Autore Topic: Anche Colnago...  (Letto 757 volte)

Offline kermit

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Anche Colnago...
« il: 07 Maggio 2020, 14:02:36 »
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

Triumph scrambler 1200
EM escape

Offline ilario

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Re: Anche Colnago...
« Risposta #1 il: 07 Maggio 2020, 14:53:03 »
Il settore bici di livello e' scomparso da anni.
Eravamo i numeri uno al mondo solo 10 anni fa--poi uno alla volta sono scomparsi i grandi marchi--Cinelli -3T-Columbus-Pinarello-
Campagnolo-ed ora Colnago.
Sono rimasti solo i marchi ma proprieta' ed il grosso della produzione sono finiti altrove.
E' ,purtroppo,un settore che conosciamo a fondo e da moltissimi anni.
Siamo stati costretti ad abbandonarlo da piu' di dieci anni quando ci siamo resi conto che non c'era piu' la volonta',imprenditoriale e
politica,di continuare a produrre in Italia.
La nostra e' una zona che e' stata storicamente all'avanguardia a livello europeo in molti settori ,aereo-motociclistico,bilance-affettatrici-
elettrodomestici-tessile-moda ecc.ecc.
I grandi sono scomparsi(delocalizzati)-i medi vivono un periodo di grande difficolta' ed i piccoli stanno boccheggiando.
Le linee guida della camera di commercio sono--investire nel turismo ed in agricoltura.
Detto in una provincia tra le piu' tecnicamente all'avanguardia a livello Europeo mi sembra una presa per il fondo.

Offline Valchisun

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Re: Anche Colnago...
« Risposta #2 il: 07 Maggio 2020, 18:14:12 »
A costo di risultare monotono e ripetitivo, io ero abituato a chiamare un marchio con l'aggettivo "italiano" per definire un prodotto creato, sviluppato e prodotto in Italia, da una ventina di anni a questa parte, noi continuiamo a chiamare un prodotto che ha soltanto piu' il nome che "suona" come italiano, perche' i fondatori con un cognome italiano avevano dato cuore ed anima, lavorando, probabilmente notte e giorno, rischiando soldi e salute per affermarsi, mettendoci anche la passione e l'orgoglio in quello che producevano, mentre da qualche anno non e' piu' cosi', per stare a galla, tutte quelle aziende o hanno chiuso, oppure hanno delocalizzato la loro produzione dove la manopera costa la centesima parte, oppure hanno ceduto il loro marchio o la loro azienda a quelche multinazionale, o, peggio, a qualche fondo di "private equity", guardate cosa e' accaduto nel settore dello sci e degli scarponi da sci, fino ad una trentina di anni fa', c'erano decine e decine di aziende europee, adesso esistono soltano piu' due grandi gruppi mondiali che hanno accorpato tutti i marchi, credo che anche nel settore del ciclismo sia cosi'. In ogni caso, se acquisto un prodotto, specialmente se e' un prodotto non di prima necessita', ma se e' un prodotto per il puro piacere, per divertimento o per giocare, personalmente non  andro' piu' cercare un prodotto italiano, oppure europeo, quando questo prodotto di italiano o di europeo non ha piu' niente, tranne il nome, un'etichetta non puo' certo trasmetterti la passione, se non esiste piu' una memoria storica, ma soltanto calcoli di marginalita' da parte di un C.e.o. o di un A.d. che non sa nemmeno che cosa vende l'azienda che dirige, per me possono tenersi tutto.

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