Autore Topic: Navigazione gps nel trial  (Letto 15460 volte)

Offline Dynamite

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Navigazione gps nel trial
« il: 12 Ottobre 2010, 21:37:51 »
Qualche giorno fa il nostro amico matteo (matty-78) mi ha chiesto lumi relativamente all'utilizzo del navigatore gps nelle uscite trial.

La domanda va inquadrata nell'ambito di uscite "esplorative" motoalpininistiche e non della "zona" dietro casa.

Le ragioni, sostanzialmente due:

1. rilevare una traccia da consultare ed eventualmente trasmettere a terzi, per poterla caricare, a loro volta, sul gps, o per lo meno per farsi un'idea del giro;
2. sapere sempre dove ci si trova.

A parte una parentesi lavorativa nel settore delle applicazioni militari (di cui non posso divulgare dettagli per ovvie ragioni) la mia esperienza dell'uso gps sulle due ruote deriva principalmente dalla mountainbike e, solo marginalmente per una questione di "giovinezza" :), nel trial.

La mia opinione in merito prende in considerazione le specificità della moto da trial, che differiscono in modo sostanziale dalla mountainbike. Non prendo in esame il caso dell'Enduro, perché non ho esperienza in merito e preferisco che si esprima chi invece ne ha.

Relativamente al trial, ho potuto constatare due aspetti specifici:

1. frequenti contatti del corpo sul manubrio, rispetto alla guida in mountainbike;
2. difficoltà a leggere il gps rispetto alla mtb, dovuta alla necessità di prestare molta più concentrazione nella guida rispetto alla bici (quando non in discesa).

Per questi due fattori, la mia scelta del GPS ideale si orienta verso i modelli:
- da polso
- non cartografici

MOTIVAZIONI:

I GPS da polso, generalmente, comprendono una fascia che permette di indossarli al polso, appunto. Inoltre, la loro forma è generalmente ortogonale rispetto al braccio, di modo da non ostacolare il movimento della mano.

Sono inoltre piccoli e questo fa si che non siano cartografici, perché lo schermo è comunque piccolo e sarebbe poco fruibile con una rappresentazione cartografica della realtà.

APPROFONDIMENTO

La ragione della scelta di un GPS da polso è dovuta al fatto che, nel trial, gli spostamenti sulla moto sono marcati e spesso, almeno il sottoscritto che è un principiante, finisce a contatto col manubrio. Il GPS da polso, venendo montato al manubrio tramite la fascia (generalmente a velcro), fa si che il suo sviluppo dimensionale segua il profilo del manubrio stesso e non sporga verso il pilota, cosa che lo mette al riparo da contatti con quest'ultimo, che potrebbero essere pericolosi per entrambi (pilota e GPS).

La ragione della scelta di un modello non cartografico è condizionata sicuramente dalle dimensioni ridotte del GPS da polso, ma è legata anche all'impossibilità di distrarsi nella guida. Naturalmente ci si può sempre fermare, questo è chiaro, ma la differenza di approccio rispetto alla bicicletta è molto grande. In bicicletta si pedala da seduti, a velocità generalmente più contenuta di quanto non avvenga col trial e quindi si può consultare il GPS "in marcia", a meno di non trovarsi in discesa, situazione in cui, però, non si sta certo a guardare il GPS.
Insomma, guidare la moto da trial è un pò come guidare la mtb in discesa: sei in piedi, non ti puoi distrarre e quindi non guardi il GPS. Per cui la cartografia serve a poco.

Altra ragione della scelta di un GPS non cartografico è dovuta al fatto che, salvo rare eccezioni, non esistono cartografie che riportino i sentieri fuoristrada. Quindi nel 99% dei casi, la cartografia si limiterebbe a riportare le strade asfaltate, cosa non particolarmente utile in fuoristrada. Certo si transita sempre per strade e paesi, ma per la navigazione off road vera e propria, la cartografia ha senso se riporta in modo comprensibile e riconoscibile la realtà che stiamo "navigando" in quel preciso istante.

Al riguardo posso dire che, anche nella mia esperienza con apparati di navigazione militare, la cartografia non era presente (evidentemente per lo stesso motivo).

Per concludere, quindi, a mio avviso il GPS nella pratica del trial ha senso:

- quando si va in esplorazione in posti nuovi;
- in giri motoalpinistici di una certa lunghezza, o in posti completamente sconosciuti;
- per rilevare percorsi da analizzare e condividere;
- per sapere sempre dove ci si trova.

Un aspetto importante è anche quello di scegliere un GPS con batterie sostituibili (di norma batterie mini-stilo di tipo AAA).
Questo perché un GPS dotato di batteria interna dedicata ti molla senza appello una volta che questa è scarica, mentre se hai un modello con pile mini-stilo, basta portasi dietro un ricambio e la navigazione è assicurata.

Dal punto di vista delle funzioni di navigazione, ritengo che quelle essenziali per l'utilizzo che ho spiegato siano:

- indicazione del posizione (da preferisi in coordinate UTM, perché espresse in metri, che sono una cosa più facilmente comprensibile ed interpretabile rispetto ai gradi);
- visualizzazione della traccia percorsa;
- funzione di trackback per ripercorrere al contrario il percorso effettuato;
- navigazione goto (per potersi approssimare ad un waypoint, o punto noto);
- possibilità di rilevare waypoint sul percorso:
- possibilità di esportare ed importare tracce, rotte e waypoint;
- possibilità di interfacciarsi al pc, in modo da poter elaborare e studiare i propri percorsi, visualizzarli su una cartografia o fotografia georeferenziata della zona percorsa ed importare tracce, rotte e waypoint.

Quest'ultimo punto meriterebbe una trattazione a se, che al momento non affronto per motivi di lunghezza del post, ma anche perché, con tutta sincerità, ho esperienza di un solo programma, scelto dopo un attento studio e consultazione con esperti in materia (per cui non mi sono interessato ad altri programmi alternativi).

Tutto quanto sopra è scritto, naturalmente, a titolo di opinione personale. Probabilmente ci sarà chi ha usato, senza problemi, GPS cartografici (a colori) piuttosto ingombranti sul trial. Io ho cercato di illustrare quella che per me è la configurazione ideale, sulla base delle mie esperienze dirette. Che non preclude affatto di poterlo lasciare montato anche affrontando una "zona" improvvisata nel bel mezzo di un giro esplorativo o motoalpinistico, senza correre rischi.

Spero con questo post di aver scritto qualcosa di utile per il forum. Per lo meno, all'amico matteo, ho dato una risposta completa!!
Ciao, Dy.
Beta Evo 290 '11

"on a trial bike, you can cover a great distance in a short period of time, or a short distance in a great period of time.
they say that journey can be more important than the destination. On a trial bike there is no destination, just a bike, a rider and a place to ride"

Offline alex

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #1 il: 12 Ottobre 2010, 21:47:58 »
Qual'è il programma che usi per interfacciaree il GPS al PC, Ozi?
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Offline Dynamite

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #2 il: 12 Ottobre 2010, 22:02:23 »
ciao Alex, uso Compe Gps Land da circa 4 anni e lo trovo molto valido.
L'avevo scelto come alternativa ad Ozi, sulla base delle esperienze di persone che usavano il gps in bici e lo interfacciavano col pc. Non ti saprei dire però in cosa sia meglio. Semplicemente mi sono fidato. Probabilmente lo preferivano per i formati utilizzabili o per la possibilità di georeferenziare (EDIT: calibrare, sorry!) eventuali carte topografiche scannerizzate.  smsorr
« Ultima modifica: 13 Ottobre 2010, 10:46:32 da Dynamite »
Beta Evo 290 '11

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Offline Valchisun

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #3 il: 12 Ottobre 2010, 22:12:08 »
Mi dicono che sulle moto da enduro e' necessario posizionare un'antenna esterna, in genere sull'estremita' del parafango posteriore perche' la posizione in piedi sulle pedane del pilota oscura l'antenna del Gps, credo che sia cosi' anche per il trial, il problema credo che sia che sul trial l'unica posizione non oscurata dalla sagoma del pilota sia lo zaino o il casco!Mi chiedevo anche come faccia il Gps a funzionare in zone boscose con la vegetazione fitta... smhuh

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Offline Dynamite

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #4 il: 12 Ottobre 2010, 22:32:13 »
Anche io avevo questo timore, perchè la posizione in piedi del trial è svantaggiosa rispetto a quella della bici, ma le tracce che ho registrato sono continue e non interrotte, se non una, per un breve tratto, perchè in effetti il bosco era davvero foltissimo e in più io cristavo sopra alla moto come un disperato. Ma a parte quelle poche decine di metri, per il resto ho sempre rilevato tutto senza perdita di segnale.

Quanto alle zone boscose e fitte, anche in bicicletta mi è capitato di perdere il segnale, ma raramente e solo per tratti davvero contenuti. Ho fatto decine e decine di km in boschi e pinete senza alcun problema.

Considera che il segnale GPS non casca dal cielo in modo perpendicolare al GPS, ma è ricevuto spesso con angolazioni anche spinte. Mi è già capitato, ad es, di avere segnale anche col gps dentro casa, davanti alla finestra. Naturalmente, più le condizioni sono avverse (brutto tempo e vicinanza ad ostacoli solidi ed alti), meno satelliti si intercettano e quindi meno precisa è la posizione calcolata dal GPS.

Probabilmente la bassa velocità del trial, rispetto all'enduro, rende la ricezione del segnale più facile a parità di condizioni esterne.
Oppure l'alternatore/bobina di un motore enduro crea più disturbo al segnale GPS di quanto non faccia il motore di un trial (questa l'ho buttata li come ipotesi molto azzardata...)

Se fosse necessario utilizzare un'antenna esterna per avere una navigazione affidabile, avrei immediatamente scartato l'abbinamento GPS + trial, stanne certo! ;)
« Ultima modifica: 12 Ottobre 2010, 22:35:55 da Dynamite »
Beta Evo 290 '11

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Offline alex

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #5 il: 12 Ottobre 2010, 22:39:12 »
Ozi è il più comoeto ma probabilmente il più complesso dei programmi di navigazione. Viene usato più diffusamente perchè permette di calibrare qualsiasi tipo di mappa oe sia possibile incluse le preziosissime "Russe" tanto amate dai Sahariani.
Proverò a guardare questo Compe, per puro interesse dal momento che ho abbandonato le rotte africane.

@Val: mi sa che ti han detto una bufala :) con la faccia sull'antenna al massimo perdi un satellite, e i GPS, anche i non cartografici, oramai da anni ne triangolano un minimo di 5, ma spesso sono ben oltre 10, almeno qui da noi (una volta tanto Aviano e Vicenza servono anche a noi). Magari è possibile che sia capitato con il GPS di uno Smartphone, ma con un Garmin, anche antidiluviano come il mio III+, si beccano i satelliti perfino nelle tempeste di sabbia  sm13
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Offline madmax56

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #6 il: 22 Ottobre 2010, 10:48:57 »
Ciao.
io per esperienza personale, porto spesso il GPS con me durante i giri, sia per avere una traccia registrata sia per poter gestire la posizione in caso di bisogno.
non ho messo nessuna antenna sulla moto, tengo il GPS nello zaino e non ho mai incontrato problemi di sorta, nè con tempo nuvolo nè in mezzo alla vegetazione fitta.
uso per informazione un garmin 76 csx e sul pc ho installato il programma specifico garmin, ozi explorer, earth, conpeGPS land; uso comunque sempre il map source di garmin.
io vedo l'uso del GPS come mezzo di navigazione su una moto da trial/motoalpinismo, abbastanza difficoltoso per i seguenti motivi:
- difficoltà di fissaggio del GPS sulla moto, anche usando gli specifici attacchi.
- difficoltà di lettura, a differenza delle moto da enduro, sulla moto da tril si sta in piedi, lontano dal manubrio e non credo si possibile montare un gps con uno schermo televisivo...
- inoltre  a seguito della posizione, c'è anche da pensare che il pilota si muove molto durante la guida, con il pericolo di andare a cozzare con il capo contro lo strumento; infatti i manubri da sono molto bassi ed hanno gli ingombri pensati appositamente per questa disciplina.
mi sembra di aver detto tutto, se qualcuno ha da aggiungere, lo faccia.
max.
 sm08 ;)
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Offline Dynamite

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #7 il: 22 Ottobre 2010, 11:23:18 »
Ciao.
io per esperienza personale, porto spesso il GPS con me durante i giri, sia per avere una traccia registrata sia per poter gestire la posizione in caso di bisogno.
non ho messo nessuna antenna sulla moto, tengo il GPS nello zaino e non ho mai incontrato problemi di sorta, nè con tempo nuvolo nè in mezzo alla vegetazione fitta.
uso per informazione un garmin 76 csx e sul pc ho installato il programma specifico garmin, ozi explorer, earth, conpeGPS land; uso comunque sempre il map source di garmin.
io vedo l'uso del GPS come mezzo di navigazione su una moto da trial/motoalpinismo, abbastanza difficoltoso per i seguenti motivi:
- difficoltà di fissaggio del GPS sulla moto, anche usando gli specifici attacchi.
- difficoltà di lettura, a differenza delle moto da enduro, sulla moto da tril si sta in piedi, lontano dal manubrio e non credo si possibile montare un gps con uno schermo televisivo...
- inoltre  a seguito della posizione, c'è anche da pensare che il pilota si muove molto durante la guida, con il pericolo di andare a cozzare con il capo contro lo strumento; infatti i manubri da sono molto bassi ed hanno gli ingombri pensati appositamente per questa disciplina.
mi sembra di aver detto tutto, se qualcuno ha da aggiungere, lo faccia.
max.
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ciao Max, come avrai letto nel mio messaggio di apertura, per usare il gps sul trial senza avere i problemi che giustamente hai evidenziato, devi ricorrere agli strumenti da polso, come ad es il Foretrex di Garmin. La sua forma, infatti, lo rende ideale nel montaggio a manubrio senza staffa di supporto, restando perfettamente in asse col manubrio stesso, senza sporgere avanti o indietro e scongiurando, quindi, qualsiasi interferenza con i movimenti del pilota.

Naturalmente devi rinunciare alla cartografia, ma non è un grosso problema, dato che col trial di norma non si percorrono le distanze possibili con una enduro. E poi la cartografia necessaria per le uscite in trial necessiterebbe la rilevazione di sentieri e sentierini, cosa praticamente impossibile per la maggior parte delle regioni d'Italia.
I dati essenziali di navigazione e il track back sono comunque assicurati.

Anche la lettura è difficoltosa come dici, per tanto è inutile ricorrere all'ultimo GPS che ti fa anche il caffè...

In sostanza, a mio modestissimo parere, sul trial lo strumento da polso è la migliore soluzione. Poi ovvio uno può metter qualsiasi cosa nello zaino, ma allora la navigazione diventa veramente scomoda.
 sm08


Beta Evo 290 '11

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trialistaincallito

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #8 il: 31 Ottobre 2010, 21:04:23 »
E' da un pò che stò pensando ad un acquisto !!
Visto che siete sicuramente più esperti di me ............
Quale strumento mi consgliate per il trial ??
Da polso, facile da usare, e buon compromesso prezzo qualità.

Attendo le vostre info !! smcon

Offline alex

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #9 il: 31 Ottobre 2010, 21:35:46 »
Anche se per me dire GPS significa dire Garmin, volendo per forza un modello da polso te li sconsiglierei. Sono più vincolati all'attività running e quindi dotati di funzioni e accessori che costano ma non ti servirebbero a nulla, vedi primo fra tutti il cardiofrequenzimetro.
Se non ti interessa un cartografico, e immagino che sia così, anche il  Keymaze 500 che vende Decathlon (120 euro) può andar bene (a patto di scaricare il firmware aggiornato dal sito per via degli scarti pazzeschi quando misura il dislivello) ed è decisamente poco impegnativo come costo. Le tracce le puoi scaricare su PC e visualizzarle su GoogleEarth.

Ma visto che comunque, per quanto...minimalista un manubrio ce l'hai, io punterei su un modello della serie EDGE di Garmin (arieccolo  ;D)
Non cartografico: mod. 500 - impermeabile, sensore velocità, altimetro barometrico (moooolto più preciso di quelli dati dalle triangolazioni satellitari) 300 euro a listino, compresa la staffa da manubrio (MTB)
Cartografico: il mod. 705, che praticamente ha tutto e di più. Qui però andiamo sui 500 neuri, inclusi il sensore velocità e la MicroSD con mappe Italia. Pesa poco più di 1 etto e misura circa 5x10cm (e così più o meno anche il 500)





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trialistaincallito

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #10 il: 31 Ottobre 2010, 22:29:40 »
1000 Grazie Alex !!
Mi hai dato un'infarinatura breve ma precisa delle varie soluzioni.
 ;)

Offline alex

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #11 il: 31 Ottobre 2010, 22:48:10 »
beh, io più di una infarinatura non so dare, sicuramente qualcun altro saprà dirti con migliore precisione  :)
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Offline Dynamite

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #12 il: 01 Novembre 2010, 12:48:55 »
A mio modesto parere, se è si ritiene utile avere un sistema di navigazione sul trial, occorre considerare che, per la natura di questa disciplina:
- non si riesce a leggere le informazioni sul navigatore quando si guida (quindi è inutile avere gps cartografici);
- il contatto indesiderato tra pilota e navigatore montato a manubrio è certo, se questo è montato in modo tradizionale, cioè trasversalmente al manubrio stesso. Ciò del resto è inevitabile data la forma dei navigatori in commercio.

Tra i navigatori della Garmin, il Foretrex (da polso) avendo un sviluppo longitudinale rispetto al manubrio, è perfetto per il montaggio in una posizione longitudinale rispetto al manubrio stesso, senza necessità di staffe. Questo lo rende esente dal contatto col pilota nei movimenti più estremi. C'è anche in versione con altimetro barometrico.

Invece l'edge ha uno sviluppo che lo porta a sporgere dal manubrio verso il pilota, per cui nei passaggi più estremi, quando il corpo va a contatto col manubrio, è certo che vi ci si va a sbattere contro.

La mancanza della cartografia è, a mio avviso, irrilevante, data la limitatezza d'uso che se ne può fare nel trial.

Poi naturalmente si può usare qualsiasi strumento, cartografico e sporgente quanto si vuole. L'appropriato spesso è qualcosa di diverso da ciò che ci piace...   ;)
Beta Evo 290 '11

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Offline kermit

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #13 il: 25 Ottobre 2012, 00:05:44 »
http://it.androidzoom.com/android_applications/gps+waypoint
pensavo... ma se invece di prendere un gps, prendere un cellulare android con l'applicazione per usarlo come gps... qualcuno ha info a riguardo?
grazie
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

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EM escape

Offline alex

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Re: Navigazione gps nel trial
« Risposta #14 il: 25 Ottobre 2012, 00:21:50 »
NO. Android non usa i satelliti ma fa triangolazioni con la rete telefonica stessa. Insomma si calibra in base ai segnali delle antenne. Ne consegue che non sarebbe possibile utilizzare raster satellitari (in quanto georeferenziati) e la navigazione efficace sarebbe solo quella "street". Condizionale d'obbligo perchè non so se voi avete mai usato uno smartphone per andare a un indirizzo: è da ammazzarlo sul posto  sm408
E quindi fuoristrada mmmmmhh...
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