Autore Topic: Le sospensioni attive dell'Aprilia Caponord 1200  (Letto 1494 volte)

Offline Valchisun

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Le sospensioni attive dell'Aprilia Caponord 1200
« il: 14 Maggio 2013, 22:38:56 »
Intervista della Rivista Motociclismo ad Andrea Ricci Iamino, responsabile sistemi elettrici ed elettronici:

Quali sono le funzioni e le peculiarita' dell'elettronica presente sulla Caponord?
" Prima di tutto aumenta la sicurezza. Ci sono l'Abs, che evita bloccaggi delle ruote in frenata. e il controllo di trazione, che evita perdite di aderenza in accelerazione. Quest'ultimo e' regolabile  su tre livelli di intervento piu' o meno sportivi.Rispetto ai sistemi offerti dalla concorrenza funziona con logiche piu' evolute, le stesse dell'Aprc della Rsv4. Non si limita a ridurre la coppia quando la gomma inizia a scivolare: prima di intervenire lascia al pilota  una certa liberta' nel far derapare la ruota posteriore. E il divertimento ringrazia...
Per controllare le perdite di aderenza minime agisce sull'apertura delle farfalle dell'iniezione, mentre per quelle repentine lavora sull'anticipo dell'accensione. Sia Abs che Atc (Aprilia Traction Control), sono disattivabili. Poi migliora il piacere di guida. Ci sono il cruise control e tre mappature di erogazione,, che danno la possibilita' di scegliere tra un motore piu' sportivo, uno piu' dolce, e uno addirittura depotenziato. Infine permette di avere piu' comfort e una moto piu' sportiva da guidare."
Immaginiamo si riferisca alle sospensioni, che presentano molte novita' interessanti. Come funzionano?
"Esattamente, Si tratta di sospensioni Sachs con un controllo elettronico dei registri dell'idraulica. Sono in grado di variare la loro taratura in tempo reale adattandosi alle sollecitazioni generate dalla strada e dalla guida secondo le logiche del nostro sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping).Ci abbiamo lavorato molto, tanto da depositare 4 brevetti relativi al loro funzionamento. Hanno due obiettivi, come dicevo: comfort e guidabilita'. Per aumentare il comfort  minimizzano le accelerazioni verticali della moto. Il primo brevetto riguarda il software che controlla il modo in cui lo fanno.Siamo riusciti a fondere il funzionamento di due algoritmi conosciuti, lo SkyHook, che risale al 1974, e l'Acceleration Driving Damping, del 2004, il primo piu' adatto a limitare le oscillazioni a bassa frequenza, come pave' o sconnessioni secche.Per migliorare l'handling, la guidabilita', provvedono al miglior bilanciamento della moto. Il sistema riconosce le azioni del pilota, come accelerazioni, frenate, cambi di direzione,ed e' in grado di variare la taratura di conseguenza. Ad esempio, in frenata offre molto sostegno durante la fase di affondamento, poi una volta che la forcella e' compressa e il pilota si inserisce in curva, riduce la frenatura idraulica per garantire il massimo dell'aderenza in piega. Una peculiarita' del nostro software, per la quale abbiamo depositato il secondo brevetto, e' la capacita' di adattare queste variazioni di frenatura idraulica a seconda delle sollecitazioni. Il comportamento delle sospensioni durante una frenata molto intensa e una piu' blanda risulta diverso.
Ecco perche' non abbiamo bisogno che sia il pilota a dire al sistema quale tipo di comportamento vuole dalle sospensioni, come accade sulla concorrenza con la selezione di diverse mappature. Il nostro ADD e' piu' evoluto, lo capisce da solo ed e' in grado di adattarsi."

Quali sensori utilizzate per fornire al cervello dell'ADD le informazioni necessarie a farlo funzionare?
"Riguardo le azioni del pilota, il cervello conosce apertura del gas e pressioni sui freni, e di conseguenza intensita' di accelerazioni e frenate. Per l'informazione fondamentale sulla velocita' di escursione delle sospensioni utilizziamo due soluzioni diverse. Sulla forcella abbiamo un sensore di pressione, scelto e brevettato dopo 4 mesi di test. La legge fondamentale dei gas stabilisce una relazione tra pressione e volume, e conoscendo noi la pressione dell'aria all'interno  della forcella possiamo dedurre le variazioni di volume, ovvero, quanto, e con quale velocita', si sta' comprimendo o estendendo. Riguardo  il monoammortizzatore abbiamo montato un potenziometro rotativo sul forcellone. La relazione diretta tra l'escursione angolare del forcellone e quella lineare del mono ci permette di conoscere tutti i valori di cui abbiamo bisogno. Ma non solo. Ci informa anche sull'altezza del retrotreno. Cosa che ci ha permesso di brevettare la regolazione automatica del precarico del monoammortizzatore. L'ADD, in base a quanto si comprime il mono capisce se si sta viaggiando da soli, in coppia, in coppia con i bagagli e regola in modo autonomo il precarico."

Possiamo parlare quindi di sospensione attiva?

"Esatto. Siamo i primi al mondo a fornire una forcella semiattiva e un monoammortizzatore attivo."

Come mai non utilizzate accelerometri come invece fa Ducati?
"Secondo noi non sono adatti.Vanno bene sulle auto, dove i motori sono montati su supporti elastici.Sulle moto, le vibrazioni prodotte dal motore influenzano le loro letture.I dati che forniscono vanno filtrati molto e nel fare questo si perdono informazioni utili e quindi precisione."

Perche' non avete previsto una mappatura adatta al fuoristrada come invece offre la Ducati?
"Ci sembrava davvero una forzatura dire che una moto di questo tipo e' adatta all'enduro..."











Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

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Re: Le sospensioni attive dell'Aprilia Caponord 1200
« Risposta #1 il: 14 Maggio 2013, 23:52:54 »
Ottimo lavoro!  :OK:
Ancora caldo di prova posso solo dire che finalmente ho provato una moto che ti fa divertire senza però che tutta l'elettronica si faccia sentire. Insomma sempre condizione ottimale (o quasi) col gusto di guida che rimane tale.
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R