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Topics - alex

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Drive in / Un minuto di pietà
« il: 31 Ottobre 2012, 13:58:09 »
Per questo che si è bevuto il cervello.

http://www.moto.it/MotoGP/gp-di-phillip-island-sapevate-che12_1.html

Lorenzo non è un fenomeno (detta a Fuorigiri) e ora è freddo, non gli è piaciuto.
Stoner è uno psicolabile che non è un fuoriclasse nemmeno lui. Il pilota più veloce degli ultimi 20 anni non è un fuoriclasse.
Cito:  non è matematico che il più rapido vinca il titolo, non sempre basta la velocità e la classe, più spesso serve regolarità e anche fortuna. Già, sfortuna che ha privato l'unico ad essere veloce e dotato di classe a suo modo di vedere, visto che vede solo il giallino fluorescente... che invece non è freddo. Evidentemente per essere un fuoriclasse è necessario fare ciao con la manina alla telecamera e sfottere chi arriva secondo.
Detta da uno che è anni luce, come pilota mediocre, dall'essere in grado di riconoscere un fuoriclasse, il commento è degno di attenzione. Ma che dico, di riverenza  ciapet
Io mi limito a rabbrividire pensando che Mediaset 46 da ora avrà in mano la Superbike.  smban

1457
Officina / Sosituzione catena di trasmissione secondaria
« il: 31 Ottobre 2012, 12:09:28 »
ATTENZIONE
Una catena nuova, se montata su ingranaggi usurati o danneggiati, tenderà a rovinarsi rapidamente.
Per un buon risultato, sostituendo la vecchia catena con la nuova, occorre montare un nuovo pignone ed una nuova corona, ottenendo così l’omogeneità tra tutti gli organi del sistema di trasmissione.

Siamo tutti sicuri di farlo correttamente? Io lo pensavo, poi documentandomi ho scoperto di fare diversi errori di approssimazione. Ha sempre funzionato, ma in ogni caso, il modo "giusto" per fare le cose è questo qui che cercherò di riportare in modo completo.

Va fatta subito una distinzione, piuttosto scontata: la nostra moto può avere una catena con falsamaglia (maglia giunto) oppure, come è il caso della maggior parte di moto dotate di potenza elevata, una catena completamente composta di maglie ribadite. Inoltre, potrebbe o nemo essere dotata di O-Ring. Le procedure in caso di sostituzione sono piuttosto differenti.

Sostituzione di una catena chiusa con maglia giunto

a: rimozione della vecchia catena
  1   Sistemare la moto con la ruota posteriore sollevata da terra e quindi libera di girare.
  2   Fare ruotare la catena fino a che la maglia giunto si venga a trovare sulla corona.
  3   Con l’ausilio della pinza a becchi sagomati (ma nessuno di noi ne ha una in garage, ci scommetto) sfilare la molletta dai canali dei perni, la piastra mobile e la forchetta giunto. A questo punto la catena risulterà aperta, cioè non chiusa ad anello. Non toglietela ancora!
b: Installazione della nuova catena
 1   Posizionare il capo della nuova catena sulla corona, sul dente successivo a quello che trattiene l’ultima maglia della catena vecchia.
  2   Utilizzando la vecchia forchetta giunto collegare temporaneamente un capo della catena da sostituire con la catena nuova.
  3   Tirare lentamente l’altro capo della catena vecchia fino a far avvolgere la catena nuova attorno al pignone; proseguire fino a che l’estremità della catena nuova si trovi sulla corona.
  4   Smontare poi la vecchia maglia giunto ed eliminarla unitamente alla catena vecchia. Qualora la catena richiedesse di essere accorciata come numero di passi, seguire la procedura di smontaggio che illustro nel successivo “Sostituzione di una catena ribadita”.
  5   Avvolgere attorno alla corona anche l’altro capo della nuova catena, in modo che i due capi siano posizionati l’uno di seguito all’altro su due denti consecutivi.
  6   Togliere ora dalla confezione la nuova maglia giunto.  NB: La maglia giunto è fornita già lubrificata con un prodotto speciale che garantisce una lunga durata: evitare assolutamente di togliere il lubrificante dalla superficie dei perni, perché ciò potrebbe compromettere seriamente la durata della maglia giunto.
Prelevare pertanto la maglia giunto dalla confezione tenendola per la piastra esterna e non per i perni, per evitare di rimuovere il lubrificante originale.
In particolare per le catene con O-Ring, non essendo più possibile una successiva lubrificazione, questa cautela è molto importante.


B1: catene senza O-Ring
  7   Inserire la forchetta giunto nuova dalla parte posteriore.
  8   Posizionare successivamente la piastra giunto.
  9   Applicare la molletta inserendola prima con le dita e poi forzandola con l’ausilio della pinza.
 10  Controllare che la maglia giunto articoli perfettamente. fatto!

B2: catene con O-Ring
  7   Assicurarsi che sulla forchetta giunto siano montati due O-Ring (uno su ogni perno) appoggiati alla piastra. Questa accortezza vale anche per catene X-Ring (DID) o Z-Ring (Regina), facendo attenzione che l'orientamento delle gomme sia quello corretto e specificato dal costruttore.
  8   Inserire la forchetta giunto dalla parte posteriore della catena, evitando ogni contatto con i perni per non asportarne il lubrificante.
  9   Posizionare gli altri due O-Ring, uno su ogni bussola, e successivamente la piastra giunto.
 10  Se si utilizza una maglia giunto normale, comprimere con forza le due piastre esterne della maglia giunto per vincere la resistenza degli O-Ring e mettere così in vista i canalini dei perni.
Se si utilizza una maglia giunto semiforzata, spingere, eventualmente con piccoli colpi di martello, la piastra esterna mobile fino a portarla in battuta contro l’apposito ribasso sul perno.
   Applicazione della molletta
 11  Applicare la molletta inserendola prima con le dita e poi forzandola con l’ausilio della pinza.
 12  Controllare che la maglia di chiusura articoli perfettamente e che gli O-Ring siano integri e ben posizionati.  Finito!

  ATTENZIONE                  
Le punte (lato aperto) della molletta devono essere orientate in senso opposto a quello di rotazione della catena.
• Fare attenzione a non piegare o danneggiare la molletta durante il montaggio e verificare che sia perfettamente alloggiata nei canalini dei perni. Le mollette non devono essere smontate e montate più di una volta (ma lo facciamo tutti..o no?)
• Come tutte le parti mobili, la molletta della maglia giunto è sottoposta a continue vibrazioni, inoltre ingloba lo sporco in modo particolare: controllarne frequentemente lo stato di usura.
• Verificare che la catena in esercizio non urti parti metalliche del veicolo, quali carter motore, forcellone, guidacatena o tenditori.

Sostituzione di una catena a maglia ribadita
Per questa operazione, dovete necessariamente munirvi di uno smagliatore. Oppure operare con punteruolo e martellino, ma sono fatti vosrti, io mi riferirò unicamente all'uso di uno smagliatore come questo:

 DID

o come questo

 REGINA

  1   Sistemare la moto con la ruota posteriore sollevata da terra e quindi libera di girare. Smontare la catena in un punto qualsiasi del suo ramo inferiore, utilizzando lo smagliatore e procedendo come segue.
  2   Installare correttamente lo smagliatore
  3   allineare il perno di spinta, anteriore, in corrispondenza del primo perno della maglia esterna da smontare.
  4   Avvitare con le dita la vite di appoggio (posteriore, solo nell'esempio Regina) finché la catena sia bloccata con le teste del perno.
  5   Ora, avvitare lo spintore fino a far fuoriuscire il perno dalla piastra esterna opposta.
  6   Svitare lo spintore fino a far fuoriuscire il punzone smonta catena dalla catena.
  7   Svitare la vite di appoggio (solo Regina) e liberare la catena.

se invece usate uno smagliatore universale (ossia quelli a metodo "viuléeeeeenz'") tipo questo



farete così:

  1   Collocare lo smontacatene con il punzone”C” in corrispondenza del primo perno della maglia esterna da smontare, verificando la perfetta centratura sulla testa del perno.
  2   Far agire il punzone sul perno, avvitando il cursore mediante la sbarretta ”D”, fino allo sfilamento della testa del perno dalla piastra visibile della maglia esterna da smontare.
  3   Ripetere l’operazione sul secondo perno e sfilar la forchetta, aprendo così la catena.
NB: Quando lo smontacatene universale viene utilizzato per smontare catene con O-Ring, è necessario impiegare l’apposito spessore sagomato (in dotazione), che deve essere inserito sotto la piastra esterna da smontare, a protezione degli O-Ring, i quali verrebbero altrimenti schiacciati dall’azione dello smontacatene.
Il mancato inserimento dello spessore causerebbe inoltre il parziale smontaggio delle bussole della catena, danneggiandone la funzionalità e la durata.


Installazione della catena ribadita
  1   Utilizzando la forchetta di una vecchia maglia esterna, o maglia giunto, collegare temporaneamente un capo della catena da sostituire con la catena nuova.
  2   Tirare lentamente l’altro lato della catena usata fino a far avvolgere la catena attorno al pignone; proseguire fino a che l’estremità della catena nuova si trovi presso la corona.
  3   Smontare poi la vecchia forchetta ed eliminarla unitamente alla catena usata.
  4   Avvolgere attorno alla corona anche l’altro capo della nuova catena, in modo che i due capi siano posizionati l’uno di seguito all’altro su due denti consecutivi.
Qualora la catena richiedesse di essere accorciata come numero di passi, seguire la procedura di “Smontaggio”.
  5   senza O-R Inserire la forchetta della nuova maglia a ribadire della parte posteriore della catena, evitando ogni contatto con i perni per non asportare il lubrificante.
  5a  con O-R Assicurarsi che sulla forchetta della nuova maglia a ribadire siano montati i due O-Ring (uno su ogni perno) appoggiati alla piastra.
  5b   Inserire la forchetta della nuova maglia a ribadire dalla parte posteriore della catena, evitando ogni contatto con i perni per non asportare il lubrificante.
  5c   Posizionare gli altri due O-Ring, uno su ogni bussola.

  ATTENZIONE                  
• La maglia a ribadire fornita è già lubrificata con un prodotto speciale che garantisce una lunga durata: evitare assolutamente di togliere il lubrificante dalla superficie dei perni, perché ciò potrebbe compromettere seriamente la durata della maglia.
Prelevare quindi la maglia a ribadire afferrandola per la piastra. In particolare per le catene con O-Ring, non essendo più possibile una successiva rilubrificazione, questa cautela è molto importante.
• Non riutilizzare mai una forchetta a ribadire o una piastra esterna già usate, ovvero precedentemente smontate dalla catena: pregiudicherebbe gravemente la resistenza della catena nel punto di chiusura.

Per la ribaditura della maglia esiste un altro attrezzo (a parte il solito martellino col punteruolo) e qui vado nelle pezze: ce ne sono a bizzeffe e ognuno ha il suo metodo.
Per ora, vergognosamente consiglio di seguire attentamente le istruzioni riportate sul vostro.  :SAD:

1458
Filosofia motoalpinistica / Tutto sommato è filosofia anche questa
« il: 30 Ottobre 2012, 20:42:33 »

1459
Filmati e foto / Cairoli a Maggiora (ma su 4 ruote)
« il: 30 Ottobre 2012, 19:38:27 »
Porcavacca, quando ci prende la mano pesta anche con quei macinini!  :hee20hee20hee:

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bGM9N-wZuwQ

direttamente al minuto 2:30... prima riassumendo si incarta coi titoli e poco altro.  sm414

Grande Tony!!!  sm13

1460
Drive in / Il colloquio
« il: 30 Ottobre 2012, 17:34:21 »
-lei come se la cava nelle situazioni in cui ha più di un user in call e mi deve switchare rapidamente?
-in che senso, scusi?
-sì, insomma, ha le skills necessarie per multitaskare attraverso il web?
-ehm...mi dica di più
-è abbastanza smart da colmare il gap tra random customer e accounter?
-sono molto positivo riguardo questa cosa  :93:
-ma la segretaria l'ha briffata nella hall?
-io non ho toccato nulla, giuro  :96:
-lei non mi sembra sufficientemente focussed sul topic
-nulla di più facile, guardi. In casa è un continuo!  sm17
-secondo lei io dovrei startare questo project con lei? E perché?
-non mi sento molto bene  sm443
-lei non mi sembra sinergico con lo spirito del nostro brand
-io sono del Leone. Senta, ma cosa è che vendete qui? Shuttle?
-noi ci occupiamo di cleaning handy devices.
-in che senso?
-scopetti per il cesso.

1461
Drive in / Polizia svedese
« il: 30 Ottobre 2012, 12:56:14 »

1462
Filosofia motoalpinistica / Quello che ci resta
« il: 30 Ottobre 2012, 09:23:54 »
Ovunque si vada, quanto che sia il tempo che intercorre dal momento in cui si esce con la moto a quello in cui la si ripone sul cavalletto in garage, quale che sia il motivo per cui l'abbiamo fatto, viene appunto il momento in cui il motore tace, la cinghia del casco si allenta, i guanti scivolano via dalle dita e la testa si resetta automaticamente su una dimensione diversa. Vero o no? Vero che senza rendercene conto, il neurone asfittico ha continuato a lavorare, a farci fare le cose giuste, le mosse adeguate, ma lavorava in un modo differente rispetto ad ora, che coi guanti in mano ascoltiamo lo scricchioliio del terminale ma già elaboriamo una sequenza "to do" e riorganizziamo questo stralcio di giornata residuo in maniera "corretta"?

Credo, a volte spero addirittura, che il rientro sia dotato anche di una fase intermedia, che risiede nello switch tra queste due forme mentali appena dette: la valutazione, la degustazione del sapore, l'accoglimento di quanto il viaggio, di un mese o di poche ore che sia, abbia influito sul nostro modo di pensare, di essere, di comportarci.
Troppo spesso, direi quasi sempre, ciò che si soppesa è la differenza tra quel che si è visto e quel che non si è riusciti a vedere. Quel che si è fatto e quel che non siamo riusciti a fare. Dove siamo stati e dove non siamo riusciti ad andare. Come "siamo stati" e come "non siamo riusciti a stare". Aspettative.
Come se quel viaggio avesse, come scopo, la possibilità di marcare dei circoletti su una mappa, o (per i meno romantici) la marcatura di alcuni waypoint sul GPS. Così fosse, non avremmo ricavato un granchè. E se fosse tutto quel che cercavamo beh, facciamoci delle domande.
Se una attività come quella di andare in moto, che riteniamo basilare in quanto della sfera della gratificazione (e quindi necessaria all'equilibrio) non ci lascia altro, non ci offre il piacere di assaporare quel che ci ha dato, e quel che siamo riusciti a scambiare, c'è qualcosa di erroneo nel nostro modo di impostare la nostra sfera emozionale e relazionale.
Anche un cinico come me, che più che altro dice "prendo la moto, punto" ha, consciamente o meno, un obiettivo? Ossia ,intendo, diverso dall'arrivare da - a?
Scrivo e mi domando se tutto questo non sia esagerato, prosopopaico. Se per caso attribuisco troppa cerebralità (non oso parlare di spiritualità) ad uno spostamento. Eppure non c'è azione che non sia a qualche livello motivata, per cui mi sento autorizzato intimamente a procedere con la speculazione.

Se non cercassimo uno scambio con l'ambiente, con le persone, con noi stessi soprattutto, che senso avrebbe? Lo faremmo ugualmente? Io dico di no.
Fino in piazza o fino a Tashkent che sia, facciamo una programmazione, calibrata sull'impegno, per arrivare e soprattutto per percorrere. Ci chiediamo insomma che ci serve e cosa vogliamo da quello spostamento. La meta vera è il viaggio stesso.
Lo sappiamo tutti, e praticamente tutti lo condividiamo, questo principio. Ernesto Guevara fece di un viaggio, quello con la Poderosa di Gardoso, un confronto tra quel che esso era e quello che incontrava, e questo viaggio lo cambiò al punto da trasformare un laureando in medicina nel Comandante, nel Che.
Idealismo. Solo quello, o la capacità appunto di arricchirsi di consapevolezza vivendo quel che si fa, invece che lasciarlo scorrere attraverso il plexi di una visiera, come fosse lo schermo di un cinema?
Quante volte riportiamo a casa il piacere ricevuto dalla curva del cielo, dai colori della campagna, dall'attrazione del diverso? E' facile, per una mente viva. Ma per una mente non è altrettanto naturale cogliere e immagazzinare l'interazione con queste realtà, fatte di pensiero, cultura, modo di vivere, situazione geopolitica, povertà o ricchezza? E' la distanza da quel che siamo, che offre lo stimolo al mononeurone, oppure quella è solo la dimensione macroscopica di un evento che comunque accade anche andando al supermercato sotto casa? Chiediamocelo. Chiediamoci se anche solo vedersi per qualche semplice ora con le persone ormai usuali ci ha comunque dato spunti per progredire e sviluppare noi stessi. Ogni situazione ha il dono di offrire la possibilità di renderci migliori. Sappiamo coglierle, o le lasciamo morire? Quanti tram perdiamo ogni volta, opportunità date inconsapevolmente da compagni di avventura, e quante ne sappiamo cogliere?

1463
Drive in / Non so da voi, ma...
« il: 29 Ottobre 2012, 15:52:20 »
Qui da me, a 800 metri, in 24 ore si è passati dal verde-estate al bianco-Natalizio  :SAD:


1464
Notizie e curiosità / La FMI regala
« il: 29 Ottobre 2012, 15:29:32 »
Piano, non vi accalcate, ma davvero credevate che cii fosse qualcosa per voi?
A pensarci bene, potrebbe essere anche un regalino a noi, ma tutto al contrario di quel che si potrebbe immaginare...

http://www.axiver.com/art370_un_piccolo_ma_grande_passo_tra_fmi_e_corpo_forestale_dello_stato.aspx

restano da confermare le 2 Beta di cui ho fatto menzione in altro argomento, ma queste sono lì, reali. Adesso, commenti?

1465
Drive in / Catalogo Power Parts Inverno 2012-Primavera 2013
« il: 28 Ottobre 2012, 17:34:46 »
Novità Power Wear


1466
KTM / Ogni volta una moto diversa
« il: 26 Ottobre 2012, 17:30:53 »
Un ottimo sistema per avere sempre una moto differente a prezzo bassissimo: fare i tagliandi KTM.  :sig:
Tu prendi appuntamento, gli porti la moto, a sera ti ripresenti e ti consegnano le chiavi. Tu accendi, parti e...dopo qualche centinaio di metri realizzi che stai andando a casa con una moto che si comporta in modo diverso da quella che hai consegnato al mattino  sm17
La spiegazione: upgrade software.  sm414
In sostanza, gli aggiornamenti alle mappe. Insomma non si fa a tempo ad abituarsi che ecco la nuova release (TirettamenDe da Matttinghofen, yaa) ti cambia le carte in tavola.
Certo che stavolta, vuoi anche per la messa a punto del valvolame e della catena di distribuzione, vuoi pure per le gomme nuove, mi è andata bene. Ha ripreso la grinta che aveva l'anno scorso, però ha una fluidità che non infastidisce. Non è più addormentata per il primo quarto di manopola, e non esiste più nessuno strattone.
In compenso, mi pare che vibri un pelino sotto al  ciapet e che scoppietti un po' in rilascio, quasi fosse una pentola di fagioli. Misteri...
Il cambio lavora silenzioso e felice, ma quello già lo so che durerà 3 o 4000 chilometri e poi riprenderà a fare "tlack!"

1467
Questa discussione è stata spostata in KTM.

http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=3605.0

1468
Racconti & aneddoti / Nuno
« il: 26 Ottobre 2012, 16:13:25 »
L'ho trovata qui. http://www.motoclub-tingavert.it/a2867s.html
E mi è parso che, sia vera o di pura fantasia, dovessimo avere tutti il diritto di scegliere se leggerla o meno.


Someggiata da un’incredibile quantità di pacchi e pacchettini applicati alla moto con i più vari sistemi di ritenuta (cinghie cinghiette, elastico, spago, nastro isolante…), fatico a riconoscere marca e modello della due ruote sommersa dal bagaglio che vedo di fronte all’ingresso del supermercato, è una due tempi, ha la targa portoghese (oltre duemila km…) ma è tutto quello che posso dire; la sella è rivestita da qualcosa che pare gommapiuma, fissata con nastro isolante e, tra gli accessori, spicca un incongruo orologio da tavolo a lancette, carica manuale.

Mi affretto a fare le compere che devo e riconosco, nella fila accanto a quella dove sono io, una figura corpulenta che reca in mano un indiscutibile simbolo: un casco!

Alla cassa sono più veloce di lui e lo attendo al varco:
“È lei il motociclista che ha parcheggiato qui davanti, vero?”
Annuisce sorridendo e in un “quasi-italiano” mi dice: “Lo hai comprendido?”

Usciamo assieme e con le dieci parole di Lusitano che conosco e le sue dieci di italiano, chiacchieriamo da veri biker - e apprendo subito che l’amico (portoghese, in effetti) si chiama Nuno e sta tornando a casa dopo aver attraversato “no sentido horario” (in senso orario) l’intera Europa.

Indossa un vecchio Barbour “verde-militare” con vecchi stivali che – all’epoca – si definivano “da regolarità” (vuoi mettere quanto è più ‘trendy’ definirli “da enduro”?) ed il casco è vecchio anche quello.

La moto sarebbe una Hercules (“germanica”) 350, vecchia di ventidue anni e “sarebbe” poiché, tra aggiunte e varianti è un vero campionario – più di ferrivecchi che di accessori, a mio modo di vedere… “Questa marcia sempre …” dice Nuno e sorride.

Accanto al Super c’è un bar: “Troppo figo” obietta lui – e mi sorprende che conosca un termine così dannatamente italiano – “ma per una birra si può.” Legato (letteralmente) in cima al bagaglio ciò che ha comprato, entriamo. “La birra meglio in Céca” sentenzia “ma tutto è buono, quando c’è.”

Le chiacchiere sono chiacchiere ad ogni longitudine e nessuno di noi due si sottrae. In pochi minuti apprendo che, effettivamente, la sua moto ne ha viste di tutti i colori.
“Quello che non trovi, lo adatti: mai presi ricambi originali… troppi soldi, ma tutto si accomoda e tutto si modifica… hai visto il serbatoio del grasso per la catena ? lo compri: dài cinquanta Euro, lo fai in cantina ? spendi quattro…”

Nuno racconta volentieri: spiega che è un macchinista delle ferrovie, in pensione da poco, divorziato da molto, appassionato di moto e di musica. Racconta la bellezza delle strade francesi, la noia di quelle tedesche, il gioco a premi della segnaletica polacca. Parla della meraviglia di Mont-Saint-Michel e della pace incredibile dello Jutland; della scarsa civiltà della polizia belga e della genialità di un meccanico austriaco; chiede di me e della mia moto (“bella, ma è giapponese…” e storce la bocca).

Gli spiego che, tra moto e musica, pare che abbiamo molte cose in comune e lui sogghigna; gli racconto che da un anno e mezzo sto studiando la sua lingua e lui sogghigna; gli rivelo che quando sono stato in Portogallo me ne sono letteralmente innamorato e lui sogghigna…
Sconfiniamo nella politica: “Il Portogallo sta morendo, l’Italia anche, se non ci si sveglia…”

Si alza per ripartire, mi ringrazia. Lo accompagno fino alla sua incredibile cavalcatura.

Infila casco e guanti, sale in sella e mi dice: “Sono in pensione, ma prima del tempo perché ho il cancro. Speravo di morire in viaggio sulla moto… io non la usavo più, ma la ho rattoppata per fare questa cosa… Tu pensa al bene che hai qua e sorridi, sempre!”

Una scalciata all'avviamento e parte, veloce.

Buona strada, Nuno…

1469
Drive in / Beccato anche il Macho!
« il: 26 Ottobre 2012, 16:00:54 »
Anche Melandri è stato beccato dagli accertamenti del fisco, ormai veramente implacabile, e si è beccato in prima istanza 1anno e 7mesi.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/26/fisco-1-anno-e-7-mesi-a-melandri-usava-residenza-fittizia-per-pagare-meno-tasse/394214/

Secondo me se ne fa una malattia: infatti, anche in questo frangente è arrivato dietro a Rossi e a Biaggi  :arar:

1470
Drive in / Esagerazioni
« il: 26 Ottobre 2012, 09:18:26 »
Però potrebbe essere un monito: se non faremo "quadrato", pretendendo che si porti avanti solo l'ambientalismo assennato, finiremo tutti a vedere cartelli così?