Autore Topic: La zona di comfort  (Letto 1867 volte)

Offline Valchisun

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La zona di comfort
« il: 22 Aprile 2012, 14:57:41 »
Il grande Alex (solo perche' e' alto... sm444), mi ha dato una grande dritta parlando dell' "area di comfort", e mi sono informato meglio, e' interessantissimo questo:

http://www.formazione-esperienziale.it/catalog/images/zona_di_comfort.pdf

e qui c'e' da discutere per un anno....

Credo che anche per quanto riguarda il motoalpinismo o il motociclismo in generale c'e' parecchio da dire, la nostra area di comfort e' la nostra moto, per cui e' solo la nostra che va' bene, quelle degli altri fanno tutte schifo o quasi, chi ha la moto da enduro non concepisce che ci si possa divertire con la moto da trial, chi ha la moto da trial e' l'unico "depositario" della guida in fuoristrada e gli altri doivrebbero stare a casa, qundi l'insegnamento che ho potuto trarre da quanto ho letto e' che bisogna fare come ha fatto la tartaruga, ma con un bel paracadute....
 sm419 :sig:  

La frase piu' bella: "esistono milioni di verita' con cui confrontarsi", l'avra detta di sicuro un avvocato! sm444
« Ultima modifica: 22 Aprile 2012, 14:59:50 da Valchisun »

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Offline Coz

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Re: La zona di comfort
« Risposta #1 il: 22 Aprile 2012, 15:24:35 »
Povera tartaruga...  :73:
Huskyna TE 125, motoscurreggetta da 15 hp sm403

Offline alex

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Re: La zona di comfort
« Risposta #2 il: 22 Aprile 2012, 19:11:29 »
Nella fattispecie area di comfort è la nostra moto, ma anche il tipo di moto, la tipologia di percorsi cui ci abituiamo, il terreno che prediligiamo, l'uscita che ci fa fare meno fatica e che ci fa anche sembrare più bravi.
Io penso che a un certo punto, più o meno consci, ci scegliamo una moto, un percorso, un terreno in grado di darci soddisfazione e compiacimento. Ognuno sceglie il suo e appunto ecco "i milioni di verità con cui confrontarsi". Ci costringiamo in una gabbietta tutti contenti dello star bene e del trarne soddisfazione e giovamento, ma in verità, alla fine, è pur sempre una gabbia e basta. Ci siamo ingabbiati da soli per non dover scendere a patti con dei limiti, e finchè uno non se ne rende conto ci sta da dio. Il pericolo sta nel giorno in cui uno decide di fare come la tartaruga. Può avvenire in qualsiasi modo: provando una moto di un amico, testandone una di genere diverso messa a disposizione dal concessionario, accettando un invito da un amico nelle sue zone di scorribanda, perfino dovendoci adattare dopo esserci persi e si deve comunque tornare a casa per un viottolo sconosciuto.

Il punto è: quando salti dalla gabbietta, che scopri?
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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Offline Valchisun

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Re: La zona di comfort
« Risposta #3 il: 23 Aprile 2012, 00:00:20 »
Il punto e' che ci farebbe bene a tutti quanti uscire da questa c..o di zona di comfort della m...a!A volte basta anche cambiare itinerario ed uscire dalle solite strade che percorriamo solitamente con l'auto, magari c'e' qualcosa di interessante anche soltanto nella altra via di fianco...Magari c'e' la pettinatrice f..a con la minigonna e noi non ce n'eravamo mai accorti, ecco cosa cercava la tartaruga!
Purtroppo vedo che tutti noi ci creiamo delle "gabbiette", giriamo sempre negli stessi posti, poi magari ci lamentiamo perche' in quesi posti ci fanno i "rastrellamenti", ma siamo noi che ci chiudiamo in gabba da soli, cerchiamo di uscirne, magari dandoci allo speedway o alla pesca di altura, sgrigiamoci! :PDT_Armataz_01_37:
« Ultima modifica: 23 Aprile 2012, 00:03:40 da Valchisun »

Ktm Super Duke 1290 R

sgnaus

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Re: La zona di comfort
« Risposta #4 il: 11 Maggio 2012, 12:19:40 »
sì però mi domando: qualche domenica fa, stavo percorrendo il solito sentierino che faccio quando esco in zona e mi sono accorto ad un certo punto che avevano scavato un piccolo canale largo forse m 1,5 e profondo forse 60-70 cm, c'erano un paio di tronchi appena tagliati messi sopra per attraversarlo e io con la moto ci sono passato sopra abbastanza tranquillo, notando che avevano posto dei pioli da ambo le parti per evitare che i due tronchi si separassero: ero in una perfetta zona di confort. al ritorno cosa cavolo mi è venuto in mente di pensare che forse i pioli non erano ben fissi nel terreno?! beh, ho controllato i pioli, li ho pestati con un sasso, ho preso le misure, mi sono piazzato davanti, ma non sono più riuscito a passare. ho dovuto fare un giro dell'ostrega per ritornare di qui. in che diavolo di zona ero finito a quel punto? e chissà perchè se prima era di confort è diventata poi di "sconfort"??
 sm403

Offline kermit

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Re: La zona di comfort
« Risposta #5 il: 11 Maggio 2012, 15:06:42 »
veramente ci sarebbe da parlarne per ore! di certo quando ti senti a tuo agio "accordato" con tutto quello che ti sta attorno, moto compresa... e' una libidine!
poi osare un po' di piu'... e' nella natura umana!
 :baci:
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