Secondo Step: PADRONI DEL MANUBRIO!
Chi inizia è prima di tutto concentrato sulla trazione e, conseguentemente, sulla erogazione da impartire tramite la manopola destra. Invece per ottenere un effettivo controllo del nostro mezzo quel che va fatto da subito é concentrarsi sull'anteriore: è quello il vero punto di contatto tra noi e il terreno che percorriamo, e quindi è quello che dobbiamo avere sotto controllo! La presa sulla manopola quindi dev'essere salda ma non spasmodica, insomma non aggrappiamoci al manubrio, perché tanto non è lui che ci tiene in sella ;D
Quindi: presa salda. L'ideale sarebbe anche un dito (di solito l'indice, ma io preferisco il medio "anche" per questo) e, se si possiede un 2T, uno sulla frizione. Sul 4T il ditino sulla leva sinistra non è utile, importa semmai sapere come gestire di manopola l'abbondante range di coppia e di erogazione del motore valvolato. Quindi stiamo andando, le mani sono ben strette sulle manopole ma senza farci venire i crampi. Il polso destro è angolato in modo da essere dritto con l'avambraccio quando diamo gas, non quando siamo sul "tutto chiuso".
Adesso entrano in gioco le spalle: Sono le spalle, infatti, che seguono l'andamento del terreno e le reazioni trasmesse alle sospensioni, e non i gomiti. Le stesse spalle che accompagneranno le nostre "istruzioni" al manubrio. In Enduro tenere le spalle rigide e far lavorare i gomiti equivale a quello che, per lo sci, potrebbe essere paragonato al tenere il peso a monte. Tutto sbagliato, insomma. Ecco un altro buon motivo per il quale va mantenuta una certa mobilità articolare anche a dispetto dell'artrosi incipiente :D
Per far bene questo lavoro il manubrio deve essere posizionato nel modo che favorisca quanto più è possibile la nostra guida senza che ci faccia incurvare la schiena quando ci alziamo sulle pedane, e che non ci faccia, al contrario, creare impiccio coi gomiti quando siamo seduti. Non esiste una regola per impostare il manubrio. Quindi: provate! Provate fino a quando non vi sembrerà di andar bene, e non date retta al guru della domenica che vi dice "devi tenere il manubrio più all'interno", o cose del genere: quello è il SUO modo di posizionarlo in base alle SUE esigenze. Facendo così diventa facile pensare che siamo i più brocchi del gruppo, e invece basta un attimo ed una brugola :(
Se inclinare il manubrio in avanti o all'indietro è sufficiente per una corretta impostazione da seduti, che cosa si fa quando stiamo sulle pedane, visto che abbiamo detto che bisogna stare il più possibile in piedi?
Si trovano i riser di altezza tale da farci fare i movimenti nel modo migliore possibile e che ci consentano la postura più canonica. Senza mezze misure, perchè tutto parte da come ci posizioniamo. Per esempio, io tengo la sezione del manubrio in asse con l'inclinazione del cannotto, così le mie spalle lavorano esattamente sul movimento della forcella, e inoltre sono più neutro verso gli scarti che dà un pietrone non evitabile o una buca improvvisa. Ma non è detto che per uno di voi questa sia il posizionamento migliore! Entrano in ballo troppe variabili, prime fa tutte le nostre quote fisiche, per definire una regola comune. E comunque con la RXV questo mi porta ad avere le mani un po' troppo basse e quindi una errata posizione della schiena. Riser wanted... ;D E' facile sistemare la cosa, basta capire ed agire.
Una volta che il manubrio è domato, allora sì, che avremo il controllo della baracca, e potremo iniziare a capire come mettere la ruota davanti dove vogliamo noi e non dove decide il telaio con le sospensioni: quella lì è una coppia di fetenti che appena gliene diamo l'occasione lavora contro di noi. E il nostro orgoglio ci dice che la moto .... è fatta male :-[