Autore Topic: On any Sunday  (Letto 8053 volte)

Offline alex

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Re: On any Sunday
« Risposta #15 il: 20 Agosto 2012, 08:49:00 »
A proposito: sempre ieri mattina. Ero appena partito da casa, era presto ed avevo davanti a me solo un trattore di quelli che trainano uno "spandimerda". Rettilineo libero e mi porto a sinistra per il sorpasso. Appena lo affianco quello sterza per entrare in un campo: sono passato sull'erba del ciglio tra la ruota davanti e il muretto e mi ha pure mandato a fanculo.  :sig:

Mentre rispondevo con una litania che descriveva in modo colorito tutta la sua genìa femmminile, realizzavo che nei pantaloni quella più dura potevo imbottigliarla.  sm442
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Offline menca

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Re: On any Sunday
« Risposta #16 il: 20 Agosto 2012, 11:35:30 »

Quello dei trattori che girano senza segnalare è un classico! sm409

Anche quelli che escono dalle strade laterali nonostante ti vedano arrivare! sm91


Offline alex

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Re: On any Sunday
« Risposta #17 il: 20 Agosto 2012, 11:54:05 »
io ormai dopo una giornata in moto sono esausto.  sm443
Ho tutti i sensi impegnati a individuare, cercare di prevenire, evitare, qualsiasi cosa potrebbe costituire un pericolo potenziale. Non è più un gran bell'andare in moto, non sei rilassato e di solito in questi casi guidi anche in modo scarso.
Due esempi tra tutti: ultimo giro prima di consegnare la Multi al concessionario per la permuta. Prima di una biforcazione la strada viene suddivisa in due corsie di preselezione. Io sono sulla sinistra e devo andare a destra, ho di fianco un vecchietto e accelero appena per poterlo sfilare e poi cambiare corsia. Quando gli arrivo all'altezza del cofano quello non si butta a sinistra senza guardare? Scarto rapido, per sua sfiga c'era proprio lì una pattuglia della stradale che lo ha fermato, mentre accostava prendeva già secchiate di mer*a  sm444

Esempio due: percorro la provinciale verso la pedemontana del prosecco con le sue curve a saliscendi. 500 metri di rettilineo, vedo una Y che arriva da una stradina, visibilità eccellente. rallento anche perchè al volante c'è una vecchina coi capelli azzurri permanentati. Mi guarda, si ferma allo stop. Allora ridò gas. Proprio in quel momento mi si butta in mezzo alla corsia, mi vede arrivare, si speventa e inchioda. Ho dato una pinzata che quello che era con me si chiede come potessi essere ancora in piedi, ho sbarellato a destra e sinistra di anteriore e poi di posteriore per un sacco di volte, tipo Randy Mamola, e per fortuna c'era un varco nella corsia opposta. Ho finito una cicca con 3 tirate, me lo ricordo ancora.

Ma sono solo esempi eclatanti, se ripensate a una qualsiasi vostra uscita nei dettagli, vi rendete conto di aver evitato cose del genere più volte nella giornata, per poi dimenticarle in breve tempo.  sm470
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Offline cota

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Re: On any Sunday
« Risposta #18 il: 20 Agosto 2012, 13:29:27 »
Per me Alex non la racconta giusta. sm17
E sempre che si lamenta "il ginocchio di qua e la schiena di la,non ho piu' l'eta' ecc...ecc....",ma alla fine quando deve ruotare indietro il polso dx non si risparmia. :sig: 

Offline menca

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Re: On any Sunday
« Risposta #19 il: 20 Agosto 2012, 13:53:23 »
io ormai dopo una giornata in moto sono esausto.  sm443
Ho tutti i sensi impegnati a individuare, cercare di prevenire, evitare, qualsiasi cosa potrebbe costituire un pericolo potenziale. Non è più un gran bell'andare in moto, non sei rilassato e di solito in questi casi guidi anche in modo scarso.
Due esempi tra tutti: ultimo giro prima di consegnare la Multi al concessionario per la permuta. Prima di una biforcazione la strada viene suddivisa in due corsie di preselezione. Io sono sulla sinistra e devo andare a destra, ho di fianco un vecchietto e accelero appena per poterlo sfilare e poi cambiare corsia. Quando gli arrivo all'altezza del cofano quello non si butta a sinistra senza guardare? Scarto rapido, per sua sfiga c'era proprio lì una pattuglia della stradale che lo ha fermato, mentre accostava prendeva già secchiate di mer*a  sm444

Esempio due: percorro la provinciale verso la pedemontana del prosecco con le sue curve a saliscendi. 500 metri di rettilineo, vedo una Y che arriva da una stradina, visibilità eccellente. rallento anche perchè al volante c'è una vecchina coi capelli azzurri permanentati. Mi guarda, si ferma allo stop. Allora ridò gas. Proprio in quel momento mi si butta in mezzo alla corsia, mi vede arrivare, si speventa e inchioda. Ho dato una pinzata che quello che era con me si chiede come potessi essere ancora in piedi, ho sbarellato a destra e sinistra di anteriore e poi di posteriore per un sacco di volte, tipo Randy Mamola, e per fortuna c'era un varco nella corsia opposta. Ho finito una cicca con 3 tirate, me lo ricordo ancora.

Ma sono solo esempi eclatanti, se ripensate a una qualsiasi vostra uscita nei dettagli, vi rendete conto di aver evitato cose del genere più volte nella giornata, per poi dimenticarle in breve tempo.  sm470

Sono queste cose che mi hanno convinto a non avere più la moto da strada, è vero ho ancora la Domy ma con quella non supero mai i 70 Km ora, quando vado forte! :72:

Ogni fine stagione mi ripetevo , anche quest'anno l'abbiamo portata a casa ..........!!

Però mi manca tanto la moto da sparo! :tris:

kappa

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Re: On any Sunday
« Risposta #20 il: 20 Agosto 2012, 15:02:05 »

.... Ogni fine stagione mi ripetevo , anche quest'anno l'abbiamo portata a casa ..........!!

Le moto da strada sono troppo pericolose, io ho fatto la prima dopo i 50 anni dietro l'insistenza di alcuni amici e di mia moglie, ma vado sempre pianissimo perchè mi rendo conto che se sbatti (e non sempre per colpa tua) difficilmente la racconti.
In questa ultima settimana nel mio paese 2 amici: il primo con una vecchia xt 550 che tira fuori una volta all'anno quando va bene, tiratina in pieno centro abitato un signore con la panda mette la freccia a destra e si allarga a sinistra per entrane nel cancello di casa, lui sensa vedere la freccia passa a destra e centra la panda che stringe a destra all'improvviso, bacino e gambe fracassate.  sm470 l'altro con una ducati chiude il negozio e si avvia verso casa, tira 2 marce fino al primo incrocio e centra una volvo di un turista inglese che era in mezzo un pò titubante, non si sa chi ha torto ma lui è in coma. Due "normali" incidenti estivi come purtroppo ne succedono in tutta la penisola che ci fanno dire maledetta estate; maledetto traffico e maledette moto.
« Ultima modifica: 20 Agosto 2012, 15:04:18 da dani »

Offline diegog

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Re: On any Sunday
« Risposta #21 il: 20 Agosto 2012, 15:49:34 »
che  devo dirti.... è una passione.
E come tale la  vivo,  l' ho sempre  vissuta.
é una passione che  tira fuori l' adrenalina che è in me, e lo fa da ormai 40 anni.
Ho provato a mollare la moto da strada,  facendo trial....  certo il trial è bello ma l' adrenalina che ti  offre la stradale il trial non te la da... ho venduto la   bestia per prendere una moto  turistica, un tdm  900... mi sono pentito mille  volte di averlo fatto.
Il  rombo dei  4 cilindri,   i 200 hp che scalpitano, l' accelerazione mozzafiato, con le staccate per entrare a fil di lana in curva, il  zigzagare dei  colli in un continuo apri e chiudi, l' odore dei freni e delle gomme all' arrivo, mentre  ti  levi il casco e  hai  il fiatone, sei ancora eccitatissimo... tutto questo per me non ha prezzo.
pericolosa la stradale?
Si è vero, ma... questo detto ho fatto mio:
non so se  guiderò una moto fino a quando  vivrò, ma so per certo che vivrò fino a quando  guiderò una moto.

Offline alex

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Re: On any Sunday
« Risposta #22 il: 20 Agosto 2012, 16:18:27 »
Vedete.. un mio amico morì giocando a tennis, mise il piede su una pallina.  :SAD:
Sicuramente il rischio è maggiore andando in moto per strada. Però, se evitiamo di farci prendere dall'embolo, gli unici veri pericoli sono i comportamenti inconsulti degli altri, e per "altri" al 90% vanno intesi gli automobilisti, che non ti vedono, ti ignorano o più frequentemente di quanto si possa pensare calcolano male la tua distanza perchè sei piccolo e stretto, e per uscire con l'auto da una traversa (ammettiamolo) anche tutti noi diamo solo una occhiata fugace e poi partiamo.
Io so anche che significano due cose: il dolore e la privazione. Tengo bene in mente cosa significa farsi male perchè l'ho vissuto, e ricordo benissimo la pena che provavo ogni fine inverno quando sentivo le prime moto che rombavano in strada. Se c'è la passione, queste cose si accettano, e dipende anche qui da qual'è la tua "soglia di passione". Insomma, se sei disposto ad accettare una situazione o meno.
Per quanto mi riguarda, magari a passo di lumaca, magari col motorino, ma finchè una gamba riuscirà a scavalcare la sella, io andrò in moto. La mia valutazione è che limitarsi un po' val molto più che soffrire una privazione. Ci rimane così poco per noi stessi...
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Offline alex

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Re: On any Sunday
« Risposta #23 il: 20 Agosto 2012, 17:18:43 »
Per me Alex non la racconta giusta. sm17
E sempre che si lamenta "il ginocchio di qua e la schiena di la,non ho piu' l'eta' ecc...ecc....",ma alla fine quando deve ruotare indietro il polso dx non si risparmia. :sig: 

In effetti si. E' quando devo parzializzare di tecnica, che son dolori e fiatoni!  sm470
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Offline kermit

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Re: On any Sunday
« Risposta #24 il: 20 Agosto 2012, 17:55:20 »
Vedete.. un mio amico morì giocando a tennis, mise il piede su una pallina.  :SAD:
Sicuramente il rischio è maggiore andando in moto per strada. Però, se evitiamo di farci prendere dall'embolo, gli unici veri pericoli sono i comportamenti inconsulti degli altri, e per "altri" al 90% vanno intesi gli automobilisti, che non ti vedono, ti ignorano o più frequentemente di quanto si possa pensare calcolano male la tua distanza perchè sei piccolo e stretto, e per uscire con l'auto da una traversa (ammettiamolo) anche tutti noi diamo solo una occhiata fugace e poi partiamo.
Io so anche che significano due cose: il dolore e la privazione. Tengo bene in mente cosa significa farsi male perchè l'ho vissuto, e ricordo benissimo la pena che provavo ogni fine inverno quando sentivo le prime moto che rombavano in strada. Se c'è la passione, queste cose si accettano, e dipende anche qui da qual'è la tua "soglia di passione". Insomma, se sei disposto ad accettare una situazione o meno.
Per quanto mi riguarda, magari a passo di lumaca, magari col motorino, ma finchè una gamba riuscirà a scavalcare la sella, io andrò in moto. La mia valutazione è che limitarsi un po' val molto più che soffrire una privazione. Ci rimane così poco per noi stessi...
quando hai scritto che volevi mollare l'enduro, hai detto che non facevi compromessi... ti stai ricredendo?

comunque quando uno e' malato... salta in groppa alla prima cavalcatura disponibile... e riassapora le sensazioni che non riesce a togliere dalla testa...
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

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EM escape

Offline alex

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Re: On any Sunday
« Risposta #25 il: 20 Agosto 2012, 18:46:34 »
il compromesso che rifiuto è il tipo di moto, certamente non il modo in cui ci vado. Quello è per forza dettato da condizioni fisiche, tempo, giropanza, varicocele, gravidanze isteriche... tutte robine che ci stanno alla grande insomma!  sm453
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Offline Bikerider

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Re: On any Sunday
« Risposta #26 il: 20 Agosto 2012, 19:34:34 »

il primo con una vecchia xt 550 che tira fuori una volta all'anno quando va bene, tiratina in pieno centro abitato un signore con la panda mette la freccia a destra e si allarga a sinistra per entrane nel cancello di casa, lui sensa vedere la freccia passa a destra

Premesso che c..te ne facciamo tutti, io non escluso, questa però mi pare una di quelle.. sm17
If everything seems under control, you're just not going fast enough.

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Offline Valchisun

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Re: On any Sunday
« Risposta #27 il: 20 Agosto 2012, 20:51:01 »
Oggi ho fatto circa 350 km. di passi alpini, fa' caldo in basso e di conseguenza c'e' ancora parecchia gente che gira in montagna, nonostante quello siamo saliti al Colle della Lombarda di buon passo, ovviamente e' una specie di video gioco, vince chi riesce a sorpassare tutti i camper e le auto,e' impossibile restare dietro alle auto che procedono in coda ai 20 orari... Per chi non la conosce, la strada che sale al Colle della Lombarda dalla parte italiana e' ancora piu' stretta del piu' famoso passo Gavia in Trentino, oltre tutto devi anche evitare i ciclisti che smadonnano vedendoti arrivare contro dopo avere sorpassato l'ennesima macchina, comunque il tutto puo' sembrare un po' troppo da spericolati, in realta' di margine per prevenire gli errori ce ne rimane ancora parecchio, e poi le velocita' sono ridottissime,seconda e terza marcia non di piu', e' tutto un tornante dietro l'altro, a me personalmente fanno molta piu' paura le curve veloci ed i tratti piu' scorrevoli dove le velocita' sono ben altre, comunque e' innegabile che quando si inizia a prendere il proprio ritmo con la moto stradale, si riesce anche a prendere il ritmo del traffico, la cosa piu' importante per sopravvivere e' quella di "entrare" nella testa di quello che hai davanti, prevedendo tutte le sue mosse, anche le piu' impensabili, e' l'unico sistema per tornare a casa interi...Ovviamente l'ìmponderabile, cioe' la macchia di nafta o di olio dentro ad una curva o il cane che ti esce da un cortile, quello non lo si puo' prevedere... sm409

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kappa

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Re: On any Sunday
« Risposta #28 il: 21 Agosto 2012, 09:47:43 »
Effettivamente non si può prevedere tutto  :SAD:
domenica mattina a 2 km dal paese mi ha attraversato un capriolo  sm470

Offline diegog

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Re: On any Sunday
« Risposta #29 il: 21 Agosto 2012, 09:56:32 »
Effettivamente non si può prevedere tutto  :SAD:
domenica mattina a 2 km dal paese mi ha attraversato un capriolo  sm470
per quando sono pronti i salami e la mocetta?  :arar: