opere d'arte...

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Offline Enzo

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Eh sì , vai a cercare una Teneré  e poi mi dici quanto la paghi , anche le XL 600 Paris Dakar ( quelle con il motore rosso)  non costano poco . Poi non tutte le moto Italiane hanno valore , in caso puoi sempre cercare una bella Gilera Dakota , oppure una Aprilia con il motore Rotax  :sig:
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Offline gianga

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Difatti hanno fatto la storia, adesso sono oneste vecchiette da passeggio, le monocilindriche di grossa cilindrata erano diventate di moda per via della Paris-Dakar, quando erano uscite le piu' moderne e leggere 400 cc. erano sparite molto in fretta dal mercato, adesso le uniche ricercate sono le Honda Dominator, per la loro robustezza da moto tuttofare, ma come tutte le giapponesi, non hanno nessun valore collezionistico, cosa che invece hanno le moto italiane, e' la legge dei grandi numeri, una Aprilia Rs 250 a due tempi del 2004, oppure una Ducati 916 valgono come delle opere d'arte...
Dunque, le grosse monocilindrico soppiantate dalle leggere 400? Di quali parli?
Non vorrei sbagliarmi, in storia andavo male a scuola, ma a far sparire la categoria ha contribuito molto l'avvento degli scooter. In effetti quelle moto venivano acquistate per l'idea di avventura, ma rimaneva spesso solo un'idea, allora tanto vale avere un bel vano sotto sella... comunque c'è chi ci ha girato davvero il mondo, ricordo le Tenere stracariche con pure gli pneumatici di ricambio attaccati al portapacchi...fantastico!
Quando mi parli di 916 e compagnia bella non riesco a seguirti, le stradali non mi hanno mai appassionato :SAD:

Offline Bikerider

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Difatti hanno fatto la storia, adesso sono oneste vecchiette da passeggio, le monocilindriche di grossa cilindrata erano diventate di moda per via della Paris-Dakar, quando erano uscite le piu' moderne e leggere 400 cc. erano sparite molto in fretta dal mercato, adesso le uniche ricercate sono le Honda Dominator, per la loro robustezza da moto tuttofare, ma come tutte le giapponesi, non hanno nessun valore collezionistico, cosa che invece hanno le moto italiane, e' la legge dei grandi numeri, una Aprilia Rs 250 a due tempi del 2004, oppure una Ducati 916 valgono come delle opere d'arte...
Dunque, le grosse monocilindrico soppiantate dalle leggere 400? Di quali parli?
Non vorrei sbagliarmi, in storia andavo male a scuola, ma a far sparire la categoria ha contribuito molto l'avvento degli scooter. In effetti quelle moto venivano acquistate per l'idea di avventura, ma rimaneva spesso solo un'idea, allora tanto vale avere un bel vano sotto sella... comunque c'è chi ci ha girato davvero il mondo, ricordo le Tenere stracariche con pure gli pneumatici di ricambio attaccati al portapacchi...fantastico!
Quando mi parli di 916 e compagnia bella non riesco a seguirti, le stradali non mi hanno mai appassionato :SAD:

Sono morte commercialmente prima dell'avvento degli scooter, nel periodo intermedio gli scooter di successo erano 50 cc
If everything seems under control, you're just not going fast enough.

KTM 890 SMT - On
KTM 790 Adventure R - Off

Offline Valchisun

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Le grosse monocilindriche da on-off, finito l'effetto moda a seguito della Paris-Dakar, vennero presto tolte dal listino per via che erano crollate le vendite, nonostante la loro ecletticita', il pubblico seguiva le mode e le tendenze, e le mode erano dettate dall'arrivo, nel fuoristrada, delle nuove 400 cc., nel motocross la Yamaha vinse al debutto in America il titolo Ama Supercross nel 1998 e, nell' anno successivo, con il pilota italiano Andrea Bartolini si aggiudico' il titolo mondiale di motocross:



http://www.specialmotors.net/moto/20-yamaha-yz-400f/27-yamaha-yz-400f-un-po-di-storia

Alle case giapponesi "premeva" fare sparire dal mercato del fuoristrada le moto a due tempi, a loro interessava, vendere, le molto piu' remunerative moto a valvole, si apriva un mondo di ricambi, olio motore e migliaia di ore di manutenzione da fatturare, il due tempi era quasi a manutenzione "Zero", alle case produttrici non conveniva, cosi' si assistette alla farsa di fare correre insieme ai 250 a due tempi, delle moto con cilindrata quasi doppia, dopo soli due anni di 400 cc. si decise di aumentare la cilindrata a 450 cc. nelle categorie ammesse, sia nel motocross che nell'enduro, si vede che gli piaceva vincere facile... :V:
Ovviamente seguirono lo stesso trend anche le moto targate ed immatricolate, e la Suzuki fu la prima a mettere in produzione la sua Drz 400, che adottava un motore non derivato dalle versioni racing, ma progettato appositamente per un on-off piu' in ottica stradale:



La moto andava benissimo, ma non fu supportata da grandi numeri di vendita, perche', semplicemente, il pubblico si era rivolto ad altre tipologie di moto, di andare a fare sterrate in moto fregava sempre meno...



Ktm Super Duke 1290 R