Interessate oretta con un genio del due tempi da corsa

[alex]

Non c'erano piu' i soldi!
Erano stati sperperati in cento progetti diversi.
La Cagiva (moto) aveva dato moltissimo ma il tentativo di rilanciare i vari marchi era stato un salasso immenso compensato solo
parzialmente dal non pagare regolarmente tutti i fornitori (piccoli e grandi--banche comprese).
Il gruppo Castiglioni si era preso in carico (con le varie acquisizioni) piu' di 9000 dipendenti che andavano pagati tutti i fine mese--
spesso e volentieri con i soldi dei fornitori--fu una tragedia con fallimenti e suicidi a pioggia.
Witteven non fu lasciato libero di andarsene ma se ne ando' portandosi dietro il (suo) reparto corse perché non riteneva piu'
sostenibile la situazione creatasi.
Essendo una persona moooolto corretta che faceva della dedizione alla causa il suo motto e che faceva sacrifici ma che anche li chiedeva ai collaboratori,non accettava che coloro che "sbattevano" giorno e notte con lui non fossero regolarmente pagati.
Lui e Pernat si cercarono una strada diversa e uno con le moto e l'altro con i piloti portarono Beggio ed Aprilia a vincere decine di titoli mondiali.
Gli altri rimasti (perché ormai anziani e non disponibili a trasferimenti lavorativi) fecero quel che poterono--molto se si considera che
mandarono avanti un reparto corse senza soldi.

Sarei curioso di sapere, se lo sai, anche in che modo Beggio fu costretto ad abbandonare prima i suoi progetti -iniziando dalla Cube- e poi l'azienda.
Perchè pur frequentando saltuariamente personale Aprilia della prima ora, quando ci si avvicina al tema le risposte precise e con cognizione di causa, alla veneta, diventano vaghe e quasi omertose alla sicula (mi si perdoni il parallelismo da romanzo, è solo per enfatizzare).
Ho sempre pensato che il rispetto sinceramente affettuoso per Beggio impedisse di parlare del suo momento più buio ed i perchè, ma non nego che le parti oscure di una storia a me danno sempre fastidio e mi sono indigeste.

[vin-lap]

dovresti chiedere anche a Cuccia....

[alex]

dovresti chiedere anche a Cuccia....

Può ben essere, ma è morto una ventina di anni fa.
Comunque il fatto che il rapido successo dell'imprenditoria del nordest e non solo sia dovuto principalmente alla leva bancaria e non all'apporto di capitale reale è un dato di fatto.
Le modalità specifiche, almeno per ora, restano oscure, non tanto sull'erogazione quanto sui motivi di quelle che sembrano essere intimazioni di rientro immediato da parte di chi fino al giorno prima aveva sempre incoraggiato il ricorso al credito.
Storia recente che mi permise un giorno di dire a un rampollo di un importante gruppo industriale che "in realtà le aziende familiari sono di proprietà delle banche".
Strano ma il mio contratto non venne rinnovato.

[ilario]

Non conosco le vere ragioni del "tracollo" di Beggio ma ne posso intuire le ragioni.
Non potendo piu' basare il futuro della sua azienda solo sui 2t cerco' (giustamente) di sviluppare una linea 4t trovandosi a fare
gli stessi errori dei Castiglioni.
Moto troppo sofisticate e prestazionali che non avevano ancora uno zoccolo duro di potenziali clienti legati al marchio.
Grandi investimenti,moto sofisticate e zero ritorni economici.
Ti trovi in un circolo vizioso dal quale non riesci piu' ad uscire.
I nostri vecchi ci insegnarono che bisogna fare il passo in rapporto alla lunghezza della gamba.
Beggio riusci' a crescere sfruttando gli errori dei Castiglioni ma cadendo nella stessa trappola per venire poi "assorbito" per un piatto
di lenticchie.
Dobbiamo comunque ringraziare Castiglioni e Beggio per aver permesso al nostro paese di poter ritornare per molti anni a fregiarsi di
titoli mondiali motociclistici.

[Bikerider]

Questo è un parere da chi ha vissuto il momento, quanto di parte non si sa

https://www.moto.it/news/quando-aprilia-rischio-il-dissesto-e-passo-di-mano-intervista-a-teresio-gaudio.html

[Valchisun]

L'Aprilia si reggeva sulla vendita di centinaia di migliaia di scooter 50, e non certo sulla vendita delle moto, finita la moda degli scooter 50, l'impero di Noale e' crollato, il reparto corse era un succhiasangue senza fondo, in piu' era pure arrivato l'accorpamento delle Moto Guzzi, un'aggiunta di un mare di debiti a quelli gia' esistenti, il Gruppo Piaggio risolse il problema finanziario ma al Patron Beggio costo' un esilio immeritato....Tristezza infinita...Non e' che il Gruppo Piaggio fosse messo meglio finanziariamente, era soltanto piu' grande e non avevano soltanto appoggi politici, perche' sono loro la politica...

[ilario]

Val --tra le tante cazzate che spari talvolta ci prendi--perlomeno ci arrivi mooolto vicino.
Bisogna pero' riconoscere che in economia non basta il "cuore"ma bisogna fare quadrare i conti e non e' sufficiente coprire un buco creandone uno piu' grosso sperando nella buona stella.
Castiglioni e Beggio ne sono l'esempio lampante.
Per  tentare di risanare le loro ditte si e' "dovuto"metterli in un angolo.

[Valchisun]

Questa e' la bellissima Cagiva Ferrari F4, mai entrata in produzione di serie, quel motore, pero', costitui' la base di partenza per la creatura del genio Massimo Tamburini, la Mv Agusta 750 F4,
 utilizzando il nuovo marchio Mv Agusta appena acquisito:




qui c'e' un articolo relativo alla Cagiva Ferrari F4 ed alla successiva Mv Agusta F4:

https://motosprint.corrieredellosport.it/news/motomondiale/2020/04/05-2896926/cagiva_ferrari_f4_il_sogno_in_rosso/

[old-cat]

L'Aprilia si reggeva sulla vendita di centinaia di migliaia di scooter 50, e non certo sulla vendita delle moto, finita la moda degli scooter 50, l'impero di Noale e' crollato, il reparto corse era un succhiasangue senza fondo, in piu' era pure arrivato l'accorpamento delle Moto Guzzi, un'aggiunta di un mare di debiti a quelli gia' esistenti, il Gruppo Piaggio risolse il problema finanziario ma al Patron Beggio costo' un esilio immeritato....Tristezza infinita...Non e' che il Gruppo Piaggio fosse messo meglio finanziariamente, era soltanto piu' grande e non avevano soltanto appoggi politici, perche' sono loro la politica...

Vero, oltre agli scooter Aprilia vendeva un numero impressionante di 125 enduro e stradali.
Riguardo il reparto corse ti posso assicurare che non era un succhiasangue senza fondo, non immagini cosa c'era di 125 e 250 ufficiali, semiufficiali, ufficiali dell'anno prima e dell'anno prima ancora, motori speciali, pezzi speciali ecc. ecc. il tutto a noleggio o in leasing come si dice, comunque tanto denaro che il reparto corse Aprilia incassava.
Mi sembra (vado a memoria) che Beggio avesse perso una vagonata di denaro in investimenti sbagliati in altri settori, poi, negli ultimi anni ha avuto anche problemi di salute.

[Valchisun]

Probabilmente il reparto corse in motovelocita' si pagava da solo, mi ricordo che l'Aprilia concedeva le sue 125 e 250 in leasing con i ricambi ed i tecnici per le messe a punto, e poi, a quei tempi, c'erano le case produttrici di sigarette che mandavano avanti le gare e gli ingaggi dei piloti piu' blasonati con sponsorizzazioni miliardarie, il problema e' stato piu' il crollo del fatturato, finita la moda degli scooter 50 e delle 125 stradali da 180 Km/H., fu impossibile diversificare la produzione, mi ricordo che Beggio acquisi' anche il marchio Laverda, ma quello fini' su un quad 50 di produzione cinese, Pernat, nel suo libro, sostiene che lo sbaglio di Beggio fu quello di volere acquisire la Moto Guzzi a tutti i costi, mentre lui gli aveva consigliato di prendere le redini del Motomondiale, come fece, poi, Ezpeleta creando la Dorna molti anni dopo

[Valchisun]

Castiglioni fu il mecenate di Tamburini, due pazzi visionari che ebbero il coraggio di creare questa opera d'arte:



Mi avevano raccontato che quando misero in moto la C589 da Gran Premio, fu Gianfranco in persone a guidarla per le strade di Schiranna, passione pura, che molte volte, non andava d'accordo con la gestione aziendale, in ogni caso la C594 rimarra' la piu' bella moto da corsa mai costruita:

[Bikerider]

La F4 serie oro è una delle rare moto di cui mi sono innamorato a prima vista e l'ho sognata per parecchi anni, senza poterci arrivare per questioni di costo e allora era il tipo di moto che guidavo, avendo una R1. Mi pare di ricordare che dalla presentazione alla commercializzazione passò parecchio, si vociferava che non ci fossero i soldi per industrializzarla, temevo che sarebbe invecchiata nel frattempo (in quegli anni le supersportive erano di moda e lo sviluppo era continuo), in realtà era talmente bella e innovativa che per certi versi non è invecchiata nemmeno adesso.

[Valchisun]

Ho avuto la fortuna di guidare la Mv Agusta 750 Serie Oro, quella con il numero 1 sulla targetta posta sulla piastra di sterzo, ce l'aveva un mio conoscente collezionista, provata in pieni inverno nella nebbia su una strada di compagna ghiacciata, le condizioni ideali.... , mi ricordo che era piccola come un 125 di quelli piccoli...E il motore di coppia in basso ne aveva molto poca....Personalmente non sono mai  impazzito per le Mv Agusta moderne, non avrei mai avuto il coraggio di prenderne una, un po' come la V.o.r...