Autore Topic: Gioielli di tecnica e di design  (Letto 6130 volte)

kappa

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Gioielli di tecnica e di design
« il: 26 Dicembre 2013, 19:02:50 »
Design è un termine inglese utilizzato, in lingua italiana, come sinonimo di "Progettazione" attività alla base della costruzione/realizzazione di un oggetto complesso, materiale o concettuale.
Oggi c'è una specifica disciplina universitaria che si chiama Disegno Industriale (in inglese "industrial design") progettazione in vista di una futura produzione industriale. Il termine viene anche usato impropriamente per definire il profilo estetico di un prodotto (es: questa sedia presenta un design minimalista caratterizzato da linee pulite ed essenziali accostate a superfici ispirate alle forme geometriche più semplici), spesso quindi sta a definire la corrente artistica applicata all'oggetto di produzione industriale o lo stile personale del progettista. Vedere anche: esercizio di stile.

Inutile negarlo, la generazione degli ultra cinquantenni come me è stata indubbiamente "segnata" dall'uscita sul mercato motociclistico di questi gioielli di tecnica e design che hanno indirizzato inesorabilmente i nostri gusti non
solo nelle scelte relative alla nostra passione ma, più in generale, molti nostri comportamenti.









Offline kermit

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #1 il: 26 Dicembre 2013, 19:04:55 »
 sm419
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

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EM escape

Offline alex

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #2 il: 26 Dicembre 2013, 19:30:48 »
Ma lo sai quante volte ho pensato che piega avrebbe preso la vita, se non fosse stato creato il Sachs?
Probabilmente ci saremmo incamminati in Corsarino Zeta-Zeta, in Malanca Testarossa o in Motom, ed oggi saremmo un popolo di grattugiatori di saponette, roba da far ululare di gioia quelli del CAI!!
Oppure avrebbero prevalso i vespisti, ed oggi dagli con la gara a chi va in ufficio col Burgman più taroccato, fermandosi solo un attimo davanti all'altarino con la foto dell'ingegner D'Ascanio, il Guru che additò la Luce.
Dubito che senza il Sachs, infatti, sarebbero nate le case che hanno insegnato a una intera generazione come sbucciarsi le giunture fino a portare a vista le rotule ed i gomiti, a fumare una MS col filtro tempestato di pietruzze e fango secco, a buttarsi a fionda giù per terrapieni e canaloni, a smontare un Dell'Orto PHB, a cambiare le puntine Motoplat, a tenere con la sinistra le fasce mentre la destra calava il cilindro.
Comunque, dopo aver ricevuto il meritatissimo plauso per il bellissimo contributo (mi ha fatto palpitare, ma forse è solo un principio di angina) vai a farti cinque minuti nell'angolo, che ti sei dimenticato il Simonini  sm444
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Offline Valchisun

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #3 il: 26 Dicembre 2013, 22:08:43 »
Ci penso io, il Simonini era "simoniaco" anche per me..... adoremus adoremus adoremus





dei cinquantini cosi' elaborati, con delle luci di travaso talmente lavorate da sembrare dei pezzi di groviera, che arrivavano a tirare fuori almeno una quindicina di Cv. a 14.000 giri, con il Bing da 36 mm. montato.... sm416 sm409

credo che siamo rimasti tutti segnati profondamente da quelle moto....



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kappa

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #4 il: 26 Dicembre 2013, 22:17:17 »
Chiedo venia.  :SAD:




Per quanto mi riguarda il mezzo che ha sicuramente condizionato la mia esistenza, tanto che ancora oggi divido
la mia esistenza tra il prima ed il dopo aver visto nella vetrina della "Casa della Moto" di Arezzo l'AIM 50 con la sella scamosciata... dopo nulla è stato più come prima





« Ultima modifica: 26 Dicembre 2013, 22:20:07 da dani »

kappa

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #5 il: 26 Dicembre 2013, 22:29:55 »
E poi guardate qua'..... ma non fatevi prendere la mano che domani dovete lavorare  :arar:

http://www.vintagedirtbikeparts.net/VintageKramerPuchSWMPhotos.htm

Offline Valchisun

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #6 il: 26 Dicembre 2013, 22:49:11 »
L'Accossato me lo ricordo molto bene, era, anzi "e" una ditta di Villastellone a pochi km. casa mia, ero andato molto vicino ad acquistare il 125 da motocross con il motore Hiro, ma lo "sponsor" mi blocco' l'idea sul nascere...



l'Accossato e' ancora una azienda viva e vegeta che produce leve ed altri particolari after market per le moto sportive stradali, mentre scommetto che la Moto Barbiero di Torino, non le avete mai viste a girare in un campo da motocorss, mentre qui da me erano piuttosto diffuse nelle gare di Coppa Italia classe 50 cc.:



la caratteristica delle moto Barbiero era che adottavano una sospensione posteriore moilto simile al sistema Monocross delle Yamaha Yz, soltanto che gli ammortizzatori erano due affiancati anziche' uno soltanto come sulle Yamaha.

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Offline madmax56

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #7 il: 26 Dicembre 2013, 23:02:07 »
State parlando dei motori sachs, di simonini...... :72:
Non vi dimenticate che, prima dell'inizio della parabola discendente di questi motori, uscì il 50gs b, cilindro fuso in terra, sette travasi, frizione rinforzata, cuore di quel gioiello che guidò Gino Perego e che prese il nome di " perego replica".
\
\
Uploaded with ImageShack.us}
I primi vennero montati in germania, i codice venivano montati da simonini e gli ultimi perego, vennero montati in italia. Grande mezzo, con il top di tutta la componentistica e con quel motore fantastico....
Ne vennero prodotti pochi e tra questi anche qualche 80cc.
Ora, chimere ricercate e preziose...
Peccato che però, come sempre succede, ci siano moto ricostruite su base codice, che non sono propriamente "originali"..
Max.
« Ultima modifica: 26 Dicembre 2013, 23:21:29 da madmax56 »
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Offline Valchisun

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #8 il: 26 Dicembre 2013, 23:06:30 »
E poi guardate qua'..... ma non fatevi prendere la mano che domani dovete lavorare  :arar:

http://www.vintagedirtbikeparts.net/VintageKramerPuchSWMPhotos.htm


Che spettacolo, ci saranno almeno 500 moto da fuoristrada, quella che proprio non conoscevo era la Moto Europa ed anche la Moto Cabrera era finita nelle "pieghe" della memoria, ma almeno quelle le avevo gia' viste, con il motore Tau:





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Offline madmax56

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #9 il: 26 Dicembre 2013, 23:26:27 »
E poi guardate qua'..... ma non fatevi prendere la mano che domani dovete lavorare  :arar:

http://www.vintagedirtbikeparts.net/VintageKramerPuchSWMPhotos.htm
È un bel sito, peccato che alcuni modelli non corrispondano agli effettivi prodotti al tempo e che alcune foto siano pubblicate senza il consenso del proprietario ( io ed altri, penso).
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Offline alex

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #10 il: 27 Dicembre 2013, 06:35:06 »
E chi se la dimentica, la sella in suede dell'AIM!  :baci:
In un mondo di skay approssimativo, era come una perla nera tra le cacche di pecora  sm444
In effetti gli Accossato non li ho mai visti girare da queste parti, e gli unici ricordi che ho derivano dalle riviste, anzi DALLA rivista



Le copertine (non quelle in foto, troppo recenti) le ricordo ancora quasi tutte, ho sfogliato quelle pagine in lungo e in largo per ore ed ore, e ci riconoscevo particolari da andare a sbirciare sui campi la settimana seguente. E' grazie a Motocross che mi innamorai del Cappra, visto che era una moto quasi rara in un feudo Beta-KTM, ed ancor prima sviscerai le caratteristiche che mi portarono ai Simonini (50 e 125) quando mezzo mondo arrivava in giallo Ancillotti e rosso TGM. Che detta col senno di poi, seguire l'onda non sarebbe stato male  sm443

Il primo 7 travasi, ma non Sachs, lo montai sul Benellino, ed era di Faccioli. 7 ne aveva anche il cilindro Ala d'Oro Aermacchi, che tra aspirazione e spinotti era più buchi che alluminio, e la luce di scarico aveva un traversino per evitare che le fasce ci battessero sotto. Cosa che comunque, rialesaggio dopo rialesaggio, cominciò poi ad accadere ugualmente.

A scrivere così mi torna in mente un mondo fatto di recupero e non di espianti radicali, interventi a costi contenuti dettati da pochi soldi ma sicuramente da una cultura ancora basata sul piccolo passo, e non ricordo un intervento sulle moto che non fosse strettamente funzionale. Il manubrio Husqvarna che trapiantai su quasi tutte le moto, AHD, Simonini125 e Montesa, Maico escluso, derivava da un mio preferenziale modo di guida, e non esisteva la cultura del "cambio a ore" perchè era sistematico che la grippata arrivasse dopo qualche giorno di utilizzo (sempre Maico escluso  sm471). I meccanici stessi partivano da quel presupposto, e lavoravano con pazienza di tornio e di flessibile per recuperare un albero motore, o un cilindro che veniva anche ripassato al cromo più volte nel corso della sua vita rovente.
Mi immagino che faccia farebbe un meccanico di oggi se gli proponessi di rifare l'alloggiamento per la chiavetta dell'accensione.
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Offline madmax56

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #11 il: 27 Dicembre 2013, 09:13:03 »
ecco la foto del perego, meraviglia....!!!

marzocchi in magnesio, hydrocross, akront, metzeler, comandi e manubrio magura, plastiche falk, motore sachs 50gsb, carburatore bing. :57:
max.
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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #12 il: 27 Dicembre 2013, 09:20:12 »
Max, approfittando del tuo immenso sapere  adoremus adoremus adoremus è possibile sapere che differenza c'era tra questa


ed un SWM, a parte le scritte?  sm17
(questa monta un Hiro, ma c'era anche col Sachs)  :SAD:
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Offline alex

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #13 il: 27 Dicembre 2013, 09:22:54 »
marzocchi in magnesio, hydrocross, akront, metzeler, comandi e manubrio magura, plastiche falk, motore sachs 50gsb, carburatore bing. :57:
max.

E' qui che gli italiani saranno sempre fantastici, il top della componentistica in tirature limitate: i jappi non capiranno mai l'importanza delle componenti di pregio per le loro produzioni di serie.
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Offline madmax56

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Re: Gioielli di tecnica e di design
« Risposta #14 il: 27 Dicembre 2013, 09:32:12 »
marzocchi in magnesio, hydrocross, akront, metzeler, comandi e manubrio magura, plastiche falk, motore sachs 50gsb, carburatore bing. :57:
max.

E' qui che gli italiani saranno sempre fantastici, il top della componentistica in tirature limitate: i jappi non capiranno mai l'importanza delle componenti di pregio per le loro produzioni di serie.
peccato che siano cambiati i tempi ed i modi di pensare...
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