Dopo l'uscita sullo Jaffreau con l'amico Gino eravamo rimasti d'accordo di vederci per fine agosto per un'altra uscita in alta quota e,
dato che le promesse vanno mantenute e che le uscite con Gino sono memorabili, venerdì sera sono tornato al grazioso albergo "La Nigritella" gestito da Gino e Valeria.
Oltre ad essere un ambiente confortevole qui si può apprezzare la eccellente cucina di Valeria, veramente squisita.
Bardonecchia è un ottimo punto di partenza per le escursioni dei dintorni, posti ormai mitici per gite a piedi, con moto da trial e enduro.
Un forte temporale nella notte ha tolto problemi di polvere e al mattino la giornata di presenta cosi :
Il giro si preannuncia impegnativo e si decide di partire prima delle 8, al punto di ritrovo con gli amici Adriano ci indica che ci sono
solo tre gradi di temperatura.......mi immagino agli oltre 3000 mt di quota che abbiamo come obbiettivo sm443
La compagnia, come spesso accade, è composta da ottimi trialisti diversi tra questi partecipano a gare di trial.....a buon intenditor......in effetti alcuni passaggi sono stati al limite delle mie possibilità.
Un giro che merita perchè è l'essenza del motoalpinismo di alta quota, dove le montagne a queste altitudini sono brulle, desolanti, ma dotate di un fascino che ti penetra nel profondo. Ieri ho scattato oltre trecento foto e se non fosse che avrei fatto attendere oltre modo i miei compagni ne avrei scattate altrettante.
Iniziamo la marcia di avvicinamento
Gino la nostra guida
Ci si consulta e si decide di rinunciare a salire in vetta dato che oltre i 3200 mt c'è nebbia inoltre ci sono diversi turisti a piedi
Eccoci a 3009 mt di quota, ci sono almeno cinque gradi sotto lo zero ma il problema principale è che c'è un
vento forte che penetra nelle ossa.
Questo è ciò che rimane di un ghiacciaio perenne, Gino racconta che quaranta anni fa era di enormi dimensioni, poi anno dopo anno
a causa del surriscaldamento del globo è praticamente scomparso, come altri in zona
Mettiamo le mani sui collettori, sulle testate ma nonostante abbiamo appena spento le moto.....sono tiepidi
Decidiamo di salire ancora per poi scendere nell'alveo del ghiacciaio
L'ambiente è veramente surreale, dai colori vividi, le mani sono ghiacciate e non riesco più a tirare la frizione e il freno, scivolo. Situazione da un lato critica ma la bellezza del posto non lascia spazio a questi problemi, tutto va in secondo piano
Ora ci troviamo su una cresta con un passaggio reso impegnativo dalle raffiche violente del vento
Scendiamo da questo pendio nonostante i freni tirati la moto scendeva senza cenno di fermarsi :-\
Altra discesa impegnativa che obbliga a sederci sulle moto perchè il vento se si stava in pedi sulle pedane ti spostava
Si tira un attimo il fiato
Siamo in un vallata dove praticamente non passa mai nessuno, dato che è abbastanza riparata dal vento cerchiamo un angolo
per fermarci a mangiare
Ecco un angolo che ricorda le Highlands Scozzesi, veramente suggestivo
Sullo sfondo la carrabile che porta al Colle del Sommelier
Alla fine di questo stupendo giro Gino ci invita a finire in bellezza con le specialità del posto
Ringrazio tutti i compagni di questa giornata e un abbraccio al grande Gino.
Lamberto
ps: allego il link ad alcuni brevi filmati:
http://www.youtube.com/watch?v=ip0p0nfgZBshttp://www.youtube.com/watch?v=VzZ6tohiUekhttp://www.youtube.com/watch?v=2UCRLfG74lA