

















Bisogna sempre prendere spunto da quelli più bravi….e così provo a emulare gli esperti tester che formano la colonna portante di questo forum di matti…

Quindi mi cimento in una prova su strada (asfaltata e più o meno di città) con la nuova motoretta….

Visto che di dual si tratta, diciamo che questa è la prima puntata, cioè quella relativa alle considerazioni del comportamento della wr-r su asfalto. Poi vedrò di scegliere un bel posticino per la prova in off

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Impressioni sul walk-around (che sarebbe il modo di dire yankee su come ti sembra la moto girandogli intorno):
in effetti è abbastanza altina, così come me l’hanno consegnata misura precisamente 93.5cm di altezza da terra del punto più basso della seduta (sulla scheda dicono 93cm).
Provando a spostarla da ferma si nota che l’angolo di sterzo è buono ma non esattamente ‘da bicicletta’ (la Tricker lo aveva decisamente più alto), comunque la moto è abbastanza leggera anche da ferma a motore spento. Salendoci sopra il mono cede leggermente come ovvio e mi permette di toccare con le punte, diciamo con buona parte dell’avampiede. In ogni caso da fermi coi piedi a terra si è in una posizione un po’ precaria, sicuramente con un aggiustamento del precarico del mono si dovrebbe già guadagnare qualcosa; ma dove certamente sarà da intervenire è la sella: è bella stretta nella zona dove serve e questo è bene ma è anche dannatamente dura. Ho già visto che esiste una sella after-market che oltre ad essere molto più confortevole è anche più bassa e dovrebbe risolvere il problema altezza.
Le finiture in generale appaiono ben curate, in stile Yamaha per quanto conosco io, anche se alcune componenti non sono il top e si vedono riutilizzati su numerosi modelli (per esempio i comandi elettrici sono gli stessi da quasi dieci anni). La strumentazione digitale è piccolina, incluse le spie veramente minuscole ma c’è tutto quel che serve (due contaKm parziali + uno che parte appena si raggiunge la riserva di carburante e il classico orologio). L’impugnatura e la posizione delle braccia sul manubrio è ottima, ed essendo abituato al manubrio dell’XT500 questo mi sembra minuscolo.
L’avviamento elettrico (wow che lusso!) fa prendere vita al mono abbastanza sommessamente (il rumore dello scarico al minimo è veramente dimesso, era più rotondo quello del vecchio 4t ad aria).
Pronti via…..la moto in moto:
il cambio è preciso e silenzioso, non si sentono i ‘cataclang-clang’ del bmw, né ci vuole una pedata per inserire le marce come sulla vecchia XT. La posizione di guida seduti è ok ma….si scopre subito una cosa: questa moto va guidata in piedi. Almeno, per me che non arrivo al metro e 75, la famosa triangolazione pedane, ginocchia manubrio è praticamente perfetta: non si fa fatica con le braccia e non si è piegati di vita e la moto inizia a trasmettere subito quella sensazione di leggerezza e agilità che poi in fuoristrada dovrebbe dare i suoi frutti.
Qui al contempo iniziano una serie di valutazioni (sia in positivo che in negativo) che sono molto influenzate dalla mia abitudine a viaggiare su una moto d’epoca come la mia XT500.
Ad esempio, per quanto riguarda le sospensioni mi sembra di spostarmi su un hovercraft, in città si sguscia via nel traffico e, nonostante la sella dura, le buche e le strade sconnesse del centro non si sentono più. I freni sono dimensionati alla potenza della moto e finalmente si ha la sensazione di frenare e non solo ‘rallentare’ quando si pinza la leva del freno anteriore (mi piace il fatto comunque che non blocchi troppo perché non ci sono abituato…

). Per quanto riguarda le impressioni sul motore premetto che essendo in rodaggio pieno ci sono andato veramente coi piedi di piombo o col braccino di velluto se preferite, però sono costretto ad ammettere che le impressioni di Titto non erano del tutto sbagliate: la prima impressione è che la curva del motore sia un po’ piatta e quando si apre il gas non si sente un immediata risposta alla ruota. Insomma forse era un po’ di tempo che non salivo su una piccola cilindrata e in più io ho una corona con tre denti di più dello standard sulla mia XT (che la rende bella pronta) ma lì per lì mi aspettavo un po’ più di strappo all’apertura del gas in seconda o terza marcia, invece la piccola wr non impressiona per la castagna. Magari io ho fatto calare un po’ troppo spesso i giri e ovviamente un mono come questo va tenuto sempre bello allegro altrimenti se cerchi di riprendere con le marce alte è chiaro che non puoi aspettarti chissà che.
Comunque magari più avanti quando potrò spremerla un po’ di più si vedrà meglio.
La cosa che mi ha rincuorato molto è che per l’uso stradale l’altezza non mi crea assolutamente nessun problema: ai semafori si tocca già in modo più che sufficiente con l’assetto di fabbrica e la moto è abbastanza leggera da poter indietreggiare da fermo per parcheggiarla anche se ci si trova in salita; ‘zampettando’ con le punte senza fatica. Penso che riducendo un paio di centimetri l’altezza sarà perfetta anche per l’off.
Insomma il gusto di una moto agile e leggera per le strade extraurbane e urbane è stato ritrovato, ora aspetto di vedere come mi troverò fuori strada dopo anni di ferri vecchi con tamburo avanti e dietro e sospensioni da anni 80.
……e soprattutto con la possibilità di premere un pulsante quando occorre farla ripartire.