ecco, l'unica (compassata) risposta di un Ducatista. Non tifoso, Ducatista:
E' vero che non dovrei criticare visto che io non sono un giornalista, ma quando guardo "Fuorigiri" non riesco a non pensare che è proprio una vergogna definirla giornalismo, sia per il modo in cui è condotta, sia per i cosiddetti "opinionisti" che la popolano.
Ne approfitto per chiarire alcune cose su di me e su quello che penso di Rossi e del commento gara di Meda, visto che molti in privato mi hanno chiesto se li odio: la risposta è assolutamente no.
Valentino Rossi è il campione che tutti conosciamo, a mio personalissimo e fallace giudizio lo è ancora e lo sarà in futuro, anche se ovviamente gli anni si fanno sentire e non potrà essere il dominatore assoluto che abbiamo conosciuto in passato.
Guido Meda mi fa divertire, ma soprattutto riesce a rendere meno noiosa una MotoGP che se fosse commentata da molti altri suoi colleghi, diventerebbe ancora più noiosa di quello che già è.
Sulla questione Rossi-Ducati: l'ho detto fino allo svenimento che non c'è un colpevole, ci sono solo un pilota che non riesce ad adattarsi alla moto che ha, e un'azienda che non riesce a trovare la strada giusta per cambiare la sua moto senza doverla stravolgere in tutto e per tutto. Ne più ne meno quello che è già accaduto con Melandri in passato, con la differenza che nel caso di Marco non c'era ne la volontà ne la necessità di cambiare perché in mano a Stoner la moto vinceva. Sono sicuro che se in un mondo parallelo il team fosse stato Stoner-Rossi, i nostri giornalisti sarebbero implosi sotto la pressione di vedere la moto competitiva, ma con il "pilota sbagliato" e sono certo che avrebbero chiesto a gran voce di modificarla anche se vincente, solo per poterla rendere competitiva per Rossi.
Purtroppo per Melandri, lui non è importante e intoccabile come Rossi, quindi era colpa sua, era un pilota finito e doveva farsi curare quando diceva che la Ducati era inguidabile.
Già da questa premessa potete notare che il vero problema del matrimonio Rossi-Ducati, al di là dei risultati chiaramente inguardabili, è nel come i giornalisti montano il caso, spingono perché in Ducati qualcuno si suicidi ammettendo le sue colpe, beatificando al contempo San Valentino Patrono degli introiti pubblicitari.
Perché è tutta lì la questione, Rossi merdesimo (come direbbe DesmoSkull), significa una sola cosa: meno spettatori, quindi meno soldi degli sponsor che pagano in base allo share televisivo.
Ecco quindi che la famosa "guerra" tra chi supporta Ducati e chi supporta Rossi, viene montata a dismisura dalla chiave di lettura che il giornalismo fatto di sponsor ci propone, e noi come beoti, dal cuore rosso o giallo, seguiamo quella traccia che loro hanno dato da seguire: chi insultando Rossi e chi insultando la Ducati, perché l'importante è che la gente ne parli di questa MotoGP, che guardi trasmissioni al limite del grottesco come Fuorigiri, che ascolti opinionisti che le sparano più grosse di un ubriaco al bar sport, il tutto per dare ulteriori cartucce ad entrambi gli schieramenti.
Oggi Cereghini ricordando il WDW, si chiede se al GP di Misano Rossi sarà contestato come allora da tifosi Ducati che lui definisce "cretini".
Caro Signor Cereghini, non ci conosciamo, ma io al WDW c'ero e credo che lei abbia vissuto un'esperienza traumatica in quell'occasione: venuto per decantare e promuovere il suo ultimo libro, si è presentato sul palco montato nella tenda riservata ai club Ducati, (notoriamente lo spazio meno "amico" di Rossi), per poi parlare ogni volta che ha potuto del sorpasso Rossi-Stoner a Laguna Seca 2008, si aspettava decine di fan scatenati e osannanti? E' stato sostanzialmente ignorato se non contestato da chi in quel 2008 tifava Ducati, e ancora oggi il suo orgoglio ne soffre, lo capisco, ma usare la televisione per sfogare le sue frustrazioni non è giusto.
Non sono uno di quei, pochi ad onor del vero, tifosi che hanno fischiato Rossi al WDW, non l'ho fatto per rispetto verso l'uomo, non per stima nei confronti del pilota, ma oggi me ne pento, perché se tutti i ducatisti devono passare per ingrati o peggio "cretini" per aver osato fischiare un Rossi che voi cosiddetti giornalisti continuate a beatificare, allora sarebbe stato meglio essere tra quei pochi fischi: avrei avuto almeno un motivo per essere definito "cretino".
Essere un tifoso Ducati merita lo stesso identico rispetto che va riconosciuto a chi tifa Valentino Rossi, ma gli insulti e le battute al vetriolo di quest'ultimi nei confronti della Ducati non vengono bollate come comportamenti di "cretini": chi tifa Rossi è intoccabile e ha ragione a prescindere.
Pensate che l'impunità di chi tifa Rossi sia giusta perché "appoggiata" dai cosiddetti giornalisti di Mediaset? No miei cari amici di giallo vestiti: i vostri insulti sono giustificati dal fatto che siete più numerosi e quindi meglio tenersi stretti tutti i tifosi di Rossi piuttosto che essere obbiettivi e portare un po' di pace tra le contrapposte fazioni: si perderebbero più potenziali clienti agli sponsor scontentando i tifosi da stadio che poco hanno a che fare con il motociclismo. Vi stanno usando, stanno sfruttando il vostro giustificato e sacrosanto diritto di tifare Rossi, solo per i propri sponsor, sono certo che molti di quelli che sentite beatificare il funambolo di Tavullia, a telecamere spente direbbero cose che vi farebbero accapponare la pelle.
E' tutta una questione economica: si fanno gli interessi della maggioranza a discapito della minoranza.
Del resto pensateci: dopo gara del Quatar Lucchinelli si permette di dire che Rossi non può, a parità di moto, andare tanto quanto va Hayden. Risultato: Lucchinelli non sarà più ospite di Fuorigiri per metà stagione. Questo dovrebbe farvi capire quanto le voci di dissenso siano bandite dagli studi di Fuorigiri: Rossi Santo Subito, tutto il resto è censura.
Per questo motivo, nel mio piccolo, attuerò l'unica forma di protesta possibile: boicotterò i prodotti sponsor di Fuorigiri ed esorterò a non comprare i prodotti dello sponsor che paga lo stipendio a personaggi come Bobbiese e Cereghini e spero che altri Ducatisti come me, smettendo di limitarsi a insultarli, (cosa tanto inutile quanto controproducente), prendano esempio e dichiarino chiaramente che non compreranno mai e anzi sconsiglieranno a tutti di comprare i loro prodotti.
Vedremo se in questo modo potremo ottenere un minimo di imparzialità da parte di Mediaset, visto che Ducati sembra non avere un management sufficientemente deciso e risoluto da arginare questa situazione indecente.
Baci,
UsuL.